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Appunti della lezione del docente Bellomo Saverio riguardo al XVI canto dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri per esame di Introduzione a Dante Pag. 1
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Cerchio settimo, terzo girone: ancora tra i violenti contro la natura. Incontro con un'altra schiera, da

cui si distaccano tre fiorentini: Iacopo Rusticucci, Guido Guerra, e Tegghiaio Aldobrandi.

Appartiene alla stessa categoria di peccatori Guglielmo Borsiere. La cascata del rivo bollente.

Virgilio getta la corda che cinge Dante nel precipizio da cui sale Gerione.

I rappresentati di questa nuova schiera sono tutti laici e tre di loro appartenenti alla classe dirigente

e il quarto, Guglielmo Borsiere, a stretto contatto con essa.

I tre fiorentini che si rivolgono a Dante appartengono alla generazione precedente a quella

dell'Alighieri e sono rappresentanti del ceto dirigente nobile di parte guelfa che partecipò al governo

del “primo popolo” cioè quello dei popolari insediato alla metà del 200 e spazzato via, con la parte

guelfa, nel 1260 dalla parte ghibellina nella battaglia di Montaperti.

Lasciati i tre fiorentini, i poeti raggiungono il ciglio del cerchio che si affaccia su di un burrone al

confine tra la violenza e la frode, ove si svolge il getto della corda: Dante slacciatosi dalla vita una

corda, con la quale voleva catturare la lonza incontrata nella selva, la consegna a Virgilio che la

lancia nel vuoto da cui emerge Gerione, il mostro simbolo della frode.

L'esegesi antica ritiene che la corda indichi la frode che Dante confesserebbe di aver impiegato per

praticare la lussuria e che ora utilizza con funzione di richiamo “omeopatico” per attrarre Gerione.

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Publisher
A.A. 2017-2018
5 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/13 Filologia della letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nora96_96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia dantesca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Bellomo Saverio.