Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 115
Appunti di Biologia vegetale Pag. 1 Appunti di Biologia vegetale Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Biologia vegetale Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Biologia vegetale Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Biologia vegetale Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Biologia vegetale Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Biologia vegetale Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Biologia vegetale Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Biologia vegetale Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Biologia vegetale Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Biologia vegetale Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Biologia vegetale Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Biologia vegetale Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Biologia vegetale Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Biologia vegetale Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Biologia vegetale Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Biologia vegetale Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Biologia vegetale Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Biologia vegetale Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Biologia vegetale Pag. 91
1 su 115
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

MODIFICAZIONI DEL FUSTO

Sono lunghi internodi prensili che ancorano la pianta ad un supporto. Sono dotati di meccanocettori che, quando percepiscono uno stimolo esterno, reagiscono cambiando direzione alla pianta per arrotolarsi al supporto captato.

SPINE: Sono emergenze pluricellulari che hanno funzione di difesa.

RIZOMI e BULBI: Sono entrambe strutture con funzione di riserva.

FUSTI SUCCULENTI: È un fusto particolare, ricco di parenchima acquifero che svolge la funzione di riserva idrica.

CRESCITA E DIFFERENZIAMENTO DEL FUSTO: Partiamo considerando una gemma apicale che contiene del tessuto meristematico. Il germoglio è esternamente protetto dall'ambiente perché il tessuto meristematico è un tessuto estremamente delicato. Nella zona apicale del germoglio abbiamo il meristema apicale che determina l'allungamento del fusto caulinar.

anche dettodoma. Sotto a questo, abbiamo il meristema sub-apicale, costituito, tra le varie cose, dal procambio. Il germoglio è quindi costituito da fusto (sottostante alla gemma), foglie (di protezione) e da gemme (tessuto meristematico). Le foglioline che circondano e proteggono le gemme sono sede del tessuto conduttore. Le gemme ascellari sono primordi di rami.
  • MERISTEMA APICALE O DOMA: Moltiplica sé stesso e determina, quindi, l'allungamento del fusto. È a forma di cupola.
  • MERISTEMA PERIFERICO: Da origine ai primordi fogliari e alle gemme ascellari.
  • MERISTEMA SUB-APICALE: È la regione sottostante al doma. Qui abbiamo cellule in divisione che, man mano, si differenziano. Questo meristema è formato da:
    • PROTODERMA: È destinato a diventare un tessuto tegumentale, più precisamente l'epidermide.
    • MERISTEMA FONDAMENTALE CORTICALE: Sottostante l'epidermide. Darà origine al parenchima corticale.
    • PROCAMBIO: Dal

procambio si originerà il tessuto conduttore.▪ MERISTEMA FONDAMENTALE MIDOLLAREÈ; quello centrale che darà poi origine al midollo.Quindi, l'accrescimento primario del fusto si può riassumere così: 64Scienze biologiche, unibo FMFUSTO DI DICOTILEDONESotto la zona apicale abbiamo la zona di distensione edifferenziamento. Sotto ancora abbiamo la zona di struttura,dove in sezione trasversale si può osserva la disposizione adeustele dei fasci conduttori. Scendendo ancora, abbiamo lazona di struttura secondaria, dove, sempre in sezione, siosserva degli anelli: verso l'interno avremo degli anelli dilegno e verso l'esterno, dopo il cambio cribro-vascolare,abbiamo gli anelli di libro. Per la loro formazione si partedai cordoni procambiali le cui cellule si dividono e, pianopiano, si differenziano a formare i fasci.Sotto l'epidermide si osserva spesso il collenchima. Questoè un tessuto di protezione che è costituito

Da cellule molto piccole di dimensione ma che presentano una parete cellulare molto ispessita e resistente.

FUSTO DI MONOCOTILEDONE

La struttura che si osserva quando si taglia trasversalmente il fusto è quella dell'atactostele. Apparentemente potrebbe sembrare disordinata ma, in realtà, tutti i fasci conduttori sono orientati allo stesso modo: xilema verso l'interno e floema verso l'esterno.

I fasci conduttori del fusto delle monocotiledoni, a differenza di quelli delle dicotiledoni, sono sempre paralleli tra loro. Nelle dicotiledoni i fasci si ramificano e altri fasci andranno a "compensare" i "buchi" lasciati dalla ramificazione. I fasci, in sezione trasversale, sono riconoscibili per la loro forma a Y.

Spesso abbiamo fusti internamente cavi; a livello dei nodi abbiamo il meristema intercalare.

FUSTO 65

Scienze biologiche, unibo Può avere due diverse tipologie di ramificazioni:

  • RAMIFICAZIONE

MONOPODIALE

Abbiamo una struttura principale da cui si dipartono delle ramificazioni secondarie: dominanza apicale.

  • RAMIFICAZIONE SIMPODIALE

Abbiamo alcune ramificazioni secondarie che possono prendere il sopravvento su quelle primarie.

L'accrescimento del fusto avviene:

  • In altezza per mezzo dei meristemi primari;
  • In spessore per mezzo dei meristemi secondari.

PASSAGGIO ALLA STRUTTURA SECONDARIA

In altre parole, passaggio dall'accrescimento solo in altezza all'accrescimento del fusto in spessore.

Se tagliamo trasversalmente un fusto, non avremo più tanti fasci conduttori separati ciascuno dei quali ha il proprio

Questo anello produce verso l'esterno anelli di floema e verso l'interno anelli di xilema.

