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LE NUOVE TECNOLOGIE DIGITALI

1) RIVOLUZIONE DIGITALE:

La rivoluzione digitale nasce negli anni '50. La nascita e la diffusione di nuove tecnologie digitali diventa sempre più rapida.

Per le aziende, questa trasformazione la si può vedere sia in un'ottica aziendale organizzativa (smart working), e sia in un'ottica di marketing. All'inizio degli anni '90 inizia ad affermarsi la diffusione dei primi browser per navigare.

Le tecnologie digitali hanno un impatto nelle modalità di funzionamento dei mercati. I mercati subiscono cambiamenti rapidi e profondi e i confini nei settori vengono travalicati da imprese innovative che fanno prodotti nuovi, dando origine a nuovi modelli di business.

La strategia dell'azienda digitale in alcune imprese diventa una strategia aziendale, cioè una digital company (es. Amazon, Google), mentre in altre imprese diventa una declinazione della strategia aziendale (es. agenzia funebre Taffo).

Tutte queste

attività non sarebbero state possibili senza l'ausilio delle nuove tecnologie. Queste attività hanno destabilizzato gli attori tradizionali del mercato e, molto spesso, l'impresa tradizionale partecipa al business dell'impresa digitale attraverso un network. Queste imprese hanno modificato le barriere spaziali e temporali e hanno ampliato per i consumatori la varietà di scelta.

2) MARKETING DIGITALE: Il marketing digitale raccoglie tutte le decisioni e le modalità con le quali si sceglie di utilizzare i nuovi media per raggiungere gli obiettivi aziendali di marketing.

3) PIÙ INFORMAZIONI, PIÙ DATI: NUOVE RELAZIONI: Il maggior accesso alla rete ha favorito la produzione e il consumo di dati e di informazioni. Quindi, da one-to-one e one-to-many a many-to-many. Le conseguenze possono essere positive (più informazione, più consapevolezza, ecc.), ma possono anche essere negative (privacy).

La co-creazione, o co-produzione, consiste

Nella partecipazione del consumatore alla progettazione del prodotto. La co-produzione ha un ruolo più attivo che il cliente può avere nella progettazione o nella produzione vera e propria. I nuovi media permettono la customizzazione dei prodotti, cioè il marketing one-to-one (personalizzazione del prodotto).

4) FATTORI DEL MARKETING DIGITALE:

Il passaggio dal marketing tradizionale a quello digitale richiede un adeguamento tecnologico, ma anche un adeguamento metodologico e nell'approccio al marketing. L'innovazione crea un potenziale immenso in termini di dati disponibili, ma diventa più complesso elaborare i dati.

In particolare, richiede maggiore attenzione ai seguenti fattori:

  • l'uso dei "big data";
  • essere rapidi;
  • investire sui contenuti;
  • favorire il coinvolgimento;
  • integrare offline e online (touch point).

5) STRUMENTI DEL MARKETING DIGITALE: (SEM + SOCIAL MEDIA + MOBILE):

La comunicazione diventa più circolare

Perché è many-to-many (azienda-consumatori e consumatori-consumatori). I canali rappresentano gli strumenti per raggiungere i consumatori e possono essere, ad esempio, i siti web, i social media e i motori di ricerca. L'azienda può utilizzare un piano di marketing cercando di bilanciare tre tipologie di canali:

  • i canali diretti, controllati direttamente dall'azienda (sito web, blog aziendale, app);
  • i canali a pagamento, sono spazi acquistati sulla rete (banner con pubblicità, keyword su motori di ricerca, adv sui social);
  • i canali spontanei, sono le comunicazioni tra gli utenti (community online, retweet).

Bisogna tenere in considerazione gli intermediari, cioè gli infomediari, che partecipano a questa condivisione di informazioni a titolo personale o a pagamento. Esempi di intermediari sono gli aggregatori e i siti web di consigli e recensioni.

Gli strumenti del marketing digitale sono:

  • il SEM (motore di ricerca), che è un sistema

automatico che, a fronte di una chiave di ricerca inserita dall'utente, raccoglie e restituisce un elenco di contenuti disponibili sul web classificati in base al loro livello di rilevanza (Google);

i social media marketing, sono applicazioni e tecnologie che possono essere utilizzate dagli utenti per produrre, co-creare e condividere contenuti testuali, immagini, audio, video ogni altro tipo di contenuto digitale. Le funzioni di social media sono di monitoraggio e analisi, e di promozione e risposta. Le aziende hanno un piano di social media marketing. Il piano deve comprendere cosa si vuole comunicare, a chi si vuole comunicare, chi farà i contenuti, con quale canale, con quale frequenza, ecc.;

il mobile marketing, è quel marketing che consente di raggiungere ed interagire con il pubblico attraverso applicazioni fruibili da dispositivi mobili.

6) E-COMMERCE E CUSTOMER JOURNEY:

Chi decide di acquistare online lo fa perché tra i principali vantaggi individua la

Possibilità di trovare prezzi più competitivi, di avere più informazioni per i prodotti e i prezzi, di acquistare in qualsiasi momento e di risparmiare tempo. Nell'e-commerce si possono acquistare sia prodotti da supermercato online, sia prodotti enogastronomici, e sia prodotti della ristorazione online (piatti pronti a domicilio).

