Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 35
Appunti di disegno meccanico Pag. 1 Appunti di disegno meccanico Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di disegno meccanico Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di disegno meccanico Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di disegno meccanico Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di disegno meccanico Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di disegno meccanico Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di disegno meccanico Pag. 31
1 su 35
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

PARTICOLARITÀ DI RAPPRESENTAZIONE

LINEE

  • LINEA CONTINUA GROSSA: Per indicare i contorni degli spigoli in vista
  • LINEA CONTINUA FINE: Per indicare tratteggi, linee di contorno, filetti ecc.
  • LINEA A TRATTI FINE: Per indicare contorni non in vista
  • LINEA FINE TRATTO-PUNTO: Per indicare assi di simmetria e piani di simmetria
  • LINEA GROSSA TRATTO-PUNTO: Piani di sezione fuori dall'oggetto sezionato

TRATTEGGIO

  • I tratteggi devono essere fatti con linea continua fine inclinata di 45° rispetto al contorno di sezione.
  • Superfici diverse di uno stesso pezzo devono essere tratteggiate in modo identico.
  • Superfici di pezzi diversi adiacenti devono essere tratteggiate in modo diverso.

SEZIONI

Linea tratto-punto fine

Linea tratto-punto grossa

ASSI DI CILINDRI E FORI

  • Deve essere sempre mostrato l'asse di simmetria di tali elementi cilindrici e cerchietti con linea fine tratto-punto.

PARTI SIMMETRICHE

Se un oggetto è simmetrico rispetto ad un asse, si può disegnare una delle due parti e mettere che il disegno è simmetrizzato.

Quotature

Quote Lineari:

  • Linea di misura, contorno fine
  • Linea di riferimento, contorno fine

Quote Angolari:

  • Linea di misura, contorno fine
  • Linea di riferimento, contorno fine
  • 60°

Le quote di diametro devono essere precedute dal simbolo Φ.

Raggi:

R5

R6

Diametri:

  • Φ10
  • Φ105

Smussi:

2x45°

Solo se l'angolo è a 45°

Elementi Ripetuti:

  • 3x12 (36)
  • Passo
  • 3x10° (=30°)

Zig-zag di taglio

Di un elemento è in linea contorno fine

Circonferenza ideale su cui giacciono le circonferenze, deve sempre essere indicata con linea fine tratto-punto

Accoppiamenti albero-foro

Un albero e un foro, per essere accoppiati, devono avere la stessa dimensione nominale. La ISO prevede per l’accoppiamento albero-foro la seguente designazione:

N An / bm

  • N = dimensione nominale di albero e foro
  • A = scostamento fondamentale foro (determinante posizione del foro)
  • n = grado di tolleranza normalizzato foro (determina qualità del foro)
  • b = scostamento fondamentale albero (determina posizione dell’albero)
  • m = grado di tolleranza normalizzato albero (determina qualità dell’albero)
  • Un accoppiamento albero-foro può essere di 3 tipi:
  • Con gioco: quando la dimensione del foro è sempre maggiore di quella dell’albero, si avrà un gioco minimo e massimo:

Gioco minimo: Gmin = Ei - ep

Gioco massimo: Gmax = Ep - ei

(Affinché si abbia gioco Gmin e Gmax devono essere strettamente positivi)

  • Con interferenza: quando la dimensione dell’albero è sempre maggiore di quella del foro, si può determinare una interferenza minima e massima:

Interferenza minima: Imin = ej - Es = -Gmax

Interferenza massima: Imax = es - Ei = -Gmin

(Affinché si abbia interferenza Imin e Imax devono essere strettamente positivi)

  • Incerto: quando non vi è né con interferenza né con gioco, ossia quando le zone di tolleranza di albero foro si intersecano.

Un accoppiamento è detto equivalente quando si possono scambiare le lettere di albero e foro tra loro potendo rimanere invariati gli stessi giochi o interferenze.

QUOTE ESATTE LE QUOTE ESATTE DI UN PEZZO TOLLERATO GEOMETRICAMENTE

RISPETTO AI DATUM SONO INCLUSE DENTRO UN QUADRATO.

DIPENDENZA E INDIPENDENZA

LA ISO STABILISCE COME REGOLA BASE IL PRINCIPIO DI INDIPENDENZA TRA

TOLLERANZE DIMENSIONALI E GEOMETRICHE.

CIASCUNA PRESCRIZIONE DIMENSIONALE O GEOMETRICA DEVE ESSERE RISPETTATA

IN MODO INDIPENDENTE, A MENO CHE NON SIA SPECIFICATO DIVERSAMENTE.

