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DINAMICA DEI ROTORI (A. A. 2016/17)
PROGRAMMA DEL CORSO
- Richiami di Meccanica delle Vibrazioni
- Sistemi ad 1 DOF
- Sistemi ad N DOF
- Richiami sulla trasformata di Laplace e sulla stabilità dei sistemi lineari
- Richiami sulla serie e sulla trasformata di Fourier
- Vibrazioni laterali: risposta libera
- Modelli semplici di rotori rigidi e classificazione dei modi
- Modelli complessi di rotori elastici
- Dischi e alberi
- Cuscinetti
- Fondazione e basamento
- Assemblaggio delle equazioni, risposta libera e classificazione dei modi
- Vibrazioni laterali: risposta forzata
- Modelli semplici di rotori rigidi
- Modelli complessi di rotori elastici
- Calcolo delle velocità critiche
- Vibrazioni torsionali
- Modelli a parametri concentrati
- Modelli FEM
- Vibrazioni assiali
- Modelli a parametri concentrati
- Modelli FEM
- Modelli FEM 3D di rotori flessibili
- Bilanciamento
- Rotori rigidi
- Rotori flessibili
- Strumenti di misura
- Spostamento ed orbite
- Velocità
- Accelerazione
- Norme API
- Rotordinamica
- Turbine
- Compressori
- Seminari GE
- Visita ai Laboratori GE
Bibliografia
- Dynamics of Rotating Machines, Michael I. Friswell and John E. T. Penny, Cambridge Aerospace Series, 2010.
- Rotating machinery vibration, M. L. Adams, Marcel Dekker Ed., 2001.
- Dara W. Childs, Turbomachinery Rotordynamics with Case Studies, Mintel Spring Ed., 2013.
- Agnieszka Muszynska, Rotordynamics, CRC Press, 2005.
- Michel Lalanne and Guy Ferraris, Rotordynamics Prediction in Engineering, Wiley, 1998.
- Giancarlo Genta. Dynamics of Rotating Systems, Springer, 2005.
- http://www.api.org/
- Giancarlo Genta, Vibration Dynamics and Control, Springer, 2009.
- D. J. Ewans, Modal testing, Research Studies Press, 2000.
- C. M. Harris, Shock and Vibration Handbook, Mc Graw-Hill, 2009.
- Bolzern, Scattolini e Schiavoni, Fondamenti di controlli automatici, Mc Graw-Hill Italia, 2008.
- G. Marro, Controlli automatici, Zanichelli, 2004.
Albro:
x(t) = Σₙ xₙ(t)
con xₙ(t) = Re [CₙEjωₙt]
Analogamente al caso precedente:
x(t) = Re [x(ω)Ctejωt]
xst(t) = Σm=0∞ xm(t)
Forzante qualunque
Metodo I - Moltiplicatori di Lagrange:
x₁(t), x₂(t) i 2 sol. moltriplicativa dell'omogenea associata
Pongo xst(t) = C1(t) x₁ + C2(t)x₂
| x₁ | | C'₁ | | 0 | | + | dt/dt | x₂ | | C'₂ | |→ Riscrivo C'₁, C'₂ → INTEGRO → C₁, C₂
Metodo II → Teorema di Duhamel
xst(t) = ∫0t {f(τ)h(t+τ)dτ
h(t) = -1/μisp e-3t/μ sin ω0t
Def: (Autovalore destro e sinistro)
Gli autovalori reali e i possiamo concludere
det ( Msx + Hs - kI ) = 0 equivalente a det ( Asx + B ) = 0
Possono essere desunti in:
- f ( Msx + Hs - kI ) VR = 0 Autovalore Destro
- VRT ( Md T Hs T + kI ) = 0 Autovalore Sinistro
Ricorda che Hermitico = Trasposto del Coniugato
Se H e K non sono Simmetriche calcoliamo gli Autovalori da destra o da sinistra non vi è lo stesso cosa.
