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Il rito di aggregazione e la memoria del defunto

L'elaborazione di questi vari passaggi, che sia la separazione immediata o la trasformazione del ricordo dell'individuo e della sua percezione, si arriva a un momento che è detto il rito di aggregazione quando passa più tempo, in cui le persone sono aggregate cioè accomunate dal ricordo di quella persona. Si raggruppano all'interno di una memoria del defunto. I partecipanti a questi riti in ciascuno dei suoi momenti sono il corpo del defunto, la comunità che si separa dal defunto, e, per alcune culture come anche quella mesopotamica, l'elemento dello spirito, cioè l'essenza all'interno di un essere umano che nel momento in cui il corpo viene meno si allontana dal corpo stesso e si pone in un'altra sede. Per il vicino oriente si preferisce parlare di spirito e non di anima, che ha connotazioni religiose abbastanza chiare dal nostro punto di vista, l'idea dello spirito vitale.all'interno dell'individuo nel vicino oriente era un po' diversa rispetto all'idea dell'anima. Questi elementi si vedono molto bene quando si hanno sepolture in strutture che ospitano vivi, quindi la coesistenza dell'elemento del defunto e dell'elemento dei vivi, e quando chi è defunto non era una persona comune ma è membro della casa reale, quindi la sua dipartita ha funzione non solo a livello della famiglia ma anche per la collettività del sito. I funerali dei reali sono spesso momenti di aggregazione collettiva in cui si ha l'esaltazione del defunto, e questo serve ad unire la collettività in un gruppo che condivide a livello di città o di stato. Molto importante per il vicino oriente è il concetto del culto degli antenati, che si svolge su due piani, a livello familiare e a livello collettivo di comunità in cui il culto degli antenati diventa il culto per il sovrano defunto. È un mododi aggregare la comunità nel ricordo di una figura fondamentale per la comunità e portatrice di un certo tipo di ideologia. Le tombe di Qatna non sono semplicemente delle sepolture. Entrando nell'anticamera delle tombe si ha l'ingresso con riempimento, i riempimenti degli ipogei variano molto a seconda di quanti detriti sono entrati. In questo caso gli ipogei non sono crollati ma sono stati, nel momento in cui il passaggio è bloccato anche se sopra crolla il tutto non collassa all'interno delle sepolture. L'unico ingresso è fiancheggiato da due statue di figure sedute su un piccolo basamento, una delle due aveva perso la testa ma è stata ritrovata subito ai suoi piedi. Sono figure sedute che indossano una lunga veste, forse maschili per l'accenno di barba, hanno una posizione identica, con un braccio chiuso sul petto e uno che tiene in mano un contenitore cavo. Il tutto è scolpito in un unico blocco di basalto, tranne gliocchi fattiin calcare e lapislazzuli. Non hanno una caratterizzazione di ruolo, non indossano uncopricapo particolare ma solo un’acconciatura di capelli legati sulla testa, nonindossano neanche elementi di gioielleria che indicano un particolare ruolo economico.La bordatura della tunica che copre le spalle della figura è resa in modo molto ingrossata tipica del periodoche si ritrova a Qatna. Queste figure stanno all’ingresso della tomba, sono sedute e aspettano di riceverequalcosa con il contenitore in mano. Intorno ad esse sono stati ritrovati dei piatti, in alcuni casi vuoti, in altria testa in giù con sotto resti di animali macellati. Verosimilmente si tratta di offerte che venivano portateall’ingresso della tomba senza entrarci e depositate davanti alle statue. Queste due statue sono duerappresentazioni del cosiddetto antenato in senso generale, non rappresentano una specifica figura mal’antenato della famiglia, per questo non hanno nessuna

caratterizzazione neanche del loro ruolo perché dopo la morte il ruolo si perde. In base a questa evidenza sembra possibile ricostruire il fatto che di fronte, prima di entrare nell'ipogeo, ci sia uno spazio semplicemente per portare le offerte e poi tornare indietro. Quando poi si entra nelle tombe, si ha un ipogeo complesso caratterizzato da grande vano centrale quadrangolare dal quale si accede a tre vani secondari più piccoli. La colorazione degli oggetti trovati all'interno è in base al tipo di materiale, quelli in rosso sono ceramica, in verde terracotta, si ha moltissimo legname e alcuni metalli. Dal punto di vista di organizzazione delle camere, le stanze sono tutte un po' diverse le une dalle altre sia in base a quello che contenevano sia in base a cosa si faceva dentro le stanze. Solo una è una sepoltura primaria, tutte le altre sono state spostate, e la sepoltura primaria è la numero 4, la stanza a sinistra. È inoltre collocata

