Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 53
Appunti di economia e gestione delle imprese turistiche (EGIT) I & II modulo (6 CFU) Pag. 1 Appunti di economia e gestione delle imprese turistiche (EGIT) I & II modulo (6 CFU) Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di economia e gestione delle imprese turistiche (EGIT) I & II modulo (6 CFU) Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di economia e gestione delle imprese turistiche (EGIT) I & II modulo (6 CFU) Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di economia e gestione delle imprese turistiche (EGIT) I & II modulo (6 CFU) Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di economia e gestione delle imprese turistiche (EGIT) I & II modulo (6 CFU) Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di economia e gestione delle imprese turistiche (EGIT) I & II modulo (6 CFU) Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di economia e gestione delle imprese turistiche (EGIT) I & II modulo (6 CFU) Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di economia e gestione delle imprese turistiche (EGIT) I & II modulo (6 CFU) Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di economia e gestione delle imprese turistiche (EGIT) I & II modulo (6 CFU) Pag. 41
1 su 53
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

DIRETTI/SPECIALI

TOTALE COSTI = 12342 56782

I costi indiretti (o generali) sono i costi che non è possibile tener distinti nella produzione dei

pacchetti, poiché riguardano tutti i pacchetti e non uno in particolare. Esempi sono i costi del

personale, del telefono, della luce, l’affitto del locale, la pubblicità…Se al costo primo (quindi al

totale dei costi diretti) si aggiungono i costi indiretti (o generali), si trova il costo complessivo.

9:9;<= >:?9@ A@B=99@/?C=>@;<@ D

9:9;<= >:?9@ @EA@B=99@/F=E=B;<@ G

12342 1285HI337J2

Prima di arrivare a criterio basato

per quantità fisiche

Criteri di ripartizione sul costo primo

calcolare il C complessivo dei costi generali per valore monetario

occorre ripartire i costi criterio basato

sui (presunti)

indiretti. Siccome questi ricavi di vendita

ultimi si riferiscono a

diverse linee di produzione, occorre in qualche modo ripartirli. Le ripartizioni fanno fatte usando dei

criteri opinabili, non oggettivi. La ripartizione varia da situazione a situazione.

La ripartizione dei costi generali può avvenire per quantità fisiche o in base al valore monetario.

Il criterio a quantità fisiche si può applicare quando le diverse linee di produzione non si

differenziano molto tra di loro per il prezzo di vendita, per il loro valore (pacchetto A 1’000€,

pacchetto B 1’100€). La ripartizione per quantità fisiche avviene quindi in base al numero di

pacchetti venduti da un Tour Operator o al numero di pernottamenti in un albergo.

Riprendendo l’esempio del TO con due pacchetti A e B, ipotizziamo costi generali per 120’000€ annui. Questa

cifra riguarda entrambi i pacchetti, in modo indistinto e non calcolabile se non con uno di questi criteri. Dalle

indagini di marketing, si prevede la vendita di 300 pacchetti A e 600 pacchetti B. Il totale dei pacchetti venduti

è 900, i costi generali sono 120’000€. Si può fare una proporzione:

900 : 300 = 120'000 : x x = (300*120'000)/900 = 40’000€

à

Il criterio di ripartizione usato è in questo caso quello in base quantità fisiche quindi suddivide i 120’000€ in

40’000€ per il pacchetto A e i restanti 80’000€ per il pacchetto B.

Quando c’è molta differenza di valore tra i pacchetti (tipo A 600€, B 1500€), il criterio in base al

numero di pacchetti venduti non è adatto. Serve quindi il criterio di valore monetario, ma ce ne

sono due: quello basato sul costo primo, quello basato sui presunti ricavi di vendita. I presunti ricavi

di vendita si fanno in base alle indagini di marketing: con le indagini so quanti sono i ricavi ipotizzati

di A e B, e in base a quello ripartisco i costi generali. Altrimenti, si fa la proporzione con i costi primi.

(Nel prossimo esercizio ci sono degli esempi con diversi criteri di ripartizione in uno stesso problema.)

