COLANGIOCARCINOMA
EPIDEMIOLOGIA
● 5-30% dei tumori primitivi fegato
● insorge fra i 50 e i 70 aa
● più frequente nelle donne
● è più frequente dell’HCC nei pz che sviluppano cancro
del fegato e non hanno la cirrosi perché il
colangiocarcinoma non è correlato alla cirrosi
FATTORI DI RISCHIO
● Emocromatosi
● Malattia policistica: presenta di cisti nel fegato
● Colestasi cronica
● IBD
CLINICA
● Sintomatici quasi sempre solo in fase tardiva e con un
quadro abbastanza vago che ritarda la diagnosi del
tumore
● Comparsa di astenia
● Inappetenza
● Vaga dolenzia addominale
● Calo ponderale
● Febbricola intermittente
● Ittero: quando si arriva ad avere l’ittero vuol dire che il
cancro è molto grande e ha distrutto gran parte del fegato perché l’ittero è la fase
seguente della malattia
● Prurito
● Urine ipercromiche
● Feci acoliche in fase avanzata
DIAGNOSI
L’esame che studia meglio il fegato è la risonanza magnetica
In questo caso specifico in cui il cancro origina dalle vie biliari intraepatiche è chiaro che
l’esame più specifico è la colangio risonanza magnetica (come per lo studio della calcolosi
delle vie biliari intraepatiche)
● Ematochimici: aumento indici colestasi, aumento CEA, CA19.9
● Ecografia, citologia FNAB e biopsia
● Colangio RMN: studia meglio le vie biliari 45
TERAPIA
● Chirurgia, solo il 17-25% dei tumori l’intervento chirurgico è radicale (nel resto
palliativo)
TUMORE DI KLATSKIN
● Il cancro origina fuori dal fegato
● Tumore delle vie biliari sopra il coledoco
● A differenza degli altri tumori, questo sta sintomi in fase molto precoce perché tutta la
bile prodotta dal fegato è bloccata qua e non riesce neanche ad arrivare nella
colecisti perché il blocco è prima
● Tutto ciò che viene prodotto dal fegato, in parte viene accumulato nella colecisti,
mentre l'altra viene bloccata prima e quindi il sintomo immediato è l’ittero (che è lo
stesso sintomo del calcolo che ostruisce il dotto epatico comune perchè alla fine
l’effetto finale è quello: il dotto epatico comune chiuso e quindi si avrà l’ittero. Poi
saremo noi che, con la colangio risonanza magnetica, a capire se quello che chiude
è un cancro o un calcolo)
● Più frequente nei pz che presentano malattie infiammatorie croniche intestinali e nei
pz con calcolosi della colecisti
EPIDEMIOLOGIA: il più frequente tumore delle vie biliari dopo quello della colecisti
FATTORI DI RISCHIO
● Eziologia sconosciuta
● Evidenziate delle associazioni con colelitiasi
● Rettocolite ulcerosa
● Colangite sclerosante
CLASSIFICAZIONE DEL TUMORE (vedi foto)
Si classifica in base a dove si estende:
1. Si trova nel dotto epatico comune
2. Dotto epatico comune e dotto epatico dx e sx
3. Comune e sx
4. Comune e dx
5. Dx, sx e comune
CLINICA
● Dipende dalla sede
● Può essere sintomatico già con piccole dimensioni come
dare sintomatologia tardiva
● Ittero
● Prurito
● Febbricola
● Colangiti
DIAGNOSI
● Ecografia
● TC
● ERCP: utilissima per fare diagnosi perché nel caso in cui
c’è il calcolo l’ERCP lo toglie, mentre nel caso del tumore,
utilizzando gli stessi strumenti, si porta via un pezzo di tumore, che si manda ad
analizzare 46
TERAPIA
● Chirurgia, di solito identificati tardivamente. Se possibile resezioni ampie con
linfoadenectomia (frequenti recidive) altrimenti trattamenti palliativi
● L’intervento chirurgico consiste nella resezione del tumore e nella ricostruzione delle
vie biliari
CARCINOMA DELLA COLECISTI
Tumore delle vie biliari
EPIDEMIOLOGIA
● Quinto tumore più frequente dell’apparato
gastrointestinale
● Insorge fra i 50 e i 70 aa
● Più frequente nelle donne
FATTORI DI RISCHIO
● Calcolosi colecisti (grosso calcolo unico)
● Colecistite cronica
● Adenomi e polipi della colecisti: quando il polipo della
colecisti supera il cm, viene sempre asportato perchè
quel polipo ha il rischio della trasformazione
neoplastica
● Calcolosi intraepatica
CLINICA
● Sintomatici quasi sempre solo in fase tardiva
● I sintomi presenti quasi sempre sono attribuiti ai calcoli
● Quadro clinico sovrapponibile a quello della calcolosi
della colecisti (quindi quadro clinico della colica biliare: dolore in ipocondrio dx ed
epigastrio irradiato alla scapola oro laterale)
DIAGNOSI: impossibile la diagnosi precoce, solo dopo asportazione e conferma istologica
TERAPIA:
● chirurgica, negli stadi iniziali una chirurgia radicale permette una buona prognosi di
vita, negli stadi intermedi e avanzati l’aspettativa di vita è molto bassa
● Vietata la laparoscopia perché si possono formare metastasi anche sul sito
d’ingresso dei Trocar
EPATOBLASTOMA
EPIDEMIOLOGIA
● Colpisce i bambini (65-70% sotto i 2 anni)
● Nella maggior parte si manifesta al lobo destro (70%) e con
diametro superiore ai 10 cm
FATTORI DI RISCHIO
● Alterazione dello sviluppo embrionale
● Raramente correlato con altre patologie epatiche (atresia vie
biliari)
CLINICA
● Nelle fasi iniziali asintomatico
