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La radice

La radice è un organo plastico può modificarsi per svolgere varie funzioni. Le funzioni principali che può svolgere una radice sono:
  1. Funzione di ancoraggio, vi deve essere una struttura che stabilizzi il corpo della pianta ancorandola al substrato.
  2. Funzione di assorbimento, la radice è un organo in grado di assorbire l'acqua e i nutrienti presenti nel suolo.
  3. Funzione di conduzione, le sostanze assorbite dalla radice devono essere condotte al resto della pianta.
  4. Funzione di riserva.
  5. Sintesi di ormoni.
  6. Sintesi di metaboliti secondari, i metaboliti secondari permettono alla radice di interagire/mettersi in relazione con l'ambiente circostante.
Dal punto di vista morfologico, le radici possono essere descritte in due modi:
  • Apparato radiale a fittone, apparato in cui si riconosce una radice principale più grande rispetto alle ramificazioni laterali. In questo caso vi è una radice con accrescimento monopodiale.
APPARATO RADIALE FRESCICOLATO, apparato in cui non è distinguibile la radice principale rispetto alle ramificazioni. In questo caso vi è una radice con accrescimento SIMPODIALE. Crescita simpodiale e monopodiale sono sotto controllo ormonale. È possibile un terzo tipo di sviluppo in cui la radice principale e le ramificazioni smettono di crescere, molto spesso degenerano e cadono, sviluppando nuove radici in maniera avventizia a partire dal colletto (regione che collega il fusto alla radice) della pianta; quelli che si creano sono organi avventizi. Questo apparato è detto APPARATO RADIALE CAULINARE poiché le radici partono dalla base del fusto. ANATOMIA DELLA RADICE In una regione primaria vi sarà una porzione liscia, seguita da una porzione pilifera, seguita a sua volta da una porzione nuovamente liscia. La regione più apicale è quella in cui si localizza il meristema apicale; la crescita avviene per divisione mitotica. Via via che ci si sposta verso le regioni più basali, le cellule si differenziano e si specializzano, formando i tessuti della radice.

allontana dall’apice, non vi saranno più divisionimitotiche e le cellule inizieranno a differenziarsi. Il differenziamento è seguito dall’aumento volumetrico.

Nella regione pilifera vi sono cellule già specializzate per svolgere determinate funzioni. Vicino l’apice, è possibile vedere al microscopio tanti nuclei vicini, allontanandoci i nuclei saranno più distanti. Le cellule più periferiche dell’apice sono, però, grandi e non sono in divisione.

I MERISTEMI APICALI, responsabili della crescita primaria, hanno delle caratteristiche citologiche: le cellule sono piccole; sono isodiametriche con forma piuttosto cubica, sono prive di spazi intercellulari; il citoplasma di queste è denso; il nucleo occupa una parte prevalente del volume cellulare, dunque il rapporto nucleo-plasmatico è elevato; gli organuli non sono differenziati, vi saranno, quindi, provacuoli, proplastidi. La parete cellulare è

La parete primaria è costituita da lamella mediana e pochissimi strati di parete primaria, prevalentemente composti da cellulosa e pectine. Questo conferisce alla parete flessibilità e alta idratazione.

Le due cellule figlie prodotte dalla divisione della cellula del meristema seguono percorsi diversi: una rimane meristematica e continua a dividersi mitoticamente, mentre l'altra inizia un percorso di differenziamento che porta alla crescita volumetrica e alla specializzazione di strutture per diventare una cellula adulta e svolgere una specifica funzione.

Tra i meristemi primari si distinguono:

  1. MERISTEMI APICALI
  2. MERISTEMI RESIDUI, piccole popolazioni di cellule che rimangono meristematiche in regioni che non sono in crescita.
  3. MERISTEMOIDI, costituiti da cellule che si dividono in mezzo a cellule adulte.

Il CENTRO QUIESCENTE è parte del meristema e consiste in cellule meristematiche che non si dividono frequentemente. La funzione del centro quiescente è:

sintesi di ormoni, di metaboliti secondari ed è in grado di riparare il meristema danneggiato. La porzione più apicale in assoluto, costituita da cellule adulte, viene chiamata CUFFIA RADICALE, è costituita da cellule che proteggono il meristema apicale. Man mano che la radice cresce in lunghezza spinge la cuffia radicale in avanti provocando la sfaldatura delle cellule più in periferia. Una regione del meristema stesso costituita da cellule meristematiche, chiamata CALIPTROGENO, si dedica a produrre sempre nuove cellule. Le parti di queste cellule producono grandi quantità di pectine e gelificano creando una regione, attorno la cuffia radicale, chiamata MUCIGEL. Questo strato di mucigel, man mano che la radice cresce accumula attorno le pareti più giovani della radice mantenendo la regione idratata e lubrificata. Al di sopra dell'apice radicale vi è una porzione liscia che cresce per distensione. Questa è la regione in cui si ha il

Il differenziamento delle cellule e di conseguenza il differenziamento dei tessuti. Il differenziamento delle cellule di un tessuto avviene in 3 momenti:

  1. DETERMINAZIONE, la cellula acquista le proprie caratteristiche molecolari prima ancora che si manifestino quelle morfo-funzionali. Una cellula spegnerà l'attivazione di geni e ne attiverà altri.
  2. DISTENZIONE, la cellula aumenta di dimensione (si fondono i provacuoli) e cresce in volume; si forma la parete primaria che è molto sottile e flessibile.
  3. DIFFERENZIAMENTO, la cellula acquista le caratteristiche specifiche per le funzioni peculiari che deve svolgere. La cellula ha raggiunto le sue dimensioni.

