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Costo del capitale proprio e fattori di rischio
R- o = rendimento generale medio del mercato
R- m = premio per il rischio di mercato
β = sensibilità del titolo al rischio sistematico, cioè la volatilità del suo rendimento rispetto a quello dell'intero mercato
Secondo la Build-Up Approach, il costo del capitale proprio è necessario "costruirlo" sulla base della valutazione dei fattori che possono incrementare/decrementare il rischio sistemico non diversificabile.
= settore di attività
R'- = la dimensione (se piccola impresa, il β si riduce; se grande impresa, il β aumenta perché i risultati sono più variabili)
= la diversificazione o no (se è diversificata, il β si riduce; se non è diversificata, il β aumenta perché i risultati sono più variabili)
= altri fattori di impresa rilevanti
ecc. - 52
Appunti sulla base delle lezioni della Prof.ssa Mocciaro a cura di
Riccardo Di Pasquale
Valutazione degli investimenti
Valutare gli investimenti
Un investimento può essere definito come un esborso di risorse monetarie al quale conseguono, normalmente, deflussi monetari. La validità di un progetto di investimento viene giudicata in termini di:
- convenienza: relazione tra risorse assorbite e generate – l'investimento genera valore o no?
- fattibilità: compatibilità tra i flussi dell'investimento e i flussi aziendali – ho le risorse per portarlo a termine?
Quindi, è fondamentale considerare:
- I flussi generati da un investimento potenziale (positivi e negativi)
- I tempi entro cui i flussi si realizzeranno
- Il valore finanziario dei flussi nel tempo
- La rischiosità dell'investimento (quanto sono variabili i flussi generati?)
Tipologia di investimenti
- Investimenti point input – point output (es. titoli di stato)
- Investimenti point input – continuous output (es. ???)
Entrata- differenziali, derivanti dalla comparazione tra l'azienda prima di aver effettuato l'investimento e l'azienda dopo aver effettuato l'investimento- al netto di oneri fiscali- al lordo di oneri finanziari
Metodi per valutare investimenti
- Valore Attuale Netto (VAN)
- Tasso Interno di Rendimento (TIR)
- Indice di Rendimento Attualizzato (IRA)
- Tempo di recupero (pay-back period)
1) Valore Attuale Netto (VAN)
Il VAN di un investimento è la somma algebrica dei flussi di cassa attualizzati generati da un progetto di investimento. Chiamato anche Net Present Value (NPV). Come detto, i flussi considerati per la valutazione, sono al lordo di oneri finanziari. Se si decidesse di prendere in considerazione flussi al netto di oneri finanziari, sarebbe importante che ci fosse coerenza tra questi ed i tassi di attualizzazione:
- Se flussi al netto di oneri finanziari k = Ke
- Se flussi al lordo di oneri finanziari k = WACC
Appunti sulla base
delle lezioni della Prof.ssa Mocciaro a cura di Riccardo Di Pasquale:- Flussi di cassa netti annuali attesi per ciascun periodo (positivi o negativi, compreso l'esborso iniziale dell'investimento)
- Costo risorse finanziarie
- Vita utile dell'investimento
VAN > 0: la remunerazione del capitale è superiore rispetto al suo costo
VAN < 0: la remunerazione del capitale è inferiore rispetto al suo costo
VAN = 0: il capitale non viene remunerato; l'investimento copre il costo
2) Tasso Interno di Rendimento (TIR)
Il TIR è il tasso di attualizzazione
che annulla il VAN dei flussi di cassa netti generati dall'investimento. (con t = 1, 2, ..., n) = flussi di cassa netti annuali attesi (positivi o negativi) Ft = flusso di cassa netto iniziale, pari all'uscita iniziale F0 = Tasso Interno di Rendimento TIR = vita utile dell'investimento n -> k > TIR non è conveniente realizzare l'investimento perché questo implicherebbe il sostenimento di costi di finanziamento che non sarebbero compensati dai successivi flussi generati n -> k < TIR è conveniente realizzare l'investimento perché i successivi flussi generati consentirebbero di coprire i costi dei finanziamenti n -> k = TIR non ha senso considerare un simile investimento poiché il costo di finanziamento annulla i flussi generati Chiamato anche Internal Rate of Return (IRR). 132 54 Appunti sulla base delle lezioni della Prof.ssa Mocciaro a cura di Riccardo Di Pasquale Limiti del TIR Non gode della proprietà- L'equazione può dare luogo a risultati multipli
- Ipotizza che le risorse create vengano re-impiegate ad un tasso pari al TIR: non tiene conto delle diverse strutture dei tassi
- Non distingue tra investimenti e finanziamenti
- Indice di Rendimento Attualizzato (IRA)
- Tempo di recupero (pay-back period)
L'IRA è il rapporto fra il valore attuale dei flussi positivi generati dall'investimento e il flusso iniziale (cioè F0 l'attualizzazione delle uscite iniziali). Esprime quante unità monetarie sono generate dall'investimento, per ogni unità investita. Un progetto sarà tanto più efficiente, quanto maggiore sarà la capacità di generare flussi di cassa, a parità di importi investiti.
