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GRUPPI DI ALGHE E CICLI BIOLOGICI

Le alghe si dividono in: rosse (o rodofite), verdi (o clorofite), brune (teofita) e un gruppo chiamato diatomee.

Alghe rosse: Una caratteristica tipica è l'assenza di flagelli, infatti il loro gamete maschile si sposta grazie alla corrente o per movimento ameboide. Un'altra caratteristica è la comunicazione tra una cellula e l'altra che avviene attraverso le PIT CONNECTION.

Il ciclo delle alghe rosse anziché avere soltanto la generazione gametofitica e sporofitica (quindi un ciclo digenetico), ha tre generazioni (quindi ciclo trigenetico).

CICLO BIOLOGICO TRIGENETICO (TRE GENERAZIONI): Le spore si dividono più volte per mitosi e formano l'organismo adulto aploide, il gametofito che differenzia i suoi gameti (maschile e femminile) con forma slargata alla base e allungata verso l'alto che serve ad intercettare il gamete maschile. I due gameti si incontrano (gamia), si forma...

lo zigote che moltiplicandosi dà vita ad un organismo diploide adulto il quale forma le spore per mitosi (infatti le spore sono diploidi) tali spore si chiamano CARPOSPORE, ed il diplofito si chiama CARPOSPOROFITO. Ogni spora forma uno sporofito chiamato TETRASPOROFITO che permeiosi formerà quattro spore. 09/02/19, 12H21 Pagina 60 di 85

CICLO BIOLOGICO TRIGENETICO ISOMORFICO (STESSA GENERAZIONE): La spora aploide germina e forma un'alga aploide adulta che viene chiamata gametofito, perché produce gameti. Questi gameti sono diversi, uno viene considerato gamete femminile perché ha una struttura slargata in basso ed una struttura allungata il tricogino, che muovendosi nell'acqua è in grado di intercettare il gamete maschile che, prodotto dal gametofito, si muove nell'acqua trasportato dalla corrente perché le alghe rosse non hanno flagelli. Arrivo al tricogino, si uniscono i due gameti e si forma lo zigote, quindi da una generazione

aploide passo ad unadiploide. Formato lo zigote si forma un individuo adulto che si chiama corposporofito, che è unindividuo che si moltiplica per via vegetativa più volte. Da questo corposporofito si formano permitosi tante mitospore e quindi le chiamo carpospore, queste sono spore diploidi che germinano e formano un altro individuo diploide che si chiama tetrasporofito perché permeiosi formano 4 tetraspore aploidi. Questo ciclo viene detto isomorfico delle alghe rosse, perché sia la generazione aploide che quella diploide è molto simile.

I GAMETI FLAGELLATI possono essere identici e si parla di isogamia, se sono diversi si parla di anisogamia, se invece sono uguali si parla di eterogamia, se uno è fisso e l'altro è flagellato si parla di OOGAMIA. (qui però non è flagellato, le alghe rosse non hanno flagelli)

CICLIO BIOLOGICO TRIGENETICO ETEROMORFICO (DIVERSA GENERAZIONE). Questo ciclo è uguale a quello isomorfico

con la differenza che il gametofito e sporofito sono molto diversi. Rispetto al ciclo precedente le carpospore che germinano formano un tetrasporofito che è diverso dal gametofito. 09/02/19, 12H21Pagina 61 di 85Alghe verdiALGHE VERDI (dalle quali derivano le piante terrestri): Si dividono in due grandi gruppi:CAROPHYCEAE (sono più evolute ed hanno le rosette ed il fragmoplasto) eCHLOROPHYCEAE.CICLO BIOLOGICO APLOFASICO (APLONTE): [o ciclo aplonte di chlamydomonas]Le spore aploidi si accrescono e si differenziano formando l'individuo adulto unicellulare che puòandare incontro sia alla riproduzione vegetativa che a quella sessuale. Attraverso la riproduzionevegetativa, si moltiplica invadendo l'ambiente, ma per aumentare ancora la variabilità vannoincontro alla riproduzione sessuale sdifferenziandosi in gamete il quale si unirà ad un altro gameteuguale (isogamia), si forma lo zigote chiamato IPNOZIGOTE il quale andrà incontro a

meiosi, le spore ed organismi forma adulti. 09/02/19, 12H21 Pagina 62 di 85

CICLO BIOLOGICO DIGENETICO ISOMORFICO (APLO DIPLONTE): [aplodiplonte di ulva (lattuga di mare)]

