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DELFINO/FARFALLA

Il più giovane tra gli stili del nuoto fece la prima apparizione solo nel 1927, quando il tedesco Erich Rademacher nuotò una gara a rana portando le braccia fuori dall'acqua. Lo stile venne perfezionato da David Ambruster (1944) che mise a punto la bracciata e diede al neo nascente stile il nome "butterfly" (farfalla), e da Jack Sieg (1935) che elaborò il colpo a gambe unite. Lo stile venne ufficialmente riconosciuto nel 1953 e fece la sua prima comparsa ai giochi olimpici del 1956 disputatisi a Melbourne. Parlando di delfino non si può non parlare della magica nuotata di Michael Phelps: i 200m a delfino sono stati da sempre la gara per eccellenza dello Squalo di Baltimora. La nuotata a farfalla nasce dall'evoluzione della nuotata a rana. L'avanzamento avviene in posizione orizzontale prona. La propulsione è dato da un movimento ondulatorio di tutto il corpo. La testa guida l'ondulazione. Il colpo di gambe deve

essere simultaneo. La coordinazione tra gambe e braccia deve essere fluida. La respirazione avviene durante la fase di spinta.

STILE LIBERO/CRAWL

Quello libero è uno dei quattro stili ufficiali del nuoto. Come si evince dal nome, la federazione internazionale impone pochissime restrizioni riguardanti l'azione natatoria di questo stile. Il nuotatore potrebbe addirittura nuotare utilizzando uno stile proprio. Tuttavia, lo stile comunemente utilizzato dai nuotatori nella frazione a Stile Libero è il Crawl.

Nuotato per la prima volta da Johnny Weissmuller nel primo dopoguerra, il Crawl consiste in "un movimento quasi alternato delle braccia accompagnato ad una propulsione continua degli arti inferiori" (vedi wikipedia). Per la sua eleganza e la sua potenza, lo Stile Libero per antonomasia è quello di Aleksandr Popov.

Il crawl è lo stile che assicura la massima velocità di spostamento in acqua e la maggior continuità d'azione.

’avanzamento avviene in posizione orizzontale prona, la quale garantisce la minima resistenza del corpo in acqua. Le braccia hanno effetto di propulsione. Nella bracciata ciclica, si possono individuare 4 momenti fondamentali: presa (con rollio), trazione, spinta e recupero. Il movimento delle gambe è alternato, continuo e senza pause. Il contributo delle gambe è fondamentale perché equilibrano il movimento propulsivo delle braccia. La respirazione avviene alla fine della fase di spinta, il capo viene leggermente ruotato lateralmente e non sollevato.

TRUDGEON

Il trudgen è la nuotata tipica del pallanuotista, caratterizzata da una buona propulsione, dalla possibilità di un buon controllo visivo e dal variare la propria posizione in modo situazionale. La testa è fuori dall’acqua, il busto esteso ed inclinato rispetto alla posizione orizzontale. L’azione della bracciata è analoga al crawl con qualche variante, è più corta e

priva della fase di spinta. L'azione delle gambe è simultanea ma non simmetrica ( sforbiciata). La respirazione è in avanti o laterale seguendo il ritmo delle bracciate.

OVEROver: si nuota sul fianco meno abile e forte: questo consente la remata simultanea delle braccia in acqua e il recupero aereo del braccio dominante, mentre il braccio sfavorito in avanti con la mano di taglio effettua il recupero in immersione. La gambata è uguale a quella del side stroke , ma in questo caso l spinta avviene sia nella sforbiciata a destra sia in quella a sinistra.

SIDE STROKESide stroke: corpo in posizione laterale e testa fuori dall'acqua, una spalla emersa e l'altra immersa. Brccia sempre sommerse e raccolte, in fase di recupero, davanti al petto. Le fasi di spinta e recupero sono simultanee ma opposte : una va in direzione dei piedi nella fase di spinta e l'altra in distensione in avanti in fase di recupero. Le gambe effettuano una propulsione con un colpo a

Forbice su asse laterale

PARTENZE E VIRATE

Partenza nelle gare di Stile libero, Rana, Farfalla e Misti Individuali Avviene con un tuffo. Al fischio lungo del Giudice Arbitro i concorrenti devono salire sul blocco di partenza. Al comando del Giudice di Partenza, "a posto" devono assumere immediatamente una posizione di partenza con almeno un piede sul bordo frontale del blocco. La posizione delle mani non è rilevante. Quando tutti i concorrenti sono fermi, il Giudice di Partenza deve dare il segnale di partenza.

Nelle gare di nuotata a Dorso, Staffetta Mista e Mixed Mista, la partenza avviene dall'acqua. Al primo fischio lungo del Giudice Arbitro i concorrenti devono entrare immediatamente in acqua. Al secondo fischio lungo del Giudice Arbitro i concorrenti devono tornare alla posizione di partenza senza inopportuni ritardi. Quando tutti i concorrenti hanno raggiunto tale posizione il Giudice di Partenza impartisce il comando "a posto". Quando tutti i concorrenti

Sono fermi, il Giudice di Partenza deve dare il segnale di partenza.

GRAB START: I piedi devono essere leggermente divaricati e le dita dei piedi devono aggrapparsi al bordo del blocco per una maggior stabilità e controllo. Gli arti inferiori devono essere leggermente piegati. Il nuotatore afferra saldamente con le mani, indifferentemente interne o esterne ai piedi, la parte anteriore del blocco.

