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Appunti della lezione del docente Bellomo Saverio riguardo al XVIII canto dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri per esame di Introduzione a Dante Pag. 1
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Commento

Ottavo cerchio: Malebolge. Prima bolgia: ruffiani e seduttori (Venedico Caccianemico e Giasone)

sono fustigati dai demoni. Seconda Bolgia: i lusingatori (Alessio Interminelli e Taide) sono immersi

nello sterco.

L'ottavo cerchio, detto Malebolge, punisce la frode contro chi non si fida, la quale rompe solo il

vincolo d'amore naturale che lega l'uomo ai propri simili.

Al suo interno si distinguono 10 avvallamenti concentrici (detti bolge), ciascuno dei quali

contenenti una specie di fraudolenti.

La prima bolgia contiene ruffiani e seduttori, che frustati dai demoni, sono costretti a girare.

Accomunati dal medesimo oggetto delle loro frodi, ovvero la donna, si differenziano perchè i primi

agirono in funzione di altri e i secondi per contro proprio.

Tra i ruffiani viene riconosciuto Venedico Caccianemico: uomo violento, nacque da una famiglia

bolognese di parte Geremea, cioè guelfa. L'accusa per cui è collocato tra i ruffiani è quella di avere

prostituito la sorella Ghisolabella al marchese Opizzo II d'Este.

Nella seconda schiera compare Giasone che fu l'eroe al comando dell'impresa degli Argonauti,

volta alla conquista della pelle d'oro di un ariete, che era conservata da Eete, re della Colchide, nella

regione caucasica. Fermatosi nell'isola di Lemno, fu accolto da Ipsipile, la figlia del re Toante,. La

giovane di innamorò dell'eroe, il quale per continuare la sua impresa, la abbandonò gravida di 2

gemelli, giurando che sarebbe ritornato e che non avrebbe avuto altra donna al di fuori di lei.

In Colchide Giasone sedusse Medea e ritornato in patria Giasone decise di sposare Creusa,

abbandonando così Medea, che per vendetta uccise i figli e la rivale.

La seconda bolgia ospita i seduttori, colpevoli di avere simulato con la parola l'amore per interesse

personale. Loro sono immersi nello sterco, che pare generato dagli stessi dannati.

Tra i lusingatori Dante riconosce Alessio Interminelli, appartenente a nobile famiglia di parte

bianca.

All'esempio contemporaneo succede quello letterario rappresentano da Taide, poiché aveva adulato

Trasone, suo spasimante.

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Publisher
A.A. 2017-2018
5 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/13 Filologia della letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nora96_96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia dantesca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Bellomo Saverio.