Le spore sono flagellate, germinano, formano l'individuo adulto aploide, il gametofito che formerà i gameti: uno flagellato e l'altro diverso (anisogamia). Si forma lo zigote il quale si moltiplica per mitosi e formerà un individuo adulto, sporofito, uguale morfologicamente al gametofito. Poi c'è la meiosi e forma le spore. È un ciclo digenetico, ossia due generazioni, quindi aplodiplonte e isomorfico, perché se vedo una pianta d'ulva non riescono a riconoscere il gametofito dallo sporofito. 09/02/19, 12H21 Pagina 63 di 85

Alghe brune

ALGHE BRUNE: troviamo strutture specializzate sia per la conduzione di lenocisti, sia per sorreggere, sono presenti strutture chiamate AEROCISTI che (come boe) sorreggono. Riguardo i cloroplasti i plastidi hanno tilacoidi isolanti,

vi è clorofilla A e come pigmento antenna vi è la FUCOXANTINA (colore scuro) CICLO BIOLOGICO DIGENETICO ISOMORFICO (APLODIPLONTE): Le spore (chiamate aplanospore perché non hanno meccanismi di movimento) germinano e formano i gameti (gametofiti maschio e femmina). La caratteristica è l'oogamia cioè una cellula è ferma e viene considerata la cellula uovo, il gamete femminile; mentre quello maschile sarà flagellato e quindi mobile. Nel punto in cui c'è la cellula uovo fissa si formerà la piantina proteggendo così l'inizio di una nuova vita e quindi l'embrione. I gameti si incontrano, si forma lo zigote (sporofito) che va incontro a meiosi e formerà le spore. CICLO BIOLOGICO DIGENETICO ETEROMORFICO: Il processo è uguale al ciclo isomorfico con la differenza che il gametofito e lo sporofito sono diversi, ed il gametofito è unico. CICLO BIOLOGICO MONOGENETICO DIPLOFASICO (DIPLONTE): Sono

Presenti due gameti, maschile (flagellato) e femminile (immobile), avremo omogamie e si formerà lo zigote il quale non viene liberato subito, ma trattenuto (successivamente dovrà essere nutrito per poi diventare embrione). Lo zigote si sviluppa per mitosi formando l'organismo diploide il quale va a formare per meiosi gameti maschili e femminili in delle strutture, concettacolo (cavità del tallo) (all'interno ci sono quindi i gameti), i gameti si uniscono per oogamia ed il ciclo ricomincia.

IMPORTANTE PER L'ESAME.

CARATTERISTICHE DELLE ALGHE BRUNE: , C ,I cloroplasti sono pochi, stellati o numerosi, nastriformi. I pigmenti sono CLOROFILLA A, C1 2BETA-CAROTENE e XANTOFILLE, tra questo la FUCOXANTINA che darà colorazione bruna.

Nelle alghe brune molto grandi abbiamo le solenocisti, cellule allungate che servono a trasportare 09/02/19, 12H21Pagina 64 di 85le sostanze elaborate fotosintetizzate, quindi gli zuccheri, dalla zona di produzione alle altre.

Le alghe marine sono organismi che vivono in ambienti acquatici e svolgono un ruolo fondamentale negli ecosistemi marini. Esistono diverse specie di alghe marine, ognuna con caratteristiche e funzioni specifiche.

Alcune tipologie di alghe marine:

Alghe verdi

Le alghe verdi sono organismi fotosintetici che contengono clorofilla e sono in grado di produrre il proprio cibo attraverso la fotosintesi. Sono presenti in molte zone costiere e possono formare dense praterie sottomarine.

Alghe brune

Le alghe brune sono organismi multicellulari che contengono pigmenti bruni, come la fucoxantina. Sono comunemente presenti nelle zone costiere e possono formare foreste di alghe, fornendo habitat e cibo per molte specie marine.

Alghe rosse

Le alghe rosse sono organismi multicellulari che contengono pigmenti rossi, come la ficoeritrina. Sono presenti in molte zone costiere e possono formare tappeti colorati sulle rocce e sui fondali marini.

Caratteristiche delle alghe marine:

Le alghe marine sono in grado di adattarsi a diverse condizioni ambientali e possono essere trovate in acque fredde o calde, in zone poco illuminate o molto illuminate. Possono essere sia unicellulari che multicellulari e possono assumere forme diverse, come filamenti, foglie o fronde.

