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Effetti dell'LSD

Con dosi di 50-150 microgrammi si hanno percezioni sensoriali alterate: colori, odori e altre sensazioni sono estremamente intensificati, sinestesia (sentire i colori, vedere i suoni), distorsione e trasformazione di forme e movimenti, alterata velocità del tempo, cambiamenti di forma e dimensione del corpo (micropsia e macropsia). Si ha un incrocio di sensazioni.

L'LSD è molto variabile e i suoi effetti dipendono dall'umore e dallo stato emotivo della persona che ne fa uso. Se ad esempio il soggetto (prima di assumerla) è ansioso e preoccupato, molto probabilmente avrà allucinazioni raccapriccianti e paurose. Se invece il soggetto è ben predisposto, allegro e sereno, avrà quasi sicuramente euforia.

L'LSD non dà dipendenza e non ha meccanismi dopaminergici. L'abuso e la dipendenza si instaurano semplicemente perché se piacciono alle persone che ne fanno uso, queste sono portate a riassumerla.

Se si da l'LSD ad un...

ratto che di natura è un animale diffidente e pauroso (è alla base della catena alimentare), i suoi effetti lo terrorizzeranno. LSD ha una bassissima tossicità acuta (ha effetti fisiologici vegetativi modesti), a fronte di una dose efficace estremamente bassa la dose letale è praticamente irraggiungibile e per questo non uccide. Non è mai stata certificata una morte da intossicazione acuta con da LSD perché non altera le funzioni biologiche del soggetto in modo da ucciderlo. E' pericoloso perché le allucinazioni distorgono la realtà e il soggetto può commettere azioni pericolose, ma si tratta di una morte per via indiretta. L'LSD dà tolleranza ma non dipendenza. In acuto di hanno disturbi psicotici indotti da allucinogeni che persistono ore o giorni dopo la fine del trip, con la produzione di uno stato simile ad un disturbo psicotico di lunga durata. Si hanno infatti oscillazioni umorali drammatiche, manie e depressione profonda.

Allucinazioni, disturbi della percezione visiva, problemi nel riconoscere la realtà, di pensare e comunicare normalmente. Gli effetti dell'LSD hanno portato a ipotizzare che nella schizofrenia ci fosse un'alterazione serotoninergica (oltre all'alterazione dopaminergica che è la principale).

DISTURBO PERSISTENTE PERCETTIVO: si sviluppa sul lungo periodo e il sintomo più tipico per gli utilizzatori di l'LSD è il flash back; soggetti che hanno fatto uso di l'LSD a distanza di mesi o anche di anni (non si spiega da un punto di vista farmacocinetico e non ha ancora una spiegazione), ogni tanto hanno per qualche secondo una sorta di ritorno di un'alterazione percettiva come se avessero assunto l'LSD da poco.

MECCANISMO D'AZIONE DELL'LSD: l'LSD attiva come agonista parziale il recettore 5HT2A della serotonina e ha moltissima affinità con esso. Interagisce in particolare con i recettori 5HT2A espressi nel nucleo del rafe.

(èuna porzione tronco encefalica). La stimolazione del recettore 5HT2Arimuove il filtro della corteccia sensoriale che normalmente non fa percepire i“rumori di fondo” e gli input sensoriali che non sono importanti (ad esempio lemacchine che passano, le penne che scorrono sui fogli, i colori delle magliedegli alunni, le sedie che scricchiolano). Questo filtro in condizioni normaliriproietta ciò che serve (si fa caso a determinati rumori o suoni, o perchésupera la soglia di attenzione). Gli input sensoriali arrivano come un torrentein piena, per questo viene scompaginata la capacità di codificare gli inputsensoriali e vengono anche indirizzati in zone sbagliate (per questo se allacorteccia uditiva arrivano sensazioni olfattive, si “sentono gli odori”).Non si ha più la capacità di codificare le forme (sono processi cognitivi).ANESTETICINella classe degli allucinogeni rientrano anche gliDISSOCIATIVI: il più usato nel

Il mercato illegale è la KETAMINA, in passato si trovava la fenciclidina (PCP) o "polvere degli angeli". In passato queste molecole venivano usate nell'uomo, ora si usano in anestesia veterinaria per le operazioni chirurgiche. Fanno parte della famiglia degli allucinogeni perché alterano il quadro delle percezioni, ma l'azione che hanno è quella di rendere il soggetto apparentemente sveglio (il soggetto ha gli occhi aperti) e gli fa compiere movimenti che all'apparenza sembrano sensati, ma in realtà afinalistici. Ad esempio, se si dà ad un coniglio, questo ha gli occhi aperti con lo sguardo assente, compie i movimenti con le zampe e con la bocca di mangiare una carota, ma in realtà nelle zampe non ha nulla). Rientra nella classe degli allucinogeni ma in realtà non sono molto simili. Al risveglio non si ha memoria dei movimenti compiuti.

MECCANISMO D'AZIONE ANESTETICI DISSOCIATIVI: sono antagonisti dei recettori del glutammato.

in particolare dei recettori NMDA del glutammato, sono ionotropici. Sono i recettori dell'N-metil-D-aspartato.

DIFFERENZE TRA INDOLICI E ANESTETICI DISSOCIATIVI: per quanto riguarda gli effetti di sinestesia, vedere immagini nitide, alterazione delle forme sono molto più forti gli indolici. La ketamina nel mercato clandestino desta una certa preoccupazione perché ha un indice terapeutico molto ristretto. LSD non uccide per via diretta, invece la ketamina invece si, dato che ha un indice terapeutico ristretto e una tossicità molto alta. Può causare un'intossicazione acuta potenzialmente letale.