Vale ovviamente anche che:
- ( Asx + B ) VR = 0 Autovalore Destro
- VTL ( Asx + B )T = 0 Autovalore Sinistro
Def.: Autovettore Normalizzato:
vTRC H vRC = 1 VRT A VR = 1
vTLC M vLC = 1 VTLC A VLC = 1
- VLC - ( μLC μLC )
- VRC - ( VRC
- $ VRC ) $ VRC )
- Se VRLT = VRc in base a regole di definizione degli autovettori
Poiché è possibile scomporre qualsiasi funzione periodica fratta come visto
sopra, devo soltanto l'unicità di una serie molto specifica di
causistiche.
Infatti, poiché la trasformata è lineare posso intervambiarla pezzo a
pezzo;
Se pi ∉ ℝ → ω = jzi | pi = Ai /((s - pi))mi | = Ai /((ω - jz )mi)
ωmi e pi
Se pi ∉ ℝ allora esiste anche pi → Le radici complete sono sempre
a coppie.
Allora, se le prendo entrambe:
f = Aci e-αt / ((s - x - jω)k)-1 / ((s - x + jω)k) = [ Cik ejθ + Bik ] / [(s - x )1- 4 ω ]k] =
= eαt Cik cos(ωt - θik tik - 1)
Cik, Bik, qik, θik ∈ ℝ
K è pari-aule molteplicità dal polo pi.
pi = xi + jω
Passo adesso Classificazione Poli:
Re(pi) < 0 → Polo stabile Della soluzione di [ j-1 ( Aik/((s-j)pi) ) ] vista
superi, se x&large;& 0 l'esponenziale negativo tendi a
zero per t → ∞
Re(pi) > 0 → Polo instabile. L'esponenziale fa tende a ∞ la sol. per
t → ∞
Re(pi) = 0 → Se ci = 1 → c n- ± 1 n- ± 1 → La soluzione oscilla
se ci ≠ 1 → la soluzione può essere instabile
Applico la trasformata ad un sistema lineare.
Mq̈ + Hq̇ + Kq = f(t) g = Fourier Transf. → Q
∫f(t) e-jωt dt = ωQ(ω)
Sostituo:
jwMQ(ω) = H(jω)Q(ω) + KQ(ω) = F(ω)
(-μHṧ + ω2µ + K)Q = F
Se torno poi nel dominio del tempo:
g(t) = ∫-∞∞ Q e jwt dt
Anche la trasformata possiede il cosiddetto spettro;
F(ω) = caratteristica da nullo e fina– A differenza delle serie di Fourier qui si altera uno spettro continuo nel dominio delle frequenze
Il sistema può essere ulteriormente semplificato se si è disposti ad accettare un certo grado di semplificazione (Approssimazione)
1) Il corpo e il Rotore ha ha 4 DOF, non 6 :
Rotore un rotore a velocità n attorno al suo asse = Moto di laminato
2) Il corpo ha principalmente moto di rivoluzione attorno all’asse z
μ,ν piccoli
δ,ψ piccoli
Approssimo espressioni contenenti tali quantità al 1° ordine
Con queste ipotesi le equazioni che descrivono il sistema possono essere riscritte come segue: (posizionare un piano bianchera adi un centro)
smorzamenti (Es: Ecq composito solo dalle macchine K)
μ ̇+q ν
m(I ̈) + (Kyz + Kxz) M( ̈) - ( 2κbx + b K yz) ψ=0
mν ̇
Idd δ + IpΩ1 ( ̣) f1+ Mc( ̇7 ) ωa=u + (w vz b p)
Id δ + IpΩ δ ̇
m(I ̈)
Pongo:
Kxz=Kx=Kx=Kxt ; bk=x alkx=Kyx
Kyy1= Kyy2= Kyzt ; =-(akyy1-akyy2) = 0
Kxdz Kxzb1Kyb2d=Kxp1 ; Kxd_ah_zb2 K ̇2=Kyxa
Def:
M = [ m ]
G = [ ]
K = [ 0 Kyz 0 Kyi 0 Kyx C_0 0 Kyi 0 Kyxl ]