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La natura degli atti amministrativi generali
Gli atti amministrativi generali sono un insieme di regole e norme interne che non hanno natura normativa nel senso stretto, anche se in certi casi il confine è molto sottile. Questi atti di regolazione non sono norme giuridiche generali e astratte, ma sono indirizzati a un numero imprecisato di destinatari, caratterizzati dalla generalità e dalla poca astrattezza che consente un'azione reiterata nel tempo.
Il manuale individua una particolare categoria eterogenea: gli atti amministrativi generali. Questi atti si rivolgono ad un numero imprecisato di destinatari, a differenza dei soggetti specifici. Questa caratteristica di generalità e poca astrattezza prelude all'emanazione di provvedimenti più puntuali e spesso sono espressione della funzione di indirizzo politico degli organi di governo. Nonostante siano atti amministrativi, sono sottratti a certe regole previste per i provvedimenti in generale, ad eccezione dell'obbligo di motivazione.
si applicano le disposizioni in materia di partecipazione: 1. Avvisi di gara (per eseguire un'opera pubblica, gara per selezionare l'impresa) e bandi di concorso (assunzione dei dipendenti pubblici), non si può intravedere l'astrattezza perché l'effetto si esaurisce. 2. Atti di pianificazione e programmazione (art. 4 d.lgsl 2001 vedo file) atto espressione della funzione di indirizzo politico amministrativo degli organi di governo (es. permesso di costruire) può anche contenere delle disposizioni specifiche (es. per insistere in una certa area in cui l'interesse di qualche proprietario viene inciso) qui è esclusa la partecipazione. 3. Ordinanze contingibili urgenti. 4. Direttive e atti di indirizzo, atti espressione della funzione di indirizzo politico amministrativo del governo, lasciano nella fase applicativa un certo margine di decisione, normalmente il destinatario può disattenderla, anche se è vincolante (sempre art. 4).direttiva può inserirsi in relazioni diverse interorganiche (lagerarchia e la direzione, sono entrambi relazioni di sovra e sotto ordinazione,l'organo sovraordinato può decidere di utilizzare la direttiva per lasciare il margine discelta es. il ministro dell'interno con il prefetto) o in relazioni intersoggettive (trasoggetti diversi)stato regolatore non più interventista13.10ordinanze contingibili urgenti sono atti peculiari5. norme interne e circolari, residuano rispetto alle altre, le amministrazioni in senso latohanno un'autonomia, relativa indipendenza dallo Stato (capacità di porre normeinterne con le quali si auto organizzano come queste), es. regolamenti di autoorganizzazione, tema contabilità, materia finanziaria, istruzione, ordine di servizio;circolari strumento attraverso il quale vengono comunicate delle regole di vario tipo evengono vissute dai dipendenti quasi come delle leggi, ci sono interpretative(contengono
L'indicazione di come interpretare una certa disciplina, ad esempio quando viene approvato un testo unico sugli enti locali, avviene quando il ministro emana una circolare in cui interpreta la norma.
Le comunicazioni informative, come bollettini e newsletter, vengono utilizzate per diffondere notizie di vario tipo.
Le comunicazioni normative, invece, contengono indicazioni di comportamento rivolte agli organi che devono prendere decisioni, cioè esercitare il potere discrezionale. Se l'organo che emana il provvedimento si discosta senza motivare, allora il provvedimento è nullo, poiché corrisponde al cattivo esercizio del potere.
La teoria della pluralità degli ordinamenti, nata all'inizio del '900, sostiene l'esistenza di ordinamenti peculiari che in passato erano regolati da norme speciali che derogavano alle norme generali. Ad esempio, l'ordinamento degli impiegati pubblici era considerato speciale ma impermeabile rispetto alle altre regole e influiva sul diritto, ad esempio impedendo l'iscrizione a un partito politico. Con l'entrata in vigore della Costituzione, questi ordinamenti sono stati superati.
Nel senso che pur esistendo tutt'ora non sono più impermeabili rispetto all'ordinamento generale perché potrebbe portare a una compressione dei diritti generali (es. ordinamento sportivo) norme esterne e norme interne sono distinte ma il confine può essere sottile tanto da non avere un risvolto pratico così rilevante.
Dal 2013 tutte le amministrazioni hanno l'obbligo di pubblicare nei loro siti web tutta una serie di info, atti e documenti che sono elencati nel d.lgsl del 2013 e c'è sempre uno spazio (link) amministrazione trasparente in cui si trovano atti che riguardano il funzionamento e l'organizzazione delle p.a. Questo obbligo di pubblicazione avvicina molto le norme esterne e interne, cambia la percezione del cittadino. La rete di norme che interessa le p.a. è molto fitta.