Dalle cellule differenziate si producono tessuti adulti. Queste possono essere classificati in base alla loro origine embrionale:

  • TESSUTI ADULTI PRIMARI, prodotti dai meristemi primari.
  • TESSUTI ADULTI SECONDARI, prodotti da meristemi secondari.

Il meristema apicale è costituito da 3 regioni:

  1. PROTODERMA,
  2. è la regione più periferica. Le cellule derivate dal protoderma costituiscono i TESSUTI TEGUMENTALI, fra cui:

    • EPIDERMITE
    • RIZODERMA
    • ESODERMA

    2. MERISTEMA FONDAMENTALE, è la seconda regione del meristema e da origine ai TESSUTI FONDAMENTALI, fra cui:

    • PARENCHIMA MIDOLLARE
    • PARENCHIMA CORTICALE
    • COLLENCHIMA
    • SCLERENCHIMA

    3. PROCAMBIO, costituito da cordoni, da origine a TESSUTI CONDUTTORI, fra cui:

    • FLOEMA, detto anche “libro”
    • XILEMA, detto anche “legno”

    Anche i meristemi secondari danno origine a sistemi di tessuti differenziati. Le caratteristiche dei tessuti si basano sulla loro funzione:

    a. TESSUTI TEGUMENTALI

    b. PARENCHIMA, il procambio che da origine a tessuti di conduzione, potrà produrre tipi cellulari che avranno comportamento parenchimatico.

    c. TESSUTI MECCANICI (collenchima e sclerenchima), danno sostegno al corpo della pianta.

    d. TESSUTI CONDUTTORI (xilema e floema)

    e. TESSUTI SEGREGATORI

    TESSUTI TEGUMENTALI

    tessuti tegumentali sono eterogenei (costituiti, cioè, da più tipi cellulari). È il tessuto che si interfaccia con l'esterno, dunque si relaziona con l'ambiente che lo circonda e ha la funzione di protezione. I tessuti tegumentali possono essere distinti per la posizione che occupano nei diversi organi; la maggior parte si trovano sul rivestimento esterno. Vi è un tessuto tegumentale interno che separa porzioni della radice stessa e avrà funzione di barriera nell'assorbimento di sostanze del terreno; l'EPIDERMITE è il rivestimento esterno delle vie aeree della pianta; RIZODERMA e ESODERMA sono tessuti che rivestono porzioni sotterranee del corpo della pianta; il SUGHERO è il rivestimento delle parti epigee ed ipogee della pianta, ma in un momento di strutturazione secondaria. I TESSUTI TEGUMENTALI PRIMARI si originano dalle cellule del meristema primario. I TESSUTI TEGUMENTALI SECONDARI si originano dalle cellule del

    meristema secondario.I tessuti tegumentali hanno modificazioni di parete dalle quali deriva la funzione del tessuto stesso.La REGIONE PILIFERA (che presenta i peli radicali) è costituita, dall'esterno verso l'interno, dal RIZODERMA: questo è un tessuto tegumentale primario che riveste la regione assorbente della radice; la regione pilifera è, infatti, quella che assorbe acqua dal terreno. Il rizoderma è costituito da un solo strato di cellule. In corrispondenza di questo tessuto si possono osservare:
    - TRICOBLASTI, cellule costituite da peli radicali;
    - ATRICOBLASTI, cellule prive di pelo radicale.

    Il PELO RADICALE è un'estroflessione della cellula stessa ed è dato dalla distensione del vacuolo. La parete delle cellule del rizoderma è impregnata di pectine ed è una parete sottile, fortemente idrofila. I peli radicali hanno la funzione di massimizzare la superficie assorbente. Il rizoderma è un tessuto debole.

    Dal punto di vista meccanico e ha vita breve, man mano si rompe, si degrada perdendo la sua integrità. Mentre ilrizoderma si degrada, lo strato di cellule sottostante completa il suo differenziamento. Il secondo strato dicellule è quello che costituisce l’ESODERMA; la parete di queste cellule è ispessita e impregnata di suberina.Dunque, diventa un tessuto tegumentale impermeabile che non consente più l’assorbimento di acqua eminerali e con funzione meccanica che scherma i tessuti sottostanti. Le cellule, nonostante abbiano unaparete impregnata di suberina, non vanno incontro a morte programmata. Negli strati sottostantiall’esoderma vi sono strati con cellule di tipo PARENCHIMATICO.I TESSUTI PARENCHIMATICI sono costituiti da cellule di forma irregolare e sfasate fra di loro; fra le cellulesono presenti spazi intercellulari, dunque, non sono compatte. La presenza di spazi intercellulari è dovutaalla degradazione della lamella mediana;

    in un tessuto parenchimatico il rapporto superficie/volume è ampio; è un tessuto metabolicamente attivo e quindi vi sono scambi di sostanze con le cellule circostanti. La parete delle cellule del tessuto parenchimatico ha completato il differenziamento, ha una relativa resistenza meccanica ma non è molto ispessita, costituita da cellulosa, emicellulose e pectine, raramente vi è una parete secondaria. Vi sono diversi tipi di parenchima con funzioni distinte. Nella radice primaria troviamo una PARENCHIMA DI RISERVA, costituito da tutte le caratteristiche fin ora elencate e con particolare accumulo di sostanze di riserva in organuli specializzati. Lo strato intermedio del CILINDRO CORTICALE è costituito da un PARENCHIMA CORTICALE con riserva di amido. Un altro parenchima che si può trovare è il PARENCHIMA AERIFERO in cui gli spazi intercellulari vengono massimizzati. La radice ha bisogno di spazi intercellulari per la respirazione cellulare.l cilindro corticale è un tegumento interno.
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A.A. 2020-2021
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SSD Scienze biologiche BIO/01 Botanica generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher riccardo.aren99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Botanica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Morabito Marina.