Il pay-back period misura il tempo necessario affinché la somma degli incassi generati eguagli la somma delle uscite sostenute. È un criterio di valutazione della rischiosità degli investimenti.
Investimenti perché esprime il grado di liquidità di un investimento. Quindi, è logico dedurre che tra due investimenti si sceglierà quello con il minore pay-back period.
Limiti del pay-back period:
- Non considera la redditività dell'investimento ma solo il suo grado di liquidità
- Non tiene conto dei flussi di cassa generati oltre il periodo di backing. Quindi discrimina gli investimenti a più lunga produttività (es. R&S)
- Non tiene conto del valore finanziario del tempo (la privazione delle risorse per un certo tempo). È come ipotizzare un tasso r = 0%
Periodo di recupero attualizzato
Consideriamo, per esempio, due investimenti A e B: il primo ha backing di 2 mesi e incassi netti di 1000 €; il secondo ha backing di 2 mesi e incassi netti di 3000 €. Secondo il criterio del pay-back period, gli investimenti sono identici (?). Finanziariamente, invece, è evidente che non lo sono.
55Appunti
sottolineare che il marketing è un ramo dell'economia che si occupa di individuare un prodotto o servizio in grado di soddisfare i bisogni di un gruppo omogeneo di consumatori, considerando i costi da coprire e gli utili che si ottengono dal prodotto stesso. Inoltre, è importante evidenziare che i acquirenti hanno diversi ruoli di acquisto: ci sono coloro che comprano per svolgere una produzione (imprese), chi compra per vendere il prodotto che ha acquistato (GDO, imprese commerciali) e chi compra per soddisfare i propri bisogni (consumatore finale). Per questo motivo, esistono due tipi di marketing: - il marketing dei beni di consumo o B2C (Business to Consumer), che si riferisce al consumatore finale; - il marketing industriale o B2B (Business to Business), che si riferisce ad altre imprese e ai beni intermedi come i semilavorati, necessari ad altre produzioni. È fondamentale sottolineare l'importanza di entrambi i tipi di marketing.distinguere alcuni concetti chiave:- consumatori: coloro che consumano o utilizzano il prodotto/servizio
- clienti/acquirenti: coloro che scelgono il prodotto e lo acquistano
- paganti: coloro che finanziano l'acquisto
valore percepito dal cliente: differenza tra i benefici, i costi e le alternative dell'offerta
valore totale per il cliente: il valore monetario che i clienti attribuiscono all'offerta sulla base dei suoi benefici economici, funzionali e psicologici
costo totale per il cliente: insieme dei costi che i clienti si aspettano di dover sostenere per acquistare il prodotto e usarlo (sia costi monetari che costi opportunità)
Mappature dei clienti
"Mappare" i clienti significa definire le tipologie di clienti per le quali l'impresa soddisfa i bisogni o dovrà soddisfare.
- in base alla fedeltà, abbiamo clienti:
- fedelissimi: non rinunciano a quel prodotto/marca e sono fedeli nel tempo
- mutevoli: acquistano solo occasionalmente o in modo irregolare
alcune marche che alternano nel tempo- non fedeli: non hanno alcuna preferenza particolare e basano le proprie scelte sulla convenienza di prezzo e sulla disponibilità del prodotto.
Più l’impresa ha clienti fedeli, maggiori saranno i vantaggi finanziari e le relazioni stabili nel tempo. È necessario costruire la fedeltà del cliente sulla base della sua soddisfazione:
- la soddisfazione dipende da quello che il prodotto è in grado di offrire rispetto alle attese
- un cliente soddisfatto sarà tanto più fedele quanto più sarà coinvolto emozionalmente
2) in base all’attrattività dei prodotti e l’intensità d...