Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
I DIRITTI NELL'AMBITO DELLA PARTECIPAZIONE SOCIALE
I diritti non sono soggettivi, ma sociali che non esprimono una posizione esterna, nei confronti della società, ma esprimono la posizione del socio dentro la società.
Bipartizione fra diritti amministrativi (partecipare alle decisioni, diritto di voto) e diritti patrimoniali (partecipare ai risultati, diritto all'utile e quota di liquidazione).
Il fulcro della partecipazione sociale, sta sempre nella componete patrimoniale, tutti i poteri anche amministrativi, sono attribuiti in funzione della tutela dell'investimento, con una esigenza di protezione della componente patrimoniale della società.
Si distingue le società di persone e società di capitali. Nella società di persone c'è solo una norma imperativa dettata in materia di ss ed è il divieto di patto Leonino, che presidia il senso economico dell'attività comune, non si può non partecipare.
agliutili e alle perdite. Tutte le altre norme sono norme dispositive che si applicano solo se non c'è un contratto, si lascia libertà. Regole dispositive delle società di persone. I soci hanno il potere di partecipare alle decisioni ulteriori rispetto all'amministrazione, che competono ai soci in quanto tali, non agli amministratori. Ci sono varie sfere di attribuzione: potere di decidere sull'opposizione nel caso di amministrazione disgiuntiva, approvazione del bilancio e del rendiconto. Il potere di escludere un socio, modifica del contratto sociale (2252) e una serie di decisioni come la trasformazione che rientrano nelle modifiche del contratto. Nell'ambito di queste materie, quali sono i diritti di partecipazione che hanno i soci? In primo luogo, si discute se i soci hanno diritto a una informazione preventiva sulle decisioni, non è trasponibile il metodo collegiale nelle società di persone, ci si chiede se l'informazioneLa preventiva informazione deve essere applicata anche alle decisioni dei soci. Questa domanda ha una risposta positiva, il socio delle società di persone ha diritto a una informazione preventiva, non c'è un provvedimento collegiale, nelle decisioni dei soci.
Come partecipano i soci alle decisioni? Decisioni che vogliono l'unanimità (modifiche dell'atto costitutivo 2252). Ci sono decisioni che la legge prevede siano assunte a maggioranza; come viene misurato il diritto dei soci di partecipare alle decisioni?
Maggioranza calcolata per teste - per persone dei soci, caso dell'esclusione 2287. Ci sono altri casi in cui la maggioranza è calcolata per quote di interesse espresse dalla quota di partecipazione all'utile o dalla quota di capitale. Si ha il diritto di votare in funzione dell'interesse economico che si ha nella società; caso in cui i soci decidono a maggioranza calcolate per quote di capitale, è quello della decisione in caso di.
amministrazione disgiuntiva, o trasformazione dellasocietà. Nelle società di persone nei diritti di partecipazione abbiamo una situazione in cui, esiste un diritto di partecipare ma non ha una connotazione procedimentale, non si ha un procedimento come quello assembleare; inoltre il potere di partecipare di ciascun socio, è misurato con parametri e criteri diversi; per teste o per quote di interesse. Diritti patrimoniali: diritto all'utile è il paradigma; le società di persone presentono una disciplina dispositiva. Art.2262, 63 e 64. (art.2265 è l'unica norma imperativa cioè il divieto di patto leonino) Queste norme stabiliscono che: si preoccupano nel caso i cui la quota di partecipazione non è stata determinata nel contratto (art.2263 cc) le parti spettanti ai soci nei guadagni e nelle perdite sono proporzionali ai conferimenti. La partecipazione ai risultati è proporzionale agli apporti dei soci. Nulla toglie che lo- Il statuto può prevedere attribuzioni non proporzionali. (Conferisca dieci e partecipa agli utili per 5 e uno che ha conferito 5 partecipa per 10)
- Conferimenti non determinati nel contratto? Se i conferimenti non sono determinati la legge dice che si presumono della stessa entità e hanno l'obbligo di conferire quanto necessario per l'attività, diviso in parti uguali. (art.2253) La partecipazione è proporzionale e quindi divisa in parti uguali.
- Casi anche in cui si ha il socio d'opera, il socio conferisce un'opera, se il valore non è determinato nel contratto, allora la parte negli utili e nelle perdite è determinata dal giudice secondo equità.
- La partecipazione agli utili è demandata a un terzo (2264)
- Il secondo profilo riguarda non la partecipazione al risultato, ma la genesi del diritto all'utile, art.2262 del cc.
