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Estratto del documento

L'OBIETTIVO DELL'IMPRESA: LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO: L'obiettivo

perseguito dall'impresa è la MASSIMIZZAZIONE del profitto. In vista di esso l'impresa, in

quanto soggetto razionale, determina la specifica relazione che lega le quantità offerte di Q

ai possibili prezzi. Dunque, l'impresa in CONCORRENZA PERFETTA determina la quantità da

produrre in corrispondenza di ogni prezzo con l'obiettivo di MASSIMIZZARE il profitto.

[Motivazione: la ragione per cui si ipotizza che l'obiettivo dell'impresa sia la

massimizzazione del profitto è da ricondurre al contesto generale di div. soc. lav. In questo

contesto l'impresa si specializza nella produzione del bene Q avendone un interesse non

diretto (cioè, "di consumo"), ma solo INDIRETTO. L'impresa cede infatti la più gran parte

del bene Q che produce ad altri soggetti sociali (i "consumatori"), attendendosi in cambio

risorse monetarie da distribuire ai soggetti coinvolti nel processo produttivo organizzato

dall'impresa, affinché costoro le utilizzino nell'acquisto di tutti i beni che essi hanno

rinunciato a produrre per sé. Il valore dei beni che tutti i soggetti coinvolti nel processo

produttivo organizzato dall'impresa potranno acquistare nel mercato sarà tanto più grande

quanto più elevato è il profitto, cioè la differenza tra i ricavi totali e i costi totali. Così, il

profitto è una misura sintetica dei beni che tutti costoro possono acquistare nel mercato. È la

motivazione del produttore nella div. soc. lav.].

(11) L'impresa in concorrenza perfetta

IL MERCATO IN CONCORRENZA PERFETTA e L'IPOTESI DI PRICE-TAKING BEHAVIOUR:

L'impresa opera in un contesto ("di mercato") nel quale né essa, né qualsiasi altro

produttore, può, attraverso la decisione sulla quantità del bene Q da produrre, influenzare il

prezzo al quale il bene Q è effettivamente scambiato sul mercato. È possibile descrivere

questa seconda ipotesi affermando che "nessun produttore ha potere di mercato" o,

analogamente, che "geni produttore è price-taker". L'ipotesi di price-taking da parte di

tutti i produttori definisce, in termini astratti ma compiutamente, un mercato perfettamente

concorrenziale, nel quale valgono (almeno) le seguenti 4 condizioni:

1. tutte le imprese vendono un stesso prodotto standardizzato ("omogeneo"). La

indistinguibilità dei produttori agli occhi dei consumatori è un'ipotesi fondamentale

affinché la concorrenza funzioni bene (se, invece, il singolo produttore producesse

un bene diverso da quello che produce un altro produttore, le condizioni

concorrenziali ne sarebbero influenzate e i consumatori cercheranno di ripartirsi tra

chi preferirà un certo bene prodotto da un'impresa e chi preferirà un altro bene

prodotto da un'altra impresa; quindi in qualche modo si verrebbe a creare un potere

di monopolio);

2. Nel mercato, sono attivi numerosi compratori e venditori, ciascuno dei quali acquista

e vende una piccola quota della quantità totale scambiata (non si può agire sul prezzo

di mercato, ma il prezzo di a il risultato dell'equilibrio del mercato, che è l'equilibrio

45

Lucrezia Serra

tra la domanda fossero pochi operatori ciascuno influirebbe sull'equilibrio di

mercato, mentre se il numero di operatore sul mercato, acquirenti e venditori è

grande, ciascuno di essi dà un contributo piccolo al mercato):

3. le risorse produttive possono essere trasferite senza costi nella produzione del bene

scambiato nel mercato o verso la produzione di altri beni (siccome il contesto

ambientale in cui le relazioni economiche tra i soggetti si instaurano è sempre in

movimento, affinché la concorrenza funzioni bene, è necessario che ci sia un

adattamento continuo al cambiamento del contesto esogeno, il che vuol dire che

all'evoluzione di un contesto cesserà o si ridurrà domanda di un certo bene o entrerà

la domanda di L bene differente; allora, affinché la concorrenza possa funzionare, le

risorse produttive utilizzate per i diversi fattori produttivi devono poter essere

trasferite senza costi);

4. consumatori e produttori hanno completa informazione sulla qualità del bene

prodotto e sulle condizioni alle quali può essere scambiato.

L'ipotesi che il soggetto non ha potere di mercato sintetizza tutte queste condizioni!

L'ANALISI COSTO-BENEFICIO IN CASO DI MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO: Dalla

definizione di profitto, innanzitutto, il RICAVO TOTALE rappresenta il BENEFICIO che

l'impresa si attende dalla produzione del bene Q e che deve essere, pertanto, confrontato con

il costo totale che l'impresa sopporta per la sua produzione. Dalla teoria del comportamento

razionale, sappiamo che quando un soggetto deve decidere non se compiere o non compiere

un'azione, MA a quale livello compierla, il confronto costo-beneficio deve essere effettuato

"AL MARGINE"; il soggetto razionale compie l'azione fino al livello in corrispondenza del

quale il beneficio "marginale" è uguale al costo "marginale”

