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SEZIONE PARASIMPATICA

La sezione parasimpatica domina nelle situazioni di rilassamento, in modo da promuovere il

normale funzionamento di molti apparati.

La digestione sarà efficiente, con l’aumento delle secrezioni e dei movimenti peristaltici; la

defecazione e la diuresi avverranno normalmente, il cuore potrà battere con ritmo normale.

Quando un organo riceve gli impulsi sia dai simpatici che dai parasimpatici, le risposte sono

opposte.

Alcuni effettori viscerali ricevono impulsi solo simpatici.

In questo caso, la risposta contraria è ottenuta con la diminuzione degli impulsi simpatici.

I NEUROTRASMETTITORI

Ricordiamoci che i neurotrasmettitori consentono agli impulsi nervosi di attraversare le sinapsi.

L’acetilcolina è il neurotrasmettitore da neuroni pregangliari sia simpatici sia parasimpatici; esso è

inattivato dalla colinesterasi nei neuroni postgangliari.

La maggior parte dei neuroni postgangliari parasimpatici liberano il trasmettitore noradrenalina

inattivato dall’enzima catecol-o-metil tranferasi.

I SENSI

Vie sensoriali:

· recettori: percepiscono i cambiamenti (retina, cavità nasali……..)

· Neuroni sensori: trasmetto no gli impulsi dai recettori al SNC

· Vie o fasci sensitivi: sostanza bianca nel midollo spinale o nel cervello che trasmette gli

impulsi

· Aree sensitive: molte sono nella corteccia cerebrale

Caratteristiche delle sensazioni:

· PROIEZIONE: LE SENSAZIONI SEMBRANO PROVENIRE DALL’AREA NELLA

QUALE I RECETTORI SONO STATI STIMOLATI

· Intensità

· Contrasto

· Adattamento SENSI CUTANEI

Qui sono contenuti recettori per le sensazioni del tatto, pressione, caldo, freddo e dolore.

Le aree di senso per la pelle sono situate nei lobi parietali. L’area più ampia è quella preposta alle

zone cutanee più ricche di recettori, cioè mani e faccia.

Le terminazioni nervose libere sono presenti anche negli organi interni ed il dolore che origina negli

organi interni può essere percepito (dolore riferito)

SENSO DEL GUSTO

I recettori del gusto sono presenti nei calici gustativi, la maggior parte dei quali è situata nelle

papille gustative della lingua.

I gusti fa noi avvertiti sono molti e derivano dalle diverse combinazioni di dolce, acido, salato ed

amaro.

Gli impulsi provenienti dai calici gustativi vengono trasmessi dai nervi facciali e glossofaringei (VII

e IX paio di nervi cranici) all’area del gusto nella corteccia parietale-temporale.

Senso dell’olfatto

I recettori per l’olfatto sono chemecettori che percepiscono le sostanze chimiche volatili che sono

state inalate nelle cavità nasali superiori.

I recettori olfattivi stimolati generano impulsi che vengono condotti dai nervi olfattivi all’area

olfattiva dei lobi temporali.

L’adattamento ad un odore gradevole, può essere ben distinto nettamente all’inizio, ma ben presto

sembra svanire. FAME E SETE

Possono essere considerate sensazioni viscerali. I recettori si pensa che siano situate nell’ipotalamo,

percependo i cambiamenti nel livello nutritizio del sangue.

Fame>>stomaco Sete>>bocca e faringe

Se si ha fame e non si mangia, l’adattamento allo stimolo farà si, che il senso di fame dopo un po’

sfumerà, potendo l’organismo utilizzare i lipidi del tessuto adiposo.

Non così per la sete, non avendo importanti riserve.

L’OCCHIO

Le palpebre contengono un muscolo che consente loro di chiudersi; le ciglia tengono lontana la

polvere dall’occhio. Esse sono

Rivestite dalla congiuntiva.

Le lacrime sono prodotte dalle ghiandole lacrimali; le lacrime contengono lisozima, enzima anti-

batterico.

IL BULBO OCULARE (GLOBO)

Risiede all’interno dell’orbita. Formata dalle ossa della mascella, dall’osso zigomatico, dal frontale,

sfenoide ed etmoide. 6 sono i muscoli estrinseci (movimenti verso l’alto, il basso e rotatorio).

I nervi che innervano questi muscoli sono cranici.

Gli strati dell’occhio

Posside 3 strati:

· esterno>>>sclera

· strato di mezzo>>>coroide

· interno>>>interno

La sclera è formata da t.connettivo ed è la parte bianca visibile. La porzione più anteriore è la

cornea, che rifrange i raggi di luce.

La coroide contiene i vasi capillari e un pigmento blu che assorbe la luce all’interno del bulbo

(previene l’abbagliamento).

La porzione anteriore della coroide è formata dal corpo ciliare che è un muscolo circolare che

circonda il bordo della lente (che è UNA PROTEINA TRASPARENTE). La forma della lenta

differisce in base a cosa volgiamo vedere (messa a fuoco).

Appena davanti alla lenta vi è l’iride, la parte colorata.

Due gruppi di fibre muscolari liscio modificano il diametro della pupilla, che è l’apertura centrale.

Contrazione della pupilla>>riflesso parasimpatico che protegge la retina dalla luce intensa.

La retina riveste internamente i 2/3 del bulbo oculare e contiene coni e bastoncelli.

I primi sono adibiti alla percezione della luce i secondi dei colori.

I neuroni gangliari veicolano gli impulsi generati dai coni e bastoncelli, convergendo nel disco

ottico e passano attraverso la parete del bulbo oculare come nervo ottico.

