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IMPOSTA SUI REDDITI

Il reddito è la più immediata forma di attitudine contributiva che si presta a subire il prelievo con le funzioni di chiamare alla partecipazione alle spese pubbliche secondo l'attitudine economica del soggetto.

Ma cos'è il reddito per il legislatore tributario? In primo luogo, bisogna fare una constatazione di metodo: dato per assunto che il reddito è una ricchezza nuova, questo incremento può essere considerato secondo due accezioni:

  1. ricchezza misurata quantitativamente come incremento allo stock iniziale - reddito entrata
  2. il reddito è incremento di ricchezza di cui può essere individuata la fonte o comunque le situazioni giuridicamente rilevanti e identificabili cui è riferibile l'incremento di ricchezza anche se non si può parlare stictu sensu di produzione di nuova ricchezza.

Come spiegare questa differenza? Esempio: sono un lavoratore autonomo e produco reddito nella misura in cui...

alla fine del periodo di imposta ho guadagnato 50K (differenza tra fatturato e costi); se sono un'impresa e quindi il reddito è prodotto di attività, nel mio patrimonio sono presenti dei beni che a prescindere dalla mia attività hanno subito un incremento di valore che ho rilevato, non si può dire che l'impresa ha prodotto l'incremento di valore del bene (questo dipende dall'andamento del mercato), anche questi incrementi per l'impresa sono tassati. Il nostro ordinamento opta per la seconda definizione: se sono un privato e dopo anni in casa mi trovo un quadro di grande valore, lo vendo e faccio un gran ricavato, non è reddito tassabile e non perché non è attitudine alla contribuzione (lo è), e allora qual è il motivo? Aggiungiamo il fatto che trovo questo quadro non nella sfera privata ma nella sfera d'impresa, in questo caso invece ci pago le tasse. Come mai questa diversità? Ecco la

Relatività della nozione giuridica di reddito e la circostanza per cui quando il legislatore definisce la nozione di reddito, non solo deve preoccuparsi di identificare il reddito come reale incremento di ricchezza (altrimenti non ci sarebbe capacità contributiva) ma deve anche consentire al contribuente una immediata ricognizione della fattispecie che genera reddito e che sia suscettibile di controllo. In relazione all'esempio sopra: se la legge non precisasse che quando il privato vende un bene se ottiene un lucro non ha un reddito tassabile, si vivrebbe in incertezza assoluta; quindi l'esigenza di non esporre il contribuente in un'obiettiva difficoltà di ricognizione della fattispecie e nella connessa determinazione dell'imponibile, spinge verso la definizione convenzionale di redditi legata a fattispecie preventivamente riconoscibili dal contribuente: ecco il collegamento tra la ricchezza e la fonte che la produce, nel caso dell'impresa.

Basta il generico riferimento dell'entrata all'impresa per renderla tassabile (identificata dalla sfera dell'impresa). La scelta di ritagliare le fattispecie imponibili risente sia della necessità di identificare una concreta capacità contributiva, ma anche di avere delle fattispecie chiare, certe e preventivamente riconoscibili dal contribuente (ricorda il 23 cost.) Con la costellazione di redditi, c'è la possibilità che alcuni incrementi patrimoniali non diventino reddito per esigenze di certezza e riconoscibilità della fattispecie, non perché non hanno attitudine contributiva. Quali sono i soggetti chiamati a pagare l'imposta sul reddito? Se rispondessimo solo affermando che sono le persone fisiche, vedremmo una enorme fascia di ricchezze che non verrebbero mai tassate perché si fermano al livello di soggetti diversi dalle persone fisiche. Il reddito si tassa sia in confronto delle persone fisiche che deititolari di attività o beni capaci di produrre reddito. Come si collega il reddito con la persona fisica? Se il signor Rossi ha un reddito e la legge stabilisce che il reddito lo paga Bianchi, la norma è costituzionale? NO, perché mai Bianchi deve pagare le tasse di Rossi. Sappiamo ex art 53 cost. che la manifestazione di capacità contributiva deve essere tassata nei confronti del soggetto che nei confronti di questa ha giuridicamente poteri di apprensione originari e/o destinazione del proprio interesse. Il reddito di un professionista sarà del professionista ossia il titolare dell'attività e quindi titolare delle situazioni giuridiche derivanti. Domanda: il reddito da locazione dell'immobile di chi è? Se il titolare dell'immobile dice al conduttore di pagare direttamente al figlio, chi paga le imposte? Il proprietario perché ha già disposto del reddito seppur preventivamente. Ma la norma del TUIR dice

altro: art 1> presupposto delle imposte> si parla di possesso dei redditi. La nozione di presupposto include la relazione tra il soggetto passivo e l’oggetto della tassazione identificandolo in termini di possesso (non quello civilistico) inteso in senso ampio, ossia l’appartenenza al soggetto passivo anche se non titolare della fonte di un potere originario di apprensione e disposizione della ricchezza. Quali sono i casi in cui si ha questa scissione? Uno dei casi emblematici è quello dell’amministrazione senza obbligo di resa dei conti> l’amministratore può fare quello che vuole con i redditi in quanto non rende conto al vero proprietario; altro esempio è quello del trust (ipotesi di scissione tra titolarità formale dei diritti e disponibilità dei relativi redditi apportati al trust che non possono essere disposti dal trustee), in questo caso soggetto passivo sarà il trust e non il trustee.

