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La guerra di successione austriaca
Ritorniamo al Carlo VI d'Asburgo menzionato prima in occasione della guerra di successione spagnola, che era diventato imperatore in seguito all'imprevista morte senza eredi diretti maschi di suo fratello Giuseppe I, quindi Carlo VI d'Asburgo che a sua volta non ha eredi maschi. Torna il problema di questo particolare aspetto di successione ereditaria per alcuni regni (non per tutti) europei ( questo problema non lo aveva l'Inghilterra che aveva avuto sovrane di sesso femminile come Elisabetta I). Non avendo figli maschi, quindi eredi legittimi, ovvero figli dei suoi figli in vita, ottenne dagli elettori tedeschi la firma della pragmatica sanzione, un documento da lui elaborato e voluto col quale tentava di legittimare al momento della sua morte, l'ascesa al trono (riguardo ai domini d'Austria e conseguentemente al trono imperiale abbiamo detto che chi sedeva al trono d'Austria aveva iperché domini).
ereditari degli Asburgo d'Austria, veniva poi sempre eletto imperatore), otteneva appunto il consenso da parte dei grandi elettori tedeschi, tramite il documento, a legittimare la successione in favore di sua figlia Maria Teresa. Si stava così abolendo per i domini ereditari d'Austria degli Asburgo e conseguentemente anche per la corona del sacro romano impero, l'antichissima legge salica ovvero quella norma che regolava la successione al trono che si faceva risalire al diritto medievale dei Franci Sali (alla tradizione salica) una delle tante ramificazioni che il popolo franco aveva assunto, che era in vigore nella maggior parte degli stati europei come anche in Francia, Spagna, e valeva anche per i domini d'Austria e per il sacro romano impero. Alla morte di Carlo VI, qualcuno ci ripensò soprattutto uno dei più importanti elettori tedeschi, quello di Brandeburgo che ormai era diventato anche re di Prussia (nello specifico, il 3 re di Prussia).Federico II) il quale disattese la pragmatica sanzione e occupò la Slesia che era un dominio ereditario degli Asburgo d'Austria. Inoltre riuscì a realizzare in poco tempo un'alleanza prodigiosa (anche la Francia, la Spagna, la Baviera e la Sassonia) e dunque la povera Maria Teresa d'Austria che si trovò a dover fare i conti col poco che rimaneva (l'Ungheria che era sempre stata nell'orbita austriaca, il Piemonte che cercava e continuava abilmente a farsi strada nello scenario europeo e quindi a racimolare qua e là piccoli guadagni territoriali e l'Inghilterra, alleato più importante ma distante – sarebbe stato un importante alleato in astratto, ma lo era soprattutto sui mari, era distante dai campi di battaglia che invece qui sono in gioco Europa centrale e mediterranea. Si arrivò alla pace di Aquisgrana 1748 con una Maria Teresa che riuscì quasi miracolosamente a salvare il suo trono, quello d'Austria.rinunciando alla Slesia che invece rimase alla Prussia e riuscì in qualche modo attraverso un duro compromesso, a salvare anche la corona imperiale che venne conferita a suo marito (quel Francesco Stefano di Lorena che abbiamo menzionato prima) e lei si contentò di figurare una imperatrice consorte. Quindi imperatrice in quanto moglie dell'imperatore. Francesco Stefano di Lorena, assunsero un altro cognome - gli Asburgo Lorena. Venne quindi premesso il cognome più illustre che era evidentemente quello di Maria Teresa. Parma e Piacenza che erano giunti sotto le mani dei Lorena, vengono ora assegnati a Filippo di Borbone. Quindi a un ramo collaterale dei Borbone. (non sono gli stessi Borbone che continuano a regnare in Spagna e che si erano affacciati nel meridione - Napoli e Sicilia). Qui vediamo che tra Sicilia e Sardegna si realizza una sorta di scambio tra i Savoia che al termine della guerra di secessione spagnola avevano ottenuto la Sicilia e gli Asburgo.dell'epoca, come la Spagna e l'Austria, si accordarono per scambiare territori dopo la guerra di successione polacca. In particolare, la Spagna rinunciò alla Sicilia in cambio della Sardegna. Questo scambio ebbe ripercussioni anche in Italia, poiché i Borbone di Spagna, nonostante fossero un ramo cadetto della famiglia reale, riuscirono a ottenere il controllo del meridione italiano, inclusi il Regno di Napoli e la Sicilia. Allo stesso modo, la Sardegna divenne parte del Regno di Savoia, che includeva anche il Piemonte. Questo scambio territoriale fu una tattica utilizzata dalle potenze dell'epoca, simile a un gioco di carte, per consolidare il proprio potere.europee puntualmente applicano quando si tratta di arrivare a un trattato di pace, con questo scambio così disincantato che si verifica tra le varie potenze in rapporto a territori diversi, vi da tutta la misura di quello che ormai era diventato "realpolitique" cioè il realismo politico, quel calcolo e freddezza che era subentrata alla vecchia ideologia della guerra invece giusta e di cui avevamo parlato durante la pace di Westfalia di un mutamento di atteggiamento al livello politico europeo. Non più conflitti nei quali si andava con profonde convinzioni ideologiche, ma guerre legittime che si tentava di vincere accampando pretese e rivendicazioni che fossero il più realistiche possibile. Il legame, il sentimento che