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FONTI SECONDARIE DEL DIRITTO

Regolamenti → diversi dai regolamenti dell'Ue e dai regolamenti parlamentari. Sono atti normativi di

competenza del governo, dei ministri, di altre autorità

Regolamenti dell'esecutivo che si dividono in

1. regolamenti del Governo → approvati dal Consiglio dei Ministri e dal Consiglio di Stato, (che

si pronuncia entro 45 giorni dalla richiesta). Sono a questo punto regolamenti perfetti ma non

validi, poiché devono ancora essere sottoposti al controllo di legittimità della Corte dei Conti, la

quale appone il visto e provvede alla registrazione per poi essere pubblicati nella Gazzetta Ufficiale.

Sono di vari tipi

- regolamenti di esecuzione → per rendere più agevole la applicazione di leggi, decreti legislativi e

dell'UE

- regolamenti indipendenti → per disciplinare materie sulle quali manchi una normativa di rango

legislativo

- regolamenti di delegificazione → possono determinare l'abrogazione di vigenti norme di legge

2. Regolamenti ministeriali → adottati nelle materie di competenza di un ministero. Sono

subordinati ai regolamenti del governo e devono essere comunicati al Presidente del Consiglio

dei Ministri prima della loro emanazione, con decreto ministeriale

3. Regolamenti interministeriali → adottati in materie di competenza di più ministri. Sono

subordinati ai regolamenti del governo e devono essere comunicati al Presidente del Consiglio

dei Ministri prima della loro emanazione, con decreto interministeriale

altri regolamenti, NON DELL'ESECUTIVO

4. Regolamenti di altre autorità → come autorità portuali ed i prefetti, possono essere emanati nei

limiti delle loro competenze e non possono dettare norme contrarie a quelle contenute nei

regolamenti del governo

5. Regolamenti regionali → la potestà regolamentare (potere di emanare regolamenti) spetta allo

Stato solo nelle materie di legislazione esclusiva. Per tutte le altre materie spetta alle regioni,art 117

comma 6

6. Regolamenti degli enti locali → ogni ente locale dispone di potestà regolamentare (potere di

emanare regolamenti). La potestà spetta al consiglio dell'ente locale

Alla fine della piramide troviamo le fonti fatto → fatti idonei a produrre diritto. Quella per eccellenza è

la consuetudine, che ha un elemento oggettivo (è un comportamento ripetuto nel tempo) ed un elemento

soggettivo (tale comportamento viene ritenuto giuridicamente dovuto)

e le fonti di cognizione → quando ci si riferisce a strumenti attraverso i quali si giunge alla conoscenza

delle decisioni legislative. Ad esempio la Gazzetta Ufficiale quando si tratta di atti normativi statali;

Bollettino Ufficiale quando si parla di atti normativi regionali; Albo pretorio quando si tratta di atti

normativi locali. Entrano in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione, o entro un termine stabilito diverso.

Capitolo 6 → i diritti fondamentali nello stato moderno

Il primo riconoscimento delle libertà fondamentali viene considerata la Dichiarazione dei diritti

dell'uomo e del cittadino del 1789, nella quale si affermarono

1. diritti civili → libertà personale, di domicilio, economiche, di pensiero e religiose

2. diritti politici → diritto di voto (prima ristretto), di associazione, partiti e sindacati

3. diritti sociali → diritto alla istruzione, alla salute, al lavoro, alla abitazione

4. nuovi diritti → tutela ambientale, tecnologie informatiche, procreazione artificiale

La posizione, che un soggetto assume nell’ambito di un rapporto prende il nome di situazione

giuridica soggettiva. Possono essere:

situazioni giuridiche favorevoli (attive):

Potere giuridico → consente al soggetto di ottenere determinati effetti giuridici (es. accedere alle cariche

elettive)

Diritto soggettivo → il titolare esercita il proprio diritto in maniera immediata e diretta, l'ordinamento gli

riconosce determinate facoltà nel caso in cui venga intralciato il godimento del diritto stesso. Possono

essere assoluti quando vantano una pretesa verso tutti; relativi quando vantano una pretesa verso

determinati soggetti che hanno attivato un rapporto giuridico (es. contratto)

interesse legittimo → chi è portatore di un interesse legittimo ha bisogno che il suo interesse coincida. È

una forma di tutela riflessa e indiretta dell'interesse del singolo, che deve coincidere con l'interesse della

collettività

Situazioni giuridiche sfavorevoli (passive):

Obblighi → comportamenti doverosi per rispettare un diritto soggettivo altrui

Doveri → comportamenti dovuti a prescindere dal diritto soggettivo altrui da rispettare

Soggezioni → stato di chi è soggetto a potere giuridico (imputato)

La condizione giuridica (=situazione giuridica) del cittadino (titolare dei diritti) e dello straniero (colui

che non ha la cittadinanza nello Stato in cui si trova al momento)

cittadinanza → vincolo derivante da una determinata comunità politica.

