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Le forme organizzative reticolari
La diffusione di modalità organizzative a network, o a rete, (a forma di N) presuppone la formazione di meccanismi organizzativi che facilitano le interazioni tra le singole unità e con i quali gli attori organizzativi interpretano e realizzano le interdipendenze. Tali forme organizzative si contraddistinguono per la formazione e il mantenimento di una rete (network) di rapporti tra le società del gruppo e tra queste ultime e il corporate. L'affermazione si accompagna con la promozione di una cultura organizzativa, coerente con gli assetti della struttura strategica e con i relativi scenari competitivi. Nelle strutture multidivisionali e in quelle a holding, in particolare, si sono progressivamente costituite le condizioni che hanno consentito l'evoluzione verso modalità organizzative a rete interna. Un ulteriore stadio evolutivo della forma organizzativa a holding può derivare dai fenomeni di quasi - disintegrazione.Il tuo compito è formattare il testo fornito utilizzando tag html.
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cioè dallaesternalizzazione (outsourcing) controllata di attività lungo la catena del valore. Le attività esternalizzate vengono realizzate da imprese già esistenti o di cui si promuove la costituzione, con le quali la grande impresa mantiene delle relazioni contrattuali e, spesso, anche legami proprietari deboli. In questo modo si vengono a costituire modalità organizzative a rete esterna. L’esternalizzazione controllata di fasi della catena del valore esprime anche il tentativo di realizzare forme di condivisione delle attività all’esterno, per realizzare i vantaggi delle economie di scala e di specializzazione e quelli connessi a una maggiore flessibilità delle strutture interne.
CAP. 7: LA GESTIONE DEL RAPPORTO CON IL MERCATO
Il marketing consiste nell’insieme di attività e unità organizzative che permettono di interagire con il cliente per individuare, progettare, consegnare ad esso valore. Alla base del
marketing vi è un orientamento nei confronti del mercato che lo pone insieme ai clienti al centro delle decisioni e delle scelte con l'obiettivo di "creare e conservare i propri clienti". I clienti fedeli, infatti, realizzano gran parte del fatturato e valgono più di quelli nuovi.
Obiettivi:
- soddisfazione dei clienti
- individuazione e valutazione dei concorrenti
- diffusione nel tessuto dell'organizzazione delle informazioni sul mercato
- creare valore per il cliente
Il marketing management è il processo di pianificazione e realizzazione della concezione, del pricing, della promozione e della distribuzione di idee, beni e servizi al fine di creare scambi che consentono di conseguire gli obiettivi di individui e organizzazioni.
Il marketing consiste nella creazione, mantenimento, sviluppo e gestione delle relazioni con i clienti attraverso lo scambio reciproco e la realizzazione delle promesse: esso si è evoluto da
semplice scambio a relazione con i clienti.
Direct marketing: strumenti rivolti personalmente al cliente (lettere e mail per es).
Il Comportamento d'acquisto
Alla base della gestione del marketing vi è la comprensione del comportamento d'acquisto e consumo dei clienti come un processo complesso e articolato, influenzato dal contesto in cui si svolge.
- Aspetti principali del comportamento d'acquisto:
- Obiettivo: perché il consumatore compra
- Oggetto: cosa cerca, benefici e valore
- Operazione: processo di acquisto
- Organizzazione: chi realizza l'acquisto
- Luogo: canale distributivo
- Tempo: tempistica
- Quantità: quanto il consumatore acquista
Il Marketing Plan
L'analisi dell'ambiente esterno mira a mettere a fuoco le caratteristiche salienti del contesto in cui l'impresa compete: essa si concretizza nell'identificazione del trend del mercato globale, dei concorrenti in ciascun singolo segmento.
le minacce e le opportunità provenienti dall'ambiente competitivo. Sulla base delle analisi precedenti e degli obiettivi delle strategie si possono individuare gli obiettivi di marketing e chiudere poi il piano di marketing con l'individuazione delle politiche di marketing mix, di programmi di azione e il budget, cioè il profilo economico associato ai programmi di azione previsti.Marketing Mix:
- Prodotto (Product)
- Distribuzione (Place)
- Prezzo (Price)
- Comunicazione (Promotion)
- Nuovo: Relazioni
Contenuti del piano di marketing:
Analisi interna, analisi esterna, definizione obiettivi, individuazione strategia, adozione politiche di marketing, redazione del budget.
