Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 43
Appunti di diritto privato, Prof. Sartori (Unitn) Pag. 1 Appunti di diritto privato, Prof. Sartori (Unitn) Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di diritto privato, Prof. Sartori (Unitn) Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di diritto privato, Prof. Sartori (Unitn) Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di diritto privato, Prof. Sartori (Unitn) Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di diritto privato, Prof. Sartori (Unitn) Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di diritto privato, Prof. Sartori (Unitn) Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di diritto privato, Prof. Sartori (Unitn) Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di diritto privato, Prof. Sartori (Unitn) Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di diritto privato, Prof. Sartori (Unitn) Pag. 41
1 su 43
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

FONTI DELLE OBBLIGAZIONI:

Le obbligazioni possono sorgere da:

1) Contratto.

2) Fatto illecito.

3) Ogni altro atto o fatto idoneo a produrle in conformità dell’ordinamento giuridico: promesse

unilaterali, titoli di credito, gestione d’affari, pagamento dell’indebito, arricchimento senza

causa ed imposizione tributaria.

** Tali fattispecie di dicono fonti delle obbligazioni. La classificazione accolta nell’attuale codice

corrisponde a quella adottata da Gaio, nelle Res Cottidianae, il quale distingueva tra obbligazioni da

contratto, da delitto e da “variae figurae”. Il legislatore ha ripudiato la quadripartizione gaiana, che si

ritrovava nelle Istituzioni di Giustiniano.

Il codice civile prevede e disciplina autonomamente la figura generale dell’obbligazione, a prescindere

dalla fonte cui l’obbligazione concretamente discende.

Alla nozione di obbligazione si contrappone la nozione di obbligazione naturale = la quale si ha quando

una determinata prestazione è dovuta non già in forza di una delle fonti di cui si è appena detto, bensì

in esecuzione di un dovere morale o sociale.

In tal caso il debitore non è giuridicamente obbligato ad eseguire la prestazione oggetto di

obbligazione naturale; ma se la esegue, non può chiederne la restituzione.

Quest’ultimo effetto presuppone:

 La spontaneità dell’esecuzione, cioè che la prestazione sia eseguita senza coazione.

 La capacità del soggetto che esegue la prestazione.

 La proporzionalità tra la prestazione eseguita ed i mezzi di cui l’adempiente dispone e

l’interesse da soddisfare.

Il diritto dell’accipiens di non restituire la prestazione effettuata a suo favore in adempimento di

un’obbligazione naturale costituisce l’unico effetto dell’obbligazione naturale stessa.

Talune ipotesi di obbligazione naturale:

1) Debito di gioco.

2) Obbligo di eseguire la disposizione fiduciaria.

3) Debito prescritto.

Sono espressamente previste dalla legge: che non concede al creditore di chiederne giudizialmente

l’adempimento, ma solo il rifiutare la restituzione di quanto eventualmente percepito.

Si ritiene che costituiscano adempimento di obbligazione naturale le prestazione gratuite, diverse

dalla donazione, effettuata a favore del convivente more uxorio, il pagamento spontaneo di interessi

pattuiti oralmente in misura extralegale, l’adempimento spontaneo di una disposizione testamentaria

orale, le prestazione effettuate a favore di parenti nei cui confronti non sussista un obbligo alimentare,

l’adempimento del debito che residua dopo l’esecuzione del concordato. Pag. | 9

** Seppure consistano in prestazioni gratuite non dovute, ma non ripetibili se spontaneamente

eseguite, non costituiscono adempimento di obbligazione naturale le attribuzioni effettuate per

riconoscenza, o in considerazione dei meriti del beneficiario, o per speciale remunerazione.

I soggetti del rapporto obbligatorio:

I soggetti attivo e passivo del rapporto obbligatorio debbono essere determinati o quanto meno

determinabili. Talora la titolarità (passiva) del rapporto obbligatorio si determina in base alla titolarità

della proprietà o di altro diritto reale su un determinato bene obbligazione propter rem =

obbligazioni reali.

L’obbligazione a soggetto determinabile va tenuta distinta dall’obbligazione “ambulatoria”, in cui la

trasferibilità del credito senza onere di comunicazione al debitore comporta che quest’ultimo ignori a

chi, alla scadenza, dovrà effettuare la prestazione.

Obbligazioni plurisoggettive: Obbligazioni solidali: 

Perché sussista un rapporto obbligatorio è Obbligazione plurisoggettiva obbligazione

indispensabile la presenza di almeno due solidale passiva, va riservato che:

soggetti: il debitore ed il creditore. È possibile che a) Nei rapporti esterni fra debitore e

l’obbligazione faccia capo anche a una pluralità di creditore, valgono i seguenti princìpi:

soggetti.  Il creditore può rivolgersi, per

Questa ipotesi ricorre nel caso in cui: ottenere l’intera prestazione, ad

uno qualsiasi ovvero a taluni, a

1) Obbligazione solidale, che si ha quando: sua scelta, dei coobbligati. Il

 Ciascuno dei debitori è obbligato coobbligato richiesto della

ad effettuare, a favore dell’unico prestazione non potrà esimersi

creditore, l’intera prestazione e dall’adempimento integrale; salvo

l’esecuzione, fatta da uno qualsiasi che la legge ovvero il titolo non

di essi, ha effetti liberatorio a prevedano, a suo favore, il

 beneficio di escussione

favore di tutti gli altri. = onere

“obbligazione solidale passiva”. dei creditore di procedere

 Ciascuno dei più creditori ha preventivamente nei confronti di

diritto, nei confronti dell’unico altro condebitore.

debitore, all’intera prestazione e L’effettuazione integrale della

l’esecuzione fatta a favore di uni prestazione, ad opera di uno dei

dei creditori estingue coobbligati, estingue

l’obbligazione. “obbligazione l’obbligazione, con conseguente

solidale attiva”. liberazione di tutti gli altri da ogni

2) Obbligazione parziaria, che si ha quando: ulteriore obbligo nei confronti del

 Ciascuno dei più debitori è tenuto creditore.

ad eseguire una parte soltanto Il condebitore, cui sia richiesta

dell’unitaria prestazione deve l’esecuzione della prestazione,

essere eseguita, da ciascuno dei può opporre al creditore le

eccezioni comuni,

quali deve pagare per la sua parte, ma non quelle

dagli altri condebitori. personali altrui.

