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Estratto del documento

RESPONSABILITÀ DEL GIUDICE

Cosa può fare il cittadino se il giudice applica male o non applica il diritto comunitario?

- Andare in appello

- Se in appello viene confermata la decisione di primo grado si va in Cassazione

- Se anche la Cassazione conferma la decisione

- Per la CdG assolutamente si: SENTENZA KOEBLER 2003.

“Il principio secondo cui gli stati membri sono obbligati a riparare i danni causati dalle violazioni del diritto comunitario si applica anche allorché la violazione deriva da una decisione di un organo giurisdizionale di ultimo grado”

→ Danno che deriva da una cattiva decisione di organo di ultimo grado, il cittadino deve poter chiedere i danni

→ .. ma a chi? A un altro giudice. “La sentenza mi crea un danno. Voglio che mi sia risarcito”

Nel 2006 vi è la sentenza “Traghetti del mediterraneo” nella quale la CdG rileva che l'Italia possiede una norma sulla responsabilità dei

giudici totalmentesbagliata. La sentenza ha accertato che la Cassazione aveva sbagliatonell'interpretare una decisione della Commissione. Fatto: Traghetti del mediterraneo è una società di trasporti marittimi in concorrenza con la Tirrenia, partecipata dallo stato e riceveva finanziamenti. L'altra no. La Tirrenia riusciva afare prezzi più bassi, in quanto finanziata dallo stato, quindi tutti sceglievano la Tirrenia. La Traghetti fallisce. Si rivolge all'UE: aiuti incompatibili con il mercato unico. La decisione della Commissione: effettivamente sono aiuti di stato. Traghetti agisce contro il giudice che aveva negato il risarcimento per comportamentodello stato. Se il giudice avesse capito bene che vi era violazione delle regole antitrust,avrebbe condannato a risarcire i danni che sto subendo, hai sbagliato. Adesso che c'è ladecisione della Commissione non puoi più sottrarti. Il giudice continua a negare, noncondanna nessuno. Si va allaCorte di Giustizia: dice che in Italia vi è una legge del 1988, disastrosa. "Chi ha subito un danno ingiusto per dolo o colpa grave dal magistrato nell'esercizio delle sue funzioni può agire contro lo stato per il risarcimento dei danni. Nell'esercizio delle funzioni giudiziarie non può dar luogo a responsabilità l'attività di interpretazione di norme di diritto (nel 2 comma sta l'errore)" → l'attività del giudice è normalmente un'attività di interpretazione. Vuol dire che non risponde mai. lOMoAR cPSD| 7389389Se non risponde quando interpreta la legge, non risponde mai. Le legge italiana sulla responsabilità dei giudici è inadeguata. All'UE interessa che il giudice deve rispondere quando sbaglia a interpretare il diritto comunitario. Che l'Italia cambi quel comma. Nel 2006: 13 giugno, sentenza di accertamento (Traghetti del mediterraneo) Nel 2009 Bruxelles apre una.

procedura di infrazione: se non cambi la legge, dovrai pagare 36.000 al giorno

Nel 2011: Sentenza di condanna della Corte di Giustizia per inadempimento (→ vi sono stati presentati almeno 20 progetti di legge; adempi sennò scattano le sanzioni) Ad oggi abbiamo accumulato 37 milioni di euro, che l'Italia dovrà pagare se non lo fa entro settembre 2014.

Basterebbe togliere il secondo comma dell'art.2 L11//1988, e saremmo in regola.

CONTRATTI, MERCATO E TUTELA DEL CONSUMATORE (Cap.6)

Qual è la differenza fra il diritto privato comunitario dell'Unione Europea e il diritto privato comune europeo?

Cosa si intende per unificazione, europeizzazione, lex mercatoria e altre prassi unificanti?

Il processo di armonizzazione del diritto legislativo nell'ambito della comunità europea è stata per primo in ambito legislativo, ma si rileva anche in ambito culturale. Si passa quindi dall'ambito giuridico a quello socio-economico. L'armonizzazione

giuridiche influisce sul comportamento dei soggetti sul mercato. Questa armonizzazione si può chiamare europeizzazione del diritto. Non facciamo riferimento all'insieme dei principi giuridici che, da Giustiniano in poi, caratterizzano il diritto comune europeo, che pur hanno favorito il processo di armonizzazione dell'UE. Un primo significato: raccoglie i fenomeni giuridici che si caratterizzano per essere una costante erosione dei diritti nazionali per l'imposizione di regole, prassi e principi giuridici che derivano dall'Unione Europea (non da tradizioni giuridiche e tradizioni precedenti ad essa). Questa incidenza nei diritti nazionali si verifica in tutti gli stati membri. Esempi: diritto commerciale, diritto delle società, contratti dei consumatori; nel diritto pubblico: diritto dell'ambiente, diritti connessi alla cittadinanza, gestione dei servizi pubblici. Due gli effetti principali: il processo di europeizzazione delle regole interne non

incide solo sul1. contenuto delle regole, ma anche sulla modalità di formazione delle regole

Esempio: quando la CdG emette una sentenza, la regola ha efficacia immediata e vincolante anche negli ordinamenti nazionali. Deve essere rispettata dai giuridici nazionali.

Cambia il modello di formazione delle regole: in Italia le regole non le fa la giurisprudenza. La giurisprudenza interpreta la norma, un giudice successivo può anche non rispettare il precedente giurisprudenziale interno, mentre nel caso della CdG, la regola deve essere assolutamente rispettata nel diritto interno.

