vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Alcune interpretazioni psicologiche pongono l’attenzione dell’origine del pregiudizio su
caratteristiche individuali seconod cui la teoria di Adorno parla che il tipo di personalità influenza
l’uso o meno dei pregiudizi. Altre, invece, pongono l’attenzione su fattori sociali secondo cui la
teoria della categorizzazione di Tajfel dice che gli individui appartengono a gruppi sociali diversi e
per questo sentono la necessità di usare anche pregiudizi per marcare le differenze tra il proprio
gruppo (ingroup) e l’altro (outgroup).
Oltre al pregiudizio esplicito, esiste anche quello implicito ovvero quello che viene attivato in modo
inconsapevole alla vista di una caratteristica stereotipica, la cui presenza dipende da aspetti incosnci
che sono coinvolti e che interferiscono nel giudizio sociale e che può essere rilevata basandosi sui
tempo di reazione mediante il test di associazione implicita in cui vengono presentati stimoli
positivi e negativi e si valuta i tempi di risposta nelle associazioni. Un esempio di stereotipo
implicito è quello di genere e quello razziale su cui esiste una censura socio-politica per cui non è
accettato esprimere giudizi discriminatori (effetto Obama ha portato a contrastare il pregiudizio
emplicito ma anche quello implicito favorendo in questo modo la popolazione di razza nera).
Multiculturalità e pregiudizio etnico di fronte alla sfida del terrorismo
La psicologia cerca di dare risposte e a trovare strategie di superamento e stereotipi e conflitti.
Le dinamiche utili della psicologia sociale per affrontare il tema del terrorismo sono:
-identita sociale
-categorizzazione sociale differenze tra etnie che vengono estremizzate, minimizzando le
differenze interne
-influenza sociale il tewrrorismo riesce ad influenzare i comportamenti e le scelte della
maggioranza
-comunicazioneil terrorismo usa canali di comunicazione moderni ed adeguati a quelli del gruppo
sociale a cui vuole rivolgersi
-stereotipola figura del terroriste è intolleranza verso la diversità etnica e culturale.
Capitolo 3 La questione del Gender Pay Gap (divario retributivo di genere)
Il Gender Pay gap si può intendere come la differenza di divario retributivo tra il salario medio di
uomini e donne di pari competenze.
Le persone con la stessa produttività dovrebbero percepire lo stesso salario ma visto che questo non
accade per un intero gruppo di persone, allora si può parlare di discriminazione.
Le differenze di salario portano a diverse implicazioni negative sul piano economico poiché frena
l’occupazione femminile verificandosi ricadute non solo sul gruppo discriminatorio ma anche
sull’intera forza di lavoro.
Le donne vedono sottovalutate le loro competenze cominicando dall’ingresso nel mercato del
lavoro, infatti le professioni e i settori femminili sono contraddistinti da livelli retributivi inferiori
poiché vengono considerate “meno competenti”.
Il fenomeno dello sticky floor ci mostra la difficoltà che le donne incontrano in amibiti professionali
stereotipicamente di pertinenza maschile.
Le cause di questo Gender Pay Gap sono molteplici tra cui le caratteristiche personali (età, genere,
esperienze lavorative, stato civile, etnia), caratteristiche del lavoro o dell’azienda, fattori
istituzionali, norme sociali, cura dei figli e le mansioni domestiche costringono la donna ad
accettare un lavoro part-time.
È necessario colmare il GPG per ottenere una società più equa e per fornire alle donne la possibilità
di guadagnare quanto gli uomini lungo l’intero arco di vita, inoltre per permettere ai lavoratori e
lavoratrici di esprimersi al meglio nel proprio settore professionale e per rilanciare la crescita e
l’economia. pag. 2
Adriana Cupelli S.T.P Uniurb
Per colmare il GPG è necessario un programma di azioni comunitario per le pari opportunità per
favorire la presenza femminile nei processi di policy-marking, promuovere il coinvolgimento di
organismi di parità e di altre organizzazioni del mondo femminile nei processi di networking.
Queste azioni prendono il nome di “azioni positive” viste come misure volte alla rimozione degli
ostacoli che impediscono la realizzazione di pari opportunità favorendo l’occupazione femminile e a
realizzazre l’uguaglianza sostanziale tra uomini e donne nel mondo del lavoro. Tali azioni è possibile
distinguerle in due categorie: formazione professionale rivolta alle donne e le pratiche di intervento
diretto sul luogo di lavoro.
Capitolo 4 Evoluzione e percezione del benessere nella società contemporanea
Nel corso del tempo l’uomo inizia a rivolgersi a se stesso come individuo. Perciò si rinnova l’interessa
per il tema del benessere personale non più inteso come “stare bene” legato al possesso di beni che
garantiscono una vita agiata, ma come “sentirtsi bene”.
Esistono due diverse accezioni di benessere distinguendosi in
-benessere eudaimonico: la ricerca della felicità è legata alla natura umana essendo una costante
transculturale. Seconod questa prospettiva, il benessere è qualcosa che riguarda la relazione tra il
soggetto e il suo ambiente. (l’eudaimonismo sostiene che il soggetto sia tale sono se è “in rapporto
con” anche se può rappresentare una fatica)
-benessere edonico: il benessere è visto come un perseguimento del piacere o annullamento del
dolore. (l’edonismo è centrato sul piacere individuale)
Per molto tempo, il benestante è colui il quale, non avendo problemi economici particolari, può
occuparsi della politica, dell’amministrazione pubblica, della cultura e dell’arte. Nell’epoca
contemporanea questa coincidenza tra cittadinanza e benessere termina di esistere.
