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IDENTITÀ DELLE COSE:
La locatio condutio é un contratto , mentre qui ci spostiamo nell’ ambito dei diritti reali.
La locatio condutio è un contratto a prestazioni corrispettive basata sulla buona fede in cui emerge
l’ equilibrio degli interessi contrapposti.
Bisogna applicare una sensibilità di carattere socioeconomico apportandoli al contratto.
Nel tema che stiamo per affrontare è presente una considerazione del diritto molto formale.
Vedremo come si lavora sul diritto quando i concettigiuridici diventano quasi degli oggetti con cui
si lavora, mentre con la locatio prevaleva la prudenza nel risolvere il conflitto di interessi.
D 41.3.23: Giavoleno:
Genere epistolare: pubblica le lettere che ha ricevuto con richieste di carattere giuridico da parte dei
privati. La domanda che sta dietro a questo quesito è :
ma un soggetto possiede la casa o singoli mattoni? Il problema si pone nell’ usucapione che prevede
termini diversi per l’ usucapione di cose mobili e immobili.
In diritto romano la compravendita(contratto consensuale) ha solo effetto obbligatorio e non
transativo della proprietà. Tale contratto obbliga il compratore ha pagare il prezzo ma obbliga il
venditore a consegnare la cosa e a garantire il Pacifico godimento.
Consegnare la cosa vuol dire che viene fatta la traditio di un bene che è una res mancipi (casa) non
se ne trasferisce la proprieta.
Il problema dell’ usucapione della casa é tutt’ altro che banale.
Se io ho comprato la casa e tu mi hai consegnato la casa adesso sta a me usucapirla perché ho una
giusta causa(l’ho comprata) il problema é il decorso del tempo.
Problema:quanto ci vuole perchè il acquisti la proprietà?
Ce una distinzione tra cose mobili e immobili: la casa é una cosa immobile.
La norma delle dodici tavole non dice che la casa si usucapisce in due anni ma che il suolo si
usucapisce in due anni quindi non parla di casa.
Uno degli esempi che pone Cicerone (“Topica” cicerone nel 44 a c ,che dedica ad un giurista, e
sono una traduzione dei topica di Aristotele :i topica sono i luoghi dell’ argomentazione:cicerone
spiega tutti gli argomenti:schemi di ragionamento). é come interpretiamo la norma che dice che per
il suolo l’ usucapione é di due anni: la norma in quanto si uso capisce?
Cicerone dice che per analogia la casa viene considerata come fondo.
La riflessione che qui potrebbe essere fatta é di dire: ma la casa esiste o meglio che cos é?
Chi definisce che cos é una casa? Per il suolo lo capiamo perché é una porzione di terreno.
Ma per la casa, bosco,popolo é più difficile.
La differenza é che un soggetto potrebbe vede le parti della casa ed un altro soggetto potrebbe
vedere la somma degli elementi e chiamarla comunque casa.
Ma quando comincia la casa? La casa delle bambole è una casa? La casa della chicco è una casa?
La casa per mettere gli attrezzi in giardino?
Una volta che l’ oggetto non è un oggetto "naturale"(anche se non esiste niente di naturale) se uno
deve definire un albero ,un pesce ,le stelle un idea cel’ ha , ma quando uno deve definire i costrutti
umani sorgono dei problemi.
Ci si può riferire solo a concetti astratti:casa,palazzo,capanna,villa,isolato sono tutti termini perche
non sono realtà naturali quindi è chiaro che il problema definitorio diventa molto complicato ma
anche perche questi oggetti esistono nel momento in cui le persone li chiami tali.
Quando si costruisce qualcosa che ha certe caratteristiche rientra in questo concetto.
Nn c’è solo la costruzione della casa ma c’è anche la costruzione del concetto di casa, non che non
ci sia il concetto di terreno ma costruirlo é molto più semplice.
Quindi é chiaro che quando siamo di fronte al concetto di casa é una scelta decidere se posseggo i
mattoni o la casa.
In fondo il mattone so cos’è ma la casa é in fondo un idea.
Ma qualcuno potrebbe rispondere che nel momento in cui posseggo la casa posseggo anche la
piastrella perché sono tutte cose collegate.
Risposta del giurista: Qui la risposta é più raffinata perché il giusta decide che il soggetto deve
decidere: se il soggetto decide di possedere la casa non può possedere tutte le cose e viceversa.
Se si separassero tutti i pezzi non si vedrebbe più la cosa unica cioé la casa; in quanto la casa é una
cosa unica proprio perchè tutte le cose le convergono all’ interno.
Poi il giurista aggiunge che se il soggetto sceglie di possedere le singole cose non esiste la casa ma
c’è una contraddizione perché lui sostiene di essere il proprietario della casa proprio perchè la
domanda é "entro quanto divento proprietario della casa?"
Si ricorda ,quindi, che la casa é appoggiata al suolo, il quale si usucapisce in due anni e l’
usucapione del resto della casa avverrà in un anno:ciò é assurdo nel senso che la cosa sarebbe
usucapita in due termini diversi di usucapione quindi per forza la casa viene usucapita con i termini
di una sola tipologia di usucapione .
D 19.3.30: Pomponio:
Questio:l’avvenuta mescolanza di cose interrompe l’usucapione precedente di ciascuna?
