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Articolo 64 DPR 600/1973 - Accertamento delle imposte sui redditi

Il D.E.L'art. 64 dpr 600/1973 in materia di accertamento delle imposte sui redditi, disciplina entrambe le figure: chi in forza disposizioni di legge è obbligato al pagamento di imposte in luogo di altri per fatti o situazioni a questi riferibili ed anche a titolo d'acconto deve esercitare la rivalsa, tranne che la legge non preveda diversamente; il sostituto ha facoltà di intervenire nel procedimento di accertamento dell'imposta. Il responsabile (co.3), chi in forza di disposizioni di legge è obbligato al pagamento di imposte insieme con altri per fatti o situazioni esclusivamente riferibili a questi, ha diritto di rivalsa. Entrambi ra orzano le garanzie patrimoniali al pagamento di tributi; estendono la platea dei coobbligati in solido per minimizzare il rischio di evasione da riscossione. La ulteriore realtà è quella di semplificare l'adempimento dei tributi.

responsabile d'imposta Il è un esempio di solidarietà (da solidum,

interno; opposto alle obbligazioni parziarie) passiva nel pagamento di un'obbligazione tributaria. L'amministrazione può chiedere l'intero a colui che ha maggiori garanzie patrimoniali. Colui che paga potrà rivalersi nei confronti degli altri coobbligati, rivalsa che ha valenza privatistica, tanto è che le controversie sono devolute al giudice ordinario, non tributario. I casi di solidarietà passiva devono essere previsti dalla legge ex art. 23 cost. In materia tributaria non c'è bene cioè d'escussione (D.E.). La solidarietà può essere sia paritaria che dipendente: - paritaria, i condebitori sono posti su un piano di parità e ciascun debitore può esimersi dal pagamento opponendo eccezioni proprie (tutte le obbligazioni sono principali); - dipendente, implica un obbligato principale e un obbligato dipendente, obbligazione dipendente che esiste nella misura in cui esiste quella principale sicché

L'obbligato dipendente può opporre al creditore le eccezioni derivanti anche dall'obbligazione principale, per via del rapporto di accessorietà. È esempio di solidarietà passiva dipendente l'art. 64 - Solidarietà paritaria, eredi in solido obbligati all'imposta sulle successioni, l'autorità può rivolgersi indistintamente ad uno piuttosto che ad un altro erede. - Solidarietà dipendente, l'imposta di registro nel caso di compravendita di un immobile, può essere richiesta dal creditore sia ai compratori che ai venditori, il notaio è un responsabile d'imposta, un soggetto solidalmente responsabile (dipendente) al pagamento dell'imposta principale di registro, commisurata al valore dell'immobile indicato nell'atto. Il notaio non sa se i contraenti si sono accordati per un valore diverso, rispecchia le caratteristiche del co.3, non ha minimo interesse ad evadere l'imposta, ed

è chiamato a corrispondere l’imposta principale. La capacità contributiva è personale dei contraenti. Il diritto di rivalsa sta a monte, in quanto il notaio richiede prima il pagamento dell’imposta. L’imposta suppletiva di registro non incombe sul notaio, deve essere versata maggiormente per un errore dell’ufficio; l’imposta di registro prevede un meccanismo impositivo diversificato a seconda del contratto giuridico sottostante. Vi sarà un avviso di accertamento per l’imposta suppletiva per errore dell’ufficio e per questo non vi sono sanzioni. L’imposta complementare si paga in più per un errore del contribuente, accompagnato da una sanzione a questi. Il notaio è obbligato in solido solo per l’imposta principale di registro. Ciò semplifica l’attività dell’amministrazione finanziaria. Cessionario dell'azienda, coobbligato insieme al cedente al pagamento diil fisco. Il sostituto d'imposta è tenuto a trattenere una somma a titolo di acconto, che verrà valutata quantitativamente al completamento del presupposto sostitutivo d'imposta. Questa operazione non chiude il rapporto tributario tra il sostituto e il fisco, perché sussiste ancora un rapporto giuridico d'imposta tra il sostituito e il fisco. Il sostituto effettua delle ritenute d'acconto sullo stipendio, da versare al fisco. Il rapporto tra il sostituto e il fisco non elimina quello tra il sostituito e il fisco.

Il soggetto, che alla fine dell'anno, presenta la dichiarazione dei redditi, dovrà denunciare lo stipendio su cui sono state operate le ritenute dal sostituto; se ha altri redditi dovrà versare il conguaglio; se ha avuto detrazioni di imposta e avendo solo il reddito su cui è stata operata la ritenuta potrà chiedere un rimborso. L'obbligo dichiarativo sussiste nei confronti del sostituito d'imposta.

Nella sostituzione a titolo d'imposta sorge il rapporto giuridico tributario tra sostituto e sostituito, il sostituito non dovrà neppure dichiarare tali redditi, i quali sono già stati tassati. È la legge a prevederlo.