29 Novembre 2019 QUINTA LEZIONE

ALCOLL' è la sostanza d'abuso più diffusa nel mondo dopo la caffeina (anche se quest'ultima è meno pericolosa). L'alcolismo è più frequente per gli over 65 anni e si ha un picco anomalo nella fascia adolescenziale. L'alcol è una droga vera e propria. Il binge drinking ha un

andamento statistico diverso, è l'episodio occasionale dove si fa un uso smodato di alcol per ottenere una grossa ubriacatura. Non è un uso cronico. È molto frequente tra gli adolescenti.

Le persone che vivono in piccoli centri (o piccoli paesi) sono più soggetti all' dipendenza di alcol (è un fattore socio-ambientale).

Le persone scolarizzate (cioè che hanno studiato e finito la scuola) sono meno predisposte a fare uso di droghe pesanti, ma secondo le statistiche per l'alcol e per le sigarette il grado di istruzione non influenza l'abuso. È un'anomalia.

CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE: è una molecola anfotera, idrofila e completamente miscibile in acqua e con un peso molecolare bassissimo.

È composta da un singolo gruppo idrossilico (OH) e da una corta catena alifatica con 2 atomi di carbonio. ETANOLO (alcol etilico): CH3CH2OH

L'etanolo ha una grande affinità per l'acqua.

FARMACOCINETICA:

l'etanolo ha il massimo della biodisponibilità orale (è circa 80-90%). L'etanolo viene assorbito al 100% (viene assorbito soprattutto dalle mucose gastriche, ma anche a livello duodenale). Perché se l'etanolo viene completamente assorbito la biodisponibilità non è del 100%? Perché si ha un metabolismo di primo passaggio a livello epatico. L'etanolo viene metabolizzato molto a livello epatico ma anche a livello gastrico (lo stomaco metabolizza l'etanolo). DIMORFISMO DI GENERE: Generalmente a parità di massa corporea l'uomo sopporta meglio l'alcol rispetto alla donna perché nella donna il metabolismo gastrico è meno spinto e meno accentuato, quindi la quantità di alcol che arriva nel sangue è maggiore. L'etanolo viene assorbito velocemente e già in mezz'ora si può avere il tempo di picco. Bere a stomaco pieno o vuoto è diverso, non cambia la biodisponibilità.biodisponibilità (cambia di poco, è trascurabile), ma cambia il tempo di picco perché a stomaco vuoto si assorbe molto più velocemente dato che il tempo di svuotamento gastrico è più rapido. Inoltre, a stomaco pieno l'assorbimento gastrico è meno efficace. Il picco a stomaco pieno si avrà dopo 1 ora - 1 ora e mezza. VOLUME DI DISTRIBUZIONE / ACQUA CORPOREA: Il volume di distribuzione dell'etanolo è 0.5 - 0.7 L/Kg di peso corporeo. ACQUA CORPOREA: In un uomo di 75 kg ci sono 50 litri di acqua corporea. L'acqua corporea comprende: l'acqua citosolica, acqua interstiziale e l'acqua plasmatica. L'alcol andrà a finire interamente nell'acqua corporea. La distribuzione nell'acqua corporea andrà prevalentemente ad interessare i tessuti ad alto livello di vascolarizzazione (muscoli e cervello). L'etanolo passa la barriera ematoencefalica istantaneamente, quindi leconcentrazioniplasmatiche entrano immediatamente in equilibrio con le concentrazioni chesi riscontrano nel sistema nervoso centrale. Quando si ha il picco plasmaticosi hanno contemporaneamente gli effetti massimi a livello del sistemanervoso centrale. La cinetica è di ordine 0, ovvero la cinetica non dipende dalleconcentrazioni plasmatiche. La concentrazione plasmatica di alcolscende in modo rettilineo, significa che la velocità di eliminazione èindipendente dalla concentrazione plasmatica. Un adulto normoepatico elimina l'etanolo alla velocità costante di 10-15 mL (ogrammi) all'ora.Ciò significa che le concentrazioni plasmatiche di etanolo cambiano in modolineare ogni ora. VIE DI ELIMINAZIONE: l'etanolo viene eliminato in grandissima parteattraverso biotrasformazione. L'85-90% della dose di etanolo che vieneprogressivamente eliminata, viene eliminata con il metabolismo (soprattutto alivello epatico), solo una piccola parte (circa il 10-15%) viene eliminataintatta attraverso l'urina, il sudore e la respirazione.2-10%) viene escreto immodificato da reni, sudore, saliva, polmoni (per questo si fa il test del palloncino). Il metabolismo avviene in 2 step: 1) L'etanolo viene metabolizzato dall'enzima alcol deidrogenasi (è un enzima citosolico presente prevalentemente nel fegato) ed è in grado di ossidarlo ad aldeide acetica. L'etanolo è il suo target privilegiato ma non è l'unico. L'aldeide acetica è un composto estremamente tossico ed aggressivo ed è la principale responsabile degli effetti spiacevoli dell'etanolo (nausea e malessere). 2) L'aldeide acetica non presenta grossi problemi di accumulo perché interviene l'enzima aldeide deidrogenasi (è un enzima prevalentemente mitocondriale) che trasforma e ossida l'etanolo in acido acetico. L'etanolo così viene neutralizzato. L'acido acetico entra nei normali cicli biologici e non è più tossico.
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Publisher
A.A. 2019-2020
44 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ValentinaCei di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Dipendenze patologiche e farmacologia delle sostanze d'abuso e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Calderone Vincenzo.