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Gli elementi presenti in un team coeso sono:

la fiducia, la presenza di conflitti costruttivi, la dedizione dei partecipanti al successo e la mutua responsabilità tra i membri.

Ma come si crea la fiducia? La finestra di Johari aiuta le persone ad aumentare la propria consapevolezza attraverso la condivisione e i feedback, favorisce la comunicazione interpersonale e le relazioni, aiuta a comprendere le dimensioni della fiducia e supporta la capacità di un team di gestire i conflitti.

Public Area: contiene aspetti conosciuti e condivisi da una o più persone. Questa è la dimensione che andrebbe più ampliata. Le persone con un'ampia public area sono quelle di cui ci si può fidare in quanto conosciamo le loro posizioni e anche loro stessi si conoscono molto bene (glass house).

Blind Area: contiene aspetti che conoscono gli altri ma non te stesso. Le persone con un'ampia blind area esprimono molto la propria opinione ma non richiedono feedback su se stessi.

stessi (bull in a china shop). Possono apparire indelicati e per questo è difficile fidarsi.

Private Area: contiene aspetti di noi stessi che non sono conosciuti dagli altri. Le persone con un'ampia private area richiedono molti feedback su se stessi ma non ne danno altrettanti (interviewer/mistery box). È difficile fidarsi di una persona di cui si conosce così poco.

Unknown Area: contiene comportamenti che nessuno conosce di noi, nemmeno noi stessi (es. come reagiremmo in situazioni di emergenza, talento in attività non ancora sperimentate...). Non dando e non ricevendo feedback non possiamo conoscerci, è per questo difficile fidarsi di persone così.

Feedback: è la capacità di un sistema dinamico di tenere conto dei risultati del sistema per modificare le caratteristiche del sistema stesso. Il feedback è tecnicamente un ritorno d'informazioni in un processo di comunicazione tra due persone teso

All'individuazione oggettiva di un comportamento, al fine di modificare o rinforzare il comportamento stesso. Lo scopo del feedback è quello di aiutare, non di ferire, ed è specifico e focalizzato sul comportamento che può essere cambiato. È bene dare una quantità limitata di feedback chiaro di cui la persona interessata può usufruire. I feedback si dividono in due tipi e per funzionare devono seguire alcuni passaggi:

Feedback supportivi: sottolineano qualche buon comportamento da mantenere.

Feedback costruttivi: evidenziano qualche comportamento che andrebbe cambiato.

  1. Descrivi il comportamento;
  2. Spiega gli effetti del comportamento;
  3. Suggerisci un comportamento alternativo;
  4. Spiega perché sarebbe migliore.

Cosa evitare: generalizzazione e l'effetto sandwich (avvolgere una critica in complimenti per renderla più dolce da ricevere).

Radical Candor:

è una filosofia manageriale basata sul prendersi cura dell’altra persona e sfidarla direttamente.

Consiste nel fornire un feedback che sia gentile e allo stesso tempo specifico e sincero, è la tipologia di feedback da cui si può trarre la maggior utilità.

Obnoxioius Aggression (aggressione onesta e brutale): avviene quando sfidi qualcuno direttamente ma non dimostri cura nei suoi confronti. Potrebbe essere un complimento non sincero o una critica che non viene fatta in maniera gentile.

Ruinos Empathy (empatia rovinosa): è un feedback gentile ma inutile o addirittura dannoso. Consiste nel dare feedback non abbastanza chiari da far capire cosa va bene o fare critiche avvolte in complimenti che quindi non arrivano come dovrebbero (effetto sandwich).

Manipulative Insincerity: è un complimento vago e non sincero o una critica aggressiva e generale. Le persone assumono questo comportamento quando sono troppo concentrate sull’essere apprezzate, quando

Pensano di poter ottenere un vantaggio essendo falsi o quando sono troppo stanche per preoccuparsene o discuterne.

Brokne Window Effect: è una teoria che afferma che mantenere e controllare ambienti urbani reprimendo piccoli reati, atti vandalici e la deturpazione dei luoghi contribuisce a creare un clima di ordine e legalità e riduce il rischio di crimini più gravi. Al contrario, se qualcuno inizia ad alzare i toni e a rivolgere critiche più aggressive è più probabile che qualcun altro, spinto dallo spirito dell'emulazione, faccia lo stesso.

Parlare vs Discutere vs Dialogare

Parlare: la capacità di parlare e pensare insieme è una fonte vitale di vantaggio competitivo e di efficacia organizzativa. Questo permette agli essere umani di creare, migliorare e condividere conoscenza attraverso la conversazione.

Discutere: le discussioni sono conversazioni dove le persone tengono strette e difendono le proprie posizioni e le proprie differenze. Le