Nozione di reddito:

All'art. 1 si fa riferimento a redditi in denaro e natura rientranti nelle categorie dell'art. 6: redditi fondiari, di capitale, da lavoro, d'impresa, diversi. Ad ogni categoria corrisponde un'identificazione del reddito e una disciplina di determinazione. La categoria reddituale ha la funzione non solo di identificare i redditi da tassare ma consente anche di avere un'appropriata disciplina di determinazione della base imponibile.

Chi può essere soggetto passivo? Ex art. 2 sono le persone fisiche residenti o non nel territorio dello Stato. I non residenti saranno chiamati a pagare solo in quanto hanno prodotto reddito sul territorio italiano.

Come fare a stabilire se uno è residente? Il comma 2 ci dice che residente è colui che per la maggior parte dell'anno d'imposta è stato iscritto all'anagrafe o residente secondo il c.c.; insieme all'iscrizione all'anagrafe c'è la disgiunzione, si tratta di

un criterio fattuale, non più formale (come l'iscrizione all'anagrafe): criterio che consente di stabilire la residenza per 365 gg+1 nel territorio. Norma oggetto di grandi questioni soprattutto per coloro che avevano scelto la residenza nei paradisi fiscali ma poi di fatto risiedevano in Italia.

Base imponibile: Ex art 3 l'imposta si applica sul reddito complessivo formato per i residenti da tutti i redditi posseduti, per i non residenti per i redditi prodotti in Italia. Emerge la personalità dell'imposta ossia è imposta caratterizzata dalla rilevanza della persona. Una delle caratteristiche del tributo è quello di tassare i residenti non oggettivamente per i redditi presenti nello Stato ma soggettivamente in quanto titolari di una capacità contributiva data dalla somma dei redditi ovunque prodotti (anche all'estero).

Dalla formulazione della norma emerge che l'imponibile è la somma di reddito: il sig. Rossi

che redditoha? Ha un reddito complessivo di 1000 di cui 500 da lavoro indipendente,100 dal reddito fondiario…Non c’è fusione dei redditi dal punto di vista delle categorie. (esenti dalla base imponibile le borse di studio).Periodo d’imposta: art 7> l’imposta è dovuta per anni solari. Ogni anno solare genera un’obbligazioned’imposta autonoma.Redditi prodotti in forma associata: ex art 5 i redditi delle s.s., s.n.c. e s.a.s. residenti in Italia sono imputatia ciascun socio indipendentemente dalla percezione: se il reddito nasce da attività unitaria, questo redditocomunque, non è tassato nei confronti del soggetto che svolge l’attività (società) ma scende subito ai soci.L’obbligazione d’imposta non è solidale, ognuno risponde della sua quota. Perché questa soluzione? Nellesocietà di persone non c’è meccanismo assembleare di assegnazione degli utili, ogni

socio prende la propriaquota di utili. In alcuni casi questo modo viola la capacità contributiva, la corte ci dice che è ok perché ipoteri che il socio ha in una s.s. assicurano la capacità di intervenire e di acquisire l’utile che la società hagenerato senza che si abbia una rottura del nesso di relazione tra la ricchezza prodotta e il soggetto cui èimputato e viene chiamato a pagare l’imposta.

Lezione 23/03

Sentenza corte Cost. 201/2020 in relazione al tema della possibile incostituzionalità del principio recatodall’art 5 TUIR che imputa direttamente ai soci delle società di persone gli utili prodotti: il reddito è entitàconseguente alle regole di determinazione disposte dal legislatore in relazione alle specifiche categorie dicui l’art 6, in questo sistema non solo il reddito non coincide con una res (reddito da impresa è contabile),ma il termine possesso assume un significato

Il termine "possesso" ha un significato diverso a seconda delle varie categorie reddituali; infatti, non ha il significato del codice civile né un significato uniforme. Il significato minimo è la riferibilità ad un soggetto di determinati redditi e la titolarità in capo a lui di disposizione in capo ad essi. Quest'ultimo concetto non coincide con la nozione di materiale disponibilità del reddito.

Il possesso a cui si fa riferimento ai fini IRPEF deve essere inteso come il modo per identificare la relazione del soggetto con la peculiare manifestazione della capacità contributiva, costituita dal reddito, secondo le regole giuridiche delle singole categorie reddituali.

Detto ciò, il meccanismo di imputazione per trasparenza (trasparente la società ed imputare direttamente la quota di reddito alla persona fisica) di cui all'art. 5 non costituisce una contraddizione rispetto alla nozione generale di presupposto d'imposta, ma una particolare manifestazione di questo.

In relazione ad una particolare fattispecie. In sintesi: intanto il possesso di reddito non è il possesso materiale sulla res ma si tratta di riferibilità del reddito al contribuente; il tipo di relazione varia a seconda della tipologia di redditi; nel caso dell'art 5 il reddito è imputato.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
49 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/12 Diritto tributario

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dantedavi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto tributario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Miccinesi Marco.