Nella prospettiva eudaimonica il bessere individuale si integra con il benessere comune (fare del bene
degli porta del bene per noi), nei comportamenti pro-sociali prevalgono le motivazioni connesse
all’evitare il disagio che la codizione di sofferenze altrui provoca in chi assiste (fare il bene altrui
permette di ridurre lo stress derivante da condividere una situazione di disagio).
Erikson ci parla di generatività ovvero preoccupazione ed impegno berso il benessere delle
generazioni future risposnde a un desiderio di sv. personale e sociale.
Il benessere ha un ruolo fondamentale sulla nozione di salute.
Per la psicologia sociale, il benessere è al tempo stesso un fatto individuale, legato all’esercizio di
sonoscere che soddisfa la nostra aniam razionale, e sociale in cui vi è una felicità che deriva
dall’applicazione della giustizia alla vita politica.
Capitolo 5 Diritto e psicologia a confronto davanti alla società che cambia
I cambiamenti sociali hanno portato il diritto a conformarsi con nuove realtà ovvero i nuovi asseri
familiari e i processi di globalizzazione.
Un organismo internazionale importante, in questo contesto, è la CEDU (Corte Europea dei Diritti
dell’Uomo) che può sia condannare un paese a risarcimenti a cittadini o ad altri paese, sia obbligare
a introdurre cambiamenti sul piano organizzativo e giuridico.
Nel processo civile in materia di minori affermava che i fanciulli dovevano esprimere liberamente la
loro opinione su ciò che interessa loro, e che queste opionioni siano tenute in considerazione.
L’Italia resta un paese che vincola la possibilità di aodzione di un minore solo a coppie coniugate. Il
codice di procedura civile minorile contiene strumenti finalizzati a dare al minore un’opportunità
educativa di recupo e di risocializzazione rendendo il processo penale un momento di
responsabilizzazione. pag. 3
Adriana Cupelli S.T.P Uniurb
In questo ambito, la psicologia ha avuto un ruolo di collaborazione fondamentale con il diritto sia su
un piano di riflessione teoria sia sul piano della ricerca. La psicologia giuridica è un settore specifico
della psicologia che coordina i contributi della psicologia generale, sociale, clinica e dello sviluppo.
Essa si presenta come una una branca della psicologia che applica le teorie e le ricerche della
psicologia stessa in ambito giuridico. La psicologia giuridica è coivolta nel diritto della famiglia in
quaknto si è passati ad un approccio a separazione e divorzio come evoluzione patologica della
famiglia, a ritenerli una svolta naturale dell’educazione familiare. Questo aumento dei divorzi porta
il prblema di individuare i criteri di decisione sia del regime di affidamento , sia del collocamento,
sia individuare il genitore psicologico essendo il punot di riferimento del minore.
Il criterio del “genitore psicologico” viene affiancato al criterio dell’accesso ovvero di individuare il
genitore che ha maggiori capacità di garantire l’accesso all’altro.
Prima il minore era escluso dalla dinamica processuale, oggi invece assume un ruolo centrale essendo
un soggetto che deve essere ascoltato dal magistrato con l’assistenza di un esperto.
Garder ci parla la sindrome di alienazione parietale (PAS) analizzando un ruolo attivo e strumentale
di un genitore a carico dell’altro e un minore passivo che risponde ai desideri del genitore con cui
vive sia per patto di lealtà sia per paura di perderne l’affetto e la sua vicinanza.
La tematica cosolidata sul piano ciale e giudico è l’omogenitorialità che comprende genitori
omosessuali che hanno avuto figli da precedenti relazioni eterosessuali.
Le richerche condotte in ambiti neutrali non giustificano discriminazioni verso genitori omosessuali
ma evidenziano come siano altre le variabili che influenzano lo stato di benessere del bambino.
La legge del 4 marzo 1983 ribadisce che il minore abbia il diritto di essere educato nell’ambito della
propria famiglia. Il figlio adottato diventa figlio legittimo degli adottanti e cessano i rapporti con la
famiglia di origine ma diventa doloroso e complesso nelle situazioni con bambini più grandi o in
situazioni in cui la non adeguatezza di uno o di entrambi i genitori non sia così netta
Capitolo 7 partecipazione alla vita pubblica e nuovi media
La rete è vista come un potenziale agente di disintermediazione instesa come una capacità degli utenti
di procurarsi informazioni, benio e servizi senza passare mediante mediatori (media tradizionali) e di
democratizzazione del dibattito pubblico, rivitalizzando le dinamiche partecipative (effetto di
equalizzazione).
Internet sarebbe soggetto s una logica di normalizzazione utile ai tradizionali attori della politica per
rafforzare la loro visibilità ed influenza diventando un mezzo per controllare meglio la realtà politica.
Alche ricerche hanno evidenziato che il contesto online sarebbe più adatto a mettere in atto azioni off
pervasive e di sensibilizzazione, piuttosto che azion