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Funzionalità: Forze Positive e Negative

FORZE POSITIVE (favoriscono la produttività):

Le forze interne sono punti di forza per l'azienda, vanno individuati e valorizzati al massimo.

Le forze esterne positive sono opportunità che vanno colte.

FORZE NEGATIVE (ostacolano la produttività):

Le forze interne sono punti di debolezza per l'azienda, vanno individuate e rimosse tempestivamente.

Le forze esterne negative sono vincoli e diventano un problema. L'azienda deve cercare di convivere con certi limiti nel modo più economico possibile e fronteggiarli, cercando quanto possibile di trasformarli in positivi.

Un macchinario è una forza positiva o negativa? DIPENDE.

In primo luogo dall'obsolescenza, nel caso di un macchinario che consente di produrre beni che il mercato non richiede più oppure a prezzi più alti rispetto alla concorrente.

In secondo luogo, per operare continuamente in un certo mercato bisogna raggiungere una certa massa critica, quindi se non...

investe e aumenta i volumi produttivi diventa una forza negativa. (es. un'ulteriore fusione della Fiat che da sola non riesce a raggiungere una certa massa critica)

Le forze possono cambiare "di segno" nel tempo e nello spazio.

GOVERNABILITÀ:

FORZE GOVERNABILI:

Sono forze su cui l'azienda può agire.

FORZE NON GOVERNABILI:

Sono forze su cui l'azienda non può agire, ma può subire e basta e cercare di fronteggiare.

Le forze esterne la maggior parte delle volte non sono governabili, poche eccezioni ad esempio, attraverso un'attività di lobbying, un gruppo di produttori ha bisogno di una certa norma e iniziano a fare richieste per ottenerla (a volte porta alla corruzione).

Le forze interne sono sempre governabili.

La domanda di prodotti e l'offerta di prodotti sono forze di sintesi, ci deve essere armonia tra domanda e offerta.

CAPACITÀ AZIENDALI ALLA BASE DELLA COMPOSIZIONE DELLE FORZE

La combinazione delle forze deve essere il

più conveniente possibile ed è fortemente influenzata da:

  • Elasticità azienda
  • Flessibilità
  • Competitività
  • Capacità di collaborare e cooperare
  • Capacità di attrarre consensi e coinvolgimento

ELASTICITÀ

La capacità dell'azienda di adattarsi al cambiamento inteso in senso quantitativo (cambiare quantitativamente). Capacità di resistenza dell'azienda di restare economica al fronte di un calo della domanda e delle vendite. Quando ci sono maggiori costi fissi il break-even-point si sposta.

FLESSIBILITÀ

La capacità dell'azienda di adattarsi al cambiamento inteso in senso qualitativo. Quindi la capacità dell'azienda di essere in grado nel tempo di assecondare la domanda o di offrire prodotti innovativi, rimanendo sempre economica.

COMPETITIVITÀ

Primo problema che bisogna mettere a fuoco: Quando si parla di competitività dell'azienda si parla di una

capacità competitiva poliedrica (dalle mille facce), è un concetto molto ampio. Si può parlare di competitività guardando a tre aspetti, non solo a uno: al mercato di sbocco, al mercato dei capitali, al mercato dei fattori specifici. La competitività relativamente al MERCATO DI SBOCCO può essere intesa come la capacità dell'azienda di attrarre la domanda in quantità sufficiente a prezzi convenienti. La capacità competitiva di un'azienda dipende dal valore della sua offerta e dalla sua quota di mercato (che però è relativa). Il valore dell'offerta è il rapporto qualità-prezzo, mentre la quota di mercato è il rapporto tra il valore delle vendite dell'azienda e quello del mercato di riferimento complessivo. Le aziende che si presentavano sul mercato con un maggiore valore d'offerta, aumentavano le loro quote di mercato. Alto valore = alta qualità ebassoprezzo Basso valore= bassaqualità e alto prezzo
Medio valore alta qualità e prezzo, bassa qualità e prezzo, media qualità e prezzo
Il fatturato non è un indice che permette di valutare la competitività dell'azienda, poiché non da indicazione della posizione dell'azienda sul mercato (se un fatturato cresce ma la media di mercato indica un fatturato più alto allora la azienda ha perso quote)
Qual è l’indicatore che si deve analizzare per capire se l’azienda sta migliorando o arretrando la sua capacità produttiva?
Quali sono le cause che fanno variare il fatturato? (15:10)
La competitività relativamente ai MERCATI DI CAPITALI può essere intesa come la capacità di attrarre capitale, a titolo di credito e di proprietà, in quantità sufficiente a prezzi convenienti.
Dipende dal rischio che corre l’imprenditore nel finanziare l'azienda e dal compenso corrisposto aiportatori di capitale. Rischio: se l'azienda è rischiosa noi dovremmo pagare interessi più alti. La competitività relativamente ai MERCATI DI APPROVVIGIONAMENTO DEI FATTORI SPECIFICI può essere intesa come la capacità di attrarre i fattori produttivi in quantità sufficiente a prezzi convenienti. Dipende dalla rimunerazione che corrispondiamo ai portatori dei fattori specifici, e non solo in senso monetario, ma anche per quanto riguarda la stabilità, la prospettiva di carriera ecc.. CAPACITÀ DI COLLABORARE E COOPERARE Collaborazione avviene tra aziende che non svolgono attività tecniche complementari, mentre la cooperazione avviene tra aziende complementari. A volte questa pratica viene fatta illegalmente (trust e cartelli), che formano accordi tra aziende concorrenti per eliminare in parte la concorrenza ed avere dei precisi prezzi e dei canali di sbocco stabiliti. Se decidono di fare accordi è perché vogliono.

mantenere la propria autonomia e allo stesso tempo godere di condizioni privilegiate, magari limitando i costi.

