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Parti della mammella

La suddivisione della mammella è fondamentale per la diagnosi delle patologie:
  • Quadrante superiore esterno - il cancro della mammella si sviluppa soprattutto in questo quadrante.
  • Quadrante superiore interno
  • Quadrante inferiore esterno
  • Quadrante inferiore interno

Fisiologia della mammella

Lo sviluppo e la grandezza della mammella cambia a seconda dell'età, del periodo della vita e delle condizioni fisiche della donna (pubertà, gravidanza, allattamento, menopausa). L'azione di alcune ghiandole come l'ipofisi, le gonadi, le surrene e la placenta provocano una grande azione ormonale sulla mammella. Gli ormoni che agiscono direttamente sulla ghiandola della mammella sono estrogeni, progesterone, prolattina, HCG (gonadotropina corionica), ossitocina. mammella→PATOLOGIE BENIGNE DELLA MAMMELLA anomalie congenite Tra le patologie benigne della mammella compaiono soprattutto le:
  • Amastia: mancanza di una o entrambe le mammelle.
  • Atelia: mancanza del capezzolo in una o entrambe le mammelle.
  • Polimastia: presenza di più di due mammelle. Si tratta di abbozzi mammari e non propriamente mammelle formate del tutto; solitamente si formano lungo la linea lattea e possono anch'esse andare incontro a patologie mammarie.
  • Politelia: presenza di più di due capezzoli e possono trovarsi lungo la linea lattea; sono abbastanza frequenti nella popolazione ma spesso vengono scambiati per fibromi o nei e possono anch'essi andare incontro a patologie mammarie.
  • Micromastia: quadro clinico in cui una mammella è molto più piccola dell'altra.
  • Macromastia/megalomastia: quadro clinico in cui le mammelle sono molto grandi.
La linea lattea è una linea immaginaria che si estende dal cavo.ascellare fino all'inguine. Nella fase di formazione embrionale, il feto presenta più di due mammelle ma, all'atto della nascita, tutte queste si atrofizzano e rimangono solo quelle fisiologiche in regione pettorale. Nel caso contrario possiamo appunto avere casi di politelia. Nella Sindrome di Poland potrebbe verificarsi, sia nelle donne che negli uomini, la mancanza delle mammelle. MALATTIE INFIAMMATORIE DELLA MAMMELLA Mastite: infiammazione della mammella (acuta o cronica) che potrebbe evolvere in un'infiammazione carcinomatosa (tumore maligno). Spesso le mastiti sono causate dallo Stafilococco. Ascesso: complicanza di una mastite o di una ragade del capezzolo, può essere superficiale o profonda. Durante l'allattamento potrebbero entrare germi che possono infettare il latte materno, il neonato e la mammella. Vanno incisi, drenati chirurgicamente e tenuti sotto controllo somministrando antibiotici. CASO CLINICO: nel caso della

linfadenite satellite i linfonodi che drenano la parte infetta sono spesso dolenti e dolorabili alla palpazione.

NOTA BENE: I linfonodi metastatici NON sono dolenti o dolorabili alla palpazione. Non bisogna confondersi, però, con dei vecchi esiti di infiammazione che hanno lasciato dei linfonodi ingrossati non dolenti.

PSEUDOGINECOMASTIA

Sono patologie mammarie a carico del sesso maschile.

La pseudoginecomastia è un accumulo di grasso sottocutaneo tipico dei soggetti obesi; può verificarsi anche nella donna ma è fisicamente meno eclatante.

GINECOMASTIA

La vera e propria ginecomastia è uno sviluppo del parenchima ghiandolare mammario per eccesso di estrogeni in circolo.

Esistono varie sindromi e patologie che causano l'arrivo di quantità eccessive di estrogeni nell'uomo tra le quali:

  • Cirrosi
  • Terapia con estrogeni per la cura del K prostatico
  • Sindrome di Kleinefelter (XXY)
  • corioncarcinoma
  • Neoplasie testicoli
  • surrene (corteccia)

ipofisiSindrome endocrina paraneoplastica (K fegato che aumenta la produzione di estrogeni o K polmoneche aumenta l'ACTH).

TUMEFAZIONI DELLA MAMMELLA BENIGNE E MALIGNE

Le tumefazioni mammarie si distinguono in cisti, tumori, ascessi.

Tumori benigni cistipossono essere fibroadenomi (raccolta di liquido contenuto e circoscritto in una capsula connettivale), o mastopatie fibrocistiche.

Il fibroadenoma è un nodulo che si origina all'interno o all'esterno dei dotti galattofori, può essere mono o bilaterale, non è dolorabile, non è dolente, non è duro. È un nodulo mobile, se palpato una volta potrebbe non essere più palpabile poiché potrebbe spostarsi. Potrebbe aumentare di volume e cancerizzare.

Il papilloma intraduttale è un tumore peduncolare che si sviluppa in un dotto galattoforo. Potrebbe dare sanguinamenti, può cancerizzarsi e diventare un epitelioma.

Capezzolo secernete (latte, sangue, pus)

Capezzolo che secreta sangue è una linea di confine tra i tumori benigni e maligni.

La mastopatia fibrocistica è formata da molte piccole cisti palpabili che si innestano in un parenchima ghiandolare indurito. Queste aree sono fisse, non mobili, possono essere dolenti e dolorabili (mastodinia). Spesso si ha dolore ad una o entrambe le mammelle.