Non bisogna confondere queste ritenute con le ritenute dirette (D.E.), operate sugli stipendi dei lavoratori dipendenti statali, che arrivano netti. Non c'è una sostituzione perché il rapporto di lavoro è direttamente con lo stato.

stato.Il sostituto in entrambi casi ha l'obbligo di rivalsa, che si rinviene nelle ritenute, l'obbligodi rivalsa è a monte, opera attraverso le ritenute, dichiarate attraverso il modello didichiarazione 770, il modello dei sostituti di imposta. Anche nel caso del sostituto egli nonha interesse ad evadere, in quanto opera le ritenute dalla busta paga dei dipendenti; si hasempli cazione e certezza di riscossione.Il sostituto ha scalmente l'interesse a dimostrare che ha pagato ai dipendenti, pagamentiche costituiscono costi deducibili del reddito d'impresa, reddito algebrico formato daattivi e passivi.Il datore di lavoro deve i contributi all'INPS, il lavoro nero è fatto per i contributiprevidenziali, in quanto non li pagherà il datore (costo del lavoro che si a anca al costoscale).D.E. Tutti i datori di lavoro sono sostituti d'imposta a titolo d'acconto? Occorredistinguere: sono sostituti d'imposta chi esercitano

attività di impresa, commerciale o agricola, gli esercenti di arti e professioni. Vi sono poi altri casi previsti dalla legge. Anche i condomìni sono sostituti di imposta e il sostituito è il portiere. La dimensione definitiva del tributo si avrà guardando all'intera capacità economica del lavoratore, includendo altri eventuali redditi.

Sostituti a titolo d'imposta: venditori porta a porta pagati dall'impresa, che opera delle trattenute a titolo d'imposta per legge. Ciò significa che i venditori non dovranno neanche dichiarare tali compensi, essi, sostituiti non hanno rapporti col fisco.

Banca e poste, conto in banca con interessi attivi sono colpiti da una ritenuta dalla banca o posta che verserà al fisco, non dovranno essere dichiarati, tranne che il beneficiario non svolga attività d'impresa o non sia una società.

Neanche premi e vincite sfuggono al fisco, ma

Sono somme già versate al netto in quanto sono state operate ritenute e versate a titolo d'imposta dall'organizzatore del gioco.

Il tenore di vita non corrisponde sempre alla dichiarazione dei redditi; indici di agiatezza nell'accertamento sintetico. Il soggetto può dimostrare che la sua ricchezza è stata già tassata, che su di essa sono state operate ritenute.

D.E. c'è solidarietà tra sostituto e sostituito? Generalmente no. Sostituto e responsabile sono istituti diversi, sebbene la collocazione normativa. C'è un caso di solidarietà nella sostituzione a titolo d'imposta in cui il sostituto non ha operato la ritenuta o le ha operate ma non ha versato, scatta ipso jure una responsabilità solidale anche nei confronti dei sostituti, così il sco estende, in questo aspetto patologico, i soggetti passivi.

Fasi di attuazione del tributo, accertamento, procedimento amministrativo fatto da

Il primo atto del contribuente è la presentazione di una dichiarazione. Ve ne sono due tipi: una tributaria e una d'imposta. - La dichiarazione tributaria è una comunicazione di dati all'amministrazione finanziaria non finalizzata alla definizione del tributo, ma è prevista per legge e sono previste sanzioni in caso di omissioni nella sua presentazione. La dichiarazione tributaria deve essere presentata entro un breve termine (20 giorni dall'inizio dell'attività) ed è necessaria affinché lo Stato attribuisca una partita IVA e monitori il contribuente. - La dichiarazione di imposta, presentata l'anno successivo all'inizio dell'attività, comunicherà dati e scelte finalizzati alla liquidazione della base imponibile dell'imposta da pagare. È un'autoliquidazione, con cui il contribuente calcola l'importo da pagare.

Tenuto all'obbligo dichiarativo, concorre alla spesa pubblica come dovere civico che si riverbera nell'auto-dichiarazione. Momento del controllo che segue l'autoliquidazione.

Il procedimento inizia da un'auto-dichiarazione per la maggior parte delle imposte. Dichiarare redditi che hanno natura diversa (6 tipi), per cui la legge prevede modalità di accertamento e di calcolo di erenti per ciascuno di questi. I contribuenti si rivolgeranno ad un esperto, un commercialista.

La dichiarazione, tributaria e d'imposta, che ha (D.E.); varie teorie, può avere una natura negoziale, perché è come se si possa scegliere quali dati e scelte individuare e operare e andare incontro alle conseguenze; tale teoria è valida solo per le comunicazioni di scelte, che la legge consente e nella quale c'è una libera volontà negoziale, mentre nella dichiarazione i dati devono riflettere la capacità contributiva.

L'elemento pubblicistico tipico del diritto tributario è rappresentato dalla natura pubblica e sovrana dell'attività svolta dagli enti pubblici nell'ambito della disciplina fiscale.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
75 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/12 Diritto tributario

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Emanuele.1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto tributario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof La Scala Agostino Ennio.