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ROE= ROG AN RN× ×AN PN ROGAN=Attivo somma delle “Attività”, cioè degli investimenti in attonetto,(caratteristici ed accessori)operativo globale, risultante della gestione caratteristica e pat-ROG=Redditorimoniale accessoriaOgni fattore della formula sopra riportata (nell’ordine che segue), in realtà, altriindici quali;• Globale; il quale esprime il tasso di reddi-R.O.I(Return on investments)tività del capitale investito.La redditività del capitale (ROE) è direttamente collegata al ROI Glob-tanto più elevato è la redditività del capitale investito, tanto maggioreale;è l’utile d’esercizio conseguito. Page 23Luca BarbatoAlma Mater Studiorum(2)ROGANformula R.O.I Globale• se gli investimenti sono intera-Indice di indebitamento indiretto;mente finanziati con capitale proprio l’indice assume valore pari ad 1, seinvece sono finanziati per metà con capitale
Proprio e metà con capitale di debito tale indice assume valore 2; un valore superiore a 2 indica un'impresa sottocapitalizzata (capitale di debito superiore al capitale proprio) (3)
ANPN Formula Indice di indebitamento indiretto: usualmente <1, Tasso di incidenza dei componenti non operativi; ma può avvenire diversamente in caso di componenti straordinari positivi (4)
RNROG Formula Tasso di incidenza dei componenti non operativi: Dato il ROI:
- An/pn >1 esercita un effetto moltiplicativo
- Rn/rog <1 effetto demoltiplicativo
Relazione Modigliani Miller: In realtà il ROE è determinato anche dalla seguente formula (denominata Relazione Modigliani Miller, appunto dagli inventori) (5)
ROE = ROI + (ROI-ROD) × P TP N
Formula Modigliano-Miller Page 24
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Alma Mater Studiorum indice di onerosità del capitale di credito, esprime il costo medio dell'indebitamento ROD = (tasso di interesse che l'impresa paga
(6) Oneri Finanziari
Debito (PT)
ROD
Passività totali (debito) PT
(7) PT/PN
Indice di indebitamento diretto = leverage.indice di indebitamento diretto
In assenza di debito il valore è nullo, l'indice sale al crescere del debito.
Il livello di indebitamento, misurato dal leverage, può esercitare un effetto positivo (effetto che moltiplica il ROE a seconda del divario ROI - ROD, leva) si verificano in particolare tre situazioni;
- ROI=ROD, il ROE non è influenzato dal leverage
- Se ROI=i, Il ROE diminuisce tanto più è alto il valore del leverage, subisce cioè un effetto leva negativo
- se ROI>ROD, Roe leva finanziaria moltiplica il Roe dato impatto positivo, leverage: il ROI. ROE (redditività del capitale proprio) è spinta in alto da un leverage maggiore di 1
Relazione tra gli indici di indebitamento (indiretto e diretto) = AN PT + 1PN PN
4.2 la redditività operativa caratteristica R.O.I
CaratteristicoIndice redditività della sola gestione caratteristica = quanti investimenti mi ritornano in forma liquida attraverso le vendite. Page 25
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R.O.I Caratteristico = (8)ROCCapitaleInvestitoCaratteristico(CIC)
ROI Caratteristico
Triangolo Du pont
La stessa formula è ottenibile attraverso la seguente formula; di rotazione del capitale investito caratteristico
R.O.I Caratteristico = ROS×indice = (9)ROCROS (return on sale) Ricavi Totali(fatturato)
ROS Ricavi Totali
indice di rotazione del capitale investito caratteristico = CIC (10)indice di rotazione del capitale investito caratteristico
È evidente che tanto più l'indice assume valori elevati, tanto maggiore è il grado di efficienza dell'impresa perché significa che nel corso dell'anno si è avuto un rapido ciclo operativo (acquisto, trasformazione e vendita).
Utile nel confronto tra settori o aziende all'interno di un settore
4.3 la
solidità patrimoniale
Solvibilità non nel brevissimo tempo ma in una prospettiva di medio-lungo
Equilibrio patrimoniale si articola in tre distinti gruppi;
periodo1. Elasticità o rigidità degli investimenti
Struttura degli investimenti;
Elasticità degli impieghi= (11)Attività correnti/attivo netto
Elasticità degli impieghi
Rigidità degli impieghi= (12)Attivo immobilizzato/attivo netto
Rigidità degli impieghi Page 26
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Indicatori fortemente influenzati : all'interno di
dal settore di attività
un settore, il grado di rigidità è tendenzialmente correlato alle dimensioni aziendali
2. Valori che abbiamo già visto:
Rapporto di indebitamento:AN/PN (indice di indebitamento indiretto);
PT/PN (Indice indebitamento diretto);
situazione equilibrata se compresa tra 0 e 1.
