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Nervo ottico (II)

Gli assoni dello strato più interno dei neuroni sensitivi della retina formano il

secondo paio di nervi cranici; sono detti nervi ottici dal momento che

trasportano le informazioni visive dagli occhi all'encefalo. Dopo essere entrati

nella cavità cranica attraverso i fori ottici, i due nervi ottici si uniscono a

formare il chiasma ottico, in cui alcune delle fibre di ciascun nervo passano

dal lato opposto e proseguono nel tratto ottico di quel lato. Quindi ciascun

nervo ottico contiene fibre provenienti solo dalla retina omolaterale,

mentre ciascun tratto ottico possiede al suo interno fibre provenienti da

entrambe le retine, un dato importante nell'interpretazione di alcuni disturbi

visivi.

La maggior parte delle fibre del tratto ottico termina nel talamo (nella porzione

nota come nucleo genicolato laterale). Da qui una nuova serie di fibre decorre in

direzione dell'area visiva della corteccia del lobo occipitale. Alcune fibre del

tratto ottico terminano nei collicoli s uperiori del mesencefalo, dove formano

sinapsi con fibre motrici che controllano i muscoli estrinseci dell'occhio (nervi

cranici III,IV, VI ).

Nervo oculomotore (Ill)

Le fibre motrici somatiche di ciascun nervo oculomotore originano da cellule del

nucleo oculomotore nella parte ventrale del mesencefalo e sono destinate ai vari

muscoli estrinseci dell'occhio, a eccezione dell'obliquo superiore e del retto

laterale. Nei nervi oculomotori sono presenti anche fibre autonome che si estendono

ai muscoli intrinseci dell'occhio, che regolano la quantità di luce che entra

nell'occhio e aiutano a mettere a fuoco gli oggetti vicini.

Nel terzo nervo cranico si trova anche un terzo gruppo di fibre sensitive, provenienti

dai propriocettori dei muscoli oculari.

Nervo trocleare (IV)

Le fibre motrici di ciascun nervo trocleare hanno la loro origine in un nucleo

motore del mesencefalo, dal quale si estendono ai muscoli superiori obliqui degli

occhi. Il termine trocleare, che deriva dal greco e significa "carrucola", si riferisce

al fatto che i muscoli superiori obliqui dell'occhio passano attraverso un legamento

simile a una carrucola. Le fibre afferenti dai propriocettori di questi muscoli sono

a loro volta contenute nei nervi trocleari.

Nervo trigemino (V)

II quinto paio di nervi cranici prende il nome di nervi del trigemino, poichè ogni

singolo nervo si divide in tre branche d i grosse dimensioni. Da ogni nervo

derivano tre rami di pari dimensioni che sono il nervo oftalmico, il nervo mascellare

e il nervo mandibolare. I neuroni sensitivi in tutti e tre i rami del nervo trigemino

trasportano gli impulsi afferenti dalla cute e dalla mucosa della testa e dai denti ai

corpi cellulari nel ganglio del trigemino (situato nella porzione petrosa dell'osso

temporale). Le fibre si estendono dal ganglio al nucleo sensitivo principale del

quinto nervo cranico, che si trova nel ponte. Un danno alle vie sensitive può

portare alla nevralgia del trigemino.

Le fibre motrici del nervo trigemino originano dal nucleo motore del

trigemino localizzato nel ponte subito medialmente al nucleo sensitivo. Queste

fibre motrici d ecorrono sino ai muscoli masticatori attraverso il nervo

mandibolare.

Nervo abducente (VI)

Ciascun nervo abducente è un nervo motore con fibre che originano da un

nucleo localizzato nel ponte, nel pavimento del quarto ventricolo e si porta ad

innervare i muscoli retti laterali degli occhi. Il muscolo retto laterale abduce

l’occhio sui quale si inserisce: per questo motivo il nervo prende il nome di

abducente. Il VI nervo cranico contiene anche alcune fibre afferenti dai

propriocettori nei muscoli retti laterali.

