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Stato lo ha adottato, tanto che si temeva che gli hacker durante le elezioni di Trump potessero

modificare gli esiti online.

4) L’ultima forma di democrazia diretta si ha con l’elezione diretta del Capo del Governo,tipica delle

forme presidenziali di governo dove il Capo del Governo è anche Capo dello Stato. E’ una cosa più

democratica? Dipende dalle opinioni perché è più pericoloso (se viene eletto un pazzo, non si può

mandare via, invece nelle forme di governo parlamentari si può) però al tempo stesso non c’è la

mediazione del Parlamento che lo elegge, quindi è democraticamente una cosa forte.

La democrazia oltre che diretta può essere anche rappresentativa, cioè i governati partecipano al

governo eleggendo i governanti perché si è in troppi e non si riesce a governare direttamente.

Bisogna dire preliminarmente che chi viene eletto rappresenta chi lo ha eletto solo formalmente: in

realtà non esiste la rappresentanza; è un concetto inventato per legittimare questa forma di

governo. Ad esempio se sale Salvini non rappresenterà mai tutti gli elettori realmente, ma

tecnicamente si dice di sì: si tratta di uno strumento che non è reale, è propagandistico e di

legittimazione perché solo la forza non basta per governare, serve anche il consenso. Non ha una

logica in effetti la rappresentanza ma se la gente ci crede funziona lo stesso. La legittimazione

deriva da un’idea/etica ma non è necessario che sia vera, basta che ci sia la maggior parte della

gente che la ritenga tale, come il concetto di rappresentanza. Tipo il fatto che il Papa rappresenta

Gesù, non è detto che sia vero ma la maggioranza reputa questa idea vera e questo legittima il

potere. Questo significa che ci può essere una cosa vera e poco credibile e una cosa non vera ma

credibile, che tramite il dilagare delle bufale online e dei media magari viene reputata tale; ad

esempio la gente dice che i governi Renzi, Monti, Letta non sono stati governi eletti dal popolo, ma

questa è tecnicamente un’idea errata perché nemmeno il governo Berlusconi è stato eletto dal

popolo perché il governo è nominato dal Capo dello Stato dopo le consultazioni.

La rappresentanza politica legittima i governanti agli occhi dei governati. Einaudi, primo presidente

eletto della Repubblica, disse che il regime democratico e quello autoritario non sono sostenuti

dalla logica e dalla razionalità: nelle democrazia si sceglie contando le teste, nel regime autoritario

invece tagliandole, per questo lui preferiva la democrazia.

I nostri parlamentari non è vero che sono eletti dal popolo, ma da un collegio elettorale (partito) e

ciascuno di noi è rappresentato da parlamentari che fanno parti anche di altri collegi che non ha

votato e inoltre pure chi non va a votare è rappresentato in Parlamento, ma non è una forma di

rappresentanza volontaria in quanto manca la volontà unitaria del corpo elettorale: il parlamentare

non ha vincolo di mandato, non si può revocare prima della fine del mandato (e il fatto che possa

essere sciolto il parlamento non c’entra con la revoca che non esiste; lo scioglimento e le

conseguenti elezioni anticipate sono decise non dal popolo ma dal Capo dello Stato per

ingovernabilità).

Inoltre se vi è un’opinione pubblica favorevole alla maggioranza di governo, si tenderà a sciogliere

anticipatamente le Camere per ottenere ancora più maggioranza e consenso, per vincere le

elezioni: si tratta del cosiddetto “scioglimento di convenienza”.. è un rischio ma se si aspetta la fine

della legislatura si rischia che l’opinione pubblica cambi; se invece l’opinione pubblica è

sfavorevole alla maggioranza di governo, si cerca di tirarla per le lunghe e di fare elezioni solo alla

fine della legislatura.

In Grecia ad esempio non esisteva la rappresentanza, così come non esistevano le elezioni;

credevano nel sorteggio come strumento democratico perché tutti sono uguali di fronte al sorteggio

e in quel modo si manifestava la volontà degli dei. Le elezioni invece per loro erano una forma più

aristocratica. Ad esempio i terreni conquistati venivano chiamati “cleruchie” da χλεοs, “sorte”,

perché venivano divisi tra il popolo tramite il sorteggio.

Il convincimento che questa rappresentanza non sia uno strumento valido si sta facendo sempre

più forte ma in ogni caso ad oggi non si sa cosa sostituire. Churchill diceva che che la democrazia

aveva molti difetti ma era la miglior forma che si conoscesse.

La rappresentanza politica può essere diretta (quando il popolo elegge i parlamentari) e indiretta

(quando c’è l’elezione del Capo dello Stato che è anche Capo del Governo).

In America c’è l’elezione diretta della Camera e del Senato; per quanto riguarda l’elezione del

Presidente degli USA si tratta di un’elezione formalmente indiretta, perché il popolo elegge i Grandi

Elettori, ma sostanzialmente diretta perché i Grandi Elettori di solito non tradiscono il loro mandato

quando devono eleggere il Presidente a meno che non abbiano cambiato idea ma è una cosa

ammessa solo se questo cambiamento di rotta non cambia l’esito delle elezioni popolari.

Generalmente nelle democrazie europee la Camera Bassa ha più poteri di quella Alta perché

manca il bicameralismo perfetto e ovviamente quella Bassa, essendo eletta a suffragio diretto, è

investita di maggiori poteri rispetto a quella Alta che invece è eletta a suffragio indiretto.