Nell'analisi della solidità patrimoniale sono intesi come indicatori di autonomia finanziaria (non come impattano sulla
La redditività è inversamente correlata al grado di indebitamento. È limitata in quanto non tiene conto della liquidità. In questo caso potrebbe essere utile la costruzione di un nuovo indicatore, chiamato posizione finanziaria netta (PFN). Dalla somma dei debiti si sottraggono le liquidità immediate (PFN). In questo modo si può formare un nuovo indice: PFNPN3.
In particolare, si può valutare la copertura dell'attivo e degli investimenti immobilizzati. Si può calcolare l'indice di auto-copertura delle immobilizzazioni: PN Attivo immobilizzato / (13). Se l'indice risulta 1, le immobilizzazioni sono interamente finanziate con capitale proprio; se è inferiore a 1, le immobilizzazioni risultano finanziate con debiti. È importante evidenziare le quote di investimenti a medio e lungo termine finanziate con capitale non soggetto a scadenza. Non è detto che ci siano problemi se l'indice è inferiore a 1, purché la differenza sia coperta con altre fonti di finanziamento.
debiti a medio/lungo scadenza(P N +P assivoconsolidato)
Indice di copertura globale delle immobilizzazioni attivoimmobilizzato(14)
Indice di copertura globale delle immobilizzazioni Page 27
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Indici che dovrebbe essere superiori >1. Quote di investimento a medio/lungotermine finanziate con capitale permanente
4.4 L’analisi della liquiditàindice di liquidità generale (Current ratio )
Current ratio= (15)
Attivocorrentepassivocorrente
Current Ratio
Evidenzia la capacità di far fronte agli impieghi finanziari a breve termine uti-lizzando tutte le attività che si rendono liquide entro l’esercizio (entro un anno)aspettativa di ottenere un valore compreso tra 1 e 2, più tendente al 2 in quanto1 non è sufficiente, dato che si presuppone ci saranno investimenti imminenti(l’impresa potrebbe essere costretta a vendere in maniera frettolosa le scorte inmagazzino).CCN= Margine dato dalla sottrazione dei dueIndice
di liquidità primario (Quick ratio) (Liquidità immediate + Liquidità differite) Indice di liquidità primario = (16) passività correnti Indice di liquidità primario Evidenzia la capacità dell'impresa di far fronte agli impieghi finanziari a breve termine utilizzando solo mezzi liquidi e prontamente liquidi. Deve uscire fuori un valore >1 (in caso di imprevisti), se minore di 1 l'impresa evidenzia problemi di tensione finanziaria.
4.5 Limiti degli indici di liquidità Sebbene utilissime per l'analista (in particolare quello esterno), presentano limiti: 1. Incapacità di esprimere condizioni di equilibrio monetaria a livello infrannuale 2. Si basa unicamente sulle entrate ed uscite legate ad attività e passività esistenti alla data di redazione del bilancio d'esercizio
Luca Barbato Alma Mater Studiorum Il fondamentale strumento interno per il controllo (anticipato) dell'equilibrio monetario è il budget di
istituzionali, sati dal soggetto di istituto occorre configurare un’efficace ossia l’insieme di struttura di governo, organi e meccanismi attraverso i quali si esercita il governo dell’istituto. Per assetto istituzionale si intende un agli altri (ca-elemento sovraordinato pace di influenzare tutti gli elementi), si compone infatti di variabili in grado di esercitare una profonda influenza sulle restanti parti del sistema aziendale, si tratta di soggetti principali e regole del gioco fondamentali dell’istituto
- ’insieme dei portatori di interessi
- insieme dei portatori di interessi
- il soggetto economico
- il fine aziendale organi di governo dell’azienda (i soggetti che prendono decisioni importanti per l’azienda)
- meccanismi di esercizio del potere di governo
I portatori di interessi, i loro contributi e le loro ricompense possono rimanere relativamente stabili per lunghi periodi; in questi casi tendono a rimanere relativamente stabili anche il
Soggetto di istituto e le strutture di governo. Quando, invece lo sviluppo dell'istituto richiede che varino i portatori di interesse, i contributi o le ricompense, allora dovrà modificarsi anche la decisione in merito a chi debba governare l'istituto e attraverso quali strutture di governo.
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