Nervo faciale (VII)

Le fibre motrici del nervo faciale originano da un nucleo localizzato nella parte

inferiore del ponte, dal quale vanno ad innervare attraverso diversi rami i muscoli

superficiali del volto e del cuoio capelluto. Le fibre autonome efferenti del nervo

faciale controllano le ghiandole salivari sottomascellari e sottolinguali, così come le

ghiandole lacrimali. Le fibre sensitive, dalle papille gustative dei due terzi anteriori

della lingua, decorrono nel nervo faciale sino ai corpi cellulari nel ganglio genicolato,

un piccolo rigonfiamento sul decorso del nervo faciale, nella zona dove questa

attraversa l’osso temporale per mezzo di un canale. Dal ganglio le fibre sono poi

destina te a un nucleo nel bulbo.

Nervo vestibolo-cocleare (VIII)

II nervo vestibolo-coclea re ha due componenti distinte, entrambe sensitive: il nervo

vestibolare e il nervo

Le fibre provenienti dai canali semicircolari dell'orecchio interno decorrono sino

al ganglio vestibolare (nel meato acustico interno); qui sono situati i corpi cellulari

dei neuroni dai quali le fibre centrali si portano ai nuclei vestibolari nel ponte e nel

bulbo. Insieme queste fibre costituiscono il nervo vestibolare; alcune fibre di questo

nervo sono dirette al cervelletto. II nervo vestibolare trasmette gli impulsi che

determinano il senso dell'equilibrio.

II nervo cocleare è formato dalle fibre degli assoni periferici che hanno inizio

nell'organo di Corti, nella coclea dell'orecchio interno. Hanno i corpi cellulari

localizzati nel ganglio spirale nella coclea e le fibre centrali costituite dai loro

assoni terminano nei nuclei cocleari, che si trovano tra il bulbo e il ponte. La

conduzione da parte del nervo cocleare determina il senso dell'udito e un suo danno

può causare sordità. A causa del suo ruolo nell'udito, l'VIII nervo viene talvolta

chiamato nervo acustico.

Nervo glossofaringeo (IX)

Fibre sia sensitive sia motrici compongono il nervo glossofaringeo. Questo nervo

conduce fibre non solo alla lingua e alla faringe (gola ), come si può dedurre dal suo

delle quali è il seno carotideo, che occupa un

nome, ma anche ad altre strutture, una

ruolo importante nel controllo della pressione sanguigna. Le fibre sensitive, con i

l oro recettori nella faringe e nel terzo posteriore della lingua, hanno i loro corpi

cellulari nei gangli giugulare (superiore) e petroso (inferiore). Questi gangli sono

localizzati sul decorso dello stesso nervo, rispettivamente, nel forame giugulare e

nella porzione petrosa dell'osso temporale; le fibre centrali dei gangli si portano sino

a un nucleo nel bulbo.

Le fibre motrici del IX nervo cranico hanno origine in un altro nucleo bulbare e si

dirigono ai muscoli della faringe. In questo nervo sono presenti anche fibre

autonome, che hanno origine in un nucleo situato alla giunzione bulbopontina.

Queste fibre pregangliari giungono al ganglio ottico, da cui si estendono fibre

postgangliari sino alla ghiandola parotide.

Nervo vago (X)

II nervo vago contiene fibre sia sensitive sia motrici. II termine latino vagus , dal

quale deriva, significa "vagabondo" e descrive in modo efficace questo nervo, che

ha numerosi rami diffusamente distribuiti. Le sue fibre sensitive innervano la

faringe, la laringe, la trachea, il cuore, i corpi carotidei , i polmoni, i bronchi,

l'esofago, lo stomaco, l'intestino tenue e la colecisti. I corpi cellulari di queste fibre

sensitive si trovano lungo il decorso del nervo stesso nei gangli giugulare e nodoso,

che sono localizzati, rispettivamente, nel forame giugulare e immediatamente al di

sotto di esso. Gli assoni sensitivi terminano nel bulbo e nel ponte. Le fibre motrici

somatiche del vago si portano alla faringe e alla laringe, dove controllano i

muscoli coinvolti nella deglutizione.