In Francia il Senato è eletto con un’elezione indiretta a tre gradi, perché il popolo elegge i

consiglieri comunali, che a loro volta eleggono i Grandi Elettori che infine senza mandato

imperativo eleggeranno i senatori; la Camera Bassa invece è eletta dal popolo e si chiama

Assemblea.

In Germania la Camera Bassa (Bundestag) è eletta dal popolo; la Camera Alta (Bundesrat) è

espressione dei singoli 16 Stati ed è composta dai membri nominati dai governi degli Stati, quindi

c’è un’elezione indiretta: in particolare il popolo elegge le Assemblee legislative degli Stati membri

che eleggono un Cancelliere, che a sua volta sceglie i Ministri (in base alla Cost. del proprio Stato)

di cui alcuni di essi andranno a ricoprire la carica di senatori, che hanno il mandato imperativo

poiché possono anche essere revocati dal Cancelliere.

In Italia ovviamente il Governo è nominato dal Presidente della Repubblica e deve avere la fiducia

parlamentare. Le Camere sono nominate a suffragio universale diretto, secondo la Cost. Ma è

vero? Ad esempio per il Senato i partiti presentano delle liste bloccate con una lista rigida di nomi:

quando l’elettore è chiamato a votare, sceglierà soltanto il partito; quello che avrà più voti e quindi

più seggi farà salire in automatico le persone segnate in quella lista rigida secondo l’ordine in cui

sono segnate. Quindi in realtà è come se fosse eletto dai vertici dei partiti e non dagli elettori.

La Renzi-Boschi in questo senso prevede che i senatori siano eletti tra i consiglieri regionali e i

sindaci in base alla volontà degli elettori: ci sarà un numero prestabilito di senatori per ogni

Regione e l’obbligo di mandare soltanto un sindaco per Regione al Senato. Il sindaco dovrà essere

selezionato dal Consiglio Nazionale delle Autonomie, invece i consiglieri (tutti e non solo quelli che

diventeranno anche senatori) dovranno essere designati dagli elettori; per quanto riguarda quelli

che diventeranno anche senatori si proseguirà dividendo la regione in collegi uninominali in base a

quanti consiglieri potranno essere mandati in Senato per ogni Regione. Ovviamente il Consiglio

Regionale neo eletto dovrà ratificare la scelta elettorale. Quindi se venisse approvata la Renzi-

Boschi, con l’eventuale legge elettorale il Senato passerebbe da essere eletto formalmente

direttamente a formalmente indirettamente ma nei fatti sarà il contrario perché ORA è eletto in

realtà INDIRETTAMENTE per via delle liste bloccate, mentre con la riforma sarà eletto più

DIRETTAMENTE perché siamo noi a designare chi andrà al Senato.

Invece l’elezione del Presidente della Repubblica cambierebbe soltanto in un punto, perché fatte

salve le prime deliberazioni in cui bisogna raggiungere un certo quorum, qualora queste

deliberazioni non dessero risultati, si potrà eleggere il Capo dello Stato non con una maggioranza

assoluta dei componenti (quorum basso) ma con una maggioranza dei 3/5 dei presenti (quorum

alto). E’ stata fatta l’obiezione che se ci fosse assenteismo durante queste elezioni presidenziali la

maggioranza dei 3/5 dei presenti sarebbe un quorum troppo basso, ma in realtà non si verificherà

mai assenteismo per un evento così importante, quindi la maggioranza del 3/5 dei presenti è un

quorum più alto della maggioranza assoluta dei componenti.

Forme di governo

Distinguiamo innanzitutto quattro forme di governo:

1. Presidenziale

2. semi-presidenziale

3. parlamentare

4. direttoriale

Le classificazioni non sono sempre chiare, bisogna capire quale criterio sta alla base; ci si aspetta

che un governo parlamentare come l’Inghilterra abbia più aspetti in comune con un governo

parlamentare come quello italiano ma in realtà ha più aspetti in comune con quello presidenziale

americano. Questo ci fa capire che le classificazioni non sono nette. Ad esempio il sistema

parlamentare può farci credere che il Parlamento sia al centro e che abbia più poteri ma in realtà è

il Governo che ha un ruolo più influente nella maggior parte dei casi; oppure il fatto che il governo

semi-presidenziale si chiami così, fa pensare che in Francia il Presidente della Repubblica non

abbia lo stesso potere che ha in un governo presidenziale come quello degli USA. In realtà da un

punto di vista interno il Presidente francese ha molto più potere di quello USA perché quello

francese può sciogliere le Camere ad esempio, quello americano invece no; chiaramente da un

punto di vista esterno e di prestigio internazionale, il Presidente americano ha più poteri. Per

questo è sbagliato chiamare il sistema francese semi-presidenziale, secondo la dottrina sarebbe

preferibile chiamarlo iper-presidenziale.

Le forme di governo sono espressione della divisione dei poteri per funzioni. Non è l’unica forma

che esiste: accanto a questa possiamo avere una divisione territoriale dei poteri, tipo quella che c’è

in America, in cui le funzioni esistono sia a livello dello Stato federale (centrale)

Dettagli
A.A. 2016-2017
16 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MellonCollie96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto costituzionale comparato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Russo Alberto.