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NUMERI DI RENARD
I valori numerici possono essere ordinati secondo una progressione aritmetica o geometrica.
• La progressione aritmetica viene usata di rado nella tecnica (è usata però per la
lunghezza dei gambi delle viti) e consiste nel far rimanere costante la differenza fra
due termini consecutivi: − =
a a K
i+1 i
Si osserva dalla figura che la definizione non è molto precisa per piccole misure, mentre per grandi
dimensioni gli elementi sono troppo poco diversi fra loro.
• La progressione geometrica è molto applicata nella tecnica perché riesce a coprire
un ampio intervallo di dimensioni con un numero minimo di valori. Nella
progressione geometrica risulta costante il rapporto:
a =
i+1 K
a i
Si osserva dalla figura che la definizione è ugualmente precisa per piccole e grandi dimensioni.
• La serie di numeri normali o di Renard è una serie geometrica
1
=
=
ha come primo termine e come ragione della serie K 10 n
a 1
0
quindi: 1
a = =
i+1 K 10 (con n = 5,10,20,40)
n
a i
Si definiscono così quattro serie numeriche diverse (chiamate R5, R10, R20,
R40), i cui elementi prendono il nome di numeri di Renard e presentano
l’interessante proprietà di dividere l’unità esponenziale in un numero n di parti
intermedie.
Proprietà della serie di Renard
1. I prodotti ed i rapporti dei termini di una serie sono pure termini della
stessa
2. Il valore della R10 pari a 3,15 approssima abbastanza bene il valore di
π e pertanto le superfici cilindriche possono essere termini della serie
3. Il valore di R10 pari a 1,4 approssima abbastanza bene il valore di
e quindi le diagonali dei quadrati sono elementi della serie
2 4
TOLLERANZE
Tolleranze dimensionali
•
Dimensioni e forme reali si discostano da quelle ideali, pertanto è necessario precisare entro quali
limiti le inesattezze dimensionali non compromettono le funzionalità del componente. 5
Grado di tolleranza normalizzato
Nel sistema ISO sono previsti 20 gradi di tolleranza normalizzati che sono funzione della
dimensione nominali del componente (più grande è il componente maggiore la tolleranza). 6
La posizione delle tolleranze
• Per fori lo scostamento fondamentale è quello inferiore E per posizioni da A ad H e
i
quello superiore per posizioni da K a Z.
La posizione H è quella per cui lo scostamento fondamentale è nullo.
• Per gli alberi lo scostamento fondamentale è quello superiore e per posizioni da a ad
i
h e quello inferiore per posizioni da k a z.
La posizione h è quella per cui lo scostamento fondamentale è nullo.
Accoppiamenti ALBERO-BASE
Vantaggi: è richiesta una minore dotazione di calibri per esterni, più costosi di quelli per
interni; è facile reperire barre trafilate già rettificate e unificate con tolleranza h.
Svantaggi: è necessario lavorare una più estesa gamma di fori, lavorazione costosa.
Accoppiamenti FORO-BASE
Vantaggi: è richiesta una minore lavorazione dei fori evitando quindi costose operazioni.
Svantaggi: è richiesto un numero maggiore di calibri per il controllo dei fori. 7
Tolleranze geometriche
•
Limitano lo scostamento di un elemento in rapporto a forma, orientamento e posizione, senza tener
conto delle dimensioni.
Principio di indipendenza
Ciascuna prescrizione dimensionale o geometrica specificata su un disegno deve essere rispettata in
modo indipendente.
Le eccezioni che impongono l’interdipendenza fra dimensione e geometria sono:
1. esigenze di inviluppo (non deve essere superato l’inviluppo della forma perfetta).
2. Applicazione della condizione di MASSIMO o minimo materiale.
Condizione di MASSIMO materiale (Maximum Material Condition – MMC [M] ).
Condizione in cui il pezzo contiene la massima quantità di materiale entro i limiti dimensionali
stabiliti; ad es. il perno più grande e il foro più piccolo.
Condizione di minimo materiale (Minimum Material Condition – LMC [L] ).
Condizione in cui il pezzo contiene la minima quantità di materiale entro i limiti dimensionali
stabiliti; ad es. il perno più piccolo e il foro più grande. 8
MATERIALI PER L’INGEGNERIA MECCANICA
Per secoli il materiale ingegneristico più utilizzato è stato il legno, con l’ausilio di piccoli
componenti in metallo. Solo dopo la rivoluzione industriale, con lo sviluppo della siderurgia, si è
passati al progressivo incremento dei metalli ed all’eliminazione del legno come materiale tecnico.
Tra le due guerre mondiali si è sviluppata, soprattutto in Germania e negli Usa la tecnologia delle
materie plastiche. I materiali ceramici, per quanto antichissimi, hanno subito comunque una
evoluzione nell’ultimo secolo. I compositi appartengono agli ultimi 60 anni di tecnologia.
Suddividiamo i materiali ingegneristici moderni in quattro categorie
• Metalli
Tecnicamente formati da metallo puro o da leghe.
Materiale principale: acciaio-ghisa lega di ferro, carbonio ed altri elementi
Lavorazione principale:
Innalzamento temperatura sino a fusione, Formatura allo stato fluido in apposita forma ,
Consistenza col raffreddamento
Caratteristica fondamentale:
• Buona conducibilità elettrica e termica,
• Buona resistenza meccanica,
• Discreta resistenza all’usura,
• Elevato peso specifico,
• Saldabilità e lavorabilità meccanica elevata.