CAPACITÀ DI ATTRARRE I CONSENSI

Nel caso delle relazioni che si svolgono all'esterno del contesto di mercato, come ad esempio le associazioni dei consumatori o la comunità locale, l'azienda deve essere in grado di accrescere i propri consensi e limitare i dissensi per quanto possibile (che possono sfociare addirittura in boicottaggi). Le forze dell'azienda quindi devono essere accordate in modo congruo a quelle del contesto esterno, e volte sempre all'economicità aziendale.

I COMPORTAMENTI AZIENDALI (rapporto azienda-ambiente)

L'osservazione degli atteggiamenti che le aziende possono assumere nel rapporto con l'ambiente possono caratterizzarsi per nature diverse. Quattro distinte tipologie:

Passivo

  • Reattivo
  • Anticipatorio
  • Innovativo

PASSIVO:

Indica quelle situazioni in cui le aziende tendono a subire

cambiamentiaziendali restando inermi, l'azienda non reagisce. Un'azienda che si pone in questa condizione è destinata prima o poi asoccombere, al fallimento. Quando? È difficile da stabilire.

REATTIVO: Nel contesto esterno avvengono dei cambiamenti e l'azienda sa reagire ai cambiamenti, però lo fa sempre in ritardo, non si prepara per tempo alcambiamento. E questo è spesso molto oneroso, magari perché i concorrenti hanno già reagito o perché deve pagare delle multe.

ANTICIPATORIO: Sono aziende consapevoli che il contesto esterno è dinamico, e si preparano anticipatamente al cambiamento. Quindi è anche più economico, il cambiamento va gestito anticipandolo.

INNOVATIVO: È l'azienda l'artefice del cambiamento, è un'azienda che investe in ricerca e sviluppo ed è consapevole che facendo ricerca si possono trovare soluzioni più competitive dei concorrenti. Un

Il comportamento innovativo non porta sempre ad una più alta redditività. Le aziende più innovative sono anche quelle che rendono di più (per statistica).

I soggetti aziendali sono rappresentati dal soggetto economico e dal soggetto giuridico.

Il soggetto giuridico è colui a cui fanno capo diritti e obblighi relativi all'attività aziendale. Va fatta però una distinzione:

  • Nelle aziende individuali il soggetto giuridico coincide con il titolare dell'azienda (che non è detto sia il proprietario). In questo particolare caso non c'è distinzione tra patrimonio personale del titolare e capitale aziendale.
  • Nelle società collettive dobbiamo fare un ulteriore classificazione tra società di persone e società di capitali.

Nelle società di persone abbiamo una distinzione relativa tra capitale aziendale e patrimonio dei soci, ma non è sganciato; infatti i soci sono responsabili.

In modo illimitato, sussidiale e solidale all'azienda, e di conseguenza sono tenuti a rispondere col proprio patrimonio personale nell'eventualità che il capitale aziendale non possa sostenere i debiti della suddetta.

Possiamo quindi affermare che il soggetto giuridico nelle aziende di persone sia rappresentato dai soci. A seconda però della tipologia di società però questi possono avere peso diverso.

Nelle società in nome collettivo tutti i soci sono chiamati a rispondere in via sussidiaria agli obblighi dell'azienda.

Nella società in accomandita semplice invece, viene fatta una distinzione tra due tipologie di soci, che possono essere accomandatari o accomandanti.

Gli accomandatari sono illimitatamente legati all'azienda, e perciò tenuti a rispondere degli obblighi, ma hanno anche il diritto di amministrare l'azienda.

Gli accomandanti al contrario non hanno alcun obbligo e non sono legati da responsabilità.

Il testo formattato con i tag HTML corretti sarebbe il seguente:

illimitata. Nelle società di capitali invece la distinzione tra capitale aziendale e patrimonio sociale è netta. È l'azienda stessa a dover rispondere dei propri debiti e può quindi essere titolare in situazioni giuridiche. Una distinzione può essere fatta nelle società in accomandita per azioni, dove viene fatta una distinzione tra accomandatari e accomandanti.

soggetto economico: Il è l'individuo o gruppo di persone che di fatto ha il potere di indirizzare e controllare la gestione. È colui che prende decisioni di maggiore rilevanza, in modo diretto o in modo indiretto. Il soggetto economico può esercitare il po

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A.A. 2019-2020
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valb.17 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Gonnella Enrico.