Processo di acquisto (customer journey):

  • Stimolo: il consumatore vede un contenuto pubblicitario, riceve un messaggio;
  • Momento zero: in cui si ricercano le informazioni sul prodotto;
  • Primo momento: in cui si acquista;
  • Secondo momento: in cui c'è l'esperienza a casa e la condivisione del commento.

In conclusione: l'economia digitale sta modificando il contesto economico e culturale. La presenza di network stimola la collaborazione più che la competizione. Nasce un'economia della conoscenza, quindi, legata alla conoscenza delle informazioni. Si rafforza il concetto di orientamento al mercato.

LANCIO

DI NUOVI PRODOTTI

L'innovazione, che può essere legata ad un prodotto, ad un servizio o ad un concetto, fornisce una soluzione nuova a problemi del consumatore, sia migliorando le soluzioni esistenti e sia aggiungendo una funzione nuova o diversa.

I componenti dell'innovazione sono: il bisogno da soddisfare o la funzione da espletare; il concetto di un oggetto o servizio (entità che soddisfa il bisogno); gli input che danno modo al concetto di diventare operativo.

Le innovazioni possono essere diverse e si classificano quattro tipologie:

  • innovazione di prodotto/servizio: nel mercato viene introdotto un nuovo prodotto che ha delle caratteristiche tecniche e funzionali rispetto ai prodotti già presenti sul mercato;
  • innovazione di processo: è la modalità che cambia (modalità di produzione, di distribuzione, ecc.);
  • innovazione di marketing: consistono in modifiche significative nelle caratteristiche estetiche dei prodotti o nel confezionamento;
  • innovazione organizzativa: riguarda l'organizzazione interna dell'azienda, come ad esempio l'adozione di nuovi metodi di gestione o di nuove strutture organizzative.
nuove tecniche di promozione, nuove strategie di posizionamento del prodotto, ecc. - innovazione organizzativa consistono in cambiamenti nelle modalità di organizzazione dell'impresa, nelle relazioni con l'esterno, nell'organizzazione delle funzioni all'interno dell'azienda, ecc. A riguardo della classificazione tra le innovazioni, abbiamo due tipologie di innovazione: una di tipo market-pull e una di tipo technology-push. Nella market-pull l'azienda è attenta ai bisogni espressi dai consumatori ed è il mercato stesso che stimola l'innovazione. Si dice anche che il marketing è di risposta. Questo accade quando un'impresa entra in un nuovo mercato. I nuovi bisogni sono tendenzialmente espressi dai clienti. Le innovazioni technology-push sono spesso innovazioni di rottura, cioè innovazioni che è più difficile imitare. Sono innovazioni che garantiscono all'azienda un successo più

duraturo. Dipendono dalla tecnologia (sono basate sulla ricerca). Nascono in collaborazione concentri di ricerca.

Oggi si parla di open innovation, cioè un'innovazione aperta guidata dalla collaborazione trai cittadini, le istituzioni, la società, ecc. (tutti gli stakeholders).

In generale, l'innovazione proattiva deve essere orientata al mercato.

Quando si realizza un'innovazione ci possono essere diversi rischi:

  • un rischio di mercato: potrà essere difficile per il consumatore percepire il grado di originalità del prodotto e ci potrebbero essere dei costi di trasferimento;
  • un rischio tecnologico: l'innovazione non è così semplice da perseguire;
  • un rischio strategico: dipende dalla familiarità dell'impresa con il mercato e la tecnologia in questione.

Le innovazioni possono arrivare dall'interno dell'azienda o da collaborazione con l'esterno.

Quando arrivano dall'esterno possono essere

portate all'interno attraverso un'applicazione. Molto spesso però è frutto di uno sviluppo all'interno dell'azienda dove ci può essere la presenza di un consulente esterno, ci può essere un team di progetto, oppure ci può essere un gruppo per la creazione di nuovi business.

Sia che l'innovazione sia un'innovazione incrementale e sia che sia un'innovazione legata al prodotto o al processo, può avere successo sia se derivi da una collaborazione fissa tra ambiti disciplinari diversi dell'azienda, sia che derivi da collaborazioni una tantum tra le funzioni aziendali.

Dei nuovi prodotti lanciati sul mercato, solo il 15% raggiunge gli obiettivi di fatturato. Questo significa che è molto facile fallire e quindi il fallimento è particolarmente rischioso se l'innovazione è stata costosa in termini di tempo e di risorse.

Per risolvere questo problema, le aziende hanno cercato di sviluppare

delle nuove idee per nuovi prodotti abbastanza capiente da permettere di affrontare la concorrenza. Molti prodotti possono crescere solo se cresce la tecnologia. Ci sono tre metodi per generare idee di nuovi prodotti:
  1. Analisi di tipo funzionale, cioè sul prodotto si effettuano analisi dei problemi e delle opportunità del prodotto, oppure si vanno a ricombinare gli attributi del prodotto in modo da ottenere risultati migliori, si possono effettuare analisi morfologiche, utilizzare il sistema dei suggerimenti;
  2. Creare dei gruppi con clienti e consumatori vengono utilizzate delle sedute di brainstorming con un numero limitato di persone per sviluppare il maggior numero possibile di idee su un tema specifico;
  3. Lasciare generare idee di nuovi prodotti direttamente da parte dei clienti cercare la collaborazione tra le imprese e i consumatori; può esserci legato lo sviluppo di una comunità virtuale, ed è reso possibile grazie al
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
32 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mla1219 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e marketing delle imprese alimentari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Mora Cristina.