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Intelligenza e apprendimento
L'intelligenza è difficile da misurare. Nel 1994 un gruppo di scienziati ha fondato la Main Stream Science On Intelligence: una generale funzione mentale che, tra le altre cose, consente di apprendere e capire. È una capacità profonda di capire cosa ci circonda.
Flusso dell'intelligere: qualcosa che si modifica sempre e di continuo; pensare: da dentro a fuori, trasformo le informazioni che mi danno.
Didattica: La didattica è un sapere dinamico, che si serve del principio metodologico e dialettico della problematicità. L'oggetto di studi sono i processi di insegnamento e di apprendimento, come essi avvengono, quali sono le modalità, etc..., la didattica dà il metodo giusto per insegnare.
L'insegnante è una guida, deve incoraggiare l'alunno, così da procurargli autostima e autoefficacia.
Fenomeno del drop-out: i drop-out sono studenti rinunciatari che si sono ritirati dagli studi.
istituti scolastici. Il termine drop-out significa "caduta fuori", e si riferisce a quegli studenti che abbandonano l'istruzione e la formazione prima del completamento dell'istruzione secondaria superiore o dei suoi equivalenti nella formazione professionale. Un drop-out avrà difficoltà a trovare lavoro e sarà soggetto a demotivazione. Unemployment: è la condizione di mancanza di un lavoro per una persona in età da lavoro che lo cerca attivamente, sia perché ha perso il lavoro che svolgeva (disoccupato in senso stretto), sia perché è in cerca della prima occupazione (inoccupato). EUROPA ITALIANE DROPOUT 11% 18% UNEMPLOYMENT 15,1% 21,7% Apprendimento efficace: se si vuole che certe conoscenze vengano interiorizzate e affrontate e dopo usate, occorre inserirle in un contesto capace di suscitare emozioni. Le esperienze prive di emozioni restano poco impresse nel soggetto e vengono dimenticate. Il docentedeve saper sedurre l'alunno e farlo affascinare alla materia, in quanto se l'alunno non è pienamente coinvolto può provocare dispersione scolastica; il docente deve dare competenze al ragazzo e stimolarlo. Per questo è molto importante il setting, il luogo e il contesto in cui si apprende. La scuola è un luogo dove le persone, insieme ad altre, diventano adulte, traghettate dall'insegnante. Apprendimento formale: si è consapevoli che si sta apprendendo. Può essere intenzionale (è importante far apprendere determinate cose) e sistematico (insegno in maniera sistematica, vi è un percorso dietro ogni insegnamento; si va dal generale allo specifico). Apprendimento informale: non si è consapevoli che si sta apprendendo. È un tipo di apprendimento più stabile. Lo studente nativo digitale: è un termine coniato da Mrc Prensky, e con questa espressione si identifica i giovani cresciuti con le tecnologie digitali fin dalla nascita.tecnologie digitali, come computer, cellulari, etc. Secondo Prensky sono ragazzi che fin dalla nascita hanno preso familiarità con i mezzi di comunicazione digitali. Sono studenti del 2001 definiti di madrelingua digitale, a differenza degli altri definiti immigrati digitali. Difficoltà degli studenti a scuola, le cause: - GAP multimediale, differenze elevate tra la generazione degli alunni (nativi digitali) e degli insegnanti - didattica tradizionale: ripetere le cose che l'insegnante spiega, questa è molto spesso una delle cause della dispersione scolastica. Bisogna cambiare metodo didattico, coinvolgere di più gli alunni. Il problema principale è la qualità delle lezioni, non la quantità - incapacità di coinvolgere i ragazzi a causa della didattica tradizionale - difficoltà dei docenti a gestire la classe - rapporti scuola-famiglia: devono collaborare per gli stessi obiettivi. 1) che cosa studia la didattica? - i processieducativi della scuola - i processi di insegnamento e apprendimento - le difficoltà della scuola 2) cosa si intende per drop-out? - le difficoltà che gli studenti incontrano nello studio - i ragazzi che abbandonano la scuola superiore - quel fenomeno tramite cui i ragazzi fuoriescono dai circuiti dell'istruzione 3) cosa sono i capable drop-out? - i ragazzi che hanno buone capacità cognitive, ma che non riescono a rispondere alle richieste della scuola - i ragazzi che interrompono un percorso di studio ma poi lo riprendono - i ragazzi disimpegnati 4) a quanto era la percentuale di abbandono nel 2014? - 11% - 2% - 14% 5) cos'è l'education and training 2020? - un programma per l'Europa che contiene obiettivi imprescindibili per rimodulare il sistema scolastico entro il 2020 - un programma mondiale per riformare la scuola - un incontro tra scienziati di tutto il mondo per studiare il mondo della scuola 6) quali tra queste può essere causa diabbandono scolastico?- difficoltà socio-economiche della famiglia- famiglia numerosa- lavoro dei genitori 7) cosa sono i NEET?- coloro che abbandonano la scuola prima dei 16 anni- coloro che non sono impegnati né in un percorso di studio né in un percorso lavorativo- coloro che vedono nella scuola una possibilità per il loro futuro 8) cosa sono i BES?