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ALTRE PARTICOLARITÀ DI RAPPRESENTAZIONE:

  • Linee geometriche reali di intersezione => linea continua grossa (tipo 01.2)
  • Vista => linea a tratti fine (tipo 02.1) = nascoste.
  • Semplificazione line reali di intersezione:
    • Intersezione tra due cilindri = linee di intersezione curve => da linee continue grosse diritte
    • Intersezione tra cilindro e prisma rettangolare => evitato lo spostamento della linea retta di intersezione
  • Linee di intersezione fittizie tra superfici raccordate con raccordi o arrotondamenti = linea continua fine (tipo 01.1) che non tocchi i contorni. Fanno eccezione i contorni chiusi (figura 1)
  • Facilitare la lettura del disegno per pezzi raccordati senza spigoli in vista = i raccordi => spigoli convenzionali = linea continua fine. (Figura 2)
  • Evitare viste/sezioni supplementari = spianature => indicate mediante le diagonali = linea continua fine (tipo 01.1) (figura 3)
  • Guadagnare spazio => oggetto lungo
<p>rappresentare parti necessarie a de-finirlo = linea continua fine irregolare o con zig-zag -> Parti rimaste rav-vicinate tra loro. (figura 4)</p> <p>• Parti adiacenti ad un pezzo = linea mista fine a due punti e un tratto lungo (tipo 05.1) -> parti contigue non devono nasconde-re quelle principali, ma possono essere nascoste da queste ->parti adiacenti non devono essere tratteggiate (figura 5) Pagina 6</p> <p>• Contorni degli elementi non definitivi -> la zona che dovrebberacchiuderli deve essere indicata da linea mista fine a due puntie un tratto lungo (tipo 05.1).</p> <p>•Risparmiare tempo e spazio -> disegnare solo una frazione di oggettisimmetrici -> asse di simmetria è identificato ad entrambe le estremitàcon due linee sottili parallele</p> <p>• Particolari poco chiari nella scala del disegno -> rap-presentati in scala ingrandita = contorno in linea conti-nua fine ed una lettera maiuscola -> lettera di identifica-zione + scala scelta tra</p>

• E' consentito rappresentare il profilo di un pezzo finito sul disegno del grezzo mediante linea mista fine a due punti e un tratto lungo (tipo 05.1) e viceversa

• Pezzo prima della lavorazione = linea mista fine a due punti e un tratto lungo (tipo 05.1)

• Le linee di piegatura nelle viste sviluppate sono rappresentate con linee continue fini (tipo 01.1)

• Elementi identici si susseguono regolarmente = rappresentare solo uno di essi e la posizione degli altri. Numero e forma => quotatura. Per elementi simmetrici, la posizione degli elementi non rappresentati è indicata da linee misto fine (tipo 04.1).

• Per elementi asimmetrici, l'ingombro degli elementi non rappresentati è indicato con linea continua fine (tipo 01.1)

• Nei complessivi, le posizioni estreme di parti mobili possono essere rappresentate utilizzando linea mista fine a due punti e un tratto lungo

• L'aspetto superficiale di zigrinature, rigature e scanalature

deve essere rappresentato, interamente o parzialmente, con linee continue grosse Zigrinatura: superficie a rilievo ottenuta tramite il passaggio a pressione di rulli scanalati sulla superficie dapprima liscia di un pezzo cilindrico.
  • Se NON ambiguo: consentita una vista locale parziale - terzo diedro, indipendente dal metodo di proiezione generale usato per il disegno.
  • Le viste locali = linea continua grossa (tipo 01.2) e riferite alle viste principali con linea mista fine a punto e tratto lungo (tipo 04.1). Pagina 7.
  • Parti che richiedono rappresentazione specifica ma non la vista dell'intero oggetto: vista parziale delimitata da una linea continua fine con zig-zag.
  • Vista (o la sezione) posizione ruotata rispetto a quella indicata dalla freccia di riferimento: indicato da una freccia ad arco che mostra la direzione di rotazione - necessario indicare l'angolo di rotazione.
QUOTATURA: Definizione: insieme di tutte le informazioni.

aggiunte al disegno per definire in modo non ambiguo le dimensioni dell'oggetto.

  • Scopo = assicurare l'idoneità del pezzo agli scopi per il quale è stato progettato, in termini di:
  • Montaggio (quotatura funzionale)
  • Fabbricazione (quotatura tecnologica)
  • Verifica (quotatura di collaudo)
  • Indicazioni quantitative (es. quote, tolleranze, rugosità) = scritte direttamente nel disegno.
  • Quote espresse nella stessa unità di misura (mm) => NON devono essere rilevate dal disegno mediante la scala dimensionale.
  • Quote = disposte sulle viste o sulle sezioni che rappresentano più chiaramente l'elemento da quotare.
  • Ciascun elemento non deve essere quotato più di una volta sul disegno.
  • Non devono essere indicate più quote di quanto non sia necessario per la definizione completa dell'elemento. Fanno eccezione le quote ausiliarie, che però vanno indicate tra

parentesi.