TRACK START: Al segnale di "a posto" l'atleta posiziona un piede sulla parte posteriore del blocco e l'altro sul bordo anteriore. Al segnale di partenza l'atleta spinge con forza all'indietro sulla parte anteriore del blocco per far muovere il corpo in avanti. Spinge prima con la gamba posteriore e porta le mani sotto il petto, dopo spinge con la gamba anteriore puntando verso l'acqua.

LA PARTENZA TRACK START: Al segnale di "a posto" l'atleta posiziona un piede sulla parte posteriore del blocco e l'altro sul bordo anteriore. Il volo...

deve essere effettuato in posizione affusolata. Questa partenza comporta inoltre un minore angolo di entrata.

VOLO. La fase di volo viene suddivisa in tre parti: la fase ascendente (dallo stacco fino al raggiungimento del punto più alto della parabola), il culmine della parabola (in cui si ricerca di mantenere il bacino e i fianchi in posizione elevata) e la fase discendente (caratterizzata dalla ricerca della posizione più affusolata).

ENTRATA. L'atleta deve assumere una posizione affusolata per evitare un impatto troppo resistente e la conseguente perdita di velocità. Si deve entrare nello stesso 'buco' con mani, testa, spalle, fianchi e piedi. Subito dopo l'entrata gli arti inferiori dovranno effettuare un colpo di gambe a delfino, indispensabile per posizionare il corpo nella direzione di avanzamento.

PARTENZA A DORSO: Anche i dorsisti dovranno staccarsi dal blocco con testa spalle, fianchi, ginocchia a piedi su di una stessa linea. Nella fase aerea

Si cercherà di mantenere i fianchi in posizione elevata per il tratto più lungo possibile. All'entrata si cercherà una posizione affusolata che riduce la resistenza all'impatto.

LE VIRATE: Virate con rotazione (stile e dorso) Virate con torsione (rana e delfino) Virate di cambio stile dei misti.

STILE: Il concorrente deve toccare la parete con una parte qualsiasi del corpo al completamento di ogni vasca ed all'arrivo. Una parte qualsiasi del corpo del concorrente deve rompere la superficie dell'acqua per tutta la durata della competizione, con l'eccezione che, al concorrente stesso, sarà consentito rimanere incompleta immersione nel corso della virata e per una distanza non superiore a 15 metri dopo la partenza e dopo ogni virata. Da quel punto, la testa deve avere rotto la superficie dell'acqua. È importante iniziare la rotazione del corpo alla giusta distanza dal muro. Per avere una spinta efficace degli arti inferiori, la

La distanza da cui si inizia a ruotare non deve essere né troppo elevata né troppo vicina, poiché un eccessivo piegamento delle gambe può ridurre l'efficacia della spinta. Nell'istante in cui si decide di iniziare la rotazione, si deve abbassare il capo portando il mento verso il petto ed effettuare un "piccolo" colpo di gambe a delfino, allo scopo di agevolare questa fase. La rotazione del corpo termina quando il corpo è orizzontale, non deve andare oltre. In questa fase bisogna portare le gambe al muro, aprendo l'angolo tra il busto e gli arti inferiori. La spinta deve essere effettuata tenendo il corpo perfettamente allineato con il punto di appoggio. Lo stacco dal muro avviene su un fianco e si effettua l'avvitamento successivamente alla spinta, durante lo scivolamento.

DORSO: Il regolamento prevede che dopo aver abbandonato la posizione supina l'atleta deve iniziare a virare: non è quindi permesso effettuare

scivolamenti né colpidi gambe. CAMBIO DI DIREZIONE è simile allo stile libero, ad eccezione della fase di avvitamento che non è necessaria. SPINTA ED USCITA Mantenere i segmenti corporei allineati e la testa in mezzo alle braccia. Effettuare un determinato numero di gambate a delfino, facendo attenzione a far lavorare solo le gambe e non le altre parti del corpo. Non si deve superare i 15 metri.

FARFALLA: Prestare la massima attenzione alla distanza dal muro (evitare virate troppo lunghe o troppo corte: in questi casi ci sarà sempre una perdita maggiore di velocità). Non appena le mani toccano il muro simultaneamente, si porta indietro sotto la superficie dell'acqua un braccio. Poco dopo l'altro esegue lo stesso movimento verso dietro fuori dall'acqua. LE VIRATE FARFALLA Questo rapido tirare indietro è associato all'avanzamento dei fianchi. Le ginocchia devono essere mantenute il più possibile alte e recuperate portandole

Verso il muro. La spinta viene effettuata con tutti i segmenti corporei allineati. Si deve evitare di ruotare le anche durante la spinta: bisogna spingersi su di un fianco ed effettuare successivamente l'avvitamento del corpo.

LEVIRATE FARFALLA La gambata in apnea è diversa da quella in superficie: vi è una maggiore flessione delle gambe.

RANA: Le fasi di entrata, cambio di direzione e spinta sono uguali quelle della farfalla.

FASE SUBACQUEA Dopo la spinta si effettua il primo scivolamento, poi la trazione delle braccia, il secondo scivolamento, il recupero delle braccia ed infine il colpo di gambe.

FASE SUBACQUEA Dopo la partenza e dopo ogni virata, il nuotatore può effettuare una sola bracciata completa all'indietro fino alle gambe durante la quale lo stesso può rimanere immerso. Dopo la partenza e dopo ciascuna virata, in qualsiasi momento precedente il primo calcio a rana è

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
30 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/02 Metodi e didattiche delle attività sportive

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher albertogaro di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di attività sportive acquatiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Altini Alberto.