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Il metodo di registrazione
Per ciascuna operazione di gestione esterna occorre:
- Individuare i valori economici e finanziari che sono coinvolti;
- Identificare il segno della variazione intervenuta nei valori economici e finanziari coinvolti (variazioni positive o variazioni negative);
- Iscrivere la variazione nei conti accesi ai valori economici e finanziari coinvolti (per i conti accesi ai valori finanziari variazioni positive in Dare e negative in Avere; viceversa per i conti accesi ai valori economici).
DOVE E MODI
Vengono registrati gli effetti economici e finanziari nelle seguenti raccolte:
- Nel libro giornale vengono raccolti gli effetti economici e finanziari in modo cronologico (vedo articoli). In esso le singole scritture si chiamano mastro e si rappresenta col quadrante;
- Nel libro (raccolta dei conti) vengono raccolti gli effetti economici e finanziari in modo sistematico (ho gli effetti per singolo conto).
Non c'è relazione tra
Le rilevazioni, essi avvengono contemporaneamente, è una rappresentazione diversa che deve essere fatta contemporaneamente all'interno dell'azienda. Devono essere fatti entrambi.
ESERCIZIO 1
Acquisto materie prime per 400€.
- Capire quali valori economici e finanziari sono coinvolti:
- Identifico il segno:
- Iscrivere i conti e rilevare:
Ho un movimento di denaro quindi valori finanziari.
- DENARO IN CASSA -> 400€ VF
- COSTI D'ACQUISTO -> 400€ VE
Struttura sistematica: Questa è la scrittura sistematica del libro mastro.
Il movimento del denaro va nella sezione "avere" 400 400 perché è finanziario e negativo.
I costi d'acquisto nella sezione "dare" perché è economico e negativo.
Scrittura cronologica COSTI D'ACQUISTO
400 VE- VE+
DENARO IN CASSA
VF+ 400
Singole fasi del ciclo gestionale:
PROCESSO DI FINANZIAMENTO
Il ciclo gestionale ha avvio col processo di finanziamento.
Le operazioni di finanziamento sono le operazioni con cui si acquisiscono le risorse finanziarie (denaro: fattore produttivo generico) necessarie ad alimentare la gestione.
Nelle operazioni di finanziamento troviamo tutte le operazioni in cui l'azienda reperisce mezzi monetari per dare l'avvio dell'azienda. Il denaro è ciò che alimenta il ciclo gestionale.
Le possibile fonti di finanziamento da cui sono reperibili risorse finanziarie sono due:
- Capitale d'apporto: è quello che viene conferito dal titolare o dai soci e rappresenta il capitale di proprietà dell'azienda ovvero la ricchezza iniziale di cui è dotata l'azienda. È un fondo di ricchezza che può aumentare utili o diminuire perdite.
- Capitale di prestito: è il capitale che l'azienda ottiene attraverso prestiti da terzi, come banche o istituti finanziari. Questo capitale deve essere restituito con interessi entro un determinato periodo di tempo.
Per primo e direttamente degli effetti dell'agestione dell'azienda. Ad esempio in caso di perdita il capitale eroso è quello d'apporto. Sono risorse finanziarie conferite dal titolare o dai soci senza vincolo di restituzione, rimangono permanentemente all'interno dell'azienda.
Capitale di debito: Il è una fonte esogena (esterna) e proviene anche da soggetti esterni alla proprietà dell'azienda che sono rappresentati da finanziatori (il primo soggetto finanziatore addebiti di finanziamento. Un esempio è il sistema bancario). Ci riferiamo a Nel capitale di debito si ha vincolo di restituzione a una scadenza prestabilita. Esso ha il perché gli effetti negativi della gestione (che impattano il capitale d'apporto) non gravano sulla ricchezza aziendale ma si ha un debito. Non si assume il rischio generale d'impresa ma in casi di
difficoltà si corre al il rischio di debito. Il vincolo PRINCIPALE tra i due è che il capitale di apporto non ha nessuna restituzione (non ha una scadenza), mentre il capitale di debito si. APPORI IN NATURA Il capitale d'apporto deve necessariamente esserci. I soci si impegnano effettuando dei versamenti in denaro (mediante apporto in denaro) ma non sempre liquido, perciò potrebbero fare apporti in natura scegliendo di conferire beni che abbiano un valore che sia coerente con quello da pagare. In natura vuol dire in forma diversa dal denaro in contante, si fa una stima e si conferisce la quota di soggetto. Il bene conferito diventa di proprietà dell'azienda. DEBITO DI FINANZIAMENTO Le due forme di capitali rappresentano valori di natura diversa. Si ha un debito di finanziamento quando i movimenti che rappresentano il capitale di debito rappresentano dei movimenti finanziari. I debiti sono variazioni finanziarie negative e i crediti positive. Il debito difinanziamento rappresenta denaro che dovrà essere restituito. Il capitale di debito è quindi di natura finanziaria. Il capitale d'apporto è il capitale di proprietà e in quanto tale esso e i suoi movimenti rappresentano movimenti di natura economica, esso è causa del flusso di denaro contante all'interno dell'azienda. Tutti i movimenti nel capitale di proprietà sono movimenti di natura economica. Entrambi presentano caratteristiche diverse perciò hanno nature diverse.LE OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO
Data la natura diversa sono diversi anche sotto profilo operativo. Essi presentano diverse modalità di restituzione e di remunerazione.