4 criteri per acquisirla

1. per nascita da genitori italiani

2. per nascita da genitori apolidi (senza cittadinanza) sul territorio

3. per trasmissione tramite matrimonio e adozione

4. per nascita straniero sul territorio italiano compiuta la maggiore età (se richiesta)

2 criteri per perderla

1. di diritto

2. per espressa rinuncia

Diritti inviolabili → ART 2 COSTITUZIONE

Sono i diritti fondamentali, inviolabili sia dai poteri pubblici sia dai poteri privati. Caratteristiche:

assolutezza → poiché possono essere fatti valere nei confronti di tutti

– inalienabilità e indisponibilità → non possono essere trasferiti per atto di volontà del proprietario

– irrinunciabilità → il titolare non può rinunciarvi neppure volendo

– imprescrittibilità → il mancato esercizio di essi nel tempo non determina la loro cessazione

Alcuni di essi sono:

diritto alla vita ed all'integrità fisica

– diritto all'onore

– diritto alla identità personale

– diritto alla libertà sessuale

– diritto alla riservatezza

Doveri Costituzionali → art 2 Costituzione parte 2 → collegamento tra la garanzia dei diritti

inviolabili e l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale

dovere svolgere un lavoro utile alla società (art 4.2)

– dovere dei genitori di mantenimento, istruzione ed educazione nei confronti dei figli (art 30)

– dovere del cittadino di difesa della Patria (art 52)

– dovere di concorrere alle spese pubbliche (art 53)

– dovere di tutti di fedeltà alla Repubblica, di osservare la Costituzione e le leggi, ed il dovere dei

– cittadini cui siano affidate le funzioni pubbliche di adempirle con disciplina ed onore (art 54)

la libertà personale è inviolabile → art 13 → non è ammessa alcuna forma di detenzione, ispezione o

perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dalla

autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge (riserva assoluta) ecc..

diritto al lavoro (art 4, 36, 37 Cost)

art 4 → rileva il principio lavorista (si collega all'articolo 1 per cui l'Italia è una Repubblica fondata sul

lavoro), riconoscendo, promuovendo il diritto al lavoro dei cittadini in quanto tali. Si ha libertà di scelta

della attività lavorativa secondo le proprie abilità, e il diritto a non essere licenziati in modo arbitrario, cioè

senza una giusta causa.

Art 36 → tutela il diritto del lavoratore ad avere un giusta retribuzione, in due parti: adeguatezza delle

retribuzione rispetto alle prestazioni svolte e la congruità “in ogni caso” della stessa, per garantire la

sussistenza e una vita dignitosa

art 37 → tutela i diritti delle donne e dei minori alla parità di trattamento nell'attività lavorativa

Principio di uguaglianza → art 3 Cost

Al comma 1 si tratta di uguaglianza formale intesa come pari opportunità per tutti. Con il termine

“cittadini” (“tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di

sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”) sembrava

che si escludessero gli stranieri e così la Corte affermò che i diritti fondamentali sono riferiti alla persona in

quanto tale e quindi anche gli stranieri. L'uguaglianza formale si divide in due criteri

1. uguaglianza davanti alla legge

2. Divieto di discriminazioni

Al comma 2 si tratta di uguaglianza sostanziale intesa come la garanzia nei fatti di un punto di partenza

uguale. “La repubblica ha quindi il compito di rimuovere eventuali ostacoli di ordine economico e sociale

che di fatto limitano la libertà e l'uguaglianza, al fine di permettere il pieno sviluppo della persona umana e

l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori “

Capitolo 7 → le forme di governo → modelli organizzativi che gli stati assumono per esercitare il potere

sovrano

Il primo modello fu quello inglese, la monarchia, con la supremazia del Parlamento (Camera dei comuni,

Camera dei Lord, e la Corona → potere politico e amministrativo esercitato attraverso i ministri)

Conseguenza fu il governo presidenziale negli Stati Uniti, nel quale il presidente ha il potere esecutivo e

non può quindi sciogliere il Congresso. Si arriva poi al governo parlamentare in Inghilterra (800) con

elementi principali → rapporto fiduciario tra Parlamento e Governo e l'emersione della figura del Primo

ministro.

Tipi di forme di governo

Parlamentare → composta dal Capo dello stato (monarca o eletto) governo collegiale e

• Parlamento. Il capo dello stato ha il compito di garanzia istituzionale, si ha fiducia tra Governo e

Parlamento.

Presidenziale → si basa sulla separazione dei poteri. È composta dal Presidente (detiene il potere

• esecutivo e non quello legislativo) e dal Congresso. Non si ha un rapporto fiduciario tra Presidente

e Congresso.

Semipresidenziale → è composto dal Presidente (detiene il potere esecutivo, di garanzia, è eletto

• direttamente dal popolo e detiene il potere di scioglimento), dal Governo (rapporto di fiducia col

Parlamento) e dal Parlamento.

Capitolo 8 → la sovranità popolare

il principio della sovranità popolare trova fondamento all'art 1 della Cost, in quale sottolinea quanto il

popolo costituisca la fonte di legittimazione di ogni potere costituito.

La cittadinanza è uno status giuridico, da cui derivano diritti e doveri politici (art 48-54 Cost)

Popolazione → insieme di coloro che si trovano entro i confini di un qualsiasi ente territoriale<

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Publisher
A.A. 2016-2017
31 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Elenaeroby1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Pensabene Lionti Salvatore.