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IL QUADRO COMUNE EUROPEO DI RIFERIMENTO PER LE LINGUE.

• Quando? Contestualizzazione temporale

QCER come punto di arrivo

Ristrutturazione dei rapporti (soggetto, oggetto, agente, contesto) e dei pesi attribuiti ai fattori

dell’atto didattico ma il QCER è un testo unico che vale per tutte le lingue europee.

• Cosa? È un sistema di riferimento teorico-concettuale e politico-attuativo per la gestione del

contatto linguistico (Vedovelli). Base comune per chi insegna e per chi apprende, linee guida, livelli

di competenza (Consiglio d’Europa).

• Chi? Mittente (Consiglio d’Europa e…), destinatari (apprendenti e professionisti del campo delle

lingue).

• Perché? Per promuovere la cooperazione tra istituti di istruzione, per fornire una solida base per le

certificazioni, per aiutare a coordinare gli sforzi dei soggetti impegnati

nell’apprendimento/insegnamento delle lingue.

• Dove? Scuole, centri di formazione per insegnanti, enti certificatori, università, contesti di

autoapprendimento.

FINALITÀ DEL CONSIGLIO D’EUROPA:

1) Miglioramento della qualità della comunicazione tra gli europei

⎯ ⎯

comunicazione mobilità e scambi comprensione

2) Sostegno ai metodi di insegnamento/apprendimento volti all’acquisizione di conoscenze, abilità e

atteggiamenti per indipendenza di pensiero e azione

3) Contributo alla promozione di una cittadinanza democratica

I LIVELLI DI RIFERIMENTO:

• A = livello elementare

A1 = contatto (breakthrough)→ Espressioni familiari di uso quotidiano, presentazione, domande e

risposte su dati personali, interazione semplice.

A2 = sopravvivenza (waystage)→ Scambio di informazioni semplice, diretto e su argomenti familiari

e abituali e concreti, descrizione in relazione a bisogni concreti.

• B = livello intermedio

B1 = soglia (threshold)→Se la cava in molte situazioni in viaggio, produzione di testi semplici su

argomenti familiari e di interesse, esposizione di ragioni e opinioni.

B2 = progresso (vantage)→Inizia a capire testi complessi su argomenti concreti e astratti,

discussioni tecniche, interazione sciolta e spontanea senza tensione, opinioni su argomenti di

attualità.

• C = livello avanzato

C1 = efficacia (effective operational proticiency)→Comprensione di testi complessi e lunghi, uso

della lingua per scopi accademici, sociali e professionali, segnali discorsivi.

C2 = padronanza (mastery)→competenza molto vicina alla nativa, espressione spontanea e del

tutto scorrevole, riassunto e ristrutturazioni di testi in maniera coerente, sfumature di significato.

FASI DELL’APPRENDIMENTO.

Presente/infinito > passato prossimo > imperfetto > futuro > condizionale > congiuntivo

A1 = azioni della giornata/settimana

A2 = imperfetto

B1 = livello di autonomia, si riprende ciò che è stato acquisito nell’A2 (imperfetto, passato prossimo)

B2 = periodo ipotetico (condizionale, congiuntivo)

C1 = passato remoto, presenza di regionalismi, potenziamento della competenza socio-linguistica

CONCETTI FONDAMENTALI E IMPRESCINDIBILI DEL QCER:

1. Il concetto del plurilinguismo contrapposto al concetto di multilinguismo. La competenza

plurilingue si riferisce alla competenza in più lingue e in più culture. È una competenza complessa

che non riguarda la conoscenza di lingue separate ma una conoscenza unica. Si hanno interazione e

integrazione nelle varie lingue conosciute e nei diversi livelli. Queste conoscenze si integrano.

Plurilinguismo vs Multilinguismo

(Competenza soggettiva (coesistenze di più lingue in uno

di usare più lingue e dialetti) stesso ambito sociale e culturale)

Teoria dell’interdipendenza linguistica (o dell’iceberg) di Cummins = c’è un’interdipendenza o connessione

tra le due lingue: elementi superficiali della L1 elementi superficiali della L2

sistema di riferimento

centrale comune alle due lingue

Questa teoria ci dice quanto sia importante l’apprendere due lingue. Più lingue facciamo più si ampia la

massa sottostante che innalzerà la nostra competenza; più quest’ultima si ingrandisce e più si amplieranno

le nostre conoscenze. →

2. L’approccio orientato all’azione e i domini comprende la considerazione dell’apprendente come

attore sociale (azione del soggetto tramite l’uso della lingua). L’uso della lingua cambia a seconda

del contesto o dominio; i domini sono settori della vita sociale in cui operano gli attori sociali.

Il QCER individua quattro domini:

- Personale (vita privata)

- Pubblico (società)

- Professionale (lavoro)

- Educativo (istituzioni formative)

Ogni dominio è caratterizzato da situazioni e il QCER individua dei parametri descrittivi:

- Luoghi

- Istituzioni

- Persone

- Oggetti

- Avvenimenti

- Azioni

- Testi

(pag. 60 del Quadro Comune Europeo)

ALCUNE PREMESSE:

- Il contesto →

- Il quadro teorico bisogni linguistico-comunicativi che possono essere di tipo sociale

(orale e di sopravvivenza), o di tipo accademico (uso linguistico controllato, pianificato,

formale)

- Testo scritto > revisione dall’insegnante > esposizione orale

- Valutare l’efficacia didattica

- Indagare le difficoltà linguistiche incontrate

- Stesura testo > creazione della presentazione > esposizione > valutazione globale

- Percezione generale, carattere multimediale, diversità dei registri linguistici

- Due modalità di correzione tradizionale e commento video

- Riscontro positivo, apprendimento di nuove parole, temi vicino agli interessi, uso di

tecnologie →

3. Il concetto di competenza dell’apprendente è un concetto fondamentale analizzato in maniera

dettagliata nel QCER. Che cosa significa sapere una lingua? Vuol dire conoscerla per poterla parlare,

leggere, ascoltare e scrivere.

