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DISTINZIONI DI GENERE E POTERE
Gli uomini hanno sempre definito le cosiddette caratteristiche maschili e la posizione e le caratteristiche femminili, affermando spesso che le prime erano superiori e più desiderabili delle seconde e promuovendo così il sessismo, ovvero l'ideologia per cui un sesso sarebbe superiore all'altro.
I ragazzi perlopiù, apprendono essere tali imparando a non comportarsi come le ragazze. Una cultura che incoraggia i ragazzi essere diversi dalle ragazze limita le opzioni che hanno a disposizione, insegnando loro che le caratteristiche associate alle ragazze sono indesiderabili. Questo atteggiamento contribuisce a spiegare perché i gay vengono maltrattati così spesso dagli eterosessuali, in base alle norme tradizionali di genere, infatti, non sono considerati abbastanza virili, in quanto presentano qualità. In una società in cui il genere segnala sia differenza sessuale sia la superiorità maschile, gli.
uomini avranno decisamente più potere delle donne.CAP. 12 POLITICA ED ECONOMIA
Politica = arena in cui le società prendono decisioni collettive su priorità e linee programmatiche.
Weber osserva che la politica riguarda il potere, ovvero il modo in cui esso viene mantenuto, distribuito, messo in discussione e trasferito. Lui sottolinea il fatto che la sede fondamentale dell'attività politica è il governo, l'organizzazione che esercita l'autorità e prende decisioni all'interno di una specifica comunità. Secondo Weber, inoltre, i governi hanno una caratteristica specifica che li distingue dalle altre organizzazioni di potere: detengono il monopolio sull'uso legittimo della forza territorio. Un governo può autorizzare i membri dell'esercito a uccidere durante una guerra.
Dal momento che i processi politici sono costrutti sociali, i governi dei diversi paesi differiscono nelle modalità di scelta dei
Il leader è una figura centrale nell'impegno politico dei cittadini. Le strutture di governo possono avere tre tipologie fondamentali:
- Monarchia: sistema di governo guidato da una sola persona, il monarca, che in genere eredita il proprio ruolo in quanto membro di una famiglia regnante. I titoli dei monarchi indicano il loro status regale e si trasmettono da una generazione all'altra. Si possono individuare due tipi di monarchia: monarchie tradizionali o assolute, in cui un singolo sovrano gode di un potere incondizionato (forma molto rara), o monarchie parlamentari, che riconoscono alla famiglia reale un ruolo limitato e spesso solo simbolico (come nel caso della regina Elisabetta II).
- Governo autoritario: presenta leader autonominati che esercitano un forte controllo sulle vite dei cittadini limitandone pesantemente i diritti civili. In genere sono guidati da un singolo partito dominante o dall'esercito, non si basano sul sostegno popolare dei cittadini e non tollerano forme significative di opposizione.
politica- Democrazia = sistema politico a suffragio universale, in cui i leader di governo sono eletti tramite elezioni multipartitiche. Il significato letterale è governo del popolo. I meccanismi tramite quali il popolo governa sono variabili: democrazia diretta, in cui i cittadini stessi partecipano alle decisioni politiche attraverso referendum volti a decidere le sorti di una proposta politica. Democrazia rappresentativa, nella quale i cittadini eleggono i propri delegati, che saranno responsabili dei processi di decisione politica del governo. Non basta solo il suffragio universale per poter parlare di democrazia, ma c'è bisogno di altri elementi, vengono individuati altri 5 fattori essenziali in un governo democratico:
- Elezioni libere e regolari
- Diritti civili
- Governo efficiente che possa mettere in atto le decisioni prese democraticamente
- Partecipazione politica attiva dei cittadini
- Presenza di una cultura politca democratica, condivisa da tutti
sostenitori del candidato sconfitto accettino tale giudizio
STRUTTURA POLITICA
La struttura politica di una società influenza le possibilità di azione politica e quest'ultima può talvolta avere un impatto significativo sulla struttura politica.
Una società autoritaria offre scarse opportunità di dissenso, limitando la possibilità di azione politica. I cittadini delle democrazie invece possono scegliere tra numerose forme di partecipazione politica senza dover temere rappresaglie. Il modo in cui i cittadini si avvalgono o non si avvalgono dei propri diritti contribuisce a sua volta a determinare il futuro di una democrazia.
Esistono diversi tipi di democrazia: nei sistemi presidenziali gli elettori scelgono il capo del governo, mentre nei sistemi parlamentari sono i membri dell'assemblea legislativa a eleggere il Primo Ministro. Un'altra distinzione tra le democrazie consiste nel fatto che alcune si basano su un sistema elettorale
Sistema elettorale maggioritario - sistema nel quale la lista che ha ottenuto il maggior numero di voti ottiene tutti i seggi o un premio in seggi. Tipici del mondo anglosassone.