La maggior parte delle fibre motrici del nervo vago sono fibre autonome

(parasimpatiche); esse hanno origine nei nuclei del ponte e si portano ai vari

gangli autonomi. Da qui le fibre postgangliari vanno ai muscoli di faringe,

laringe e degli organi toracici e addominali, dove controllano la frequenza

cardiaca e altre attività "viscerali".

Nervo accessorio (XI)

Il nervo accessorio è un nervo motore. Alcune delle sue fibre originano nel nucleo

del bulbo e si distribuiscono attraverso i rami del nervo vago ai visceri toracici e

addominali, ma anche a faringe e laringe. Quindi, questo nervo può essere

considerato “accessorio” al nervo vago. Il resto delle fibre dell’XI nervo cranico

origina da neuroni dal corno grigio anteriore dei primi cinque o sei segmenti del

midollo spinale cervicale; da qui le fibre si portano attraverso la radice spinale del

nervo ai muscoli trapezio e sternocleidomastoideo.

Nervo ipoglosso (XII)

Le fibre motrici, i cui corpi cellulari sono situati nel nucleo dell'ipoglosso nel bulbo,

compongono il XII nervo cranico; esse innervano i muscoli della lingua. Il nervo

ipoglosso contiene anche fibre sensitive provenienti dai propriocettori localizzati nei

muscoli della lingua.

Il SNP comprende tutte le vie nervose al di fuori dell'encefalo e del midollo

spinale; quindi l'intero SNP include le fibre presenti nei nervi cranici, nei

nervi spinali e in tutti i loro singoli rami. Sebbene molti di questi nervi siano nervi

misti, contenenti fibre sia sensitive sia motrici, e spesso comodo considerare il

SNP come avente due componenti funzionali: la componente sensitiva

(afferente) e quella motrice (efferente).

Il sistema nervoso motore somatico comprende tutte le vie motrici

volontarie esterne al SNC, cioè le vie periferiche ai muscoli scheletrici, che

sono effettori somatici. Tutte queste vie operano secondo il principio della via

unica comune. Ciò significa che tutte le vie motrici somatiche implicano un

singolo neurone motore, il cui assone si dirige dal corpo cellulare nel SNC

sino all'effettore innervato da quel neurone. Per le fibre che originano nel

midollo spinale questo indica che l'assone si estende dal corno grigio anteriore,

attraverso la radice nervosa ventrale, fino al muscolo scheletrico.

Secondo un altro principio, l'assone del neurone motore somatico finale,

detto anche neurone del corno anteriore o motoneurone inferiore, stimola le

cellule effettrici attraverso il neurotrasmettitore acetilcolina.

L'azione che deriva da un impulso nervoso che passa attraverso un arco riflesso

riflesso è una risposta stereotipata a

prende il nome di riflesso. In altre parole, un

uno stimolo e può essere conscio o meno. Di solito, il termine viene utilizzato per

indicare solo risposte involontarie e non quelle propriamente volute. Se il centro di

un arco riflesso è nell'encefalo, la risposta che media sarà detta riflesso tronco

encefalico; se il centro di un arco riflesso è nel midollo spinale, la risposta prende il

nome di riflesso spinale.

Un riflesso è dato da una contrazione muscolare o da una secrezione ghiandolare.

I riflessi somatici sono contrazioni dei muscoli scheletrici. La conduzione

dell'impulso negli archi riflessi somatici, archi i cui motoneuroni sono somatici

(ovvero neuroni del corno anteriore o motoneuroni inferiori )

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
91 pagine
6 download
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher simo1694 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Falcieri Elisabetta.