Prima di calcolare il C servono ancora i costi figurativi. I costi figurativi sono costituiti da tre

e-t

componenti. Per spiegarli, supponiamo un TO: se avesse un affitto da pagare, questo sarebbe un

costo indiretto. Se invece lavora in locali di sua proprietà non deve pagare un affitto. Nel calcolare

il prezzo di vendita dei pacchetti, deve anche calcolare il capitale investito nell’impresa: se

l’immobile è di proprietà e viene usato dall’impresa, si deve far rientrare nei pacchetti la

remunerazione che si otterrebbe affittando tale immobile a terzi. Il fitto figurativo deve essere

remunerato almeno quanto l’imprenditore riceverebbe affittandolo ad altri.

Allo stesso modo, anche il capitale investito deve essere remunerato: tale capitale investito

dall’imprenditore o dai soci nell’impresa deve fruttare come se fosse stato prestato con gli interessi

a terzi. Si parla quindi di interessi figurativi.

Anche il lavoro proprio (e dei familiari) deve essere remunerato, almeno quanto si riceverebbe

fornendo lo stesso servizio a un’altra impresa, e si parla quindi di stipendi figurativi.

I costi figurativi sono oneri, costi, che non danno luogo a uscite monetarie, ma che vanno calcolati

in quanto rappresentano la remunerazione del capitale e del lavoro proprio dell’imprenditore. Sono

detti anche ricavi mancati. Anche quelli vanno ripartiti, nello stesso modo dei costi generali.

FITTI FIGURATIVI + INTERESSI FIGURATIVI + STIPENDI FIGURATIVI = 12347 Q7RS6T47J7

Adesso si può quindi calcolare il C : si devono sommare il costo complessivo e i costi figurativi.

e-t COSTO COMPLESSIVO +

COSTI FIGURATIVI =

×

12342 I12V28712 4I1V712

Se al costo complessivo aggiungo i costi figurativi, trovo il costo economico-tecnico, che va messo

a confronto con i ricavi totali. Con questa analisi si raggiunge quasi la realtà. I costi hanno quindi

diverse configurazioni. 21/3

Profitto normale ed extraprofitto

Il costo economico-tecnico è dato dalla somma di costo complessivo (costi diretti e indiretti) e costi

figurativi (detti anche costi ipotetici o ricavi mancati). Se i ricavi totali sono maggiori del costo

economico-tecnico, si ha un extraprofitto (R > C extraprofitto)

t e-t

Il profitto normale è il compenso che spetta all’imprenditore in condizioni normali per remunerare

i propri sforzi economici e lavorativi (capitale monetario e immobiliare investiti, forza lavoro

impiegata…). Il profitto normale è già considerato nei costi figurativi: il surplus di profitto, nella

situazione di R > C , è detto appunto extraprofitto. Visto che l’imprenditore si mette a disposizione

t e-t

dell’impresa, e rischia, si può giustificare, entro un certo limite, l’appropriazione di una parte di

questo extraprofitto. L’imprenditore non dovrebbe mai, però, appropriarsi di tutto l’extraprofitto:

una parte andrebbe accantonata, risparmiata o reinvestita nell’azienda, così da poter far fronte a

eventuali periodi di crisi (e avere dei fondi di riserva), o per ampliare maggiormente l’attività

produttiva.

Esercizio : determinare il volume minimo d’affari annuo di un Tour Operator che, dalle indagini di

marketing, prevede di vendere un:

¬ n° minimo di pacchetti settimana bianca (SB): 400, il cui prezzo medio unitario è 2’100€ a coppia

¬ n° minimo di pacchetti villaggio vacanze (VV): 600, il cui prezzo medio unitario è 2’700€ a coppia

I ricavi totali minimi annui dei due pacchetti sono:

¬ 400 * 2'100 = 840’000€ per i pacchetti SB

¬ 600 * 2'700 = 1'620’000€ per i pacchetti VV

Il ricavo totale annuo previsto è quindi 2’460’000€.

Il ricavo totale annuo va confrontato con il costo economico-tecnico R – C

t e-t

Occorre quindi calcolare il C

e-t

I dati necessari verranno forniti durante lo svolgimento dell’esercizio stesso.

costo economico-tecnico

Occorre determinare il , che è dato dalla somma del costo

complessivo e dei costi figurativi.