LE ORDINANZE CONTINGIBILI E URGENTI: es. quando sono a rischio gli interessi della comunità, prima erano considerate anche fonti del diritto.
prima della Costituzione), dopo è stato assorbito dal potere che l'art. 77 ha attribuito al Governo (decreti-legge), a livello subcostituzionale ci sono dei testi legislativi che attribuiscono a certi organi poteri in casi di ordinanza e urgenza (es. il prefetto nel caso di urgenza adotta provvedimenti indispensabili per la tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza; es. il sindaco può emanare queste ordinanze sia in veste di ufficiale del Governo al fine di prevenire gravi pericoli per la sicurezza urbana sia in veste di capo dell'amministrazione in caso di emergenze sanitarie e igiene pubblica) atti contingibili nel senso che si pone rimedio a situazioni impreviste e imprevedibili alle quali non si può far fronte con atti ordinari, mancano di 2 caratteri che normalmente si trovano nei provvedimenti amministrativi cioè nominatività (nominati dalla legge) e tipicità (va anche a individuare il contenuto del potere che deve essere.esercitato e i suoi effetti), individuati i presupposti e fini, il principio di legalità viene rispettato, l'autorità ha una discrezionalità ampissima limitata dall'ampia motivazione, dalla temporaneità (finché dura l'emergenza) es. sul testo antenna per la telefonia mobile; ma spesso gli effetti sono stati fatti diventare illimitati (non va bene). 18.10 soggetto giuridico: soggetto in senso lato che ha capacità giuridica, destinatario di norme giuridiche e dei loro effetti e titolare di situazioni giuridiche soggettive (diritti, obblighi) es. persone fisiche (dalla nascita), amministrazioni anche se non piena persone giuridiche private (es. associazioni, società di capitali) le amministrazioni se hanno capacità giuridica non hanno capacità di agire (propria delle persone fisiche che l'acquistano con la maggiore età e ne sono responsabili) problema di individuare un meccanismo attraverso il quale far.sotto il profilo della responsabilità. In questo modello, l'atto viene imputato direttamente all'amministrazione, che ne assume la titolarità e la responsabilità. Tuttavia, entrambi questi modelli presentano delle limitazioni. Nel caso della rappresentanza, il trasferimento degli effetti all'amministrazione può comportare una diluizione della responsabilità, in quanto il rappresentato potrebbe non essere adeguatamente coinvolto. Nel caso dell'immedesimazione organica, invece, si rischia di attribuire responsabilità a tutti gli organi dell'amministrazione, anche se non tutti compiono atti rilevanti. Pertanto, è necessario trovare un equilibrio tra questi due modelli, al fine di garantire una corretta imputazione della responsabilità all'amministrazione.ponderazione posti da esperti es. commissioni di valutazione)6. organi politici e tecnici (organi politici sono quelli che hanno il potere di prendere decisioni politiche, mentre gli organi tecnici sono quelli che si occupano di questioni tecniche e amministrative)7. organi di governo e organi di controllo (gli organi di governo sono quelli che hanno il potere di governare e prendere decisioni, mentre gli organi di controllo sono quelli che hanno il compito di controllare l'operato degli organi di governo)composizione formati da membri che sono portatori di interessi che potrebbero confliggere tra di loro es. organismo conferenza stato-regioni e poi distinzione tra collegi perfetti o reali che richiedono la presenza di tutti e collegi imperfetti o virtuali 50+1 con riferimento alla questione del quorum) nelle amministrazioni c'è anche il rapporto di servizio e impiego (datore di lavoro e dipendente)
RELAZIONI INTERORGANICHE E INTERSOGGETTIVE
la direttiva come fonte dell'amministrazione può essere inserita in queste diverse relazioni, riferimento alla gerarchia e alla direzione nelle prime si tratta di relazioni di sovra e sotto ordinazione, è sopravvissuta solo in certe amministrazioni, l'inferiore gerarchico non può non eseguire mentre in quelle intersoggettive nei rapporti anche tra soggetti (vedo libro) gerarchia il superiore può decidere i secondi sugli atti emanati dai secondari, ricorso non al giudice ma amministrativi non giurisdizionali
Il superiore gerarchico ha la capacità di decidere sul ricorso che venisse presentato contro un atto dell'inferiore gerarchico, esistono i ricorsi gerarchici impropri (è la legge che prevede che contro un atto di un certo organo si possa ricorrere anche se non è superiore gerarchico es. contro certi atti emanati dal questore, il privato può far ricorso al prefetto).
Il potere di avocazione che significa che il superiore gerarchico avoca a sé (assume, rivendica) le funzioni dell'inferiore gerarchico indipendentemente dall'inerzia dell'inferiore, è giustificato dal fatto che non c'è separazione di competenze che sono solo delle superiori che eventualmente deroga all'inferiore.
Il potere di sostituzione che però può essere esercitato solo se c'è l'inerzia dell'altro soggetto.
Il potere da parte del superiore gerarchico di annullare d'ufficio o revocare gli atti posti in essere dall'inferiore.
essere dall'inferiore gerarchico, giustificato dal fatto che non c'è separazione di