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La definizione di Vino secondo la sentenza C/75/1990 della Corte di Giustizia

La sentenza C/75/1990 della Corte di Giustizia stabilisce che il vino deve avere una gradazione alcolica compresa tra il 9% e il 15%. Inoltre, la sentenza afferma che la definizione di vino include l'acidità.

Il caso in questione riguarda una società che commercializza vino dealcolizzato con la denominazione "vino senza alcol". Secondo la Francia, questa denominazione costituisce una frode. Il produttore si difende sostenendo di aver dealcolizzato il vino dopo la fermentazione alcolica, rispettando quindi la definizione di vino.

Il tribunale francese si pone il problema se la fermentazione alcolica debba essere verificata solo immediatamente o se si ritiene che residui di alcol siano presenti nel prodotto finale. La Corte di Giustizia stabilisce che la denominazione "vino" è riservata ai prodotti elencati nella definizione contenuta nel regolamento e che la fermentazione alcolica è il metodo unico di produzione. Dopo la fermentazione, il vino deve contenere alcol. La pratica della dealcolizzazione non fa parte del metodo di produzione specifico per il vino.

produrre vino. "Vino" resta comunque una denominazione di vendita generale, correlata da species diverse di vini, per esempio: vino da tavola, vino liquoroso, vino frizzante, vino spumante, mosto ..., Zone viticole gradazione tannino tra il 9 e il 15%, europa divisa in molte zone e il grado alcolico richiesto cambia in base al terreno, al grado di maturazione, e in generale al tipo di terreno e alla sua posizione.

OCM- Organizzazione Comune del Mercato vino e la disciplina delle pratiche enologiche Si inserisce nella più ampia PAC – Politica Agricola Comune. Vengono create delle organizzazioni minori come degli strumenti di attuazione della politica agricola. OCM specifica per i prodotti vitivinicoli, OCM vino. Trovano origine negli anni 60, il mercato vitivinicolo sin dalle sue origini è stato caratterizzato da problemi, dalla domanda-offerta, ai problemi endemici di sovrapproduzione. Crisi degli anni 80 e crollo dei prezzi e consumi, sfiducia nel prodotto per a

scarsa qualità di produzione. Dagli anni 90 cambiano le modalità di consumo invece, diminuisce perché lo si beve per un fine diverso, decrescita del vino consumato in europa che si è stabilizzata negli ultimi anni.

Si aggiunge un terzo fattore problematico: i paesi terzi che iniziano a produrre vino. Iniziano ad esserci Paesi realmente concorrenti, competitivi anche qualitativamente. Mercato anni 90 altamente problematico.

Come porre rimedio? Introdurre correttivi pubblici a sostegno o a Finalità PAC: governo del mercato, impossibile autoregolarsi.

Politica comunitaria finalizzata alla razionalizzazione e all'incremento della produttività nel settore agricolo, allo scopo di assicurare un tenore di vita equo alla popolazione rurale dei paesi membri. Tali finalità possono essere elencate come segue:

  • estensione del mercato comune all'agricoltura e al commercio dei prodotti agricoli;
  • incremento della produttività.

dell'agricoltura;— equo tenore di vita della popolazione agricola;— stabilizzazione dei mercati;— sicurezza degli approvvigionamenti;— prezzi ragionevoli per il consumatore;— sviluppo armonioso del commercio mondiale;— tutela dell'ambiente.—Unione europea introduce in modo aggressivo tali strumenti:distillazione (estrazione alcol dalle eccedenze), riduzione deivigneti.La distillazione diventa strutturale poichè la sovrapproduzione ècostante. Non la elimina, anzi.Riducendo i vigneti invece si dovrebbe diminuire la produioni diuvaggi e quindi di vino. Escamotage: si pagano gli agricoltori chedecidono di estirpare il vigneto. Oppure DIRITTI DI IMPIANTO tipoquote latte, posso piantare un tot di vigneti al massimo. Molto piùefficace ma non ha funzionato molto per la scarsa applicazione sulcampo. Problema del rendimento.Riforma degli anni 2000Principi:sostenibiità economica- accettabilità sociale-