Per calcolare il costo complessivo, occorre calcolare il costo primo, ovvero la somma di tutti i costi

diretti/speciali, distinguibili per ogni linea di produzione, e poi i totale dei costi generali.

CALCOLO DEL COSTO PRIMO, quindi dei costi diretti:

Le componenti principali dei pacchetti sono spese di trasferimento e pernottamento: in questo tipo

di pacchetto sono quasi sempre previste. In questi pacchetti sono presenti altre due opzioni, quella

per lo sport e quella per l’assicurazione.

COSTI DIRETTI

• Costi di trasporto: calcolabili in modo preciso per ogni linea di produzione.

100€ a persona per SB: 100*400*2 = 80’000€ (il prezzo del pacchetto è a coppia, il prezzo del

150€ a persona per VV: 150*600*2 = 180’000€ trasporto è a persona, quindi 400 e 600 * 2)

• Costi di pernottamento: calcolabili in modo preciso per ogni linea di produzione

50€ a notte a coppia per SB, 6 pernottamenti: 50*6*400 = 120’000€

90€ a notte per coppia per VV (pensione completa), 6 pernottamenti: 90*6*600 = 324’000€

• Costi dei servizi sportivi: calcolabili in modo preciso per ogni linea di produzione

60€ a persona per SB: 60*400*2 = 48’000€

80€ a persona per VV: 80*600*2 = 96’000€

• Costi dell’assicurazione: calcolabili in modo preciso per ogni linea di produzione

20€ a persona per SB: 20*400*2 = 16’000€

20€ a persona per VV: 20*600*2 = 24’000€

Elementi/componenti di costo Linea produttiva SB Linea produttiva VV

Costi di trasporto SB 80’000€

Costi di trasporto VV 180’000€

Costi di pernottamento SB 120’000€

Costi di pernottamento VV 324’000€

Costi dei servizi sportivi SB 48’000€

Costi dei servizi sportivi VV 96’000€

Costo dell’assicurazione SB 16’000€

Costo dell’assicurazione VV 24’000€

Costo primo TOT SB: 264’000€ TOT VV: 642’000€

Emerge quindi un forte dislivello di valore tra i pacchetti 26/3

COSTI INDIRETTI

I costi indiretti non sono distinguibili, e sono il secondo elemento che costituisce il costo

complessivo.

Il costo del personale non va confuso con la retribuzione: la retribuzione è solo una parte. Al datore

di lavoro un impiegato costa molto più di quello che il lavoratore percepisce (contributi, liquidità,

tredicesima…)

Costo storico degli automezzi: il costo originario d’acquisto di un bene ogni anno subisce una

svalutazione, e occorre calcolarla. La quota di svalutazione di un bene dipende dall’usura e

dall’obsolescenza: quest’ultima è il deprezzamento di un bene durevole in quanto è sempre meno

competitivo, anche se non è utilizzato. Questo logorio economico è una perdita di valore che va

calcolata.

• Il costo del personale fisso, di 30 unità, pagata 40’000€ ciascuna, ammonta a 1'200’000€.

• Ammortamento annuo degli automezzi: 20% su 50’000€ = 10’000€ quota di ammortamento.

• Ammortamento annuo di mobili e attrezzatura: 15% su 30’000€ = 4’500€ quota di

ammortamento.

• Interessi annui sul mutuo: 12% su 20’000€ = 2’400€

• Costo del commercialista, consulenza amministrativa: 2'000€ al mese = 24’000€ annui

• Costo forza motrice (assicurazioni fabbricati/auto, energia, pulizie…): 22’100€

Elementi/componenti di costo

Costo del personale fisso 1’200’000€

Ammortamento annuo degli automezzi 10’000€

Ammortamento annuo di mobili e attrezzatura 4’500€

Interesse annuo su mutuo 2’400€

Costo consulenza amministrativa 24’000€

Costo forz

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
53 pagine
3 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher steeeegtfo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e gestione delle imprese turistiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Rocca Giuseppe.