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Conoscenza del rendimento delle attività e del premio per il rischio
Il testo fornisce informazioni sulla conoscenza di diversi concetti finanziari:
- Rendimento delle attività prive di rischio
- Premio per il rischio su investimenti in attività di impresa (esempio barca)
- Coefficiente di regressione che esprime la diversa sensibilità di una redditività dell'impresa alle variazioni del contesto competitivo rispetto a un'impresa mediana
Si sottolinea che non c'è nessuna garanzia di ottenere una remunerazione.
Per ridurre il WACC (Costo Medio Ponderato del Capitale), è possibile agire su:
- Indebitarsi dove costa meno per tenere basso il K (Costo del Capitale)
- Rendere l'impresa meno rischiosa di quanto sia effettivamente, attenuando il coefficiente di regressione
Inoltre, dato che i debiti costano meno del capitale proprio (K), è possibile spostare maggiormente il peso sui debiti rispetto all'equity. Tuttavia, non è possibile avere solo debiti perché c'è una quota di rischio associata all'impresa.
minima di equity da avere). Bisogna però stare attenti ad indebitarsi troppo, perché gli oneri finanziari sono costi fissi e più alti sono più l'impresa è rischiosa operativamente. Esiste perciò un grado di indebitamento ottimale in cui il livello di rischio dell'impresa non scoraggia gli investitori e ci permette comunque di ridurre il WACC. Il valore di un'impresa può essere aumentato indebitandosi solo fino ad un certo punto, perché dopo aver superato un determinato livello, gli aumenti di indebitamento porteranno ad una diminuzione del valore dell'impresa.
4.11 Durata del ciclo economico e monetario: La somma delle durate delle scorte, dei tempi di trasformazione e dei crediti verso clienti rapportata con la durata del debito verso i fornitori ci aiuta a definire la durata del ciclo economico e la durata del ciclo monetario. Perciò non è sufficiente verificare che i ricavi superino i costi,
Input− 1 mese→- Incasso dei crediti− 1 mese→- Stoccaggio degli output− 1 mese→- Pagamento dei debiti− 1 mese→- Ciclo cash-to-cash/ciclomonetario totale: 6 mesi. In sintesi, è importante considerare anche la dinamica temporale degli incassi e dei pagamenti. Nel settore assicurativo, ad esempio, i costi e i ricavi possono verificarsi in tempi diversi. Tuttavia, è preferibile che i ricavi precedano i costi. Pertanto, è necessario valutare quanto tempo impieghiamo per completare un ciclo cash-to-cash/ciclomonetario, ovvero il tempo che passa tra il pagamento degli input e l'incasso degli output. Questo comprende sia il tempo di incasso dei crediti che il tempo di stoccaggio e trasformazione degli input e degli output. Il ciclo economico rappresenta il tempo necessario per lo stoccaggio e la trasformazione degli input in output, oltre allo stoccaggio degli output. Il ciclo monetario, invece, è la somma del ciclo economico e delle dilazioni sui crediti dei clienti, meno le dilazioni sui debiti verso i fornitori. Ad esempio, se consideriamo un mese per lo stoccaggio degli input, due mesi per la trasformazione degli input in output, un mese per lo stoccaggio degli output, un mese per l'incasso dei crediti e un mese per il pagamento dei debiti, il ciclo cash-to-cash/ciclomonetario totale sarà di 6 mesi.output - 1 mese → Dilazione crediti v. clienti
- 1 mese → Dilazione debiti v. fornitori
- 3 mesi → Ciclo economico = 1 + 2 + 1 = 4 mesi
- Ciclo monetario −= 4 + 1 3 = 2 mesi
Un'impresa ha interesse nel ridurre il più possibile il ciclo monetario, riducendo il tempo che intercorre tra il pagamento degli input e l'incasso degli output. Per fare ciò, è importante avere dei tempi di: stoccaggio, trasformazione e della dilazione dei crediti che siano il più basso possibile. Un altro metodo che viene usato, specialmente da imprese in difficoltà, è aumentare la dilazione del pagamento dei debiti.
In certi casi il ciclo monetario può essere perfino negativo (perché Ciclo economico + Dilazione crediti < Dilazione debiti). Per esempio un supermercato.
N.B.: Analizzare il ciclo economico e monetario di un'impresa che ha un output immateriale, può non essere sempre utile. Questo
Perché le scorte che l'impresa ha non sono direttamente rilevanti per il processo produttivo. Se non ci sono trasformazioni fisiche degli input in output, non analizzeremo il ciclo economico.
4.11.1 Indici di rotazione e di durata delle scorte:
Rotazione = Passaggio di una scorta dallo stoccaggio all'acquisto/consumo.
Durata di una scorta = È il tempo che una scorta impiega ad effettuare una rotazione.
ESEMPIO: Immaginiamo un supermercato dove un consumatore acquista uno yogurt al giorno per 365 giorni all'anno. Il cliente acquista 7 unità a settimana e vede nel frigo sempre 7 unità. Se noi rapportiamo tra loro i consumi/acquisti con il numero delle scorte, otteniamo il numero di rotazioni ed il tempo medio di durata di una rotazione.
Consumi = 365 all'anno
Scorta = 7
Consumi = 365 : 7 = 52
Indice di rotazione = Scorta ÷ Consumi
È il numero di rotazioni effettuate in un anno.
1 Scorta × 365 = 365 giorni
Indice di durata media = ???
