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TERZA LEZIONE NUOVI MODELLI ASSISTENZIALI

Un sistema deresponsabilizzante finisce col rendere impossibile il cambiamento poiché gli operatori pensano che il loro ruolo sia incentrato sul fare anziché sul decidere, sul progettare, sull’innovare. Oggi, invece, il modello della total quality impone una riflessione: la rigida struttura della divisione burocratica del lavoro è ampiamente superata, la discrezionalità è anzi parte in gioco del rapporto col professionista.

Al modello consolidato della medicina tradizionale degli ultimi decenni, incentrata sulla malattia (disease centered) si contrappone il modello «patient centered care», ovvero basato sull’assistenza incentrata sul paziente. Per adeguarsi ai numerosi cambiamenti avvenuti in questi ultimi anni in ambito sanitario, gli infermieri hanno progettato ed utilizzato diversi sistemi di erogazione delle cure (Nursing Service Delivery Models), rispondendo alle diverse esigenze del

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sistema sanitario e ai mutati bisogni della popolazione.

MODELLI ORGANIZZATIVI DELL'ASSISTENZA INFERMIERISTICA

Modello funzionale (o per compiti) deriva dal modello burocratico. Il modello funzionale è incentrato sulle prestazioni anziché sulla persona, orientato alla dimensione tecnica anziché a quella relazionale, ed è quindi più adatto a figure esecutive che a professionisti dell'assistenza.

Ha il vantaggio di permettere di ottenere il massimo numero di prestazioni con il minimo dispendio di risorse umane e materiali, prevede l'erogazione dell'assistenza attraverso l'assegnazione di specifici compiti al personale infermieristico e ausiliario. Permette un controllo diretto sulle attività svolte (è sempre possibile individuare la persona che ha effettuato una determinata prestazione). Comporta un'estrema frammentazione delle cure e una visione parziale della condizione di ogni paziente. Questo modello tende

A deresponsabilizzare il personale e a far perdere motivazione e rende poco stimolante migliorarsi.

Modello per piccole equipe

L'unità operative viene ripartita in due o più settori secondo il numero dei pazienti da assistere. Prevede un team composto da varie figure, sotto la supervisione di un capo equipe, che fornisce assistenza ad un gruppo di pazienti in uno specifico turno di servizio. Il capo equipe coordina il gruppo e pianifica l'assistenza. La principale caratteristica del modello organizzativo per piccole equipe è la riunione infermieristica. Il suo scopo principale è quello di sviluppare e revisionare i piani di assistenza creando l'opportunità di identificare e risolvere i problemi. La precisione nell'identificazione dei problemi è aumentata attraverso lo scambio di informazioni. Necessità di un alto livello di collaborazione e comunicazione tra gli operatori. Comunque, comporta l'aumento del

nursing dove l'infermiere coordina e gli oss fanno). C'è comunque il rischio che riproduca in piccolo il modello funzionale. Non è previsto che il pz abbia un infermiere di riferimento che sia responsabile della globalità dell'assistenza che riceve. Necessità di maggiori risorse umane e materiali.

Modello primary nursing l'attenzione è posta sull'individualità del processo assistenziale. L'infermiere ha un ruolo attivo e terapeutico. Ogni paziente è assegnato alle cure di un infermiere che è responsabile dell'assistenza al paziente e alla famiglia, dall'ingresso alla dimissione. L'infermiere si occupa di un numero limitato di pazienti. L'infermiere primario risponde dei risultati dell'assistenza, mentre gli infermieri collaboratori rispondono delle attività che svolgono. Gli infermieri lavorano al massimo delle loro capacità professionali perché

rispondono dei risultati raggiunti. Le cure sono erogate con continuità ed in forma personalizzata, completa e globale. Questo sistema potrebbe aumentare l'ansia e lo stress dell'infermiere primario ma, anche generare conflitto tra l'infermiere primario e gli altri collaboratori. Il Chronic care model è indirizzato ai pazienti affetti da patologie croniche. L'approccio è di tipo proattivo si passa cioè da medicina di attesa a una medicina d'iniziativa. Si basa su sei elementi: 1. risorse della comunità 2. organizzazioni sanitarie 3. il supporto all'autocura 4. l'organizzazione del team 5. il supporto alle decisioni (linee guida) 6. sistemi informativi Il bed manager Non si tratta di un vero e proprio modello assistenziale, quanto di una figura, non necessariamente infermieristica, con compiti di facilitatore del percorso assistenziale del paziente, soprattutto, ma non esclusivamente, in fase di accettazione. È una figura in

grado di coordinare e garantire un corretto "patient flow" (movimentazione del paziente all'interno della struttura sanitaria dall'ammissione alla dimissione). Le funzioni principali sono: gestione iperaflussi, riduzione dell'affollamento e riduzione tempi di attesa.