Sistema elettorale proporzionale - sistema in base al quale i partiti ottengono un numero di seggi al governo proporzionale ai voti ricevuti. Giappone, Irlanda, Canada, Ungheria, Sudamerica.
CULTURA POLITICA
La politica presenta norme e prassi legate alla cultura. Le usanze che apprendiamo influenzano i temi che consideriamo di rilievo politico e il fatto che enunciamo o meno la nostra opinione su di essi.
SOCIALIZZAZIONE POLITICA
Essa ci insegna le norme e le aspettative di base della vita politica e promuove il nostro coinvolgimento in essa. I sistemi politici democratici incoraggiano i cittadini a partecipare alla politica. Tuttavia, un numero assai ampio di cittadini si dichiara assai scettico nei confronti del processo politico e dei suoi protagonisti.
Molti si rifiutano di votare. Post democrazia – tipo di sistema politico che pur mantenendo formalmente regole democratiche le svuota sia mediante una prassi politica anti democratica, sia attraverso la bassa partecipazione dei cittadini.
OPINIONE PUBBLICA E LA SPIRALE DEL SILENZIO
Nei sistemi politici democratici, la legittimità del governo si basa sull'idea che i governi eletti abbiano il consenso dell'opinione pubblica. Le elezioni, però, sono solo uno dei metri di valutazione di quest'ultima, e spesso lunghi periodi separano una consultazione elettorale da quella successiva. Come può il popolo governare tra un'elezione e un'altra? Un modo è dato dall'esprimere le proprie opinioni sui temi di attualità. Tuttavia, parlare di politica non è sempre facile, soprattutto per chi ha opinioni impopolari o minoritarie. La spirale del silenzio è una teoria secondo la quale le persone, al fine di evitare l'isolamento sociale,
decidono di non esprimersi su temi controversi quando pensano che le loro opinioni non siano ampiamente condivise. La spirale del silenzio limita il dibattito pubblico estromettendo le opinioni minoritarie e ingigantendo il grado di consenso politico. I media giocano un ruolo importante perché i cittadini spesso vi fanno ricorso per avere indicazioni sulle opinioni più popolari: se non vedono le loro opinioni riflesse nei media crederanno che esse siano marginali e tenderanno a tacere.
IL POTERE E LA POLITICA
3 approcci ci aiutano a comprendere la distribuzione del potere politico nelle società contemporanee:
- Teoria pluralista: il potere è frammentato tra numerosi gruppi in competizione tra loro e in continuo cambiamento (imprenditori, sindacati, insegnanti). Tale teoria sostiene che la politica consiste in una negoziazione costante tra questi vari interessi e che le linee programmatiche del governo cambino al variare del gruppo di maggiore influenza.
- Teoria delle
- Teoria della classe dominante: il potere politico è concentrato nelle mani dei ricchi, che possiedono o controllano gran parte delle risorse economiche nazionali. Tale teoria è di derivazione Marxista ed è una forma del conflitto che considera il sistema economico come la principale fonte di potere.
ECONOMIA
Istituzione sociale che include la produzione, la distribuzione e il consumo di beni e servizi. Non è naturale né inevitabile, è creata dall'azione umana e varia notevolmente nel corso del tempo e da una cultura.
All'altra. Nella produzione, distribuzione e consumo di beni e servizi, come in tutte le attività umane, non c'è praticamente niente di naturale e niente di inevitabile, infatti sono diverse a seconda delle culture e dei momenti storici; variano col variare del tempo e della società. Il presupposto implicito è la razionalità economica, con cui si intende il calcolo razionale di costi e benefici.
In passato l'economia era basata sulla caccia e sul raccolto, si trattava di uno sforzo collettivo cui prendeva parte quasi tutta la comunità, che condivideva risorse e fungeva da singola unità economica.
In seguito, con l'insorgere dell'agricoltura e dell'allevamento, la famiglia divenne l'unità economica principale. I membri della famiglia lavoravano insieme le terre che possedevano, condividevano o gestivano in mezzadria per i proprietari terrieri, così da produrre cibo e altri beni destinati all'utilizzo.
Con il diffondersi dell'industrializzazione, la vita economica divenne sempre più distaccata, culturalmente e fisicamente, dagli altri aspetti della vita sociale. Gli individui iniziarono a lasciare la propria casa e la propria famiglia per guadagnare un salario in luoghi di lavoro dove le relazioni sociali non erano legate a rapporti familiari o personali.
Le economie moderne hanno finito per affidarsi sempre di più alle corporation, società di capitali, ovvero aziende trattate come entità distinte dai loro proprietari. Le corporation godono di molti diritti tipici degli individui. Oggi sono divenute enormi multinazionali con sedi distribuite in tutto il mondo.
Vediamo quali sono le principali attività di relazione economica:
- Reciprocità
- Redistribuzione
- Scambio di mercato
Vediamo che l'economia di mercato non è necessariamente unica. Come sempre, anche in questo caso, nessuna società