legava il sovrano a quei territori, finiva con l'essere minimo in certi casi addirittura nullo. Bisognerà attendere la Prima guerra mondiale perché si rimetta sul tavolo in termini di diplomazia internazionale di diritto internazionale.le ragioni di legittimità e di affinità anche sul piano culturale tra dominatori e dominati. Sette Anni, Guerra dei 1757-63 definita convenzionalmente come la prima guerra globale, si combatté anche negli insediamenti francesi contro gli inglesi in altri continenti, in particolare in Nord America, tra i coloni. Nel quadro europeo, nello specifico, il rovesciamento delle alleanze nella guerra dei sette anni portò in campo Austria, Francia e Russia contro Prussia e Inghilterra. Questa volta Austria e Francia si trovano dalla stessa parte, mentre la Prussia si allea con l'Inghilterra. La Russia diventa il nuovo grande attore e vedremo che sarà proprio la sua uscita dal conflitto a determinarne in gran parte l'esito, perché come vedremo dopo con Caterina di Russia, si verificherà un colpo di stato. Caterina assumerà il titolo di sovrana di Russia, di imperatrice zarina al posto del marito Pietro da lei deposto. Quindi una congiura, colpo di stato ed uscirà.dal conflitto che era iniziato prima del colpo di stato, favorendo non poco Federico II di Prussia alla quale Caterina era molto legata, era ella stessa anche di origine prussiana. Anche qui un colpo di scena, non c'è guerra senza un colpo di scena che fa saltare tutte le carte. Pace di Parigi = la perse per aria con la Slesia rimase (ancora una volta) prussiana, la Francia gran parte delle sue colonie d'Oltreoceano a favore dell'Inghilterra (Quebec e Louisiana) e lo stesso accadde alla Spagna (Florida) che già al termine della guerra di successione spagnola aveva acquisito molti domini coloniali. Inghilterra monopolio tratta schiavi. La Spagna, oltre al sulla degli guerra dei sette anni è per molti aspetti un presupposto della rivoluzione americana in quanto si scontrarono anche in America francesi ed inglesi e perché il Québec e la Louisiana al termine di questa guerra, divennero inglesi. La tratta degli schiavi è un fenomeno che hariguardato la società europea, non la sola Inghilterra. Ovvero prima che venisse assegnato agli inglesi, lo aveva in origine detenuto il Portogallo (3 lezione) dove le zone di approvvigionamento di questa "merce" di persone era l'Africa, che si affacciavano sull'atlantico, erano le coste caratterizzate dalla presenza di domini portoghesi. Anche con l'intervento del Papato, alla metà del '400 con una bolla di Nicolo V, che era stato conferito ad Alfonso V, sovrano di Portogallo, al diritto di ridurre in schiavitù e commercializzare qualsiasi tipo di infedele, pagano o individuo non cristianizzato in esplicito riferimento alle popolazioni africane che venivano fatte prigioniere e quindi imbarcate su navi a partire da quella data. La tratta atlantica, un altro versante di questo vergognoso commercio di persone e vi era anche la tratta orientale quella cioè che sempre a partire dall'Africa, per le sue coste orientali, era stata.Gestita dagli arabi verso la penisola indiana. Arabi che a loro volta a partire da poco dopo l'anno mille, cominciarono a rendere prigioniere le popolazioni africane a imbarcarle alla volta del subcontinente indiano. La tratta atlantica invece era sorta per il bisogno di approvvigionare prima l'Europa, nella seconda metà del 400 poi dopo il raggiungimento del continente americano, quest'ultimo. (=in seguito al fortissimo decremento demografico, che il continente americano aveva fatto registrare, America centrale e meridionale, ovvero del drastico calo di popolazione che si era registrato tra le popolazioni amerindie, per effetto di tutto (virus) c'era stato bisogno di introdurre un nuovo tipo di mano d'opera per portare avanti quelle piantagioni (asiendas, in merito alla 3a lezione di piantagioni impiantate da europei nel nuovo mondo). Per questo motivo si pensò di importare quella mano d'opera dall'Africa e di potenziare la tratta atlantica.
e di darle laconnotazione che ha finito con l'avere nel 500 e 600 e anche del 700. È un fenomeno che termina solo dopo napoleone, tra 1807 e gli anni 30 dell'800 quando l'Inghilterra abolisce la tratta e prende le distanze dal traffico dichiarandolo illegale, rinnegherà gran parte della sua storia. Come fenomeno è stato fatto si per sempre, ha significato milioni di morti non solo l'Inghilterra, ma capiamo le condizioni nelle quali erano stipati tali esseri umani, un minimo numero era quello di quanti riuscivano a raggiungere vivi il continente americano, trattati peggio degli animali a partire dalle condizioni con cui li si trasportava. Il ritardo cumulato da questo continente è la somma di tanti fattori, ad aggravare ancor di più il quadro si trattava della parte più giovane, sana della popolazione, scelti quindi gli individui più prestanti sul piano della forza fisica, i più giovani. Un danno da tutti i punti diVista incalcolabile che per secoli e secoli la civiltà europea tutta ha causato e recato all'Africa. In primis portoghesi, ma a beneficio di tutti coloro che in America, gli spagnoli, portoghesi, francesi li acquistarono e quindi ne trassero un beneficio col benestare di nume.