ESISTONO 3 MODI DI INTRODURRE INTERDIPENDENZA TRA FORMA E DIMENSIONI:

I) ESIGENZA DI INVOLUCRO, II) MASSIMO MATERIALE, III) MINIMO MATERIALE

ESIGENZA DI INVOLUCRO

E È LA FORMA GEOMETRICA DI UN PEZZO NON

DEVE MAI SUPERARE L'INVOLUCRO DELLA FORMA IDEALE CORRISPONDENTE ALLA

CONDIZIONE DI MASSIMO MATERIALE

M LA TOLLERANZA GEOMETRICA (sorrJattuorek dall più miso ka) di d

DI UN CERTO ELEMENTO, SI APPLICA SOLO (sol compares wild condezione di massimo materiale)

È PIÙ CIÀ ALLONTANA DALLA CONDIZIONE DI MASSIMO MATERIALE (MATERIAL)

GEOMETRICA RICEVE UN BONUS DI TOLLERANZA A TP PARI AL MODULO DELLA DIFFERENZA

CHE SI VA A SOMMARE ALLA TOLLERANZA DI SPECIFICATO IN PRINCIPATE

TRA LA DIMENSIONE IN MASSIMO MATERIALE E QUELLO EFFETTIVO. T DET MINORE AL MUDA

LA CONDIZIONE VIRTUALE Vc DI UN ELEMENTO ALBERO O FORO, DETTERMINA COSMI.

Vc (ALBERO) = MMC + TOLLERANZA GEOMETRICA AL MMC

Vc (FORO) = MMC - TOLLERANZA GEOMETRICA AL MMC

LA Vc È MOLTO IMPORTANTI PERCHÉ GENERALMENTE SI TIENE A PRODURRE

PEZZI ACCOPPIATI LA CUI Vc È LA STESSA.

CONDIZIONE DI MINIMO MATERIALE L COME NEL CASO DI MMC, QUESTO ENTRA

UNA TOLLERANZA GEOMETRICA È APPLICATO ALLA CONDIZIONE DI MINIMO MATERIALE LMC.

ANCHE IN QUESTO CASO SE LA DIMENSIONE EFFETTIVA SI ALLONTANA DALLA CONDIZIONE

DI MINIMO MATERIALE, LA TOLLERANZA GEOMETRICO GUADAGNA UN BONUS DI

TOLLERANZA TP PARI AL MODULO DELLA DIFFERENZA TRA LA DIMENSIONE EFFETTIVA

E LA DIMENSIONE DI MINIMO MATERIALE.

Tipologie di chiavette

In base alla loro forma, le chiavette possono dividersi in: diritte (forma B), arrotondato (forma A) e con nasello.

Chiavetta A e B

La forma e le dimensioni della chiavetta A e B sono normalizzate. Data una chiavetta B di sezione b×h e lunghezza l, la sua denominazione è:

  • Chiavetta B b×h×l UNI 6607

Chiavetta con nasello

Data una chiavetta con nasello di sezione b×h e lunghezza l, la sua denominazione è:

  • Chiavetta b×h×l UNI 6608

Se sono necessarie due chiavette, è meglio porle a 90° o a 120° per evitare l'indebolimento della sezione dell'albero.

Profili scanalati

Gli accoppiamenti scanalati sono costituiti da albero e mozzo sui quali sono ricavati opportuni risalti. I profili scanalati si utilizzano quando è richiesta maggiore affidabilità e coppie elevate. Il profilo della scanalatura può essere di due tipi: a fianchi paralleli oppure a evolvente, quelli a evolvente trasmettono coppie maggiori.

Rappresentazione convenzionale

  • Mozzo scanalato a fianchi paralleli
  • Albero scanalato a fianchi paralleli
  • Mozzo scanalato a evolvente
  • Albero scanalato a evolvente

Designazione delle filettature metriche ISO

Se il passo è grosso, la designazione si fa come: Md (M). Ossia un M grande seguito dal diametro nominale del filetto.

Se il passo è fine, la designazione si fa come: Md x P (M x P). Ossia un M grande seguito dal diametro nominale e dal passo.

Rappresentazione convenzionale filettature

La cresta del filetto è in linea continua grossa.

Il fondo del filetto è in linea continua fine.

Filettatura esterna

Filettatura interna

In un accoppiamento tra un elemento filettato interno (maschio) e femmina, il maschio copre la femmina.

Vite

La vite è un elemento costruttivo meccanico costituito da un gambo cilindrico filettato (tutto o in parte), munito alle estremità di un ingrossamento detto testa la cui forma ne permette la rotazione.

La madrevite è l'elemento meccanico su cui si avvita la vite, può essere ricavata sul pezzo da collegare oppure può essere uno specifico organo detto dado, di forma quadrata o esagonale e munito di foro centrale filettato. L'insieme di vite + dado è detto bullone.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
35 pagine
6 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/15 Disegno e metodi dell'ingegneria industriale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher donald_zeka di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Disegno meccanico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Carfagni Monica.