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Appena andati via i tedeschi entrano quattro persone, probabilmente altri prigionieri
che lavorano, che parlano una lingua diversa anche dal tedesco. -> "aiutanti come gli
abbiamo visti stasera o iersera"( già qui si vede il disorientamento. Questi quattro
aiutanti cominciano a rasare i nuovi arrivati uno ad uno. I nuovi deportati gli porgono
domande su tutto ma loro non rispondono.
Dopo la completa rasatura i deportati vengono portati nella sala docce e vengono
lasciati soli. I deportati, rimasti appunto soli, cominciano a porgersi domande a
vicenda. L'ingegner Levi (con moglie e figlia) chiede spesso a Primo Levi se secondo lui
anche le donne in quel momento sono come loro e se secondo lui le potranno rivedere.
Mentendo, Primo gli risponde che si secondo lui le rivedranno, ma lui ha già in mente il
pensiero che i tedeschi li stanno deridendo tutti prima di ucciderli e chi crede di
poter sopravvivere è un pazzo.
Poco dopo entra nella stanza un prigioniero vestito a righe. Egli fa prima un discorso
cercando di spiegargli tutto e poi risponde alle domande.
Scoprirono così di essere a Monowitz, vicino ad Auschwitz, in alta slesia, e questo è un
campo dove i deportati lavorano la gomma buna-> da qui il nome di "Buna Monowitz".
Il prigioniero racconta di essere un medico dentista e che lui sta meglio dei deportati
perchè lui non è un ebreo ma è solo un criminale.
Egli però evita di parlare di alcuni argomenti, per esempio quando gli chiedono notizie
sulle donne.
Questo prigioniero si mette poi a raccontare che nei lager la domenica ci sono partite
di calcio e concerti-> Levi capisce che anche lui li sta prendendo in giro.
Il prigioniero quindi da false informazioni ai deportati, che successivamente gli
chiedono se può procurarli qualcosa da bere ma lui dice che non può perchè se lo
scoprono rischia.
Ad un tratto suona una campana e questo individuo scappa e nel frattempo si accende
l'acqua bollente, ma solo dopo 5 minuti di pace compaiono quattro(probabilmente quelli
di prima) che cacciano nell'altra stanza i prigionieri con urla e spintoni.
Dentro l'altra stanza rifilano ai prigionieri vestiti e un paio di scarpe e viene loro
concesso di vestirsi.
Dopo essersi vestiti nessuno alza lo sguardo per guardare gli altri,nella stanza non ci
sono specchi e nessuno osa guardare gli altri per vedere che sono diventati pupazzi
miserabili, trasformati nei fantasmi intravisti la sera dell'arrivo.-> qui per la prima
volta si accorgono che la loro lingua manca di parole per esprimere questa offesa cioè
la demolizione di un uomo. Capiscono di essere arrivati al fondo.(condizione umana più
misera di così non c'è. Gli sono stati tolti abiti,capelli e se parlassero non gli
ascolterebbero. Gli toglieranno anche il nome e se vogliono conservarlo devono trovare
la forza di conservare qualcosa di quel noi che erano.)
Qui si passa dalla prima persona plurale ("Noi sappiammo") alla terza persona
descrittiva ("Ma consideri"). Parla delle cose di tutti i giorni, degli oggetti come un
fazzoletto che sono parte degli uomini ed è impensabile venirne privati. Dice poi "Si
immagini" che a un uomo venga privato, oltre che di queste cose, anche della casa,
delle persone amate, dei vestiti e di tutto-> esso sarà un uomo vuoto, senza dignità e
dice che accade spesso a chi perde tutto di perdere se stesso.
Si capisce così il duplice significato di "Campo di annientamento", oltre
all'annientamento dei deportati nel senso che cessano di vivere, si annienta proprio la
persona, la si fa diventare una persona vuota (un sommerso).
Qui si spiega per la prima volta la parola Haftling-> Levi è l'haftling 174 517. qui sono
stati battezzati e ne porteranno il marchio sul braccio sinistro per sempre. Per
tatuarli sono stati messi tutti in fila. Questa è la vera iniziazione-> infatti sembra che
per ricevere pane e zuppa bisogna mostrare il numero.
Per farli abituare a mostrare il numero subito ci è voluto qualche giorno e un po' di
violenza. Ci sono volute settimane invece per capire il suono della lingua tedesca. Solo
più tardi qualcuno di loro ha cominciato a capire la scienza dei numeri ad Auschwitz. Ai
vecchi del campo il numero dice tutto, l'epoca dell'ingresso al campo,il convoglio e la
nazionalità.
dal 30000 all'80000 sono i reduci dei ghetti polacchi e verranno trattati con rispetto.
Vanno aperti gli occhi quando invece si commercia con un 116000 o 117000 perchè sono
i greci di Salonicco.
L'ingresso dei nuovi arrivati avviene in chiave grottesca e sarcastica. Dopo esser stati
tatuati i deportati vengono chiusi in una baracca dove non c'è nessuno. Ci sono
cuccette rifatte ma è stato loro proibito di toccarle. Poi è entrato un ragazzo con i
vestiti a righe ed era abbastanza civile e che parla francese. Tutti gli porgono
domande ma lui non parla volentieri e spiega loro di malavoglia che gli altri prigionieri
sono fuori a lavorare e che arriveranno a sera e che lui è uscito in quel momento
dall'infermeria ed è esente da lavoro per oggi.
Levi gli chiese se li avessero restituito almeno gli spazzolini e questo ridendo e con
disprezzo rispose "Non siete più casa" "Di qui non se ne esce che dal camino"(cosa di
cui solo dopo hanno capito il significato), queste sono frasi che si sono sentiti ripetere
spesso.