Case management è considerato una possibile evoluzione dei modelli organizzativi dell'assistenza infermieristica. Il case management è l'infermiere con master di primo livello che provvede all'assegnazione e al coordinamento di servizi sociosanitari destinati alla gestione clinica di un determinato target di utenti. Creazione di un processo assistenziale calibrato sul singolo paziente. A sia un ruolo clinico che manageriale e finanziario. L'assistenza e la cura è centrata sul paziente e sui familiari, garantisce continuità assistenziale e permette al paziente di conservare la propria autonomia. Ovviamente richiede la collaborazione di

un’équipe multidisciplinare, di cui l’infermiere è il coordinatore.

un’équipe multidisciplinare, di cui l’infermiere è il coordinatore.

Patient focused nursing (assistenza centrata sul paziente) si raggruppano i pazienti per gruppiomogenei, si decentrano le cure, si semplificano i processi e si allargano le competenze degli operatoriattraverso la formazione. Necessita di importanti sistemi di supporto: distribuzione delle terapiedirettamente dalla farmacia ai pazienti, la biancheria viene inviata dalla lavanderia direttamente nellestanze di degenze, sono presenti sistemi centralizzati di trasporto dei pazienti.

Patient focused nursing (assistenza centrata sul paziente) si raggruppano i pazienti per gruppi omogenei, si decentrano le cure, si semplificano i processi e si allargano le competenze degli operatori attraverso la formazione. Necessita di importanti sistemi di supporto: distribuzione delle terapie direttamente dalla farmacia ai pazienti, la biancheria viene inviata dalla lavanderia direttamente nelle stanze di degenze, sono presenti sistemi centralizzati di trasporto dei pazienti.

Modello in base alle competenze si basa sulla divisione del lavoro impostata per soddisfare i bisogni delpaziente. Garantisce la valorizzazione della formazione e dell’esperienza clinica, sia in termini disoddisfazione personale che economici, in quanto è prevista una differenza stipendiale in base alcontributo di ciascun infermiere. Dà agli infermieri la possibilità di progredire nella

Modello in base alle competenze si basa sulla divisione del lavoro impostata per soddisfare i bisogni del paziente. Garantisce la valorizzazione della formazione e dell’esperienza clinica, sia in termini di soddisfazione personale che economici, in quanto è prevista una differenza stipendiale in base al contributo di ciascun infermiere. Dà agli infermieri la possibilità di progredire nella

carriera.Modello shared governance (governo condiviso) gli infermieri partecipano alle decisioni che hanno un impatto sul lavoro, sull'ambiente organizzativo e sullo sviluppo professionale. Studiato per ridurre l'elevato turn-over. Modello advanced pratice nursing (Assistenza infermieristica specializzata/ esperta) si basa su infermieri esperti e con competenze specifiche cliniche (master), che lavorano sia su pazienti ricoverati che ambulatoriali. Quando i pazienti sono seguiti da questi infermieri aumenta la qualità delle cure, si riducono i costi, la durata della degenza, il ricorso a test diagnostici e a procedure non necessarie, si prevengono complicanze e migliora la collaborazione con i medici. Modello "discharge professional" (professionista della dimissione) professionista che coordina il processo di dimissione sulla base delle risorse presenti sul territorio. Nel contesto italiano, a parte alcune eccezioni, l'assistenza infermieristica

Nelle degenze, ancora oggi, ancorata ad un modello organizzativo per compiti basato sulla routine o su gruppi di pazienti. Tale modello utilizza poco le strategie di educazione all'autocura per i pazienti ed il coinvolgimento attivo delle famiglie che interagiscono con l'assistenza ospedaliera.

Coordinatore infermieristico: alcuni ricercatori ritengono che il coordinatore infermieristico di un reparto abbia più impatto sul turn over degli infermieri rispetto a qualunque altro fattore. È il garante del corretto utilizzo del personale, dell'appropriatezza della distribuzione dei livelli di responsabilità.

QUARTA LEZIONE IL MODELLO PER COMPLESSITÀ ASSISTENZIALE/INTENSITÀ DI CURE

L'efficacia indica la capacità di raggiungere l'obiettivo prefissato, mentre la efficienza valuta l'abilità di farlo impiegando le risorse minime indispensabili. Entrambi sono concetti molto importanti nel mondo del lavoro ed

In generale nella pianificazione e nel controllo di qualsiasi attività. L'ORGANIZZAZIONE DIPARTIMENTALE

L'organizzazione dipartimentale è il modello ordinario di gestione operativa a cui fare riferimento in ogni ambito del Servizio Sanitario Nazionale con la finalità di assicurare la buona gestione amministrativa e finanziaria ed il governo clinico. Il Dipartimento è un'organizzazione integrata di unità operative omogenee, affini o complementari, ciascuna con obiettivi specifici, ma che concorrono al perseguimento di comuni obiettivi di salute.

Esso, con il supporto di un sistema informativo adeguato alla valutazione della produttività e degli esiti in salute, rappresenta il modello organizzativo favorente l'introduzione e l'attuazione delle politiche di Governo Clinico quale approccio moderno e trasparente di gestione dei servizi sanitari e costituisce il contesto nel quale le competenze professionali, ponendosi quale

fattore critico per il conseguimento degli obiettivi del dipartimento, rappresentano la principale risorsa dell'organizzazione. L'organizzazione dipartimentale è apparsa l
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
18 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiaraleee di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Salvati Maurizio.