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La nascita dell'alfabeto

L'alfabeto è il frutto di un'evoluzione lunga e complessa. Va fatta una distinzione tra lingua e scrittura:

  • Lingua: facoltà innata, propria della specie umana
  • Scrittura: è un sistema di segni che permette di fissare su un supporto tangibile la lingua

La scrittura egiziana ad esempio esprime parole, indicando soggetti, oggetti o cose astratte. Queste scritture sono chiamate logografiche perché hanno dei segni. La scrittura sillabica ha segni corrispondenti a sillabe. I segni della lineare B derivano dalla lineare A ed esprimono una forma di greco arcaica; è stata decifrata su tavolette del 13 secolo ed è utilizzata per testi di carattere contabile e amministrativo. Ha circa 90 segni.

Il terzo gruppo di scritture è quello alfabetico, i segni corrispondono a singoli suoni. Ha massima precisione con massima semplicità. In Grecia, nel secondo millennio abbiamo testimonianze di...

scrittura.Queste sono pre-alfabetiche e sono:- geroglifico cretese, segni che esprimono sillabe o parole, si datano nella fase dei primipalazzi. Questi segni richiamano vagamente la scrittura egiziana. XVIII-XVII sec- la lineare A, è la scrittura più attestata a creta (anche su altre isole) e incisa su tavoletta diargilla. Attesta l’espansione minoica. XIX-XIV sec- lineare B, è attestata anche questa su tavolette di argilla rinvenute nei palazzi a creta, inparticolare nel palazzo di cnosso. Sono i testi più antichi; è chiamata così perché i segniderivano dalla lineare A ed è stata insegnata dai minoici. E’ decifrabile ed esprime linguagreca. Si usava per testi contabili e amministrativi. XIV-XIII secIl disco di Phaistos è stato rinvenuto nel palazzo Phaistos e ha 45 segni non decifrabili. Nonappartiene a nessuna scrittura.- cipro minoico, non è stata decifrata e si chiama così perché mostra

somiglianze con l'alineare A. XVI-XI sec- cipro sillabico, è sillabica ed esprime lingua greca. VIII- III sec

Con la caduta dei micenei, intorno al 12 secolo a.c la scrittura scompare e non troviamo scritture.

Solo un oggetto, l'obleos di Opheltas, su cui ci sono segni con una scrittura sillabica.

Il vaso della necropoli del ceramico ha iscrizioni che fanno capire che era un premio per una competizione di danza.

Alcune scritture hanno direzione da destra a sinistra perché l'alfabeto greco deriva dal fenicio.

I greci si erano posti un problema perché consideravano la scrittura come importante e attribuivano l'invenzione a personaggi mitologici. Anassimandro però la attribuiva all'egitto.

La testimonianza di Erodoto dice che i fenici sono arrivati in grecia portando le lettere dell'alfabeto e poi queste sono state adottate. I greci, ringraziando loro le chiamavano Fenicia, proprio perché ereditate da loro.

L'alfabeto fenicio come

Nasce però? Il primo risale al 1900 a.c e viene chiamato west semitie script. È solo consonantico, formato da 30 segni ed è documentato da poche trascrizioni sul monte Sinai. Sono state decifrate perché appartiene alle lingue semitiche. Il segno ha valore fonetico corrispondente al primo suono della parola rappresentata. Questa scrittura va evolvendosi diffondendosi in tutta l'area palestinese e questa scrittura si semplifica diventando quella che chiamiamo alfabeto fenicio (22 segni), poi adattato alla lingua aramaica. C'è stata poi un'evoluzione con riduzione e semplificazione dei segni, dopo questo momento i fenici esportano l'alfabeto anche nel mediterraneo orientale. Dunque, per nascita dell'alfabeto greco si intende la trasmissione dell'alfabeto fenicio ai Greci e il conseguente adattamento alla lingua greca. I greci apporteranno poi modifiche, ad esempio l'introduzione delle vocali.

12.04.2021 (lezione 10)

Lingua e

La scrittura è uno strumento che viene escogitato e deve essere appreso, non è qualcosa di automatico e non viene preso in maniera automatica. È possibile distinguere diverse comunità con le varie scritture che nel corso della storia sono state concepite in tre grandi gruppi. La caratteristica principale di queste scritture è essere dotate di un numero molto grande di segni per poter rappresentare concetti. Successivamente, l'evoluzione ci ha permesso di ridurre il numero di segni. La scrittura alfabetica ha un segno, chiamato grafema, che rappresenta un suono.

La situazione del mondo greco nel corso del secondo millennio a.C., durante la cosiddetta preistoria Igea, quindi prima della vera e propria fase storica, si parla di preistoria quando non ci sono fonti scritte. Nel secondo millennio a.C. erano utilizzate delle...