Le decisioni strategiche
Costituiscono le scelte di fondo del processo di marketing:
- Ambito competitivo in cui collocarsi (definizione del business)
- Gruppo di clienti a cui rivolgersi
- Modalità di differenziazione dai concorrenti
Definizione del business
Per ottenere una migliore definizione del contesto
Il termine "competitivo" fa riferimento a tre dimensioni secondo Abell:
- Funzioni d'uso, ossia i bisogni dei clienti che il prodotto deve soddisfare
- Tecnologie, modalità con cui si soddisfano tali bisogni
- Gruppi di clienti, i portatori delle esigenze
Da qui ricaviamo le seguenti definizioni:
Settore: una sola tecnologia per diverse funzioni svolte per un gruppo di acquirenti
Mercato: insieme delle tecnologie per una funzione d'uso e un gruppo di clienti
Business: selezione di una tecnologia per una funzione ed un gruppo di clienti
Questo tipo di analisi permette di individuare le aree di maggior intensità competitiva: possibili prodotti sostitutivi, potenziali entranti, potere contrattuale di clienti e fornitori (5 forze competitive di Porter).
La definizione della mappa competitiva permette di prendere decisioni relative al livello di copertura del mercato, che si identificano in tre strategie fondamentali:
- Concentrazione: numero di business limitato,
- Copertura completa: assicurare la propria presenza nel maggior numero di business (generalisti)
- Specializzazione selettiva: sul cliente se lo soddisfiamo con una molteplicità di tecnologie, sul prodotto utilizzando una tecnologia ma rivolgendoci a molti gruppi di clienti.
- Vantaggi: miglior conoscenza del sistema, maggiore visibilità, accesso ad economie di scala e apprendimento.
- Svantaggi: dimensioni limitate, veloce saturazione del mercato, scarsa difendibilità dai competitori.
- Vantaggi: ripartire il rischio tra sistemi competitivi diversi, economie di scopo
- Svantaggi: minor impatto sul singolo business
- Attrattività del settore
- Posizione competitiva potenziale
- Trasferibilità delle competenze
- Risorse disponibili
- Question Mark: bassa quota in un mercato con forte attrattività (mercato in crescita, investimenti)
- Stars: alta quota in un mercato molto attrattivo (mercato forte)
- Dog: bassa quota in un mercato poco attrattivo (mercato debole)
- Cash Cow: alta quota in un mercato poco attrattivo (mercato maturo)
- il mercato è maturo
- la concorrenza è intensa
- la domanda è complessa e differenziata
- l’impresa ha limitata capacità produttiva e competitiva
- tratti duri: "genitore maschile" (competizione, forza, ricchezza, lavoro, sport)
- tratti morbidi: "genitore femminile" (cultura, riflessione, affetti, emozioni, amore, eleganza)
à la scelta tipica degli specialisti
Ciascuna di queste strategie comporta vantaggi e svantaggi:
Focalizzazione
Diversificazione
Il dilemma tra focalizzazione e copertura ampia va risolto tenendo conto della configurazione dei settori e della loro attrattività, scegliendo il business dove collocarsi in base ai seguenti fattori:
La tecnica per selezionare il portafoglio di business è quella del Boston Consulting Group, conosciuta come Matrice BCG: le Business Unit (BU) vengono classificate in funzione del tasso di sviluppo (attrattività) della quota di mercato nelle mani della BU (posizione competitiva).
Attrattività: dimensione del segmento prodotto-mercato, trend di sviluppo, rivalità competitiva, internazionalizzazione.
Posizione competitiva: quota di mercato, penetrazione nel mercato, soddisfazione e fedeltà della clientela, immagine, notorietà, differenziazione.
Dalla matrice BCG si possono individuare 4 tipi di business:
mercato poco attrattivo (mercato debole)• Cash Cow: alta quota in un mercato poco attrattivo (mercato maturo) 23
La Segmentazione del mercato
Il mercato, ovvero l’insieme dei clienti, presenta una forte eterogeneità piochè composto da individui che mostrano comportamenti d’acquisto differenziati: la segmentazione viene definita come la suddivisione del mercato in un certo numero di gruppi di consumatori omogenei rispetto a determinati parametri.
Assume particolare rilevanza quando:
Si fa innanzitutto riferimento a variabili di tipo demografico (residenza, età, sesso) e socio-economico (categoria professionale, dimensione della famiglia): ci si è rivolti a quei fattori che mettono in luce gli “stili di vita”.
In Italia è stata
effettuata una segmentazione psicografica della popolazione tramite Sinottica, che rappresenta l'intero mercato italiano sulla base di due dimensioni: