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La cattiva allocazione fra i settori potrebbe essere dovuta ad esempio alla politica; il settore N è infatti unsettore generalmente protetto dai politici. La mancata competizione favorisce la nascita di cartelli. Anchela finanza contribuisce talvolta nel favorire questi settori, in quanto le banche tendono tipicamente aprivilegiare il settore delle costruzioni ed i grandi costruttori sono spesso azionisti delle banche,determinando un forte conflitto di interessi. Vi sono inoltre settori dove pur non essendovi fortecompetizione spesso si creano delle rendite ed i guadagni sono molto alti; molte risorse vengono dunqueattratte all’interno di questo settore e distratte dal resto.Tutto ciò è possibile rappresentarlo graficamente con il fatto che la frontiera di produzione si abbassa versoil basso, come evidente dal seguente grafico:È come se vi fosse una tassa sul settore di produzione T che porta ad una produttività inferiore e la curvasi appiattisce.

L'equilibrio si sposta dal punto A al punto B e vengono prodotti meno beni tradable e più beni non tradable.

Afflusso di capitali in un mondo efficiente

Un afflusso di capitali può determinare uno spostamento della funzione di produzione verso destra. Questo è il caso che possiamo definire come "normale", in cui non vi sono le precedenti distorsioni.

In realtà però, sebbene sembri il mondo ideale, non lo è.

Cattiva allocazione di capitali

Vi sono due generi di cattiva allocazione; una è la cosiddetta "tassazione" quando la curva verde si sposta per corrispondere alla curva rossa. Nell'altro tipo di cattiva allocazione la curva rossa diventa quella verde inclinata negativamente, dove all'interno del settore ci si sposta dalle aziende più produttive a quelle meno produttive. L'equilibrio che nasce è oggettivamente peggiore per due motivi: in primo luogo perché si passa dal settore

tradable al non tradable e perché ci si sposta dalle aziende produttive alle meno produttive. Semi della crisi dell'euro: Boom degli investimenti in Portogallo Per verificare se le situazioni appena descritte abbiano evidenze numeriche, esaminiamo il caso della crisi in Portogallo. Nel 1999 in Europa ben 12 paesi adottano l'euro e tra questi paesi vi ritroviamo anche il Portogallo. Viene eliminato il rischio di cambio e questo porta a forti flussi di capitali nel paese portoghese. Questi capitali sono finiti nei settori a bassa produttività, come appunto le costruzioni. Di fatto, la produttività totale dei fattori cade drasticamente dopo il 1999; analoga situazione si presenta in Irlanda, Spagna e Italia. Il lavoro cerca poi di depurare da cosa sarebbe successo se fosse stato eliminato l'effetto settoriale e questo spiega parte della caduta. Eliminando l'effetto imprese eliminiamo la distorsione all'interno dei settori e in questo modo.spieghiamo metà della caduta della TFP. L'unico paese dove non si presenta la situazione finora descritta è l'Irlanda. La Germania, rappresentata dalla linea azzurra, è riuscita ad accumulare enormi attivi delle partite correnti, mentre invece tutti gli altri paesi hanno avuto passivi delle partite correnti più o meno sostanziosi. A fronte di questi attivi e passivi si sono avuti ovviamente dei flussi di capitale che andavano in direzione opposta che li hanno compensati. I paesi cosiddetti "core" sono quei paesi che presentano dei forti attivi, mentre i paesi periferici presentano un forte passivo delle partite correnti. In sintesi, l'euro si è accompagnato ad un fortissimo flusso di capitali che andavano dal Nord al Sud, che sono però andati nei settori sbagliati. Ciò può essere riscontrato nell'esempio portoghese. La moderna teoria dei flussi di capitale mostra come il loro boom non accresce affatto.

La produttività, come ci si aspetterebbe, ma al contrario la riduce a causa della cattiva allocazione, che può essere di due tipi: tra diversi settori o all'interno dello stesso settore. Questo porta ad un aumento dei costi delle imprese nei settori commerciali, riduce la competitività dei paesi e aumenta il deficit delle partite correnti.

Canali di raccolta delle banche e Shadow Bank

La seconda peculiarità dell'euro ha a che fare con le banche. Le banche negli ultimi anni si sono notevolmente trasformate, sia in termini di raccolta che in termini di impiego. Tutto ciò ha determinato anche la nascita delle "shadow bank".

La banca tradizionale presenta all'attivo del bilancio mutui, prestiti alle imprese ed attività finanziarie (principalmente titoli di stato). Al passivo ritroviamo invece i depositi di famiglie ed imprese. Il compito delle banche è quello di monitorare i crediti concessi e di trasformare le scadenze.

Questi compiti sottopongono ovviamente la banca a dei rischi, motivo per cui devono essere sorvegliate ed è stata introdotta la vigilanza bancaria. Tutto ciò descrive però un modello classico di banca che a giorno d'oggi non è più riscontrabile. Possibili cause di fallimenti bancari: Le banche non tradizionali invece si occupano sostanzialmente di due attività: 1. Nell'attivo cartolarizzano gli impieghi; fanno dei pool di mutui per rimuovere il cosiddetto rischio idiosincratico, ovvero della singola azienda. Una volta immessi i flussi sul veicolo, vengono consegnati i flussi futuri di reddito a fronte di un pagamento oggi. Con l'operazione di securitisation i mutui diventano di fatto titoli negoziabili. 2. Al passivo invece, invece di prendere a prestito dai singoli, le banche più moderne preferiscono prendere a prestito da altre istituzioni finanziarie con finanziamenti unsecured sul mercato interbancario. Si finanziano dunque.

