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E allora si possono definire con un termine, ovvero “astuti”, chi ha usato il suo ingegno malamente.
Quindi dante si mette in guardia di non usare malamente il suo ingegno.
Che cosa sa Dante di Ulisse?
Ulisse è il protagonista dell'odissea ma Dante l'odissea non la conosce, ma conosce i fatti
dell'odissea attraverso delle fonti latine e dalle fonti latine e in particolare da Ovidio dalle
metamorfosi sa che dopo l'ultima tappa con Circe, Ulisse se ne è andato via abbandonando lì
Macareo uno dei suoi compagni ma non sa se Ulisse è tornato a Itaca non conosce il finale
dell'odissea, non sa che Ulisse riconquista il suo regno di Itaca. Dante si inventa che Ulisse tenta di
andare dall'altra parte del globo per mare superando lo stretto di Gibilterra e si inventa che muore
raggiungendo l'altra parte del globo. (storia inventata da Dante che gli veniva sugggerita dalla
traduzione che aveva fatto di alcuni versi Orazio dell'odissea, Orazio dice che Omero aveva scritto
“Cantami oh musa le vicende di quest'uomo che dopo aver preso Troia vide molti costumi degli
uomini e conobbe molte città”.) Dante si inventa una storia di Ulisse che non torna a Itaca facendolo
partire dalle ultime notizie che aveva avuto da Ovidio, ovvero dalla partenza da Circe. L'idea di fare
una viaggio verso il nulla era già avvenuta alla fantasia dell'uomo medievale, incarnata da
Alessandro Magno, si parlava di un suo viaggio agli antipodi, al di là delle colonne d'ercole, anche
questo deve avere influenzato Dante nell'invenzione.
Secondo il medioevo la terra emersa è solo nell'emisfero boreale e comprende 90 gradi di
longitudine, al di là della terra emersa c'era l'oceano, non c'era nulla, vi era il mondo senza gente,
ma nell'invenzione di Dante dall'altra parte del mondo vi è la montagna del purgatorio, un isola agli
antipodi di Gerusalemme che è al centro della terra emersa, Ulisse arriva fin là montagna del
purgatorio.
2 similitudini: I peccatori sono inclusi all'interno di una fiamma e si muovono in questa bolgia
senza mostrare chi hanno dentro, una fiamma luminosa nasconde ciò che contiene.
Eliseo: discepolo del profeta Elia, siccome era calvo veniva preso in giro da dei ragazzini e Dio fece
uscire degli orsi e si mangiarono i bambini. Eliseo accompagnò Elia quando egli venne rapito da un
carro infuocato e scomparve verso le nuvole.
I peccatori sono dentro una fiamma e la fiamma anziché illuminarli li nasconde.
La voce esce dalla punta della fiamma e fa fatica ad uscire. Questi che usarono malamente
l'ingegno, fecero il loro inganno parlando e quindi sono dentro lingue di fuoco che li ostacolano a
parlare. Inoltre questo fuoco ingloba, cioè chiude e nasconde.
Questi signori hanno una la dote dell'ingegno che è caratteristica principale dei magnanimi e la
magnanimità è una virtù degli spiriti magni e il magnanimo è dotato di ingegno e tra le
caratteristiche del magnanimo c'è la ricerca della gloria, la fama terrena che non è in se un peccato
ricercare la gloria perchè chi sa di valere è giusto che si faccia valere.
Ulisse è il prototipo di questa persona, ha usato le sue doti malamente.
Dante vede un fuoco con 2 lingue divise.
Uno di voi dica dov'è andato a morire = si riferisce a Ulisse non a Diomede.
La fiamma fa fatica a parlare e fa dei rumori e così le parole di Ulisse sono le parole di una fiamma.
Ulisse racconta la sua storia: incontro di Enea con Macareo. La maga Circe aveva trasformato i
compagni in maiali e si era tenuta Ulisse come Amante.
Ulisse attraversa tutto il mediterraneo. Arriva a Gibilterra, nelle colonne d'Ercole, non plus ultra =
non andate oltre (segnali).
La luna era diventata piena 5 volte, avevano navigato per 5 mesi finchè non gli compare davanti la
montagna del purgatorio.
La barca si gira su se stessa e affonda e il mare si chiude come una tomba.
Dove vuole andare Ulisse e perchè? = Ulisse in questa rotta precisa va verso occidente e vuole
raggiungere gli antipodi, la rotta per arrivarci agli antipodi di Gerusalemme è data verso sinistra,
Perchè?
Ci vuole andare perchè quello è il punto più lontano del mondo che è agli antipodi di Gerusalemme
e perchè questa è una grande impresa, è un esperienza unica è un impresa gloriosa.
Ulisse fa una sfida dell'uomo contro la natura per desiderio di gloria perchè nessuno era mai andato
così lontano.
Peccato: impiego della magnanimità con eccesso, è un eccesso di temerarietà, l'impresa era troppo
per un uomo, Ulisse ha presunto troppo di sé, infatti il suo volo è stato folle e la follia è un eceddere
dalla giusta misura.
Anche Dante ha paura infatti di fare follia, di esagerare nella sua impresa di scrittura, esprimere
delle cose che non è in grado di esprimere.
La colpa di Ulisse è solo quella di essere stato temerario.