sopra un feretro come se fosse esposta. Si ha una specie di panca sopra la quale è stato ritrovato uno scheletro, tutti gli altri sarcofagi veri e propri contengono invece una serie di ossa di più individui. Altre caratteristiche sono degli scaffali sopra i quali sono stati ritrovati molti contenitori, e poi ci sono delle zone del pavimento nelle quali si trovano ossa. L'unica sepoltura primaria era di una donna di circa 50 anni, in una panca di cedro fissata a una banchina, sopraelevata rispetto al pavimento. La donna indossava una lunga collana e sono stati ritrovati molti resti tessili, che non erano soltanto ciò che la defunta indossava ma erano anche coperte messe sotto il corpo. Analisi dei resti tessili e dei resti botanici, per cui si è visto che erano state messe intorno delle erbe aromatiche. Un altro elemento interessante è il riscaldamento del corpo, dall'analisi delle ossa si è visto che era stato riscaldato fino a una certa temperatura.temperatura di circa 250 gradi, è stato messo in un luogo vicino a una forte fonte di calore, non è un'incinerazione perché il corpo non viene modificato ma si asciuga e quindi si espone meglio. Quindi si ricostruisce una camera paragonabile a quello che si fa nelle veglie funebri, l'esposizione di un corpo in un'area abbastanza accessibile con degli accorgimenti che fanno intendere che le persone vanno a visitare il corpo. Siccome nessuna delle altre sepolture è primaria, è possibile che il corpo venisse lasciato così fino al completo decadimento e poi sepolto in modo secondario, quindi questa defunta è stata probabilmente l'ultima ad essere morta e sepolta prima della distruzione del palazzo. Ci sono comunque alcuni problemi di ordine cronologico perché il corpo ci mette parecchio tempo prima di raggiungere un livello di decadimento tale da essere smembrato e spostato in una sepoltura secondaria, quindi.c'erano altre soluzioni. È inoltre possibile che non tutti i membri della famiglia reale venissero seppelliti qui ma solo alcuni. Possiamo ricostruire molto bene quello che è successo a questa defunta dal momento in cui è morta fino a quando è stata messa sul tavolo di cedro, non solo grazie all'analisi delle ossa ma anche dei residui oleosi delle ossa. Questo ha permesso di ricostruire che prima che il corpo venisse riscaldato è stato unto con degli oli, poi è stato riscaldato, sono stati posti i tessuti, è stato posto il corpo sui tessuti, e poi è stato ricoperto con un altro tessuto, e a livello superiore ci sono le piante aromatiche. Probabilmente non lo scaldavano dentro la struttura ma fuori, e poi viene portato dentro. Tutte le altre stanze e sarcofagi ospitano quelli morti da più tempo. Una zona della camera 1 è caratterizzata dalla presenza di una serie di contenitori allestiti su banchine di pietra.contenitori non sono parte del corredo funebre ma servono a condurre il banchetto funebre, quindi offerte di cibo e liquidi che in parte venivano anche consumate dentro questa stanza da un ristretto numero di persone che poteva accedere alla stanza. Era una forma di celebrazione del defunto che non necessariamente avviene solo quando il corpo viene portato dentro la camera ma anche con una certa ricorrenza, e questo poteva avvenire solo in questa stanza. Dentro i sarcofagi ci sono resti di ossa anche molto frammentati, e resti di giare e piatti forse serviti durante il banchetto. Non si tratta di una ceramica particolare di lusso, non aveva valore il contenitore ma l'atto del consumare cibo. Per quanto riguarda il numero di persone, è difficile dire quanti individui ci fossero in particolare ma si può parlare solo di un numero minimo. Ci sono anche sepolture terziarie, che sono solo nella camera 2 sul pavimento, dove c'è anche il numero più alto di.individui (minimo 6), in cui i resti delle sepolture secondarieper fare spazio venivano spazzati in questo pavimento. Quindi erano i defunti morti più in antico. Le attività di consumo di cibo e bevande che si svolgevano in un angolo sembrano interagire più con le sepolture secondarie che con quello morto più recentemente ed esposto. Questo richiama il fatto della memoria collettiva, è verosimile che questo rituale di banchetto non sia collegato al funerale del defunto che segue immediatamente la morte ma sia legato al ricordo dei defunti morti da talmente tanto tempo da essere in sepoltura secondaria, quindi non riconoscibili ma che vanno a costituire la memoria collettiva della dinastia regale. Per questo motivo sono anche collocati nella prima stanza quando si entra. Un aspetto un po' difficile da capire è il rapporto tra i contenitori pieni messi sulla banchina e quelli vuoti inseriti dentro i sarcofagi, si potrebbe pensare che prima si

consuma e dopo si butta dentro i sarcofagi, anche se numericamente sarebbero pochi. Nella camera 2, la sepoltura terziaria, c'è un pavimento pieno di ossa, e appoggiati sopra dei piatti e giare che sono verosimilmente i resti del banchetto. Per questo per Qatna si parla dell'idea dell'antenato collettivo, la tomba regale è un luogo che non seppellisce un sovrano specifico ma alcuni elementi della famiglia regale in modo tale da creare questa idea di antenato collettivo che ha valore sia a livello famigliare per la dinastia reale ma anche per l'intera comunità che vive nell'insediamento. È possibile anche che i due livelli di accessibilità, l'anticamera davanti alle statue con i resti di cibo che è uno spazio più agevole, e lo spazio centrale in cui si svolge il banchetto, siano riservati a due tipi diversi di frequentatori, e che coloro che entravano dentro erano di numero molto limitato e legati in modo

particolare alla famiglia. Alcuni contenitori avevano all'interno elementi di ornamento personale, come gioielli, che originariamente facevano parte del defunto stesso. Quindi quando si spostavano le ossa in sepoltura secondaria si raccoglievano gli ornamenti personali e si mettevano dent
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A.A. 2019-2020
61 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-OR/05 Archeologia e storia dell'arte del vicino oriente antico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher .Artemis. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di archeologia del vicino oriente antico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Pucci Marina.