Scritture diverse tutte, però alla categoria sillabiche e questo lo possiamo vedere dal numero dei segni. Lo vediamo dalla lineare A. La lineare B è una scrittura che dal punto di vista grafico esteriore della forma dei segni assomiglia alla lineare A ma si differenzia perché è sillabica. Questo quadro che si presenta per la Grecia di secondo millennio avanti Cristo è quello di un'area caratterizzata dall'uso della scrittura. Con la caduta dei regni micenei c'è una frattura notevole che riguarda la scomparsa della scrittura e la fine di un'epoca, ma c'è un documento scritto databile tra il 12 e l'8-9 secolo a.C.: è una tavoletta (obelos di opheltas) con dei segni con scrittura sillabica esprimente la lingua greca; è l'unica testimonianza di questa epoca. La scrittura scompare perché era di tipo professionale e collegata al regime palaziale, dunque con finalità economica.

amministrativa. Quando la scrittura ricompare è di tipo molto diverso cioè scrittura alfabetica, sono per lo più brevi e su ceramica, quindi vasi, e che sono di carattere quasi esclusivamente privato, riguardano l'ambito privato. Ci sono anche acclamazioni o ingiurie. Un'altra tipologia, che è attestata da alcune iscrizioni in questa fase più antica della pratica epigrafica in Grecia, è quella degli Alfabetari, quindi anche questo naturalmente si lega agli inizi della pratica ha scritto esercitazione o comunque una anche una sorta di dichiarazione di conoscenza del nuovo strumento scrittorio. Altra forma attestata è stata quella delle firme dei vasai. In questo periodo non mancano componimenti poetici in versi e sono legati alla dimensione orale; Una categoria che compare già nel 7 secolo a.c sono le cosiddette dediche votive, cioè delle iscrizioni scritte su oggetti che vengono donati alla divinità con una formula semplice.

Con le testimonianze vediamo che questa nuova scrittura era privata e non professionale, dunque il contrario della Lineare B; inoltre non è esclusiva di gruppi sociali. Non era solo uno strumento ma anche acquisizione culturale.

Nell'area assiropalestinese, all'inizio del secondo millennio avanti Cristo, nella penisola del Sinai, genti di lingua semitica escogitano quello che è considerato il primo alfabeto. Esprime una lingua nel gruppo delle lingue occidentali di circa 30 segni che hanno un valore esclusivamente di consonanti, derivano però della scrittura egizia geroglifica e il principio attraverso il quale questi inventori assegnarono a questi segni un valore fonetico consonantico è il principio acrofonico.

Ci fu, nel corso dei secoli, una semplificazione e diminuzione dei segni. Dal XI secolo abbiamo l'alfabeto fenicio con 22 segni e verrà applicato a diverse lingue. L'adozione da parte greca fu favorita dal fatto che i fenici fossero

navigatori e favorì latrasmissione.Il passo di Erodoto racconta del viaggio fatto dal re fenicio e portarono con sé le lettere chefurono adottate dai greci dell’attica; come forma di riconoscenza diedero il nome di fenicie.

Alcuni greci attribuivano l’invenzione a personaggi mitici.

Ci fu un unico luogo della trasmissione e due cose in comune:

  • stessa sequenza di lettere in tutti gli alfabeti greci
  • tutti gli alfabeti greci hanno gli stessi segni per indicare le vocali

La diffusione dell’alfabeto è un processo molto complesso e graduale nel quale è possibileindividuare due fasi principali della trasmissione:

  1. adattamento dell'alfabeto fenicio alla lingua greca
  2. la diffusione di questo alfabeto e la sua differenziazione tra le varie regioni del mondo greco.

Sul come si sia diffuso si è posta attenzione sui mercati e mercanti, sarebbero coloro che hanno determinato questa

trasmissione grazie all'attività commerciale; altra tesi è che i greci avrebbero sentito l'esigenza di adottare subito per usarlo per funzioni di carattere commerciale e mercantile. C'è chi ha pensato all'attività della poesia dietro l'introduzione dell'alfabeto, ma questa è un'ipotesi debole in quanto i poeti si muovevano nel campo dell'oralità e non c'era un pubblico in grado di leggere la nuova scrittura. Altro contesto di ipotesi è quello militare. Ma è difficile trovare un motivo unico. Le testimonianze sono su vari supporti diversi; la caratteristica di un'iscrizione è proprio quella di essere un materiale sul quale vi è una scrittura. i materiali utilizzati sono pietra (il più diffuso), la stele (per documenti funerari o pubblici), metallo (soprattutto per documenti pubblici, ma la sua conservazione era difficile), ceramica, bronzo... Anche su ostraka, ovvero

Dei frammenti di vasi. Atene adotta l'alfabeto ionico e piano piano anche tutte le altre città. 14.04.21 (lezione 11)

LA GRECIA DI ETÀ ARCAICA (tra 8-6 secolo)

Compaiono le prime forme di legislazione scritta, la colonizzazione e tirannidi. L'età arcaica si suddivide in alto arcaismo e tardo arcaismo (prelude all'età classica). Domenico Musti ha scritto un manuale e suddivide l'età arcaica in modo diverso perché considera l'arcaismo anche con una fase media.

I tre fenomeni di colonizzazione, legislazione e tirannidi vanno considerate insieme perché possono essere visti come dei momenti di trasformazione, e crisi intesa come momento di trasformazione rapida, delle aristocrazie greche. Queste si sostituiscono alla figura del signore di palazzo miceneo e da cui derivano il re che troviamo attestati; la monarchia nelle città greche non ebbe un grande seguito e la più importante fu Sparta, anche se fu

una diarchia. Le forme di potere autocratico furono le tirannidi. Il tir
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A.A. 2021-2022
28 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/02 Storia greca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher emanuela.oned di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antichità greche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Camia Francesco.