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La civiltà cicladica nell'età del bronzo

Grotta a Naxos, Chalandriani a Syros, Daskalio-Kavos a Keros e Skarkos a Ios. Kythnos e Melos hanno un grande sfruttamento del rame e ossidiana, forse legati ad eventi di trasformazione collettivi. In questa fase il rame e il piombo utilizzato vengono da molte fonti ma per la maggior parte cicladiche. All'esterno della rete cicladica e in connessione ad essa sulle terre ferme concomitanti abbiamo la crescita insediativa, colonizzazione agricola, creazione di centri in alcuni casi quasi urbani in altri molto estesi con edifici centrali. Complessità sociale all'esterno con una serie di siti, come Poliochni a Lemno e Troia a Dardanelli, che sono grandi scavi. In questa fase non abbiamo più insediamenti cicladizzanti a Creta, si mantengono sulla terraferma greca ma non a Creta, dove i siti importano materiale grezzo dalle Cicladi, ossidiana, rame e anfore da trasporto, ma i prodotti di artigianato cicladico sono molto meno. Sembra che Creta nell'antico bronzo II.

abbia deciso di organizzare i contatti con le Cicladi in altro modo, forse di andare lei a prendere le cose dalle Cicladi.

Siti cicladici principali, Thera nell'estremo sud, Ios che fa da spartiacque verso est e ovest, Melos, Keros, Nasso con il sito di Grotta, Siros con il sito di Chalandriani, Skarkos.

La ricostruzione che fanno diversi autori, l'ultimo della serie è Broodbank, è che nelle isole Cicladi abbiamo molte piccole necropoli quindi gli insediamenti sono di una-due famiglie, tranne pochi siti in cui le tombe sono di più, e alcune tombe sono più ricche. Quindi ci sono pochi siti egemoni, e questa cosa è collegata alla presenza delle raffigurazioni delle longboats. Questi siti egemoni sono quelli che restituiscono più beni di prestigio e importati dalle altre isole e dalle zone intorno, sono siti egemoni e dediti ai traffici. Ipotesi ricostruttiva è che ci fossero elite locali molto ridotte che organizzassero

l'armatura delle lunghe canoe, la lavorazione dei prodotti di artigianato, il consumo ostentatorio dei prodotti d'artigianato e quindi l'importazione di materia prime. Questa forma di economia di beni di prestigio nelle Cicladi è uno dei motori della zona egea dal punto di vista economico, in connessione sempre con l'Anatolia occidentale. Le colonie cicladiche rimangono attive sulla terraferma greca. Necropoli a Nasso di Ayii Anargyri. Le tombe con più di due oggetti sono pochissime, questo ha fatto pensare che ci fosse una gerarchia. La stessa necropoli ha un'ampia piattaforma, zona lastricata, per la deposizione di offerte e per cerimonie. Tutte le necropoli dell'Egeo hanno sempre una zona destinata al culto o alle cerimonie funebri. Tombe cicladiche sono a pozzetto o a cista più o meno molto simili, con varianti sul tipo di rivestimento e copertura. Si differenziano da quelle cretesi in modo molto chiaro, ogni isola ha la sua forma di.preferita, che si riflette sulle tombe che troviamo intorno alle colonie cicladiche che ci danno informazioni sull'origine dei primi coloni. Ossidiana viene da Melos, il rame da Kithnos e il bronzo argentifero da Sifnos. Broodbank è il nome più importante per gli studi sulle Cicladi di questo periodo. Raffigurazioni di lunghe canoe su padelle che vengono da Syros, e modellini da Mochlos. La padella è un vaso di forma più o meno tondeggiante con una coda che non è più attaccata ma diventa parte integrante del vaso, forse erano usati come coperchi, specchi o altro. Erano molto decorati, ogni necropoli ha dei motivi preferiti. In particolare questo motivo a spirale molto denso e triangolini impressi sono tipici di Syros, solo qui abbiamo imbarcazioni sulle padelle. Modellini in piombo, vengono da Moklos a Creta, raffigurano imbarcazioni di diversa scala ma dello stesso tipo. Erano imbarcazioni senza chiglia e quindi con una capacità.di mare molto ridotta. Rilievo famoso perché è la prima rappresentazione di una imbarcazione con una prua molto alta ma è piccola come imbarcazione. Viene da Nasso ma è di età neolitica, questo ci dice che questo tipo di imbarcazione magari più corto era già in uso precedentemente. Secondo la ricostruzione di Broodbanck si hanno diverse capacità in mare delle imbarcazioni, e solo le longboats riescono a fare 40 km al giorno e quindi coprire in giornata la distanza tra i siti principali. La gamma di oggetti che circola è limitata, ogni isola produce la sua variante. È un insieme molto selezionato, sono beni di poco ingombro che devono essere portati in canoa. Ogni gruppo territoriale/elite crea la sua variante, non c'è un'omologazione completa, ma un far proprio un codice e rielaborarlo, far propria una certa variante che poi entra in circolazione. Il caso tipico sono le figurine, ogni necropoli ha un suo