protezione ambientale-Regolamento 49/2008; Regolamento 1234/2007; Regolamento 1308/2013; Regolamenti attuativi. Accrescere la competitività dei produttori europei --> rafforzando la reputazione dei vini di qualità del vecchio continente guadagnando nuovi e vecchi mercati. Es: Semplificare le norme che mirano denominazioni geografiche a garantire un equilibrio tra domanda e offerta. Proteggere le migliori tradizioni del settore vitivinicolo europeo in tal modo preservando il tessuto sociale ed ambientale di molte aree rurali. Struttura OCM vino: programmi di sostegno- reddito per i produttori, produzione equilibrata, sviluppo rurale, competitività potenziale produttivo- vini di qualità- pratiche enologiche rispettose dell'ambiente- Programmi di sostegno: si disciplina l'assegnazione di risorse finanziarie comunitarie agli stati membri al fine di realizzare specifiche misure a sostegno dei viticoltori (Regolamenti 1308/2013; 555/2008). La gestione dei programmi disostegno è responsabilità degli stati membri. Tipo di misura proponibile --> sono parzialmente vincolati, l'UE propone una serie di misure e lo stato membro decide quale adottare. Le misure ammissibili sono: promozione sui mercati dei paesi terzi - vendemmia verde (distruzione grappoli prima dell'amaturazione) e investimenti obblighi di estirpazione e regolarizzazione dei vigneti - esistenti divieti di impianto fino al 31/12/2015 (alcune deroghe: diritti di nuovo impianto, diritti di reimpianto, diritti di impianto attinti da riserva nazionale/regionale) diritti di impianto: beni immateriali che incorporano la possibilità di procedere all'impianto di vigneti. Erano concessi ad ettari e potevano circolare, essere ceduti (anche a titolo gratuito, se agricoltore minore di 40 anni), ma solo alla riserva nazionale o regionale, unico legittimato alla vendita (terreni orfani). La riserva è intermediario necessario. Il nuovo sistema dal 01/01/2016. Sistema diautorizzazioni concesse dallo stato membro: si possono incrementare ogni anno le superfici agricole dell'1%. Il motivo è il sostanziale equilibrio del mercato. Autorizzazioni limitate per specifiche aree di produzione. Oggi non è possibile il trasferimento delle autorizzazioni, salve limitate deroghe. Sentenza C74/1979. Tizia proprietaria terreno agricolo, ex lege tedesca serve certificato di idoneità per piantare viti, ai vicini è riconosciuto a lei no. Il tribunale amministrativo a cui si rivolge dice: "hai ragione ma è intervenuto un regolamento comunitario che impone un divieto d'impianto". Due questioni: la domanda di idoneità l'ho presentata prima dell'entrata in vigore del regolamento, esso si applica alle domande pendenti? Ancorché fosse retroattivo è invalido perché in pregiudizio ai proprietari di terreni agricoli, limitati nella possibilità di coltivare il fondo. In diritto --> iltrattato non distingue tra domande pendenti o non, si stabilisce anche che le domande presentate prima dell'entrata in vigore a cui poi non è seguito l'impiantamento di viti sono sospese. Il regolamento si applica a qualsiasi tipo di impianto, non importa che il terreno sia idoneo o meno. Per la corte, il divieto di nuovi impianti, non confligge con le norme e i principi ue perché ci sono interessi di utilità generale. Continua le pratiche enologiche... Cosa sono le pratiche enologiche? Attività di lavorazione dei prodotti vitivinicoli, con ricadute su svariati profili: organolettici, igienici, ambientali. Principio fondamentale: possono essere utilizzate, impiegate, solo pratiche autorizzate dall'unione europea. Anche se innovative non possono essere utilizzate se non approvate. Inoltre, può anche utilizzarle solo nella misura in cui ciò possa giovare a una buona vinificazione, una buona conservazione o un buon affinamento (invecchiamento).

botte) dei prodotti.Gli stati membri possono solo restringere il tipo di praticheenologiche autorizzate dall'unione europea.

Regolamento 606/2009

Processo di affinamento: classico invecchiamento in botte. Altocosto, richiede spazio, deve trscorrere del tempo.

Oak chips: sminuzzamento di vecchie botti inutilizzabili, trucioli dilegno. Inserisco questi trucioli direttamente nelle cisterne di vino.Questa pratica è utilizzabile e consentita dall'unione europea, alivello nazionale esiste invece una norma restrittiva che ne limital'utilizzo ai soli vini da tavola (no doc, docg e igp).

Come si può introdurre una nuova pratica enologica?

La decisione finale spetta alla Commissione, che deve verificare ilrispetto di alcuni parametri:

  • conformità pratiche OIV
  • protezione salute umana
  • idoneità ad evitare rischi di confusione a danno dei consumatori
  • idoneità a preservare le caratteristiche del vino
  • idoneità a protezione minima

Ambiente - L'allegato I A del Regolamento 606/09 è il testo che contiene le pratiche enologiche autorizzate. Trasparenza delle pratiche utilizzate, nelle etichette devono essere dichiarate le tecniche utilizzate.

Documenti amministrativi cantine, 4 fondamentali:

  1. Compilazione schedario vinicolo - Schedario vinicolo: come catasto, mappare il potenziale produttivo (capacità di produrre uva di un determinato territorio), di concerto con il registro delle varietà di viti di uve da vino.
  2. Anagrafe catastale degli appezzamenti coltivati a vigneto - Informazioni circa proprietà, tipo di viti, autorizzazioni, eventuali aiuti beneficiati dal proprietario.
  3. Registro varietà di viti - Contiene le varietà che possono essere coltivate per aree amministrative (tipo il clinto che non può essere piantato, anche a livello regionale).
  4. Anagrafe delle aziende vitivinicole - Contiene informazioni sul titolare, ubicazione, planimetria dei locali, dati di produzione.
mazioni sulle sostanze utilizzate, dosi, date e modalità di applicazione. Per quanto riguarda la tracciabilità del vino, è necessario tenere un registro dei movimenti del prodotto fuori dall'azienda. Questo registro deve indicare il venditore, il destinatario, i certificati e le quantità di vino trasferite. Inoltre, è obbligatorio mantenere un registro di carico e scarico, che registra tutte le operazioni di ingresso e uscita delle merci dalla cantina. Infine, è necessario tenere un registro dei trattamenti enologici utilizzati in cantina. Questo registro deve contenere informazioni sulle pratiche enologiche, sulle sostanze utilizzate, sulle dosi, sulle date e sulle modalità di applicazione. Tutti questi registri e documenti sono fondamentali per garantire la tracciabilità e la conformità delle attività svolte in cantina.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
22 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/05 Diritto dell'economia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher CriUniTn di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto alimentare e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Izzo Umberto.