“obbligazione parziaria passiva”. La costituzione in mora di uno dei

 Ciascuno dei più creditori ha condebitori in solido non vale a

diritto ad una parte soltanto costituire in mora gli altri.

dell’unitaria prestazione, mentre Gli atti con i quali il creditore

la restante parte della medesima interrompe la prescrizione contro

prestazione deve essere eseguita P a g . | 10

a favore singolarmente per la uno dei debitori in solido hanno

quota di rispettiva spettanza. effetto anche riguardo agli altri

“obbligazione parziaria attiva”. condebitori.

 La rinuncia, da parte del creditore,

L’art 1294 stabilisce il principio secondo cui, in alla solidarietà a favore di uno dei

caso di pluralità di debitori di una medesima condebitori non incide sulla

prestazione, gli stessi “sono tenuti in solido”, se natura solidale dell’obbligazione

dalla legge o dal titolo non risulta diversamente: degli altri condebitori.

“presunzione di solidarietà passiva”. La transazione, stipulata dal

creditore con uno dei condebitori,

La regola tende a tutelare il creditore: il creditore che abbia ad oggetto l’intero

di un’obbligazione solidale (passiva) si trova debito, non produce effetti nei

infatti in una situazione più favorevole rispetto a confronti degli altri; quest’ultimi

quella del creditore di un’obbligazione parziaria possono però dichiarare di

(passiva). volerne profittare; e questo loro

diritto non può essere escluso da

In caso di pluralità dei creditori, si ritiene invece clausole inserite in transazione.

che la solidarietà ricorra solo nelle ipotesi b) Nei rapporti interni fra i coobbligati,

espressamente previste dalla legge ovvero dal valgono i seguenti princìpi:

titolo.  Il carico della prestazione si

divide fra i vari condebitori in

parti che si presumono eguali.

 Se uno dei condebitori ha

corrisposto al creditore l’intera

prestazione, ha diritto di

richiedere a ciascuno degli altri la

parti di rispettiva competenza.

Se invece l’obbligazione è sorta

nell’interesse esclusivo di uno dei

condebitori, l’altro che abbia

effettuato l’intera prestazione ha

diritto di richiedere a

quest’ultimo il rimborso

dell’intera prestazione eseguita.

 Nell’ipotesi in cui o più degli

obbligati in via di regresso risulti

insolvente, la perdita si ripartisce

fra tutti gli altri condebitori.

Le obbligazioni si distinguono in:

Obbligazioni indivisibili: Obbligazioni divisibili:

Sono quelle obbligazioni che hanno ad oggetto Sono tutte quelle obbligazioni che possono essere

una prestazione non suscettibile di adempimento divise, ad esempio: quella avente ad oggetto la

parziale o: dazione di una somma di denaro.

 Per sua natura.

 Per volontà delle parti.

In caso di obbligazione indivisibile, l’erede non

può dare una parte soltanto della prestazione, ma

ciascuno è richiesto per l’intero P a g . | 11

Tale distinzione ha importanza in tema di obbligazioni plurisoggettive: l’obbligazione plurisoggettiva

indivisibile è solidale.

Elementi essenziali delle obbligazioni, non è presente una vera nozione di tale obbligazione.

Prestazione = oggetto del rapporto obbligatorio. Interesse del creditore = art 1174.

La prestazione cui è tenuto il debitore deve:

a) Essere suscettibile di valutazione economica.

b) Rispondere ad un interesse del creditore ( anche non patrimoniale).

In relazione al tipo di prestazione dovuta, le obbligazioni si distinguono tradizionalmente a seconda

che la stessa consista:

1) In un dare = trasferimento del diritto si un bene ovvero la consegna di un bene: se il bene è

 

specifico obbligazione specifica, se il bene è determinato solo nel genere obbligazione

generica.

2) In un facere = compimento di un’attività materiale o giuridica.

La distinzione in tale categoria:

i) Obbligazioni di mezzi = in cui il debitore è tenuto a svolgere una determinata attività,

senza peraltro garantire che il creditore consegua il risultato sperato-

ii) Obbligazioni di risultato = in cui il debitore è tenuto invece a realizzare un

determinato risultato quale esito della propria attività: il risultato sperato fa parte

della prestazione dovuta.

3) In un non facere = osservanza di una condotta omissiva, consistente in un non dare ovvero in

un non facere in senso stretto obbligazione negativa.

La prestazione si distingue ancora in:

 Fungibile = se per il creditore non sono rilevanti né l’identità né le qualità personali di chi la

segue.

 Infungibile = nel caso contrario.

Per l’esistenza di un’obbligazione è necessario che la prestazione dovuto sia possibile, lecita e

determinata, o quanto meno determinabile.

L’oggetto Oggetto dell’obbligazione è la “prestazione” dovuta.

Nelle obbligazioni di

Dettagli
A.A. 2013-2014
43 pagine
3 download
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher costanza_pozzo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto privato I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Sartori Filippo.