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CONIGLIO
Formula vertebrale: C7 – T12 – L7 – S4 – Ca14-16;
Nel cranio mancano i seni frontali e sfenoidali.
La fossa pterigopalatina è molto sviluppata.
L'osso mascellare presenta la parete laterale fenestrata incorrispondenza del seno mascellare.
L'arco zigomatico è molto esteso e si prolunga aboralmente con un'estremità libera.
La linea del cranio si allarga in corrispondenza della base cranica.
Il palato osseo è brevissimo.
Il ramo della mandibola è molto esteso e sottile.
La superficie delle ossa del cranio si presenta esternamente come un trabecolato con maglie più o meno ristrette.
La sinostosi sacrale è tardiva;
Lo sterno è composto da sei sternebre;
Nella scapola sono presenti sia acromion che paracromion;
È presente una clavicola, anche se parecchio rudimentale;
Radio e ulna sono immobili l'uno rispetto all'altro;
L'osso coxale è allungato e il suo asse.
longitudinale è pressoché rettilineo; • La fibula si fonde in parte con la tibia;
Apparato locomotore (muscoli)
In generale, notevole sviluppo dei muscoli pellicciai e Riduzione della muscolatura mimica facciale.
Grande sviluppo del muscolo massetere e degli altri muscoli masticatori.
Nelle cavie il muscolo massetere è sessualmente dimorfico;
Apparato endocrino
Molte specie di laboratorio presentano estrema sensibilità alle condizioni ambientali e sviluppano caratteristiche riproduttive e comportamentali legate al calore, al fotoperiodo, ecc. Molte di queste funzioni sono regolate dall'apparato endocrino, che ha dunque differenze funzionali e talvolta strutturali rispetto a quello dei primati. Le ghiandole endocrine non presentano nessun dotto a differenza delle ghiandole esocrine e riversano il loro secreto (ormoni) direttamente nel circolo sanguigno. Le ghiandole endocrine multicellulari si organizzano in veri e propri organi racchiusi in una capsula di
tessuto connettivo irregolare denso, dalla quale si dipartono delle trabecole che si infiltrano nel parenchima, andando a dividerlo in lobi/lobuli. Ci sono tre tipi di ghiandole endocrine:
- ghiandole di tipo follicolare (tiroide), organizzate in follicoli, cioè elementi tondeggianti contenenti secreto, attorniati da cellule ghiandolari
- ghiandole di tipo cordonale, in cui le cellule secernenti si organizzano in cordoni intorno ai capillari
- ghiandole interstiziali o sparse, che formano il sistema endocrino diffuso
Tiroidela tiroide è una ghiandola follicolare annessa ai primi anelli tracheali, coinvolta nel metabolismo basale e nel metabolismo del calcio. Il parenchima tiroideo è costituito da follicoli che variano da 20 a 500µm. La grandezza dei follicoli dipende dallo stato funzionale della ghiandola. I follicoli sono costituiti da epitelio semplice le cui cellule sono chiamate tireociti, che poggiano su una lamina basale e conengono una sostanza
detta colloide (una glicoproteina che contiene amminoacidi iodati e che rappresenta una forma di deposito degli ormoni tiroidei). (i follicoli presentano all'interno una cavità in cui viene immagazzinato l'ormone). Le cellule dell'epidetlio follicolare variano a seconda della situazione fisiologica della ghiandola. Le cellule intorno ai follicoli sono dette parafollicolari. La tiroide è rivestita da una sottile capsula di tessuto connettivo irregolare denso, dalla quale si dipartono delle trabecole che si infiltrano nel parenchima, andando a dividerlo in lobi/lobuli. La sua attività è regolata da ormoni prodotti dall'ipotalamo e i principali ormoni prodotti dalla tiroide sono T3 e T4 (funzione nello sviluppo). Le cellule parafollicolari producono la calcitonina (abbassa i livelli ematici di calcio => ormone antagonista del paratormone prodotto dalle paratiroidi). Questi ormoni agiscono su vari organi bersaglio. L'animale che presenta una
La tiroide, più simile all'uomo, cioè con una forma a scudo con due lobi arrotondati uniti nella parte centrale da un sottile istmo, è il maiale. Nel ratto e nei lagomorfi i due lobi sono molto estesi. Nel ratto la tiroide è costituita da due lobi distinti (legati da un istmo trasversale), posti ai lati dei primi anelli tracheali molto estesi cranio-caudalmente.
PARATIROIDI
Le paratiroide sono ghiandole localizzate a livello dei primi anelli tracheali, vicino ai lobi della tiroide. Sono ghiandole endocrine cordonali, cioè il cui parenchima si organizza in cordoni di cellule epiteliali poligonali. Le paratiroidi sono rivestite da una capsula di tessuto connettivo denso irregolare da cui si dipartono setti che si approfondano nel parenchima. Sono costituite da tre tipi di cellule: le cellule principali, le cellule ossifile e sinciziali. Tra queste cellule ricordiamo quelle che producono il paratormone (funzione opposta alla calcitonina => aumenta i livelli).
ematici di calcio). Nei roditori le ghiandole paratiroidi sono solodue e sono più voluminose nella femmina piuttosto che nel maschio,mentre nei conigli sono 4.PANCREAS
Ghiandola pluricellulare, voluminosa, composta mista: prevalentementeesocrina, ma anche endocrina (isole di langerhans). La porzione esocrinadel pancreas produce il succo pancreatico, con funzione digestiva,immesso a livello del duadeno mediante dotti escretori, che varianontevolmnete da specie a specie.