Il cambio diventa un unico anello perché le cellule parenchimatiche dei raggi midollari si sdifferenziano e diventano

poi parte del cambio e, quindi, cellule meristematiche cambiali. Abbiamo

quindi l'unione tra cambi intracambiali (quello che separava xilema e floema) e cambi interfasciali (quello che si trovava già formato per differenziamento del tessuto parenchimatico). Si forma così per intero il cambio cribro-vascolare. Lo spessore del floema è sempre inferiore rispetto a quello dello xilema perché degenera alla fine di ogni stagione vegetativa. Procedendo verso l'esterno, possiamo osservare un secondo cambio: il cambio subero-fellodermico. Questo cambio produrrà sughero verso l'esterno e tessuto parenchimatico verso l'interno. Le cellule del cambio si dividono o anticlinalmente o periclinalmente. Se si dividono anticlinalmente, una delle due cellule figlie resterà nel cambio e rimarrà meristematica, l'altra si differenzierà e diventerà.

o xilematica o floematica. Se si dividono periclinalmente, entrambe resteranno nel cambio e lo faranno aumentare di spessore. È un tegumento che va a sostituire l'epidermide. Il periderma (se ne parla nella radice).

LEGNO ETEROXILO ED OMOXILO

Il legno può avere due morfologie diverse:

  • LEGNO OMOXILO: è un legno caratteristico delle conifere e, in generale, delle gimnosperme. Tutti gli elementi vascolari che si osservano sono di uguale dimensione: sono tutti fibrotracheidi. Ci sono tanti raggi.
  • LEGNO ETEROXILO: è un legno caratteristico delle angiosperme. Gli elementi vascolari che si osservano hanno dimensione variabile: alcuni hanno un lume maggiore (trachee) e altri un lume minore (tracheidi).

LEGNO ETEROXILO

XILEMA hanno un diametro maggiore e sono dunque molto più efficienti. Questo perché c'è bisogno di trasportare tanta linfa ai fiori e ai germogli in formazione. e germogli si sono

già formati e c'è quindiI vasi del legno estivo, invece, hanno un lume più piccolo perché fiorimeno richiesta di linfa.Contare le cerchie annuali serve per sapere quanti anni ha la pianta. 68Scienze biologiche, unibo FMEsistono tre diversi tipi di sezioni e servono per riconoscere la natura del legno. Le sezioni sono:
  • Sezione trasversale
  • Sezione longitudinale
    • Sezione longitudinale tangenziale - Non passa per il centro.
    • Sezione longitudinale radiale - Passa per il centro del fusto.
Il legno eteroxilo è costituito da:
  1. Vasi (trachee e tracheidi)
  2. Fibre meccaniche
  3. Raggi midollari (tessuto parenchimatico)
Il parenchima prende il nome di parenchima paratracheale. Questo parenchima è diverso dai raggi midollari, che hanno andamento radiale, perché circonda i vasi. È un parenchima di riserva idrica: accumula acqua e la rilascia al vaso quando ce n'è bisogno.RAGGI MIDOLLARILe cellule parenchimatiche che

Vanno a costituire i raggi midollari sono cellule più o meno spesse. I raggi percorrono tutto il legno a partire dal midollo e arrivano anche al floema. Hanno la funzione di trasporto.

I raggi possono essere di due tipi:

  • Raggi pluriseriati: sono raggi costituiti da molte cellule parenchimatiche.
  • Raggi uniseriati: sono visibili nel legno degli gimnospermi, dove ci sono soltanto raggi uniseriati (sottili, costituiti da una sola cellula parenchimatica).

Le cellule che compongono i raggi pluriseriati sono:

  • Cellule erette
  • Cellule procombenti

Queste due tipologie di cellule hanno andamento perpendicolare le une rispetto alle altre.

FLOEMA

Quando il legno aumenta di spessore, e quindi aumenta il numero di cerchie annuali, il libro deve stare al suo passo. I raggi floematici hanno il compito di andare a colmare quei vuoti, le dilatazioni parenchimatiche, che si formano nell'accrescimento del legno. Se non venissero colmati, i vuoti potrebbero causare dei problemi alla pianta.

Il floema più vicino al cambio è quello funzionante mentre quello all'esterno non funziona più, è parzialmente degradato. Verso l'esterno troviamo la corteccia e infine la scorza, costituite tra le varie cose da sughero.

Nel libro le fibre meccaniche sono molto numerose e servono per dare consistenza e ulteriore sostegno al libro. 69 Scienze biologiche, unibo FMC ERCHIE ANNUALI d'accrescimento sono anelli concentrici presenti nel cambio che deriva dall'accrescimento annuale del fusto. Sono costituiti da un tessuto meno compatto (primaticcio) e da uno più compatto (tardivo). In inverno l'attività di arresta. Ogni anello corrisponde ad un anno della pianta, in questo modo è possibile calcolarne l'età. Questo concetto è valido solo dove c'è l'alternanza delle stagioni. Man mano che procede l'accrescimento in spessore della pianta,

passa da essere vicino alIl cambio cribro-vascolare,midollo (nella struttura primaria e all'inizio della struttura secondaria) ad essere molto più vicino all'esterno (quandola struttura secondaria è in fase avanzata). Il cambio, con l'aumento del numero di cerchie annuali e quindil'accrescimento in spessore della pianta si allontana dal centro.I raggi midollari hanno andamento radiale e vanno dal midollo al floema. È grazie a questi che riusciamo a distinguerele tre sezioni del legno.Si distinguono diverse parti del legno:

  1. DURAMENmolto scura del legno, più interna. La colorazione è dovuta all'accumulo di metaboliti secondari,
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
115 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/13 Biologia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher feffe1998 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia vegetale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Del Duca Stefano.