● Sintomi da compressione
● Perdita di peso
● Vomito 47
● Diarrea
● Irritabilità
DIAGNOSI
● Ematochimici: AFP
● Ecografia
● TC
● RMN
TERAPIA:
● chirurgica 30-50% resecabile alla diagnosi
● Si può fare chemioterapia per fare downstaging del tumore e renderlo aggredibile
chirurgicamente
TUMORI SECONDARI DEL FEGATO
Il fegato è anche sede di metastasi perché riceve il sangue da
tutti gli organi dell’addome (il sangue refluo che deve ritornare al
cuore) e per questo è la sede in assoluto più frequente di
metastasi dei tumori dell’addome (perché tutto il sangue refluo da
tutti gli organi dell’addome, tramite la porta, torna al fegato)
È anche sede di metastasi di altri tumori (mammella, polmone,
prostata, testicoli, ossa, melanoma)
Si scopre in una fase molto precoce perché si fanno esami di
follow up
EPIDEMIOLOGIA
● 50-75% il parenchima epatico è il primo filtro di metastasi
provenienti da neoplasie primitive di organi tributari del
circolo portale (colon, retto, stomaco, pancreas)
● 25-50% metastasi esofago, mammella, polmone, prostata,
testicoli, ossa, melanoma
● 20 volte più frequenti delle neoplasie primitive del fegato
CLINICA
● Di solito asintomatiche, la sintomatologia di solito è legata
al tumore primitivo
● Quando In stadio avanzato danno sintomatologia tipica dell’insufficienza epatica
(90% del parenchima epatico occupato)
Le metastasi epatiche sono molto più frequenti del tumore del fegato primitivo
● METASTASI SINCRONE=diagnosticate in contemporanea al tumore primitivo
● METASTASI METACRONE=diagnosticate dopo la diagnosi e spesso il trattamento
del tumore primitivo
TERAPIA
● Metastasi più frequenti del fegato sono quelle che
originano dal colon (carcinoma colorettale)
● Che trattamento in generale? Di solito dipende dal tipo
del tumore primitivo, numero di metastasi, la loro
dimensione e dove sono collocate
● Chirurgia: resettiva/palliativa
● Chemioterapia locoregionale
● TACE 48
LEZIONE 5 (10 NOVEMBRE )
PANCREAS
● Pancreas endocrino: isole pancreatiche
● Pancreas esocrino: il resto del pancreas
Elemento fondamentale nella digestione perché con tutti gli enzimi che produce permette
l’assorbimento delle varie sostanze che noi introduciamo con gli alimenti
È un organo che si trova nel contesto aci duodenale (stomaco, aci duodenale dove c'è il
pancreas) ed è particolarmente friabile. Quando si tocca appare non solido, è come se si
spappolasse. È molto delicato e fragile come organo e questa fragilità di parenchima si
ripercuote in una serie di complicanze negli interventi chirurgici. È un organo molto
particolare da operare
Prenderemo in considerazione:
● Anatomia
● Fisiologia
● Diagnosi
● Patologia
○ Malformativa
○ Pancreatite acuta
○ Pancreatite cronica
○ Neoplasie
Anatomia
È un organo retroperitoneale
Dal punto di vista anatomico, il retroperitoneo è lo spazio reale che si trova al di dietro del
peritoneo, che non è altro che il sacchetto che avvolge tutto l’intestino
Lo spazio posteriore reale è definito retroperitoneo
Nel retro peritoneo ci sono una serie di organi, tra cui il pancreas, i due reni, gli ureteri, c’è
l’aorta, la cava, la colonna vertebrale
Tutto ciò che è contenuto all'interno dell'addome e si trova dietro l’intestino è il retroperitoneo
Poi scendendo si va nella pelvi, che contiene la vescica, la prostata nel maschio ecc
È un organo profondissimo perché si trova dietro all’intestino e quindi anche dal punto di
vista clinico non si riesce a palparlo
Neanche nell’ecografia si riesce a vederlo perché ha di fronte le assi intestinali e il pancreas
è dietro. Si può identificarlo con l’ecografia, ma non è l’esame diagnostico per eccellenza
dovuto all’estrema profondità dell’organo stesso
Dal punto di vista della vascolarizzazione, il pancreas è irrorato dalle due arterie
pancreatiche
Il drenaggio venoso avviene tramite le vene pancreatiche che non scaricano nella cava, ma
nella splenica e nelle mesenteriche
Fisiologia
Ci interessa la funzione esocrina del pancreas
Il pancreas produce una serie di enzimi che tramite il dotto di wirsung scarica nella papilla di
vater (definita papilla major) nella seconda porzione duodenale
C’è un altro piccolo dotto che scarica separatamente dal wirsung in una papilla più piccola a
livello dell’aci duodenale, che abbiamo definito la papilla minor
Questi enzimi, prodotti dal pancreas e che vengono scaricati tramite il wirsung e l’altro dotto
a livello dell’aci duodenale, si mescolano con il cibo che proviene dallo stomaco e con i sali
biliari che scaricano nella colecisti (assorbono grassi alimentari), stimolata nella sua
contrazione dall’arrivo del cibo nello stomaco. Il succo pancreatico è ricco di enzimi.
Scomponendo gli enzimi in proteine e in grassi, ne permettono l’assorbimento in molecole
più semplici, cosa che non potrebbe avvenire se non fossero scom
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