Consumi 52E' il tempo che le scorte rimangono stoccate. Le rotazioni è la durata vanno analizzati secondo la stessa unità di tempo (annuale, mensile, giornaliera). Solitamente visto che si parla in termini di bilancio, il parametro temporale è annuale.
Per calcolare il ciclo economico di un'impresa abbiamo bisogno di conoscere la durata media delle scorte di: materie prime, semilavorati e prodotti.
a) b)' → Scorte Unità di Stock Consumi Unità di Flusso
Unità di stock − Stato patrimoniale → Unità di flusso − Conto economico → Indice di durata è stock su flusso, mentre l'indice di rotazione è flusso su stock.
Se si vuole unire tutti gli elementi e calcolare l'indice di durata media delle scorte totali, bisogna fare attenzione a rapportare le scorte totali con il fatturato, perché una è valorizzata a costo (scorte) mentre l'altro è
Il testo formattato con i tag HTML è il seguente:valorizzato a ricavo (fatturato).
294.11.2 Indici di rotazione e di durata dei crediti e debiti commerciali:
N.B. 1!!! Domanda che viene fatta all'orale: Quali sono gli acquisti che generano debiti verso i fornitori?
Sono tutti gli acquisti di BENI E SERVIZI che generano un debito all'impresa. Bisogna stare attenti alla presenza o meno dell'IVA. Quando noi acquistiamo un bene o servizio, paghiamo anche l'IVA, perciò nel debito v. fornitori l'IVA è compresa, però NON rientra nei costi d'acquisto.
N.B. 2!!!acquistiamo un bene o servizio, paghiamo anche l'IVA, perciò nel debito v. fornitori l'IVA è compresa, però NON rientra nei costi d'acquisto.
- Acquisto di beni o servizi:
- Debito v. fornitori
- IVA è compresa
- Costo d'acquisto
- IVA NON è compresa
- Vendita di beni o servizi:
- Credito v. clienti
- IVA è compresa
- Fatturato
- IVA NON è compresa
è compresa→Si ha per questo motivo un rapporto in cui il numeratore ed il denominatore noncomprendono entrambi l’IVA, per risolvere questo problema si può o togliere l’IVA dal numeratore (scorporare) oppure si può aggiungere l’IVA al denominatore (integrare).
- Per SCORPORARE l’IVA al numeratore (debiti o crediti) si deve dividere per (1 + %IV A)
- Per INTEGRARE l’IVA al denominatore (fatturato o costi d’acquisto) si deve moltiplicare per (1 + %IV A)
Per alcune imprese il ciclo economico può durare anche più anni (Es. edilizia, navi,...) e la gestione dello stoccaggio degli ouput può essere diversa dall’impresa commerciale tradizionale.
ESEMPIO FINCANTIERI: che produce navi su commissione di un armatore, impiega più anni ha produrre una crociera e avrà quindi nel corso del periodo di trasformazione, delle scorte di prodotti che sono in corso di lavorazione. Però la nave
che stavenendo costruita non apparirà nel bilancio di FINCANTIERI perché può essere venduta per stati di avanzamento lavori (a pezzi), quindi nel bilancio apparirà solo la parte di nave che non è ancora stata fatturata assieme ai crediti generati dalla vendita di parte della nave. L'impresa può ricevere un anticipo dai clienti, per finanziare la produzione dell'output. Può però succedere che nel processo di trasformazione io mi affidi ad un fornitore esterno che dovrò pagare, volendo anch'esso con un anticipo. Avrò quindi: - Anticipo da clienti che diventa un debito in natura (Devo un servizio al mio cliente). - Anticipo a fornitori che diventa un credito in natura. Analizzando il ciclo economico e monetario: RIASSUMENDO: - Produzioni in senso fisico - Cicli scanditi dagli indici di durata e rotazione: di prodotti, semi lavorati e materie. I cicli si analizzano attraverso ladurata di credito v.• Produzioni di servizi−→clienti e debito v. fornitori. 315 LE MISURE DEL SUCCESSO D'IMPRESA(KEY PERFORMANCE INDICATORS):Ci sono 4 concetti fondamentali da conoscere:• EFFICACIA: È la misura in cui l'impresa realizza i propri scopi. Es: se ho un obiettivo di ROE del 20% e raggiungo il 15%, avrò un efficacia del 75%.che possiamo anche vedere• EFFICIENZA: È il rapporto tra input ed output, che mi da ilcome rapporto tra costi totali degli input e produzione realizzatacosto medio unitario. Più si abbassa più si è efficienti. Una misura della pro-• PRODUTTIVITÀ:E' il rapporto tra output ed input.duttività del lavoro è il valore aggiunto per addetto, che è il rapporto tra(Produzione-Consumi intermedi) e numero di addetti. Questavalore aggiuntomisura non può essere inferiore al costo del lavoro per addetto perché altrimentiprodurrei inperdita.• COMPETITIVITÀ: È relativa al livello di efficienza, competitività ed innovazione. Consiste nell'essere preferiti da parte dei nostri clienti rispetto ai nostri concorrenti. Un impresa di successo è quindi un'impresa che è: EFFICACE, EFFICIENTE, PRODUTTIVA e COMPETITIVA.5.1 Crescita e CAGR:
Ci sono due modi per analizzare analiticamente la crescita di un'impresa. Possiamo esaminare la crescita dell'impresa in un intervallo di tempo vedendo l'aumento del fatturato anno per anno e dividendo la percentuale totale per il numero di anni. Dal 2018 al 2022 passo da 1 mln a 5 mln di fatturato. Ho un