  • Non devono essere indicate le unità di misura (una quota con valore 20 è intesa come 20 mm)

LINEE DI MISURA

  • Rappresentano la distanza da quotare
  • Indicano:
    • Dimensioni lineari (sono parallele alla distanza da quotare)
    • Dimensioni angolari (sono archi di cerchio)
    • Dimensioni di un arco (sono archi di cerchio)
    • Raggi (sono linee generate dal centro del raggio da quotare)
  • IMPORTANTE => Assi, tracce di piani, linee di contorno del pezzo e linee di estensione non possono essere usate come linee di misura
  • Linee di misura = preferibilmente all'esterno. Nel limite del possibile non devono attraversare zone sezionate
  • Casi particolari => evitare una eccessiva sovrapposizione delle linee di riferimento con le altre entità del disegno => interno, in questo caso è consigliabile cancellare parte del disegno Pagina 8
  • Linee di misura = distanti a sufficienza dal pezzo e equidistanti tra loro e non devono

intersecarele linee di estensione •Se non è possibile evitare una intersezione delle linee di misura, queste devono essere rappresentate senza interruzione• Le quote non devono essere riferite ad elementi non invista • Nel quotare il pezzo nelle viste di scorcio la linea di misura deve avere la stessa lunghezza della distanza da quotare. Si impiega-no nel caso viste ausiliarie• Le linee di misura => prolungate di poco oltre l’asse per oggetti simmetrici disegnati solo per metà o un quarto• Oggetto è rappresentato con interru-zione => linea di misura = rappresenta-ta per intero• Semivista e semisezione => quote relative alle parti esterne = semivista=> quote relative alle parti interne = semisezione•Evitare se possibile le linee di misu-ra comprese nei settori di 30° indicati in figura sennò => metodo indicato nella figura di destra.• Frecce terminali = normalmente all’interno delle linee di

riferimento (se lo spazio non è sufficiente vedi figura) • Spazio insufficiente => posizionare il valore della quota sotto alla linea di quota, impiegando un segno grafico combinazione di una linea leader ed una di riferimento => In questo caso è inoltre possibile combinare tra loro diverse tipologie di frecce terminali. Pagina 9 • Linee di estensione: collegano distanza da quotare e linee di misura => origine = punto o linea a cui si riferisce la quota => arrivo = oltre la linea di misura (8 volte spessore linea) => possibile distanziare linea estensione dalla distanza da quotare (8 volte spessore linea) • Linee di estensione = normalmente ortogonali a dimensione da quotare => chiarezza = utilizzare linee di riferimento oblique (parallele tra loro) • Possono essere usati come linee di riferimento assi di simmetria, tracce di piani e linee di contorno del pezzo. => Linee di estensione NON devono sovrapporsi con altre linee del disegno (ad

esempio assi di simmetria)

  • Linee di riferimento non devono essere riferite ad elementi NON in vista =>raccordi o smussi sono tracciate con l’origine nell’intersezione dei due ele-menti adiacenti lo smusso stesso
  • Linee di riferimento => interrotte se l’interruzione non da luogo adambiguità => Misure angolari = linee di estensione = come in figura
  • Quota = valore numerico (dimen-sioni reali) dimensione da quotare(millimetri e gradi sessagesimali) =>non devono mai sovrapporsi ad altrelinee del disegno
  • Le quote non in scala possono essere sottolineate (Es. pezzo interrotto)
  • Norma UNI ISO 129-1:2011 = criterio A e B per disposizionedelle quote:
  • CRITERIO A = quote leggibili sia in orizzontale chein verticale (rotazione in senso orario) => a metà dellalinea di misura ed al di sopra => testo leggermentestaccato => Criterio più impiegato
  • CRITERIO B = Quote = lette solo dalla base del di-segno
  • Linee di misura interrotte nella loro parte mediana per l'inserimento della quota (impiegate anche nella normativa ASME Y14.5M - normativa americana).
  • Molti casi (Es. cerchi, tolleranze, tolleranze geometriche) => segno grafico + linea "leader" + linea di riferimento => Linea leader = inclinata in modo da distinguersi dalle altre linee del disegno (assi, linee in vista ecc.) => Linea di riferimento = allineata orizzontalmente o verticalmente => Linea leader = sola per particolari prescrizioni (Es. spessore, quote particolari ecc.)
  • Cerchi: linee di quota = interne (al massimo due) o esterne => sempre diametro e no raggio⌀=> simbolo => precede sempre valore dimensionale quota
  • Diverse soluzioni grafiche per quotare i cerchi:
  • Cilindri: simbolo del diametro(⌀) = necessario se superficie cilindrica è riportata parallelamente all'asse => Caso speciale in assenza di spazio figura<=

Raggi: quota raggio preceduta lettera R => Utilizzare quota diametro per archi maggiori o uguali alla semi-circonferenza o per motivi tecnologici. •

Raccordi: come raggi => molti raccordi uguali, riportare nota «Raccordi non quotati R...» in prossimità del riquadro di iscrizione (o dentro se previsto nel modello)•

Altri esempi:• Smussi = quotati mediante profondità assiale, superficie smussata e semiangolo al vertice => Se semiangolo al vertice = 45° => quotatura semplificata•

Smussi non si quotano mai in serie con altre quote. => molti smussi=> indicare «Smussi non quotati ...» in prossimità del riquadro di iscrizione (o dentro se previsto nel modello).!•

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
14 pagine
1 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/15 Disegno e metodi dell'ingegneria industriale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher meteosieve di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Disegno meccanico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Carfagni Monica.