Dalla sete che ha Levi si accorge che fuori dalla finesta c'è un ghiacciolino e lo
prende, ma subito dopo gli viene strappato di mano e allora Levi con uno stentato
tedesco chiede "Perchè?" e gli viene risposto "Qui non c'è perchè"-> la spiegazione è
che in questo luogo è tutto proibito perchè per tale scopo questo campo è stato
creato.
Qui Levi fa un'altra citazione Dantesca "Qui non ha luogo il Santo Volto, qui si nuota
altrimenti che nel Serchio" Inferno canto XXI verso 48.
Questa frase sta a significare che, come veniva fatto notare a chi arriva all'inferno la
differenza tra la vita terrena e la vita nell'inferno, c'è differenza tra la vita civile e
la vita nel lagher.
La prima giornata di Lager viene definita da Levi come Antinferno.
Al tramonto i deportati vengono fatti uscire dalla baracca e vengono condotti, in fila,
in un piazzale al centro del campo ad attendere per circa un'ora. Poi incomincia a
suonare una fanfara "Rosamunda" e ciò da sollievo e i prigionieri si guardano
sogghignando. Piano piano però vedono poi i loro compagni tornare da lavoro, essi
camminano in colonna per cinque, essi camminano come fantocci rigidi ma seguendo il
tempo della fanfara.
Quando tutti si sono disposti in un certo ordine sulla piazza, i prigionieri vengono
contati e ricontati, avvengono anche lunghi controlli che sembrano fare capo a un tale
vestito a righe che a sua volta rende conto a un gruppetto di SS.
Quando si sente gridare "Absperre" tutti cominciano a camminare con fare
turbolento e Levi nota che tutti portano con se una scodella.
I nuovi arrivati si aggirano tra la folla per cercare aiuto. Levi nota due giovani ragazzi
seduti contro la parete di legno di una baracca. Uno dei due mentre passano chiama
Levi e gli pone alcune domande e gli chiede di dove sono. Levi allora pone alcune
domande al ragazzo e scopre che è in lager da 3 anni e che fa il fabbro. Levi gli chiede
poi acqua e lui risponde che loro non bevono acqua e gli dice di Aspettare fino a
stasera.
Il ragazzo gli dice che si chiama Schlome e dopo aver chiesto a Levi di sua madre lo
abbraccia timidamente.
Qui Levi parla del fatto che hanno già imparato la topologia del lager e che esso è
circondato da filo spinato percorso con corrente ad alta tensione.
Ci sono 60 baracche in legno qui chiamate Blocks, poi ci sono le cucine, una fattoria
sperimentale gestita da alcuni haftling privilegiati, le baracche di docce e latrine e
l'infermeria e l'ambulatorio. Il block 24 riservato agli scabbiosi. Il Block 7 riservato a
la "prominenz" l'aristocrazia. Block 47 riservato agli ariani tedeschi,politici e
criminali. Il Block 49 per i Kapos.
I comuni blocks di abitazione sono divisi in due locali, nel Tagesraum vive il capo-
baracca con i suoi amici, dove oltre a degli oggetti c'è anche una vetrina con
all'interno gli attrezzi del barbiere autorizzato, i mestoli per distribuire la zuppa. Poi
c'è il dormitorio dove ci sono 150 cuccette da 3 piani ciascuno, sarebbe a dire che in
ogni cuccetta stanno circa due persone. I corridoi sono cosi piccoli che non ci si passa
in due e non c'è la possibilità di stare tutti in piedi sul pavimento e da qui viene fuori il
divieto di entrare in un block a cui non si appartiene.
Nel mezzo del lager c'è la piazza dell'appello dove i prigionieri si radunano la mattina
per costituire le squadre di lavoro.
Poi Levi comincia a parlare degli ospiti del lager. Essi sono divisi in 3 categorie: I
criminali,i politici e gli ebrei. Tutti sono vestiti a righe ma i criminali accanto al numero
portano un triangolo verde, i politici un triangolo rosso e gli ebrei portano una stella
ebraica rossa e gialla.
Le SS si vedono di rado, i padroni dei prigionieri sono i triangoli verdi che hanno mano
libera sugli ebrei. Hanno anche imparato a rispondere "Jawohl" e a non fare domande.
In più hanno anche appreso il valore degli alimenti, adesso anche loro raschiano il
fondo della gamella. Sanno anche loro adesso che non è la stessa cosa ricevere un
mestolo di zuppa preso dalla superficie o dal fondo. Hanno infine imparato che tutto
può servire e che tutto può venire rubato anzi che tutto viene rubato non appena
l'attenzione si abbassa. Conoscono già anche il regolamento del campo, pieno di
proibizioni, avvicinarsi a meno di due metri dal filo spinato, dormire con la giacca,
servirsi di particolari lavatoi che sono solo per i Kapos. E vietato andare alla doccia nei
giorni che non sono prestabiliti. Ci sono anche degli insensati riti da fare ogni mattina:
Rifare il "letto", spalmarsi gli zoccoli con l'apposito grasso da macchina, raschiare
dall'abito macchie di fango. La sera invece devono sottoporsi al controllo dei pidocchi
e alla lavatura dei piedi. Il sabato farsi radere barba e capelli e farsi rammendare
stracci. La domenica sottoporsi al controllo della scabbia e dei bottoni della giacca che
devono essere 5.
Se le scarpe sono rotte alla sera devono andare alla cerimonia del cambio delle scarpe,
dove c'è un ammasso di gente e si deve essere bravi a scegliere la scarpa adatta
perchè un secondo cambio non si può effettuare. Le scarpe hanno un'importanza
fondamentale nel lager. Le scarpe