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Appunti della lezione del docente Bellomo Saverio riguardo al XI canto dell'inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri per esame di Introduzione a Dante Pag. 1
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Commento

Ancora nel sesto cerchio: l'avello di papa Anastagio. Virgilio illustra la struttura del basso inferno:

spiega perchè una parte dei peccatori siano fuori dalla città di Dite e perchè l'usura offenda Dio e la

natura.

I due poeti sostano presso l'avello destinato alla setta ereticale in cui è custodito papa Anastagio il

quale sarebbe stato corrotto da Fotino. L'eresia in questione è quella monofisita (quella che

riconosceva in Cristo una sola natura) sostenuta da Acacio, sulla cui base proclamò lo scisma nel

482.

Virgilio presenta la classificazione delle colpe del basso inferno in cui è punita la malicia, azioni che

intenzionalmente hanno causato iniuria, cioè la lesione di un diritto. Quest'ultima non può essere

compiuta per mezzo della violenza o della frode. La prima di classifica a seconda dell'oggetto a cui

si rivolge, il quale può essere il prossimo, sé stessi, e Dio.

I peggiori peccatori del settimo cerchio sono i bestemmiatori, che usarono la violenza contro Dio,

mentre i sodomiti e gli usurai la usano contro la natura. L'usura nel medioevo era considerato

qualunque prestito di denaro a interesse, ed era condannata dalla Chiesa, perchè giudicata guadagno

compiuto contro le leggi naturali, che imponevano che esso fosse legato al lavoro.

L'usura è considerata peccato sia contro la natura che contro Dio: contro la prima poiché rifiuta

l'arte umana (“capacità di produrre una concreta realtà”) e contro il secondo perchè la natura, in

quanto concreta produzione dell'intelletto divino, si configura come l'arte di Dio.

La frode è classificata secondo il soggetto contro il quale si rivolge e in base all'amore a esso

dovuto. La frode contro chi si fida, ovvero il tradimento, è più grave di quella ai danni di chi non si

fida, in quanto non infrange solamente il vincolo naturale che sussiste tra uomo e uomo ma anche

un vincolo di amore più saldo, dovuto alla parentela, alla patria e all'ospitalità,

Il cerchio ottavo custodisce imbroglioni e ingannatori, mentre il cerchio nono e ultimo dove risiede

Lucifero, i traditori.

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Publisher
A.A. 2017-2018
5 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/13 Filologia della letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nora96_96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia dantesca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Bellomo Saverio.