L'ANALISI COSTO-BENEFICIO DELL'IMPRESA PRICE-TAKER: L'impresa price-taker che

voglia massimizzare il suo profitto, svolgerà l'analisi costo-beneficio basandosi sulla

funzione di profitto. Il BENEFICIO dell'impresa è il RICAVO TOTALE e il COSTO è dato dalla

somma dei costi di produzione. Poiché l'impresa deve stabilire a quale livello (in quale Q)

produrre il bene (e non se produrlo o meno), l'analisi verrà svolta AL MARGINE, ossia

sull'ultima unità del bene che l'impresa decide di produrre il beneficio che l'impresa è in

grado di ottenere deve essere uguale al costo che sopporta per quella unità del bene. Il

BENEFICIO AL MARGINE, cioè il ricavo al margine, è pari al PREZZO p DATO dal mercato su

cui l'impresa non ha potere (un'impresa price-taker può collocare sul mercato qualsiasi

unità aggiuntiva del bene allo stesso prezzo p). Il prezzo che è sempre lo stesso per l'impresa

quindi coincide con il beneficio al margine. Il COSTO MARGINALE corrisponde al costo al

margine (MC) di produzione di un'unità in più (nel breve periodo = AVC). La quantità di

produzione del bene che rende l'impresa EFFICIENTE e ne MASSIMIZZA il profitto è quella

per cui il prezzo e il costo marginale si equivalgono. L'impresa sarà razionale se decide di

espandere la quantità prodotta fino al livello in cui il beneficio che ottiene al margine è uguale

al costo che sopporta al margine. 46

Lucrezia Serra

(11.1) La concorrenza perfetta e l'offerta di breve periodo

CURVA D'OFFERTA DELL'IMPRESA PRICE-TAKER NEL BREVE PERIODO:

La CURVA DI OFFERTA DI BREVE PERIODO per un'impresa in CONCORRENZA PERFETTA,

coincide con l'asse delle ordinate (Q =0) per prezzi inferiori a min ATC, cioè fino al valore di

ordinata corrispondente al punto d'intersezione di MC e ATC poiché in quelle condizioni è

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Lucrezia Serra

più conveniente per l'impresa interrompere la produzione e rimetterci i costi fissi piuttosto

che aggiungere alla perdita quelli variabili. Al di sopra del punto di intersezione, la curva di

offerta coincide con la curva di costo marginale (MC) nel tratto che giace al di sopra della

curva di costo medio totale poiché lungo la curva, per ogni possibile prezzo dato dal mercato,

sarà vantaggioso per l'impresa produrre la quantità individuata dall'intersezione del valore

di prezzo dell'ordinata e la curva MC che si viene a trovare sull'asse delle ascisse.

L'impresa ha convenienza a produrre il bene se la decisione di produrre quel bene gli genera

un BENEFICIO NETTO (differenza tra beneficio e costo) maggiore del beneficio che potrebbe

avere se non producesse il bene. Se non produce il bene, il beneficio è 0 e il costo è 0, allora il

beneficio netto è 0.

L'impresa produce il bene soltanto se l'extraprofitto è POSITIVO. E per avere un extraprofitto

positivo, il prezzo deve essere superiore al costo medio di produzione.

Quindi la funzione di offerta dell'impresa NON ripercorre tutto l'intero tratto della funzione

di costo marginale; questo vuol dire che la regola di comportamento razionale secondo cui

l'impresa massimizza il profitto producendo quella quantità il cui costo marginale è uguale

al prezzo, deve scontrarsi con la condizione che comunque l'impresa deve preferire produrre

il bene Q piuttosto che non produrlo. Quindi l'intera curva di costo marginale NON è guida

sufficiente della funzione di offerta dell'impresa, ma lo è solo nel tratto in cui la curva di

costo marginale è superiore alla curva di costo medio totale perché nel tratto in cui la curva

di costo marginale giace al di sotto della curva di costo medio totale l'impresa, decidendo di

comportarsi razionalmente, cioè massimizzando il prodotto, avrebbe una perdita perché il

costo medio totale di produzione del bene è maggiore del prezzo.

Dunque, l'impresa razionale avrà convenienza a produrre quella quantità per la quale è

verificata la condizione che il costo marginale di produzione sia uguale al prezzo, ma questo

è vero soltanto alla condizione che all'impresa convenga produrre il bene piuttosto che non

produrlo. Se all'impresa conviene produrlo, l'impresa si muove lungo la funzione di costo

marginale in quel tratto della funzione marginale che si trova al di sopra della funzione di

costo medio perché per tutti i tratti della funzione marginale al di sotto della funzione di

costo medio un prezzo uguale al costo marginale significa che l'impresa ottiene un ricavo

unitario inferiore al costo medio di produrre quel bene e quindi farebbe una perdita, ma

piuttosto che fare una perdita preferirebbe produrre 0.

RIASSUMENDO - Il problema di scelta razionale:

1. Produco o non produco? Produrrò se il prezzo è superiore al minimo costo totale

medio. Una volta che ho deciso di produrre:

2. Qual è la quantità che produrrò? L'impresa massimizzerà il suo profitto producendo

la quantità il cui costo marginale è uguale al prezzo.

PREZZO DI RISERVA DEL PRODUTTORE e SURPLUS DEL PRODUTTORE: IL PREZZO DI

RISERVA del produttore è il MINIMO prezzo che il produttore è disposto ad accettare in

cambio della produzione di X. Ed è pari, in corrispondenza di ogni quantità del bene Q, al

COSTO MARGINALE che il produttore sopporta per produrre quella quantità, limitatamente

ai prezzi di rise

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
158 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher universitylaw di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Grillo Michele.