- coloro che hanno disturbi di apprendimento- coloro che necessitano di bisogni educativi speciali- i figli delle famiglie svantaggiate 9) cosa prevede la legge 170/2010- misure compensative e dispensative per gli studenti con DSA- l'apprendistato per la qualifica o diploma professionale- intervento sui bisogni della persona Le competenze: conoscenze (knowledge) + abilità (skills) + attitudini (attitudes)= competenza (competence) Si ha uno spostamento del focus, dal programma ai risultati dell'apprendimento. Focus del programma: elenco di contenuti che l'insegnante eroga allo studente. Lametodologiche) La centralità è: del docente, del percorso e della scuola Focus risultati dell'apprendimento: elenco di prestazioni che lo studente deve saper svolgere alla fine dell'attività di apprendimento. La centralità è: dello studente, del risultato da raggiungere, della società che richiede una serie di competenze. Competenze: La prima definizione vi è nella raccomandazione del dipartimento europeo afferma che per competenza si intende una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini, adeguate ad affrontare una situazione particolare. Una seconda definizione vi è nell'EQF (European Qualification Framework), il quale afferma che la competenza è la comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio, e nello sviluppo professionale e personale. (Si passa da attitudini a capacità personali, sociale e/o metodologiche)metodologiche). La terza definizione vi è nell'e-CF (e-Competence Framework), il quale afferma che la competenza è un'abilità dimostrata di applicare conoscenza, skill ed attitudini per raggiungere risultati osservabili. La competenza è la comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e attitudini in contesti reali, per raggiungere risultati osservabili. La competenza (saper fare in un contesto reale) è l'insieme di conoscenze (saperi), abilità (saper fare), attitudini (saper essere). La didattica: - prima considerazione: esplicitare questa articolazione facilita la motivazione allo studente e la sua partecipazione cosciente al processo di apprendimento. È importante valutare il risultato finale in termini di competenza - seconda considerazione (riguarda conoscenze e abilità): sono facilmente definibili e verificabili nell'insegnamento disciplinare - terza considerazione (attitudini): serveUn lavoro collettivo del consiglio di classe - quarta considerazione: per promuovere lo sviluppo della competenza occorre proporre situazioni concrete, in cui produrre risultati osservabili: alternanza scuola-lavoro, stage, attività progettuali, produrre qualcosa di utile. Dobbiamo mettere gli studenti nelle situazioni concrete in cui si producono risultati osservabili.
Le competenze: dal costrutto alla classe: il concetto di competenza nasce nel 1949, data di uscita di un articolo di Tyler, il quale afferma che la competenza è la performance, la prestazione, il comportamento osservabile. Non mi interessa perché uno studente sa fare una cosa, mi interessa che la fa: Tyler è un esponente del Comportamentismo, i quali affermano che non mi è dato sapere cosa c'è dentro la black box, non mi è dato sapere cosa c'è dietro ad un comportamento, ci limitiamo ad osservare un comportamento. Negli anni '80/'90, si sviluppa un
altro concetto, da parte di Le Boterf, che si sposta all'interno della blackbox, e afferma che la competenza è la capacità di gestire una situazione professionale complessa, mobilizzando sapere e saper fare. Sono dotato di saperi e abilità che mi aiutano a risolvere il problema dato. Questa idea anticipa quella che nel terzo passaggio evolutivo del concetto, porta ad alcuni autori a rielaborare gli stadi di Piaget, per spiegare cosa porta ad un comportamento competente. Il comportamento competente, afferma Perreneaud nel 1997, consiste nella capacità del soggetto di orchestrare schemi diversi per far fronte alle diverse situazioni, in funzione alla soluzione del problema. Lo schema mentale è una sequenza di operazioni, e attraverso l'esperienza noi risolviamo un problema scegliendo lo schema giusto per risolverlo, rinforzando lo schema mentale, facendolo diventare una strategia di soluzione irriflessa. La competenza la dobbiamo pensare come dotata
di tre dimensioni:- Dimensione oggettiva: aspetti osservabili, comportamenti e prestazioni (Tyler);
- Dimensione soggettiva: risorse interne (componenti motivazionali, cognitive, decisionali e di autoregolazione), sapere, saper fare e saper essere;
- Dimensione intersoggettiva: capacità di lavorare in team, abilità relazionale, intelligenza sociale, riconoscibilità delle capacità del singolo dentro l'organizzazione.
- Strategia VDM (Veridical Decision Making): veriditiva, siamo chiamati ad attuarla di fronte ad un problema che prevede sicuramente una soluzione vera, di solito il VDM ci pone di fronte due o più soluzioni del problema, e ci dice che una risposta è vera;
- Strategia ADM (Adaptive Decision Making): adattiva,