Le camere del bulbo oculare

Vi sono 2 camere all’interno dell’occhio: anteriore e posteriore. Quest’ultima fra la lente e la retina

contiene l’umor vitro che tiene la retina a suo posto. Se il bulbo fosse forato e l’umor vitro uscisse,

potremmo assistere ad un distaccamento della retina.Essendo la cornea e la lente non vascolarizzate,

esse sono nutrite dal continuo fluire dell’umor acqueo.

La fisiologia della visione

La visione è possibile se i raggi di luce sono focalizzati sulla retina e se l’impulso nervoso risultante

viene trasmesso all’area della corteccia cerebrale.

Quando i raggi di luce colpiscono la retina, nei bastoncelli l’agente chimico rodopsina

Si scompone in scotopsina e retinene (derivato della vit A) e questa reazione chimica produce un

impulso elettrico.

Nei coni le reazioni chimiche sono dovute alle diverse lunghezze d’onda della luce.

Gli impulsi provenienti dai bastoncelli e dai coni sono trasmessi ai neuroni gangliari i quali

convergono nel disco ottico e formano il nervo ottico.

I nervi ottici di entrambi gli occhi convergono nel chiasma ottico e vi è l’incrocio delle fibre.

(fatto importante per una visione binoculare)

Le aree visive sono nei lobi occipitali, che integrano le immagini dei due occhi per fornirci una

visione binoculare. L’ORECCHIO

Contiene i recettori di 2 sensi: udito ed equilibrio

L’orecchio esterno

E’ costituito dal padiglione e dal meato acustico esterno. Il padiglione, formato da cartilagine, funge

da imbuto per le onde sonore.

Il meato acustico esterno è un tunnel attraverso l’osso temporale.

L’orecchio medio

E’ una cavità area nell’osso temporale. La membrana del timpano vibra allorchè le onde sonore la

colpiscono.

Le vibrazioni sono trasmesse agli ossicini, incudine, martello e staffa che trasmette le vibrazioni in

seguito all’orecchio interno.

La tromba di Eustachio si estende dall’orecchio medio alla nasofaringe: la pressione dell’aria deve

essere la stessa della pressione atmosferica esterna in modo da permettere al timpano di vibrare

correttamente.

Deglutire o sbadigliare stabilizzano la pressione, aprendo le tube. Nei bimbi queste sono corte, con

maggior probabilità di otite conseguente ad una faringite.

L’ORECCHIO INTERNO

E’ SITUATO NELL’OSSO TEMPORALE, è UNA CAVITÀ CHE PRENDE IL NOME DI

LABIRINTO OSSEO. La perilinfa è il liquido che si trova tra l’osso e la membrana e l’endolinfa è

quello presente all’interno delle strutture membranose dell’orecchio interno.

La coclea

E’ simile ad un guscio di chiocciola e internamente è divisa in 3 canali pieni di liquido.Il canale di

mezzo contiene i recettori per l’udito nell’organo del Corti (terminazioni nervose del ramo cocleare

dell'’VIII nervo cranico).

Quando un’onda sonora entra nel meato acustico, le vibrazioni percorrono :

membrana del timpano>>martello>>incudine>>staffa>>finestra ovale dell’orecchio

interno>>perilinfa>>endolinfa>>cellule ciliate dell’organo del Corti>>>>>IMPULSI ai lobi

temporali

Utricolo e sacculo

Sono dei sacchi membranosi presenti nel vestibolo.

Le loro cellule ciliate non appena la testa si muove generano impulsi che vengono trasportati al

cervelletto, mesencefalo e corteccia>>>equilibrio

Quando siamo fermi i canali semicircolari ci permettono di stare in equilibrio mentre ci muoviamo

(impulsi quando ci muoviamo avanti).

L’APPARATO TEGUMENTARIO

ORIGINE EMBRIOLOGICA:

Il tegumento è costituito dall'associazione di 2 tessuti di origine embriologica diversa:

1. EPIDERMIDE (epitelio superficiale di origine epiblastica)

2. DERMA (tessuto connettivo profondo di origine mesodermica)

CARATTERISTICHE:

Il tegumento dei Vertebrati forma il rivestimento esterno del corpo stabilendo quindi il limite tra

l'organismo e l'ambiente esterno.

Esso costituisce un sistema organico estremamente variabile e adattabile che svolge molteplici

funzioni:

• protezione (meccanica, termica, anti-disidratazione)

• sensoriale (sensibilità cutanea)

• respiratoria (respirazione cutanea degli anfibi)

• osmoregolazione (scambi idrici in Ittiopsidi)

• escretrice (ghiandole sudoripare)

• nutritizia (ghiandole mammarie)

• termoregolazione (evaporazione del sudore)

• comunicazione intraspecifica ed interspecifica:

1. marcatura territorio (ghiandole odorose di numerosi Rettili e Mammiferi) e cammuffamento

2. riconoscimento individuale (feromoni di allarme e di attrazione sessuale)

EPIDERMIDE:

E' un epitelio pluristratificato il cui strato più profondo (strato basale), a contatto con il derma, è

indicato anche come strato germinativo poichè le cellule che lo compongono conservano la capacità

di moltiplicarsi indefinitamente generando così gli strati superficiali. Questa attività è compensata

naturalmente dalla concomitante eliminazione delle cellule degli strati superficiali che avviene con

modalità diverse negli Ittiopsidi e nei Tetrapodi.

DERIVATI

L'epidermide può dar origine a:

1. ghiandole

2. fanere cornee

La formazione di questi derivati è dovuta ad un fenomeno induttivo tra epitelio germinativo e

mesenchima. Ciò significa che le ghiandole o le

Dettagli
A.A. 2013-2014
25 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/06 Anatomia comparata e citologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nicolamilano91 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia comparata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Di Liegro Carlo Maria.