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Successione a titolo universale e a titolo particolare
a) Successione a titolo universale: chi eredita la totalità o una quota dell'eredità del de cuius è successore a titolo universale, e succede nei rapporti giuridici del de cuius, sia positivi che negativi.
b) Successione a titolo particolare: chi riceve in base a una disposizione particolare del testamento (c.d. legato) uno o più rapporti o beni determinati del de cuius (non si parla di erede ma di legatario), non risponde dei debiti del defunto.
Capacità di succedere
Sono capaci di succedere le persone fisiche già nate al momento dell'apertura della successione e i concepiti (nati entro 300 giorni dalla morte del de cuius). Per testamento, inoltre, si possono lasciare i propri beni al figlio non ancora concepito. Per testamento possono succedere anche gli enti riconosciuti e non.
Indegnità a succedere
Sono indegne a succedere le persone che abbiano commesso gravi reati nei confronti del defunto o dei suoi parenti. (Caso di diseredazione:
Un figlio può scegliere di escludere un genitore dalla sua successione se quest'ultimo ha tenuto una cattiva condotta genitoriale.
Successione per rappresentazione:
Si ha quando una persona chiamata a succedere ad un'altra non voglia o non possa succedere, allora al suo posto subentrano i suoi discendenti.
Accettazione dell'eredità:
Il diritto di accettare l'eredità si prescrive in 10 anni dall'apertura della successione (art. 480 c.c.).
Può avvenire espressamente (per atto pubblico o scrittura privata) o tacitamente (quando il chiamato all'eredità compie un atto che presuppone la sua accettazione e che non avrebbe potuto fare se non fosse stato erede).
L'accettazione produce i suoi effetti retroattivamente, dal momento dell'apertura della successione.
L'accettazione non ammette condizioni o termine.
I legati si acquistano immediatamente, senza bisogno di accettazione, salva rinuncia del legatario.
Eredità
giacente: nel caso in cui i beni rimangano temporaneamente ad esposti nell'attesa di un'accettazione, viene nominato un curatore dell'eredità giacente che cesserà il suo compito e avrà diritto ad un'indennità a spese dell'eredità quando questa verrà accettata. Se l'erede muore prima dell'accettazione, il diritto di accettare si trasmette ai suoi eredi. Beneficio di inventario: L'accettazione dell'eredità può essere pura e semplice o con beneficio di inventario. La prima fa sì che i beni del defunto si confondano con quelli dell'erede nel suo patrimonio, con la conseguenza che questi dovrà pagare i debiti del defunto anche con il suo patrimonio se i beni ereditati sono insufficienti. L'accettazione con beneficio d'inventario, invece, trasferisce il patrimonio del defunto all'erede ma non si confonde con il suo, con la conseguenza che i creditori.del defunto potranno soddisfarsi solo con l'eredità. Perché essa abbia effetto occorre che l'erede compia l'inventario dei beni ereditari entro 3 mesi dall'apertura della successione. Rinuncia all'eredità L'erede può rinunciare all'eredità. Nonostante la rinuncia l'erede conserva per 10 anni dall'apertura della successione il diritto di accettare l'eredità, ma potrà esercitarlo solo se altri eredi non abbiano preso il suo posto accettando. Come l'accettazione, la rinuncia non può essere sottoposta a condizione o termine. La rinuncia dell'eredità può recare pregiudizio ai creditori dell'erede che rinuncia nel caso in cui il suo patrimonio non fosse sufficiente a soddisfare i debiti. I creditori possono impugnare la rinuncia per potersi soddisfare sui beni ereditari senza fare acquistare al rinunciante la qualità di erede. Petizione dieredità - Azione con cui l’erede chiede l’accertamento della sua qualità di erede e la consegna dei beni ereditari. Differisce dall’azione di rivendicazione perché non si basa sulla prova del diritto di proprietà ma su quella della qualità di erede. È imprescrittibile, salvo nei casi di usucapione di altri rispetto ai singoli beni.
Acquisto da erede apparente - Se un erede apparente aliena dei beni ereditari a terzi, il vero erede può agire contro i terzi, mentre questi dovranno dimostrare la loro buona fede nell’acquisto dei beni.
Comunione ereditaria - Può capitare che gli eredi, per testamento o per legge siano 2 o più. Tra essi si instaura una situazione di contitolarità dei diritti e delle obbligazioni inerenti all’eredità.
LA SUCCESSIONE PER LEGGE
Successione legittima - Opera in mancanza di testamento (i beni vanno ai parenti entro il 6° grado, o al limite allo Stato); Successione
necessaria: opera in caso di· testamento o altri atti di liberalità che abbiano pregiudicato i diritti riservati ai legittimari (figli, coniuge, ascendenti) dalla legge.
Il fondamento della successione per legge è nel rapporto di famiglia che lega il de cuius agli eredi.
-Azione di riduzione: il legittimario che non abbia ricevuto nulla o abbia ricevuto meno di quanto gli spetta per legge, può intentare l’azione di riduzione con la quale riceve quanto gli spetta riducendo le quote di altri successori che abbiano ricevuto per testamento, per donazione o per legge. Le donazioni si riducono cominciando dall’ultima.
-LA SUCCESSIONE TESTAMENTARIA
Il testamento è un atto giuridico unilaterale che consiste in una dichiarazione di volontà del testatore, ed è destinato a produrre effetti dopo la sua morte (atto mortis causa).
Per testare sono necessarie la capacità naturale e la capacità di agire.
Il testatore può modificare e revocare
Il suo testamento.