Per rispondere al quesito Pomponio fa una divisio:
Ci sono tre tipi di corpi:
1- COSE SEMPLICI: ció che é sostenuto da un unico spirito e che in greco viene chiamato "cosa
unitaria"
2-COSE COMPOSTE: la realtà é data da cose che ti toccano(contingentibus:cose che si toccano).
3-COSE COLLETTIVE: cose che costano di cose che non si toccano , distanti: pluralità di corpi
non sciolti o indipendenti ma soggetti a un nome unitario Così è tratto dal codice fiorentino delle
pandette.
"non soluta" quindi sembra sia questa traduzione appena detta: corpi sciolti ma non concettualmente
sciolti, non sono più corpi autonomi non del tutto liberi ma in qualche modo unificati da un unico
nome : beni sciolti ma legati dal nome.
1-Bisogna fare uno sforzo di buon senso perchè qualcuno potrebbe dire ma l’ uomo é una cosa
semplice?
è un insieme di elementi, ma il giurista dice che tali elementi sono uniti da un solo spirito :cioé da
una disposizione unitaria:é tutto un insieme.
qualcuno potrebbe dire che il sasso può essere scomposto atomicamente ma dal punto di vista di
apprezzamento a grandi linee il sasso é una cosa semplice e la stessa cosa di può dire di una
trave(perche il difetto della trave é se si spezza.
2-sono cose fatte di elementi:sono tutte costruzioni:costrutti umani che vengono concepiti
unitariamente nel rispetto della loro fisicità perchè sono comunque tutti pezzi che si toccano.
3-non c’è più il dato fisico che sostiene il pensiero, i beni non hanno più questo contatto o
unitarietà: qui é l’ atto di denominazione che crea la cosa (es popolo.).
Qualcuno potrebbe dire si il popolo é un nome, ma in genere il popolo è un popolo italiano,
francese:qui la nomina comporta per alcuni aggetti un sostrato istituzionale:il popolo non é una folla
che si raduna ma soggetti che hanno diritti ed interessi comuni.
Quali sono i pregi di queste costruzioni?
-con un nome solo tengo insieme una moltitudine.
-c’è la dimensione della continuità nel senso che in fondo queste cose collettive sopravvivono ai
loro elementi, cioé la morte della pecora non elimina il gregge.
Questa tripartizione é opera degli stoici greci ,in particolare Crisippo. queste sono idee elaborate in
passato riprese dai filosofi romani.
In che misura la conoscenza della filosofia greca ha conformato il diritto romano?
Questa nozione serve a Pomponio sopratutto per impostare il problema.
Il problema è che c’è una divisione delle cose: che è effetti ha tale divisione sull’usucapione?
Il giurista analizza la situazione utilizzando delle categorie: in questo caso utilizza la categoria delle
res. Dice cosa sono le res.
Perché il giurista prende delle teorie passate?
Il diritto cambia la realtà:è una realtà che trasforma la realtà.
-la filosofia é una battaglia ideologica per cui i giuristi non vanno a prendere teorie discusse ma
luoghi comuni che tutti conoscono.
1-nn pone questioni per l’ usucapione:perché essendo semplici per definizione non possono essere
unite ad altre quindi questo fatto non può porsi il problema dello schiavo.
2-3: per definizione sono composte di più cose:
2-Pomponio dice che per quanto riguarda il secondo genere cita una lettera di Labeone in cui si fa
questo caso: Ad un tale mancavano 10 giorni per usocapire delle tegole o colonne:aveva comprato
delle tegole ma gli erano state vendute da un non proprietario per cui chi le riceve non diventa
proprietario ma é in buona fede e ha il titolo.
Mancano 10 giorni ed il soggetto unisce le tegole ad un edificio.
Labeone risponde che si le tegole sono comunque usucapite dopo 10gg se il tale avrà posseduto per
10 giorni l’ edificio.
Problema: abbiamo l’ impressione che questa opinione di Labeone non sia confluente con la teoria
precedente(a é non b).
Qui si dice il contrario perche se si mettono le cose nella casa vengono usocapite.
Se si mette una pietra preziosa nell’ anello le due cose sono unite ma le due cose restano un bene
immobile per questo il caso é diverso da prima: solo che nel caso delle tegole ci sn delle cose mobili
che vengono unite ad una cosa mobile.
Quindi se unisco la tegola al palazzo finisco l’ usucapione,ciò avviene a maggior ragione se la
pietra preziose viene legata all’ anello perché le due cose restano mobili e distinguibili.
Il soggetto in definitiva non possiede l’ anello ma la montatura e l’ anello.
Qui i problemi non sono pochi.
Ci può essere un problema anche nel dire che l’ anello sia una cosa unitaria.
Quindi in definitiva perché le tegole vengono usucapite?
Risposta al quesito: Questo é un testo molto discusso per la contraddizione con il testo precedente
ed ad altri testi.
-Una soluzione radicale potrebbe essere quella di ritenere che Pomponio non sottoscriva l’ opinione
di Labeone:nel senso che l’ opinione di Labeone in questo testo non é l’ opinione condivisa:
Pomponio ha un’ opinione diversa e radicale.
-Si potrebbe immaginare che ci sia stata una modifica del testo e che manchi qualche elemento che
potrebbe interpretare questa soluzione.
Nella frase finale del paragrafo uno quando si parla di anello"in questo caso è vero che si uso
capisce separatamente" sembra che nel caso precedente sembra che la soluzione d