(restituzione: vero rimborso di ciò che mi è stato dato/remunerazione: sono gli interessi).
Il capitale di debito (finanziamenti di terzi soggetti), ha un vincolo di restituzione, perciò ha una scadenza entro la quale dovrà restituire il denaro imprestato.
La remunerazione
In esso i treni soggetti sono privati per un determinato periodo di tempo del denaro imprestato, perciò oltre ad attendere il proprio credito esigono degli "interessi". La remunerazione quindi avviene sotto forma di interessi. È una forma di remunerazione che è prestabilita. Si esprime spesso con il tasso percentuale di interessi che viene stabilito al momento della concessione del finanziamento. "Prestabilita" non vuol dire per forza fissa ma può essere indicizzata (ovvero in misura variabile).
L'interesse per l'azienda che sta remunerando rappresenta un costo a carico dell'azienda in termini di interessi.
Nel capitale d'apporto la remunerazione che spetta è variabile. Si ha una remunerazione attraverso gli utili che sono distribuiti ai soci. Il rischio generale d'impresa è una forma di remunerazione variabile, viene fatta a proprio rischio subendo anche i rischi negativi della gestione.
Gli utili distribuiti ai soci sono detti dividendi. La distribuzione di dividendi non comporta un costo per l'azienda. La restituzione può avvenire in via residuale al momento della liquidazione dell'azienda. La restituzione è il rimborso in cui viene stabilita una scadenza per restituire quel debito. La remunerazione è la forma di ricompensa che si dà a coloro che hanno dato il contributo e può essere sotto forma di interessi. L'interesse per l'azienda rappresenta un costo specifico. Il rimborso è il vincolo di restituzione. Il capitale d'apporto non ha normalmente il rimborso, avviene solo in caso di liquidazione (fine della vita aziendale in cui vengono ceduti sul mercato tutti i prodotti). Con quello che viene ottenuto, avviene il rimborso del capitale di debito e se residua qualcosa, esso potrà essere ripartito a soci e titolare. È una forma di rimborso che avviene in via residuale. Economia Aziendale R-Z Elisa Roncagliolo a.a. 2019/2020 DIECEFFETTI ECONOMICI EFINANZIARIresiduale. È possibile anche che avvenga il rimborso nel caso in cui ci siano uno o più soci che decidano volontariamente di abbandonare l'azienda, è il caso dell'Esempio
Gli effetti economici finanziari prodotti dalle fonti di finanziamento:
La società Dolceforno S.p.A. ottiene capitale monetario iniziale per 100. Per una parte, pari a 60, è ottenuto tramite conferimenti in denaro effettuati dai soci.
La restante parte (40) sono debiti di finanziamento.
Rilevazione in P.D.:
Rilevazione a mastro:
- Cassa VE +60
- Capitale sociale VE -60
- Cassa VF +60
- Cassa Debiti finanziamento VE +40
- Debiti finanziamento VF -40
- Cassa VF +40
In fase di costituzione ci deve essere la
creazione del capitale di proprietà. STRUMENTI FINANZIARI CHE POSSONO USARE LE AZIENDE PER ADDEBITASSI
capitale sociale. In una società il capitale d'apporto è detto Per certe forme societarie è prevista una dotazione minima di capitale sociale, per costituirla è necessario che ci sia una dotazione di capitale che raggiunga un certo limite.
Il capitale sociale può crescere/diminuire, i soci possono decidere di farlo crescere, di incrementare l'apporto sociale. L'incremento è un operazione in cui a seconda della tipologia vincolisono previste delle formalità secondo le quali si possa verificare l'aumento. Ci sono varigiuridici. È necessario che ci siano vincoli che tutelino le variazioni del capitale sociale.
quote azioni. s.r.l. Il capitale viene poi suddiviso in o Si parla di quote per le società in forma di e S.d.A. si parla di azioni per le Il capitale sociale è cosi diviso in un certo numero di
azioni e ogni azione avrà un valore, esso nasce dal prodotto del numero di azioni per il valore nominale. L'azione è un titolo rappresentativo del capitale d'apporto. Chi acquista l'azione assume la qualifica di socio della società. La singola azione è un titolo e come tale si può vedere come un bene in sé. L'azione è uno strumento finanziario che può essere ceduta a terzi ed è scambiabile. Quando un'azienda decide di quotarsi rende a disposizione le sue azioni. 14 di 63 diritti: Chi acquista un'azione ha una serie di assume la qualifica di socio e come tale ha diritto a assemblee dei soci, votare nelle più sono le azioni più il diritto di voto cres