Bisogna agire in fretta e non aspettare l'evoluzione, recidere parzialmente oppure asportare del tutto la ghiandola mammaria poiché vi è rischio di cancerizzazione.

Galattorrea è quando il capezzolo secreta latte in fase di NON gravidanza o allattamento.

Se vi è fuoriuscita di pus, può essere causa di un'infezione ai dotti galattofori.

Sangue siero potrebbe fuoriuscire e è il caso più grave se proviene dall'interno, potrebbe esserci un papilloma intraduttale che potrebbe essersi ormai cancerizzato.

Comprimendo l'areola manualmente, si può stimolare la fuoriuscita di sangue.

Toccando anche il quadrante Papilloma Virus in particolare che contiene il galattorrea. La potrebbe dare un cancro alla mammella o la Malattia di Paget, che si presenta con distruzione e/o scomparsa del capezzolo. È uno dei tumori più aggressivi, vi è un'alta percentuale di morte nelle donne anche a distanza di anni dall'operazione di rimozione. Nodulo mammario linfonodo ingrossato e palpabile.

Si consiglia a tutte le donne di fare degli autoesami abitudinalmente, valutare se mammelle e capezzoli sono simmetrici, valutare se, alzando le braccia, le mammelle si alzano entrambe, stendersi supine e passare all'auto-palpazione, verificare se ci sono escoriazioni o ferite.

Tumore maligno può essere (all'interno dei dotti intraduttale) o (lobulare, presente nei lobuli mammari). È un tumore molto diffuso, richiede una sorveglianza frequente dai 40 anni in poi, insorge in età fertile, familiarità e...

Ormone-dipendenza potrebbero aumentare il rischio.

Mastite carcinomatosa colpisce donne giovani durante l'allattamento, donne che non allattano, è monolaterale, non è dolorabile, non vi è pus, non presenta massa palpabile ma solo un capezzolo retratto e un diffuso indurimento della cute con bordo erisipeloidesolo (dermatite caratterizzata da arrossamento, bruciore, prurito, dolore moderato).

ISPEZIONE E PREVENZIONE DELLA MAMMELLA

Durante una palpazione bisogna valutare ed osservare eventuali:

  • Retrazione del capezzolo;
  • Capezzolo non estroflettibile;
  • Sanguinamento del capezzolo, comprimendo l'areola in un punto ben preciso per escludere il papilloma intraduttale;
  • Tumefazione mammaria unica, multipla, mono o bilaterale, non dolorabile, fissa, superficiale, profonda, digitopressione (segno della fovea);
  • Tumefazioni linfonodali omo o controlaterali, fisse, non dolorabili, ascellari o sopraclavicolari;

Ispezione:

Retrazione capezzolo (capezzolo

“ombelicato” sospetto se monolaterale)

Asimmetria mammella (mammella sollevata)

Alterazioni cutanee (ulcera, vegetazione, infossamento o “fovea”, eritema, “buccia di arancia”)

Guardare se i capezzoli sono in linea o se sono estroflessi (con manovra di pizzicamento), mobilizzazione della mammella.

Bisogna esplorare anche la mammella controlaterale, il braccio della donna deve essere rilassato e non avere contratture.

pelle a buccia d’arancia

Solitamente la è causata da un tumore che retrae la cute in profondità. Pelle a“buccia d’arancia” le cellule neoplastiche infiltrano i vasi linfatici cutanei provocando edema della pelle, che è trattenuta (infossata) nei punti ancorati in profondità dai follicoli piliferi e dai setti, che uniscono il derma alla ghiandola mammaria.

mammografia

La deve essere fatta ogni 2 anni dopo aver superato i 40 anni d’età.

Per diagnosi precoce: Screening

donne a rischio

  • Autoesame delle mammelle
  • Ecografia mammaria
  • Rx mammografia (1 volta ogni 1-2 anni dopo i 45-50 anni di età)
  • stadiazione

Nel caso si trovi una neoplasia, bisogna fare immediatamente la del tumore, capire se è circoscritto o metastatizzato; in base alla tipologia tumorale, si può capire gli organi bersaglio delle metastasi.

Macrocalcificazioni a carico di nodulo palpabile all'incrocio dei quadranti mammari esterni → Mammografia grazie a questo esame si possono notare anche le micro-calcificazioni mammarie.

Diagnosi: il cancro alla mammella può essere riconosciuto grazie a vari esami:

  • Rx mammografia per ricercare noduli con microcalcificazioni;
  • Ecografia per verificare se vi è una lesione solida o liquida;
  • Agobiopsia ecoguidata;
  • Esame citologico del secreto del capezzolo;
  • Termografia;
  • Xeroradiografia;
  • Markers neoplastici CEA, CA-15-3.

Carcinoma (spesso nel QSE): Intraduttale (70%) (dotti

  1. galattofori) ca. infiltrante (scirroso, midollare, mucoso); ca. squamoso
  2. Extraduttale o lobulare (lobuli mammari) (multifocale) adenocarcinoma cistopapillifero; ca. semplice o differenziato; ca. squamoso
  3. Mastite carcinomatosa
  4. Malattia di Paget

Altre informazioni:

  • 1 milione casi/anno
  • Donne, bianche (raro negli uomini)
  • Familiarità (madre, sorella)
  • Nullipara, primigravida attempata (> 30 anni)
  • Menarca precoce
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
64 pagine
SSD Scienze mediche MED/18 Chirurgia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher domi81199 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chirurgia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Bianchi Carlo Maria.