Uso ricettivo Uso produttivo

Uso parlato ascoltare parlare

Uso scritto leggere scrivere

Le attività linguistiche descritte nel QCER sono:

• Ricezione (abilità primaria)

• Produzione (abilità primaria)

• Interazione (scambio comunicativo tra due o più persone)

• Mediazione (attività linguistica che prevede la riformulazione tramite la traduzione di un testo

originario per un terzo)

Queste attività linguistiche si articolano in:

• Produzione orale e generale, produzione scritta generale

• Comprensione orale e scritta

• Interazione orale e generale, comprensione scritta

Le competenze di chi usa e apprende una lingua secondo il QCER sono:

• Competenze linguistico-comunicative che si dividono a loro volta in:

- Competenza linguistica conoscere le strutture formali di una lingua, saper produrre

messaggi corretti →

- Competenza socio-linguistica saper utilizzare la lingua in relazione a fattori socio-

linguistici →

- Competenza grammaticale uso funzionale di una lingua, padronanza del discorso e

testualità

• Competenze generali che si dividono a loro volta in:

- Sapere conoscenze di tipo comunicativo apprese tramite l’esperienza (sapere empirico)

o tramite l’apprendimento formale (sapere accademico)

- Saper fare conoscenze di tipo procedurale (abilità sociali, abilità correnti, abilità del

tempo libero) →

- Saper essere competenza di tipo esistenziale (caratteristiche dell’individuo, tratti della

personalità, atteggiamenti…)

- Saper apprendere conoscenza di tipo cognitivo, capacità di apprendere e di studio

LA COMPETENZA LINGUISTICA.

Si divide in:

• →

Competenza grammaticale riguarda la morfologia (parole semplici, derivate, composte) e la

sintassi (capacità di posizionare correttamente le parole)

• →

Competenza fonologica pronunciare in maniera corretta i suoni e la loro percezione

• →

Competenza ortografica resa corretta dei sistemi grafici e uso dei sistemi di punteggiatura

• →

Competenza ortoepica pronuncia a partire dalla forma scritta (es. italiano: digrammi gl, gn, sc…)

• →

Competenza lessicale elementi lessicali:

- Espressioni fisse (formule frastiche Buongiorno!

locuzioni verbali Avere fame

locuzioni avverbiali Mano a mano)

- Parole isolate (parole delle classi aperte=nomi, aggettivi, verbi, avverbi)

elementi grammaticali:

- Parole delle classi chiuse=articoli, preposizioni, dimostrativi, numerali, possessivi, pronomi

personali)

• →

Competenza semantica saper controllare e organizzare il significato (concetto di significato,

relazioni di significato tra le parole). Le parole hanno diversi significati e il significato cambia in

relazione al contesto:

- Linguistico (posto che assume all’interno di una frase.

Es. il cuore è un organo vitale / Sei una persona senza cuore)

- Situazionale (dipende dal contesto / situazione)

- Storico-culturale (cambiamento nel tempo)

Ci sono due parametri per la valutazione:

• →

Ampiezza aspetto quantitativo, vocabolario mentale, vocabolario di base

• →

Padronanza aspetto qualitativo, conoscere la pronuncia, la scrittura, il significato, gli eventuali

alterati, le proprietà morfologiche

Che cosa significa conoscere una parola? Vuol dire conoscere le:

- Proprietà semantiche (varie accezioni, usi figurati, relazioni di significato…)

- Proprietà morfologico-derivative (derivazione possibile e derivazione non praticabile

- Proprietà sintattiche (numero di argomenti. Es italiano: soggetto + verbo + …)

Per parlare di semantica dobbiamo prima fare la distinzione tra due tipi di significato:

- Denotazione o significato denotativo = significato di base, di tipo oggettivo di una parola

- Connotazione o significato connotativo = comprende tutte le sfumature di significato che

noi aggiungiamo al significato di base della parola in chiave affettiva, ironica, scherzosa…

Es. torta significato denotativo: dolce…

Significato connotativo: associazione della parola torta ad un ricordo

La competenza semantica riguarda la consapevolezza e il controllo che l’apprendente ha sull’organizzazione

del significato e fa parte della competenza linguistica.

RELAZIONI DI SIGNIFICATO TRA LE PAROLE.

- Sinonimia / antinomia

- Iperonimia / iponimia

- Polisemia / omonimia

- Campi semantici

Sono detti sinonimi due o più lessemi con lo stesso significato fondamentale:

a. Faccia / viso / volto

b. Finire / terminare

c. Grande / ampio / spazioso

Però i sinonimi assoluti non esistono:

a. Il viso del cubo / il volto del leone

b. Con la dieta ho perso 3 kg / *smarrire

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
25 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/02 Didattica delle lingue moderne

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Elepisi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica delle lingue moderne e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Sotgiu Maria Licia.