• Ceramici
Tecnicamente formati da ossidi metallici
Materiali principali: silice, allumina, ma anche carburi, nitruri etc
Lavorazione principale:
Formatura a freddo di polveri. Reazioni di sinterizzazione con innalzamento della temperatura ma
senza arrivare a fusione. Raffreddamento.
Caratteristica fondamentale:
• Buon isolamento elettrico e termico.
• Buona resistenza alle alte temperature.
• Buona resistenza all’usura ed elevata durezza.
• Contenuto peso specifico.
• Scarsa lavorabilità dopo cottura.
• Resine o materie plastiche
Tecnicamente formati da catene polimeriche
Materiale principale: carbonio
Lavorazione principale:
Polimerizzazione di monomero (materia prima). Innalzamento della temperatura sino allo stato
semifluido. Formatura allo stato fluido in apposita forma. Consistenza col raffreddamento.
Caratteristica fondamentale:
• Buon isolamento elettrico.
• Scarsa resistenza alla temperatura.
• Costo contenuto.
• Basso peso specifico. 9
• Elevata riciclabilità.
• Compositi
Tecnicamente formati da materiali eterogenei: metallo + ceramico, ceramico + resina, metallo +
resina.
Lavorazione principale:
Coesione di un componente allo stato di fibra o polvere o granulare con una matrice
Caratteristica fondamentale:
• Si cerca di ottenere in un unico prodotto i vantaggi dei diversi materiali.
• Ad esempio: elevata resistenza meccanica e basso peso.
• Oppure: elevata resistenza meccanica e elevata resistenza termica.
• La resistenza dei materiali:
Metallici: resistenza a compressione quasi uguale alla resistenza a trazione
Ceramici: resistenza a compressione molto maggiore di quella a trazione (anche di 10 volte)
Resine: resistenze paragonabili.
Metallici: resistenza a fatica
Ceramici: resistenza ad usura, resistenza alle intemperie.
• La scelta del progettista
Utilizzazione (funzionalità)
Costo
Lavorabilità
Durata di vita prevista ma anche Estetica e Ergonomia 10
RUGOSITA’
La rugosità della superficie è l’insieme delle irregolarità superficiali lasciate dal processo di
lavorazione.
Definizione secondo la UNI 3963 (1978)
Rugosità R è il valore medio delle ordinate (y ,y …y ) del profilo rilevato rispetto alla sua linea
a 1 2 n
media.
L’indice di rugosità medio R è dato da:
a
(dove l è la lunghezza del tratto di misura, parallelo alla linea media; y = ordinata riferita alla linea
media, misurata perpendicolarmente a questa)
oppure approssimativamente
n y
∑
=
R
a n
i=1
Rugosità R è la distanza tra due linee parallele alla linea media passanti mediamente tre i 5 picchi
z
più alti e le 5 valli più basse entro i limiti della lunghezza di base.
R è dato da:
z + + − + +
(y y ...y ) (y y ...y )
= 1 3 9 2 4 10
R
z 5
(dove y sono l’ordinata dei picchi più alti e y l’ordinata delle valli più basse)
dispari pari 11
PROCESSI DI LAVORAZIONE
I processi di lavorazione si possono suddividere in due grandi categorie:
1. Lavorazione senza asportazione di truciolo
• Fonderia
• Lavorazione plastiche
• Lavorazione della lamiera
2. Lavorazione con asportazione di truciolo
• Tornitura
• Fresatura
• Trapanatura
• Fucinatura o forgiatura
La forgiatura o fucinatura è un processo di produzione industriale di trasformazione plastica di
pezzi metallic, solitamente portati allo stato e lavorati quindi con ripetute scosse di un maglio, una
pressa per forgiatura (o con martello ed incudine per i maniscalchi).
La resistenza meccanica del materiale forgiato è maggiore rispetto a quella dello stesso materiale
fuso.
Una variante della forgiatura è la forgiatura a stampo, detta anche stampaggio. Consiste nella
trasformazione di pezzi mediante una pressa, il cui utensile è costituito da due stampi che, oltre a
malleare il metallo, imprimono una determinata geometria al pezzo lavorato.
Macchine utensili
• Tornio
Macchina a moto rotatorio più diffusa e antica, funziona tenendo in rotazione il pezzo in
lavorazione mentre un utensile tagliente ne asporta il materiale in eccesso rispetto alla forma voluta.
• Fresatrice
Più versatile del tornio, nella sua forma più semplice una fresatrice non è altro che un motore,
solitamente piuttosto potente, su cui è fissata tramite un mandrino un utensile dotato di bordi
taglienti (fresa) che ruotano sull'asse della punta stessa. Il principio è lo stesso del trapano, ma le
frese sono progettate per svolgere l'azione di taglio sul lato dell'utensile invece che sulla punta,
quindi erodendo il materiale invece che forandolo.
• Trapano
Il trapano è una macchina utensile, utilizzata per eseguire fori o lavorazioni che richiedano l'utilizzo
di utensili circolari, come ad esempio le punte elicoidali, gli alesatori, i maschi, le filiere. Esistono
versioni a colonna e portatili. 12
COLLEGAMENTI MECCANICI
Classificazione
• AMOVIBILI (viti e bulloni, perni