discussioni spesso si irrigidiscono, le persone principalmente pensano di accettare o dirifiutare quanto dice l'altro, non cercano di diventare partner in una relazione vitale e viva.
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Dialogare: l'essenza del dialogo è approfondire le idee, le percezioni e le comprensioni che le persone ancora non hanno chiare. Si ha un dialogo quando si esplorano le incertezze e le domande a cui nessuno ha una risposta. In questo modo si pensa insieme, non si ripropongono semplicemente pensieri esistenti.
Ascolto attivo, per poterlo attuare è bene stare in silenzio e seguire tre principi:
  1. Accettazione: ha a che fare con il rispetto, ovvero ascoltare cercando la coerenza nella posizione dell'interlocutore anche quando questo sta dicendo cose per noi inaccettabili, e la sospensione, ovvero ascoltare con consapevolezza e senza preconcetti. Per riuscire ad implementare questo principio è bene evitare i 12 communication roadblocks:
    - Ordering, communicating,
commanding: devi fare…, è necessario che tu decida…, dovresti pensare… b. Warning, threatening, admonishing: se non lo fai allora…, faresti meglio a farlo altrimenti… c. Moralizing, preaching, shoulds and oughts: quello che dovresti fare è…, è una tua responsabilità… d. Advising, giving solutions, suggesting: quello che farei io è…, perché non provi a… e. Using logic, arguing: cio che non ha senso è…, ecco dove sbagli… f. Criticizing, judging, blaming: non stai pensando lucidamente, non ha nessuno da incolpare se non testesso. g. Prising, agreeing, supporting: penso che tu abbia fatto esattamente la cosa giusta!, non potrei esserepiù d’accordo! h. Labelling, name-calling, ridiculing: ok signorina so tutto io, tu pensi sempre che… i. Analyzing, interpreting, diagnosing: stai solo cercando di…, il tuo problema è che… j. Reassuring, sympathizing: mi dispiace che tu stia passando attraverso questo…

consoling; non ti preoccupare, guarda il lato positivo.

Questioning, probing, interrogating: perché lo hai fatto?, e poi cosa hai detto?

Avoiding, diverting, ignoring: questo è un tuo problema, tu pensi di avere un problema…

Le persone quando si aprono ad un dialogo si rendono vulnerabili, è quindi meglio non intervenire con uno di questi 12 roadblock perché porterebbe ad interrompere il processo di crescita che si sta creando.

2. Empatia: significa ascoltare dal punto di vista dell’altro, facendo attenzione a tutti i canali di comunicazione (linguaggio verbale, del corpo, la voce e il contenuto emotivo). Non cercare di risolvere il problema ma piuttosto cerca di comprenderlo. Per creare una connessione, è necessario sentire e percepire quello che sta sentendo l’altro (mettersi nei suoi panni).

Quattro caratteristiche principali: perspective taking, say out of judgement, recognize emotions and communicating that.

3. Genuinità: ha

A che fare con l'essere sincero e onesto verso gli altri. Le persone capiscono quando si sta fingendo di ascoltare passivamente (mirroring). L'ascolto è quindi un atto di intimità.

Intimità: è principalmente un processo di reciprocità crescente, di rilevazione di sé, in cui ogni individuo si sente valorato, compreso e accolto dall'altro.

Intimità come processo: l'intimità ha una dimensione temporale: ha un inizio ed una fine, non è continuativa. L'intimità risiede nell'interazione tra le persone, non nella relazione. L'intimità è sfuggente, fragile e spesso di breve durata anche quando viene trovata.

Effetti:

  • A livello individuale: sentimenti positivi su di sé, convalida di sé, aspettativa di auto-affermazione e aiuta a favorire lo sviluppo delle capacità individuali.
  • A livello relazionale: sensazione
positiva sull'altro, percezione di vicinanza, promuove l'assenza di paura, fiducia reciproca e senso di appartenenza. Per stabilire l'intimità bisogna osare: condividere idee, emozioni e pensieri non rilevati prima. Osare implica una rivelazione. Osare implica una rivelazione, uno sforzo, un atto rischioso e vulnerabile. Osare è un salto di fede, un'offerta che porta al riconoscimento: questa condivisione segreta porta con sé vulnerabilità e fiducia. Quando l'altro raccoglie l'offerta, allora si crea l'intimità. L'intimità secondo Douglas Kelley è caratterizzata da: - Closeness: quanto più ci apriamo, condividiamo, ci sentiamo connessi; - Understanding: capire l'altra persona; - Worth: dare e riconoscere valore nella relazione; - Presence: stare con l'altra persona, condividere esperienza senza giudizi; - Vulnerability/trust: rendersi vulnerabili crea fiducia conl'altro persona:
  • Transformation/true self: trasformarsi per trovare ed esprimere il vero noi.
  • Attivare l'intimità:
  • Sparring: si verificano momenti di scambio quando una critica genuina e benevola del partner entra in gioco con lo scopo di interpretare e valorizzare le idee e le emozioni del partner per una migliore elaborazione. Non è necessario che la critica sia negativa, si tratta di far emergere diverse prospettive, evidenziare i loro contrasti e sintetizzarli in una nuova visione audace. Di conseguenza, quando si verifica questo tipo di scambio le idee tendono a perdere la loro proprietà: dal momento che sono continuamente modellate all'interno dello spazio collaborativo, la coppia inizia a sperimentare un senso di proprietà condivisa.
3 dinamiche di scambio:
  • Cognitivo: si riferisce alla scambio tra gli individui sotto forma di conversazioni e dialoghi, alla profondità della consapevolezza che gli individui sviluppano del
mo è fondamentale per la crescita e lo sviluppo della relazione. Inoltre, la comunicazione intima permette ai partner di esprimere i propri desideri, bisogni e preoccupazioni in modo aperto e sincero. Questo favorisce la comprensione reciproca e la possibilità di trovare soluzioni condivise ai problemi che possono sorgere nella relazione. La comunicazione intima può avvenire attraverso diverse modalità, come il dialogo verbale, il contatto fisico, lo sguardo e l'ascolto attivo. È importante che entrambi i partner si sentano liberi di esprimersi senza paura di essere giudicati o criticati. In conclusione, la comunicazione intima è un elemento chiave per la salute e la felicità di una relazione. È attraverso questa forma di comunicazione che i partner possono costruire un legame profondo e duraturo, basato sulla fiducia, la comprensione e il rispetto reciproco.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
16 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher uumbertoo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Comportamento organizzativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Canterino Filomena.