Tipo dominante, Creta meridionale anche elabora un suo tipo, e la ceramica ha decorazioni abbastanzatipiche di ogni isola. Soprattutto i vasi biconici su piede, che sono abbastanza importanti a livellodecorativo, ogni isola ha la sua variante. Un esempio, tra le forme ceramiche tipiche dell'antico bronzo suterraferma e Cicladi sono queste salsiere, in realtà sono brocche con grande imboccatura, l'idea di base èprendere una zucca allungata e tagliarla, recipiente multiuso tipico dell'antico bronzo. Vengono da Nasso,decorazione scuro su chiaro e decorazione incisa, e uno da Syros, con decorazione impressa incisa e poiriempita di bianco. La ceramica di Syros è facilmente distinguibile, ha una sua produzione molto chiara.Le stesse forme vengono realizzate in ceramica e in pietra. Oltre al vasellame, ci sono figurine a bracciaincrociate, oggetti come aryballoi che erano piccole bottigliette destinate alla conservazione di colore,pinzette, palette di colore,

quindi l'uso di colore è molto diffuso. A volte il pestello è un nucleo di ossidiana esausto. L'uso del colore è molto importante, ha una funzione all'interno del contesto funebre, e si vede poi anche nelle figurine cicladiche che conservano tracce di decorazione corporale. Daghe in metallo, poi si hanno pesi da bilancia, che sono molto più diffusi nella fase successiva, sono rocchetti di pietre pregiate, non hanno tracce d'uso, e fanno riferimento a unità ponderali anatoliche levantine. Il che significa che le economie dell'Egeo e del Levante sono molto integrate tra loro. Figurine con resti di decorazione corporale, un aryballos rotto con il colore. Le figurine hanno un'evoluzione, vanno dalle più stilizzate e semplici alle più complesse e figurative, nell'antico bronzo IIb però sono di nuovo molto schematiche. C'è uno studio di queste figurine, gran parte del materiale noto viene

Da scavi clandestini o dell'800-'900 quindi con poco contesto, quindi lo studio è fatto su base stilistica-morfologica. Sono state individuate alcune mani d'artista, si capisce che è una produzione che ha un investimento sociale, c'è una certa specializzazione di artigiani. Sono molto importanti per il mondo cicladico, si trovano in tombe e in depositi cerimoniali, hanno una grande diffusione. I dati affidabili sui ritrovamenti di queste figurine sono solo degli ultimi 20 anni. Varie seriazioni cronologiche delle figurine, la variante Spèdos di Nasso è quella considerata canonica. Nasso era l'isola del marmo, aveva più senso scolpire a Nasso e poi esportare piuttosto che esportare il marmo, quindi non è un caso che sia la variante nassia quella più rappresentata. La variante Chalandriani hanno queste teste molto reclinate e le braccia squadrate. A Creta meridionale le producono in pietra, variante Koumasa.

Tutte queste figure sono femminili, si agganciano alla simbologia femminile dal neolitico con i luoghi comuni della fertilità, della grande dea, del rapporto con la terra ecc. I caratteri sono tutti molto accennati, nella padella di Syros c'è un triangolo pubico quindi è una simbologia che torna e che doveva essere importante.

C'è anche una minoranza di figure maschili tra cui alcuni che fanno azioni come bere, suonano l'arpa e un doppio flauto. Vengono da scavi clandestini, molto probabilmente sono tutti riconducibili all'isola di Keros dove c'è uno special deposit che doveva essere un santuario o un'area di deposizione che aveva un'importanza forse per tutte le Cicladi. Da questa zona di Keros vengono probabilmente anche queste figure più grandi. Di solito le figurine non superano i 50 cm tranne pochi casi che possono arrivare a 1,10 – 1,50 m. Non sono figure a tutto tondo, rimangono sempre abbastanza piatte.

Ma sono tra le cose più grandiche producono gli egei dal punto di vista della scultura. Tutto il mondo egeo del II millennio ignora la statuaria che sarà poi dei greci classici e che era già dell'Egitto e Mesopotamia. È probabile che non usassero la pietra, che ci fossero figure in legno perché troviamo pezzi di altro materiale che sembrano fatti apposta per andare su una statua. Forse c'erano delle anime in legno su cui si inseriva una testa in steatite, ceramica e poi venivano vestite, ma è una ricostruzione e vale soprattutto per creta. Oppure le realizzavano in stucco. Ci sono anche figure di armati, uomini con la daga a bandoliera, questo fa riferimento al fatto che le daghe stavano circolando e ogni sito aveva la sua variante, erano importanti. Rimanda all'idea del valore guerriero legato alle imprese sul mare.

Sito di Doskalio Kavos a Keros con lo special deposit. Sito che ha tracce di metallurgia e lavorazione dell'ossidiana.

importazione di ceramica da tutte le isole, e accumulo di cose che viene dallo specialdeposit, tra cui le figurine più complesse e grandi e i dove bowls. Foto di questo accumulo di materialetrovato, che veniva gettato e rotto e quindi si trova anche in frammenti. Grandi vassoi in marmo, dovebowls, con una linea centrale di uccellini stilizzati. La ceramica è di molti tipi e provenienze diverse.

Sito di Skarkos a Ios è uno dei pochi abitati scavati in estensione, le case sono conservate e in partericostruibili fino al secondo piano. Era vicino al porto sul golfo, quindi era una situazione perfetta per avereun buon ancoraggio e rotte commerciali. Ci sono molte importazioni ceramiche, alcune che sono burnishedand stamped, brunite e stampigliate, sono quelle di Syros solite. Giare ovoidali a collo con anse orizzontalisulla massima espansione sono il tipico vaso da trasporto e stoccaggio delle Cicladi, non sono molto grandiperché dovevano finire in canoa. Due

Classi di produzione ceramica:

  • Burnished/Urfirnis
  • Dipinta, in particolare scuro su chiaro

Sono due filoni di produzione ceramica che rimarranno anche nel medio bronzo sempre per queste aree delle Cicladi e del continente greco. Ogni sito produce le sue varianti, e poi importa.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
72 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/01 Civiltà egee

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher .Artemis. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Civiltà egee e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Alberti Maria Emanuela.