L'attività endocrina è svolta dalle cellule che costituiscono le cosiddetteisole di Langerhans che regolano la concentrazione di glucosio nelsangue. Individuiamo tre tipi di cellule principali:
- cellule α: le più voluminose, con granuli elettrodensi, nucleo lobato, producono glucagone (aumenta i livelli di glucoso nel sangue). Costituiscono il 25% del globale.
- cellule β: nucleo sferoidale e più piccolo di quello delle cellule alfa. Presentano al loro interno
granuli con strutture paracristalline. Sonole più numerose e Producono insulina (abbassa i livelli ematici di glucosio).
cellule delta: granuli grandi e continuto poco eletrodenso. Sono• meno numerose e secernono somatostatina.
Nei roditori il pancreas presenta diversi dotti pancreatici e a livello del corpo centrale c'è un punto di passaggio per la vena porta, chiamato anello portale. Le isole pancreatiche di Langerhans non presentano differenze rispetto agli altri mammiferi.
Nel coniglio il pancreas presenta un unico dotto escretore, il dotto pancreatico accessorio, che sbocca a notevole distanza dal coledoco.
IPOFISI
Posta alla base del diencefalo, attaccata all’ipotalamo attraverso il peduncolo ipofisario. Ha forma sferoidale. È composta da due parti: l’adenoipofisi posta anteriormente e la neuroipofisi posta posteriormente.
Il lobo anteriore dell'ipofisi, ovvero l'adenoipofisi, è costituita da tessuto ghiandolare con attività endocrina.
che produce sia ormoni che agiscono direttamente su cellule bersaglio sia ormoni che stimolano l'attività di altre ghiandole, quali la tiroide e la surrenale. La secrezione ormonale dell'ipofisi è regolata da fattori stimolanti o inibenti provenienti dall'ipotalamo. L'ipotalamo produce inoltre due ormoni, cioè l'ormone antidiuretico e l'ossitocina, che vengono rilasciati nella neuroipofisi e agiscono direttamente su organi bersaglio. Nei roditori l'ipofisi si estende lungo un asse quasi parallelo alla base cranica. GHIANDOLA PINEALE o EPIFISI Si tratta di una ghiandola che sporge dall'estremità posteriore del diencefalo, a cui è collegata tramite un peduncolo. È costituita da due tipi di cellule: i pinealociti, che producono la melatonina, hanno lunghi prolungamenti e sono sensibili alla luce; e i gliociti, che sono cellule interstiziali gliali. Controlla l'orologio biologico del corpo, che stabilisce il ritmo.Il ritmo circadiano è associato ai cicli estrali e agli accoppiamenti stagionali. In alcune specie è molto importante per regolare il ciclo annuale di accoppiamento. Infatti si tratta di una ghiandola sensibile alla luce e dunque in condizioni di luminosità continua, si riduce la produzione di melatonina e l'attività delle gonadi aumenta. Infatti in primavera con l'aumento delle ore di luce diminuisce la produzione di melatonina e ciò stimola l'attività delle gonadi.
La ghiandola pineale dei roditori è sensibilmente diversa da quella dell'uomo e degli altri mammiferi. È composta da una parte profonda - epitalamica - e da un lungo peduncolo e da una parte superficiale (più voluminosa) posta sotto la volta cranica. Quest'ultima parte rappresenta un residuo dell'occhio pineale. Anche la ghiandola pineale del coniglio presenta la suddivisione in parte superficiale (a contatto con la volta cranica) e in parte profonda.
unite tra loro da un lungo peduncolo. GHIANDOLE SURRENALIOrgani pari, immersi nel tessuto adiposo vicino al polo craniale dei reni. Variano di forma, colore e peso da specie a specie. Solitamente il surrene sinistro e pesa di più del surrene destro e nelle femmine pesano di più che nei maschi. Sono ghiandole endocrine rivestite da una capsula di tessuto connettivo, al di sotto del quale si distinguono due strati cellulari concentrici: uno strato periferico (corticale del surrene) e uno strato centrale (midollare del surrene). Si tratta di due ghiandole distinte: la corticale produce mineralcorticoidi (aldosterone e desossicorticosterone), glucorticoidi (cortisone e cortisolo) e ormoni sessuali (androgeni ed estrogeni); la midollare produce invece catecolammine (adrenalina e NA). Nei roditori le ghiandole surrenali sono poste nella tipica sede cranialmente ai reni e sono più voluminose nelle femmine.
GONADI :Testicoli e ovaie.
Apparato digerenteI mammiferi di laboratorio sono
erbivori o onnivori. Il loro apparato digerente si sviluppa di conseguenza con una certa lunghezza e comprende generalmente denti atti a rodere e masticare a lungo e un intestino dotato di una camera di fermentazione per la digestione della cellulosa (di dimensioni maggiori nel coniglio). L'organizzazione dell'apparato digerente è sostanzialmente molto simile nei roditori e nei lagomorfi.
L'apparato digerente è costituito dal canale alimentare e dalle grosse ghiandole ad esso annesse. Il canale alimentare inizia con la cavità orale e termina a livello del canale anale. La cavità buccale comunica con l'esterno mediante la rima labiale e posteriormente con la faringe, che viene percorsa sia dall'aria inspirata ed espirata sia dal cibo ingerito e continua inferiormente con l'esofago.