Le alghe marine sono in grado di svolgere la fotosintesi grazie alla presenza di clorofilla e altri pigmenti fotosintetici. Questo processo permette loro di produrre ossigeno e di utilizzare la luce solare come fonte di energia per la sintesi di sostanze organiche.

Le alghe marine sono importanti per l'ecosistema marino in quanto forniscono cibo e habitat per molte specie di pesci, invertebrati e mammiferi marini. Inoltre, le alghe marine svolgono un ruolo fondamentale nel ciclo del carbonio, assorbendo anidride carbonica dall'atmosfera e rilasciando ossigeno.

Le alghe marine possono essere utilizzate anche dall'uomo, ad esempio come alimento, per la produzione di cosmetici o come fonte di energia rinnovabile.

Curiosità sulle alghe marine:

Alcune alghe marine possono crescere molto velocemente, formando fioriture algali che possono avere effetti negativi sull'ecosistema marino, come la riduzione dell'ossigeno nell'acqua e la morte di altre specie marine.

Le alghe marine possono essere utilizzate anche per la produzione di bioplastiche, che sono materiali biodegradabili e meno dannosi per l'ambiente rispetto alle plastiche tradizionali.

Le alghe marine possono essere anche utilizzate come bioindicatori, cioè come indicatori della qualità dell'acqua. Alcune specie di alghe sono molto sensibili all'inquinamento e alla presenza di sostanze tossiche nell'acqua, quindi la loro presenza o assenza può fornire informazioni importanti sulla salute dell'ecosistema marino.

ad incastro internamente, si riformerà in entrambi casi solo la base. Quando si dividono di nuovo il coperchio che si formerà sarà più piccolo e così via, ad un certo punto la dimensioni diventano molto ridotte e quindi va incontro a riproduzione sessuale.

CICLO BIOLOGICO DELLE DIATOMEE CENTRICHE (DIPLONTE):

La diatomea vive in forma diploide e si riproduce per via vegetativa tante volte fin quando le dimensioni non sono ridotte e va incontro a meiosi. Formerà i gameti (maschili e femminili), si avrà oogamia e si formerà lo zigote, il quale ha la funzione di riconquistare le dimensioni precedenti, infatti si chiama auxozigote poiché deve accrescersi.

Le briofite

Passaggio delle piante dall'acqua all'ambiente subaereo -> l'acqua è un ambiente molto più semplice perché fa da protezione dai raggi solari, non ci sono problemi di riproduzione c'è la presenza di spore e gameti, i

Gameti semplici possono nuotare e trovare gli altri gameti e ciò che si forma dall'unione dei due gameti cioè lo zigote, in acqua non avrà problemi di disidratazione e si trasformerà con tante divisioni nell'individuo adulto (formazione di mitospore). Ciò che ha portato le piante a fare questo passaggio da acqua ad ambiente subaereo è stata la resa fotosintetica.

Abbiamo detto che l'acqua scherma i raggi solari, vengono schermate le radiazioni più utili alla fotosintesi, proprio quelle che vengono utilizzate dalla clorofilla; la quantità di radiazioni che raggiunge l'acqua man mano che si scende è sempre più piccola e quindi la resa della fotosintesi è buona ma non elevatissima, altro elemento della resa fotosintetica è la quantità di anidride carbonica. L'anidride carbonica disciolta in acqua è bassissima, mentre la quantità nella nostra atmosfera è del 4%.

quindi la possibilità di avere una maggiore concentrazione di anidride carbonica e una luce disponibile su tutto lo spettro, e quindi non schermata dall'acqua, ha spinto le piante a lasciare l'ambiente "comodo" dell'acqua e a provare a vivere nell'ambiente subaereo. Il passaggio dall'ambiente acquatico a quello subaereo ha portato delle modifiche nelle piante che ha riguardato: il livello cellulare, alcune cose non sono più compatibili con l'ambiente subaereo, hanno dovuto inventare tessuti, organi e hanno dovuto utilizzare solo un tipo di riproduzione che fosse compatibile con l'ambiente subaereo. Ad un certo punto della nostra storia evolutiva quando per effetto dei cianobatteri e delle alghe si è accumulato tanto ossigeno, che per azione dei raggi ultravioletti si è trasformato in uno strato di ozono, solo allora gli organismi hanno potuto lasciare l'ambiente acquatico e

Provare a conquistare l'ambiente

Dettagli
A.A. 2020-2021
85 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/01 Botanica generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher teresa.guarino1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Botanica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Basile Adriana.