- Ci fa capire una differenza rilevante con le società di capitali. Ci dice che salvo patto contrario,
La forma sociale è molto diversa nella spa e nella srl. Nella spa, l'articolo 2346 stabilisce che la partecipazione sociale è rappresentata da azioni. Nella srl, l'articolo 2468 stabilisce che la quota non può essere rappresentata da azioni. Tuttavia, esistono degli elementi comuni tra spa e srl.
ASPETTI COMUNI
Sono due:
- Rilevanza procedimentale dei diritti nelle società di capitali
- Unicità del criterio di misurazione dei diritti
Sotto il primo profilo, nelle società di capitali i diritti dei soci hanno rilevanza procedimentale, si ha un procedimento societario. Se prendiamo i due principali diritti nella spa (diritto di voto e all'utile), vediamo che nella disciplina della spa ci sono due norme dedicate: una al diritto di voto (2351) e una al diritto all'utile (2350). Ci dicono che ogni azione attribuisce un diritto di voto (2351) e il 2350 ci dice che ogni azione attribuisce il diritto a una parte proporzionale degli utili netti. Il diritto di voto ci indica che il diritto generico della
società di persone, qui si trasforma in un diritto del socio che prevede un procedimento. Non si ha un potere di partecipare alle decisioni, ma è un elemento del procedimento. Lo stesso è per il diritto all'utilità che ha una connotazione procedimentale, perché non è più la conseguenza dell'utilità accertato, ma nelle società di capitali il diritto astratto all'utilità, non sorge dal mero fatto di approvare un bilancio, ma occorre una decisione dei soci diretta a destinare l'utilità. (se l'utilità si tiene a riserva o se viene distribuito tra i soci). La maggioranza decide se distribuire l'utilità con un principio di correttezza; se si mette a riserva questa non deve pregiudicare la minoranza, senza un giustificato motivo; si può sempre non distribuire l'utilità, ma questo deve essere giustificato secondo il principio di correttezza e buona fede. Criterio di misurazione dei diritti è il secondo.aspetto comune. I diritti possono essere distinti in:
- diritti misurabili: spettano in proporzione a un determinato parametro; spettano non in via unitaria ma si hanno in funzione del parametro scelto (diritto di voto e all'utile)
- diritti non misurabili: attribuiti al socio in quanto tale (impugnare le delibere nelle srl)
i diritti misurabili in base a quale criterio si misurano? Criterio unico e aritmetico dato dal concetto di capitale nominale.
La misurazione dei diritti e poteri dei soci deriva dal rapporto fra il valore della partecipazione e il capitale nominale.
Il capitale nominale è un istituto centrale che svolge una serie di funzioni (organizzazione del patrimonio sociale); ha anche una funzione organizzativa, cioè consente la misurazione dei diritti dei soci misurabili.
Il capitale nominale è una valore monetario stabilito in misura fissa nell'atto costitutivo. Per modificare il capitale nominale è necessaria una modifica dell'atto.
costitutivo. Nelle società di capitali, ciascuna partecipazione rappresenta una frazione del capitale sociale. Questa frazione di valore rappresentata dalla partecipazione è il VALORE NOMINALE DELLA PARTECIPAZIONE (frazione di capitale). La somma dei valori nominali delle partecipazioni deve essere uguale al capitale al nominale. Quando diciamo che tizio è titolare di una quota del 30%, è titolare di una partecipazione che dà al livello di utili e di diritto di voto, un potere corrispondente a quella percentuale rispetto al tutto. Il criterio di misurazione dei diritti è unico.
Cosa cambia fra spa e srl? Cambia il modo in cui è costruito il valore nominale della partecipazione.
DIFFERENZE FRA SRL E SPA
Le differenze riguardano la differente vocazioni; società azionarie ricorrono al mercato del capitale di rischio, nate per raccogliere risorse a titolo di capitale di rischio. Il modello funzionale da cui è sorta la spa sono le antiche
compagnie coloniali (compagnie delle Indie); si ha la vocazione verso il mercato, nella creazione di un mercato di scambio sono caratteristiche che riguardano i tipi azionari e escluse nelle srl.
La srl ha una vocazione diretta a costituire l'esercizio in comune di una impresa. Questa diversa vocazione si ribalta sulla struttura della partecipazione:
- Conformazione della partecipazione sociale (azioni e non azioni)
- Strumenti di diversificazione dei diritti della partecipazione, come di rompe l'uguaglianza della partecipazione (tecnica della categoria di azioni nella spa; nella srl si hanno i diritti particolari dei soci)
Conformazione della partecipazione sociale. Abbiamo due norme che ci dicono l'una in materia di spa, che l'azione è la rappresentazione della partecipazione in spa; nella srl si ha il divieto di rappresentare la quota in azioni. Nella spa la partecipazione è per forza una azione; nella srl c'è proprio un divieto. Ci sono vari
significati che si possono dare alla parola azione. Potr