Attraverso i pronti controtermine, repos, vendita temporanea di titoli e cartolarizzazioni. Il bilancio di una banca moderna si trasforma dunque in maniera evidente.

Sul lato del passivo perdono terreno i depositi e abbiamo i cosiddetti "wholesale funds", mentre l'equity rimane pressoché invariato. Sul lato dell'attivo i titoli governativi rimangono ma si riducono notevolmente i prestiti sia alle imprese che alle famiglie e vengono sostituiti dalle cartolarizzazioni, i cosiddetti tradable assets che assumono un ruolo molto rilevante. Questo cambiamento epocale non è avvenuto solo in Europa ma è riscontrabile a livello mondiale; ha però determinato nei paesi europei delle conseguenze molto importanti, rendendo il sistema molto più instabile.

Quali sono le conseguenze di questi cambiamenti?

  1. Securitization

La prima conseguenza della securitization è che la quota di attività viene costantemente valorizzata al prezzo di mercato.

Le cartolarizzazioni sono infatti quotate ed il prezzo risulta molto volatile; la banca può dunque realizzare rapidamente perdite o guadagni. Ciò rende la banca più instabile.

Wholesale Funding

Il fatto che la banca effetti una raccolta wholesale, ovvero una raccolta all'ingrosso e non più al dettaglio, fa sì che gli intermediari siano molto ben informati e molto più pronti ad estinguere le loro posizioni. La banca non può dunque più contare sul fattore dell'inerzia dei depositanti. I pronti contro termine diventano dunque strumenti rischiosi che rischiano di non essere rinnovati. La raccolta all'ingrosso permette d'altro canto alle banche di crescere rapidamente.

Le banche moderne risultano in sintesi più rischiose in termini di qualità dell'attivo:

  1. Poiché crescono rapidamente supportate da prestiti all'ingrosso
  2. Il patrimonio netto che finanzia le attività è

inferiore3) gli incentivi a monitorare la qualità dei loro prestiti si indeboliscono

Esempio: il caso spagnolo e la Cajas

Si tratta di una banca spagnola che a partire dal 2002 ha visto una forte espansione, nonostante la bassa crescita dei depositi, grazie alla cartolarizzazione. Vendere mutui e accedere al mercato gli ha permesso di crescere più rapidamente delle altre banche. Nel 2007 deteneva il 52% di tutti i prestiti al settore privato spagnolo. Nel 2017 tutte le attività della Cajas sono state smantellate o assorbite da altre banche a causa delle loro elevate perdite e cattiva gestione.

L'esempio spagnolo descrive in via generale il problema delle banche europee. In Europa, a differenza degli Stati Uniti, abbiamo un sistema dominato dalle banche; il mercato obbligazionario ed azionario sono relativamente piccoli. Il settore bancario risulta inoltre molto concentrato in cui ogni paese ha poche banche grandi con attività totali spesso superiori al PIL annuale.

Ogni singolo paese si preoccupa del salvataggio delle proprie banche e la rete di sicurezza del settore finanziario è insufficiente. Inoltre, le banche sono al centro dei flussi di capitali nell'area dell'euro. Questi flussi passano quasi per intero attraverso il mercato interbancario.

In sintesi:

  • Le banche tradizionali hanno un bilancio semplice: mutui, prestiti alle imprese e titoli di Stato come attività e depositi a vista come passività.
  • La trasformazione da passività illiquide a attività liquide espone le banche a corse ai depositi. Tuttavia, un'assicurazione dei depositi o un prestatore di ultima istanza può ridurre i rischi.
  • Le banche moderne, tuttavia, hanno una quota molto maggiore di attività negoziate che sono costantemente valutate marked-to-market e può crescere molto rapidamente.
  • Il rischio di liquidità è più elevato nelle banche moderne, che amplificano i cicli.

dei prezzi degli asset. La Cajas si è espansa rapidamente dal 2002, nonostante la scarsa crescita dei depositi, e ha finanziato molto il credito immobiliare

26/03/2021

Crisi finanziarie e rischio sistemico

I mercati finanziari dipendono in modo cruciale dal modo in cui un singolo partecipante, ovvero una singola banca, reagisce al comportamento di altre banche. Contano dunque anche le interazioni che vi sono tra le banche. La combinazione di una cattiva allocazione del capitale con le nuove banche moderne rendono il sistema molto più instabile.

I feedback negativi amplificano gli shock esogeni, così che eventi apparentemente piccoli possano avere grandi effetti sui prezzi del credito. Se queste forze sono sufficientemente forti, possono far sorgere equilibri multipli ed un generale rischio sistemico.

Nel modello tradizionale la scelta di una banca dipendeva da altre banche; quando una banca diminuiva i prestiti concessi, le altre banche erano pronte ad aumentarli. Vi era una

sorta di sostituzione; se una banca era in difficoltà e non poteva concedere prestiti ma rimanevano ancora dei progetti buoni nel sistema, si inseriva un'altra banca

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
70 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marialidia96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia monetaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Boitani Andrea.