→ PROCESSO DI FORMAZIONE DELLE REGOLE: ci stiamo avvicinando a un sistema di formazione delle regole basate sul precedente giurisprudenziale (Corte di Giustizia)

La regola europea incide sulle categorie e gli istituti giuridici del diritto interno

2. Esempio: Contratti di appalto, partiamo dal Codice civile. Accordo fra due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra

loro unArt. 1321:rapporto giuridico patrimoniale.Art. 1655: appalto. Un appalto pubblico si distingue dall'appalto privatistico per:soggetti (contraenti), oggetto (contenuto: realizzazione di opere, fornitura di servizi ofornitura di beni), procedura (modalità di negoziazione, rispettando regole ditrasparenza nella scelta, al fine di garantire un contratto efficiente).Appalto pubblico quindi: fra PA e operatore economico. È curioso osservare che ildiritto europeo è intervenuto su tutti e tre gli elementi che caratterizzano l'appaltopubblico, incidendo sulla nozione di "aquirente pubblico".A partire dagli anni '90 c'erano sempre più soggetti giuridici privatistici, finanziatidall'ente pubblico, che operavano realizzazione di opere, forniture di servizi ofornitura di beni. Sommati, questi soggetti dichiarandosi di diritto privato, nonapplicavano le regole richieste per gli appalti pubblici.Il legislatore europeo: quando

Una pubblica amministrazione che acquista beni e servizi deve seguire le regole per l'appalto pubblico. Prima la Corte di Giustizia, poi le direttive, hanno inciso sugli operatori economici che rientravano nella nozione di organismo di diritto pubblico. Questa nozione non esisteva, è stata introdotta dal legislatore europeo che ha preso una figura esistente del diritto francese. L'europeizzazione ha quindi due effetti macroscopici: categorie giuridiche e modalità di produzione delle regole (precedente vincolante delle sentenze della Corte di Giustizia). Il processo di europeizzazione porta ad avere regole in sostanza condivise dagli stati membri: il processo coinvolge tutti i rappresentanti degli stati membri, sia nel Parlamento che nel Consiglio (governi). Solitamente, di matrice positiva: non circolano per prassi. Nel diritto privato dell'UE il processo di armonizzazione le regole sono o di matrice positiva o di matrice giurisprudenziale. L'insieme di queste regole e principi è il diritto privato.

Dell'Unione Europea. In realtà se volgiamo indietro lo sguardo, a partire dagli anni '80 l'idea di un diritto privato dell'UE frutto dell'armonizzazione, era un concetto non considerato, da molti ritenuto come un obiettivo irraggiungibile. Ognuno usava le proprie categorie nazionali nell'ambito del diritto privato.

Inizialmente le istituzioni comunitarie si sono occupate di ciò. Passaggi importanti: la comunità ha finora proceduto nel 1989 con la prima risoluzione del Parlamento - all'armonizzazione di numerose singole parti del diritto privato ma non dell'intera branca. Ci sono stati parziali processi in singoli settori.

Si conclude con: al fine di una reciproca comprensione è necessario incentivare e finanziare gli studi del diritto comparato e i tentativi di codificazione. Si comincia a esprimere la volontà di creare un corpo di regole che sia comune in tutti gli stati, in maniera più sistematica, non in un

settore specifico.1994 invito del Parlamento alla Commissione–La presa d'atto della necessità dell'armonizzazione raggiunge risultati importanti sul finiredel 2010, quando mettendo mano a un tentativo di regolamento che codifica i rapporticommerciali all'interno dell'UE, il legislatore si chiede quale sia lo strumento migliore percreare un corpo di regole comuni.

Nel libro verde del 2010, il legislatore si interroga sulle possibili azioni per raggiungerequesto obiettivo.quale dovrebbe essere la natura giuridica dello strumenti di dirittoAl punto 4.1:dell'Unione Europea dei contratti? Opzioni:

  • comunicazione e pubblicazione dei risultati dei gruppi di ricerca accademici che cihanno lavorato→ per ogni opzione indica i punti problematici: non è vincolante
  • Creare uno strumentario: mettere insieme i principi fornendoli al Parlamento, che neavrebbe dovuto tener conto nella formazione di direttive e regolemanti→ avrebbe efficacia minima.
Non comporta benefici immediati: vi deve essere un'inter di adozione Raccomandazione della Commissione (che non hanno efficacia vincolante, minima) Regolamento facoltativo di diritto europeo dei contratti: che introduca un sistema di regole alternativo a quelle nazionali → è questa la soluzione a cui si sta arrivando l'OMoAR cPSD| 7389389 Il regolamento è considerato strumento di unificazione: le regole del regolamento, direttamente efficaci negli stati membri, possono essere diversamente interpretati dagli stati membri. Deve esserci un'interpretazione comune: uniformazione. → Le regole unificate ricevono interpretazione ufficiale dalla Corte di Giustizia. Direttiva sul diritto dell'Unione Europea dei contratti → il risultato sarebbe importante ma non decisivo Regolamento istitutivo di un diritto privato dei contratti, il quale però non
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Publisher
A.A. 2021-2022
106 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/05 Diritto dell'economia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MaryUniTn di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di diritto ed economia dell'antitrust e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Benacchio Gian Antonio.